[Prova d'ascolto] Lampada audiophile: un accessorio indispensabile per far suonare meglio anche gli impianti HiFi più riottosi

Prodotto: Lampada audiophile Regplex, con effige di Padre Pio, ma personalizzabile su richiesta
Costruttore: Regplex - Italia
Store Ebay: RegPlex - Italia
Prezzo approssimativo: 24€, spedizione compresa
Recensore: Lucio Cadeddu - TNT-Audio Italia
Recensito: dicembre, 2023

Premessa

Conosciamo tutti molto bene la situazione: acquistiamo apparecchi HiFi costosi, magari pure ottimamente recensiti, li portiamo a casa e...suonano male. Dannatamente male. E subito scatta la rappresaglia verso il recensore: “è un venduto! Non suona come ha scritto lui!” o verso il negoziante, visto che nella sua saletta suonava tutto divinamente. Nelle mostre HiFi no, là suona tutto male, e amen.

Fino ad oggi, tranne che seguire le istruzioni per far suonare bene la stanza che sembra la casa degli specchi e posizionare i diffusori in un punto diverso da quello ai lati dello split del condizionatore, non c'era molto altro fare. Tuttavia, laddove i buoni consigli, che trovate anche sulle nostre FAQ, non dovessero sortire alcun effetto, oggi esiste una via d'uscita. Forse vi sembrerà insolita, ma garantisco che gli audiofili hanno provato accessori ben più bizzarri e inutili di questo.

Uno sguardo da vicino

Sto parlando di una lampada in plexiglass, con effige di Padre Pio, ma su richiesta è personalizzabile o, se il santo di Pietrelcina non dovesse essere nelle vostre corde, potete pur sempre ordinare la versione Limited Edition in variante La Sacra Famiglia (pare utilizzi un triodo, ma non l'ho provata). Il dispositivo esoterico, realizzato in Italia dalla RegPlex, consta di una lampada in stile moderno in plexiglass con taglio laser, con una base LED in legno naturale a luce calda (se volete ottenere suoni caldi e avvolgenti) con interruttore. Il plexiglass ha uno spessore di 4mm, misura decisa dopo un certo numero di esperimenti in sala d'ascolto, per farlo risuonare alla frequenza di Schumann. Ha i bordi lucidi, ed è dotata di ottima trasparenza ed elevato indice di trasmissione luminosa. L'alimentazione a basso consumo è fornita da un cavo USB, che volendo può essere sostituito con altro di qualità audiophile, per avere elettroni sempre pronti a muoversi con precisione, articolazione e autocontrollo.

In uso

L'utilizzo è semplice e intuitivo: la si posiziona al centro della zona d'ascolto, tra i diffusori, la si accende e...si aspetta. Le prime volte inginocchiarsi può favorire il funzionamento, ma non è detto. A volte gli effetti benefici si percepiscono subito, altre volte bisogna attendere un po' di rodaggio.

In generale, con un po' di fede, i risultati arrivano e sono...miracolosi: quel suono impastato e compresso prende vita e si libra nell'aria, diventando etereo e quasi soprannaturale. Anzi no, proprio soprannaturale. La gamma bassa, prima confusa e incerta, risorge e acquista rigore e controllo. I benefici più evidenti però, sono tutti in gamma medio-alta: sembra di stare in Paradiso, letteralmente.

Diana Krall, che si rifiutava categoricamente di materializzarsi tra i vostri diffusori (eppure il recensore l'aveva scritto, quel fetente!) apparirà in veste bianca candida circondata da uno stuolo di angeli tutti con la faccia di Elvis Costello (e vabbe', che volevate, costa 24€, eh!). Quel dannato The great gig in the sky dei Pink Floyd, che avete ascoltato e riascoltato fino alla nausea in edizione multi-mega-rimasterizzata-frullata-omogeneizzata, bio-compatibile e OGM-free, senza glutine e senza lattosio, nella vana speranza che si librasse davvero in cielo, anziché stare confinato nelle profondità del vostro seminterrato, suonerà con una grazia finora sconosciuta. Divinamente. L'altezza dell'immagine sonora arriverà fino all'alto dei cieli.

La lampada ha dei limiti? Certamente! Songs of faith and devotion dei Depeche Mode, che ha sempre suonato un po' artificiale e metallico...continuerà a suonare così, perché questa non è la Lampada di Aladino. In certi casi servirebbe la buon'anima di Padre Amorth. Allo stesso modo niente da fare, nonostante il nome della band, col disco d'esordio dei Jesus and Mary Chain. Faith di George Michael...che ve lo dico a fare?

Una volta che avete capito l'entità del miglioramento, potete sbizzarrirvi col telecomando, completo e intuitivo: potete scegliere l'entità dell'intervento, il colore, o provare uno dei quattro effetti DSP disponibili: SMOOTH, FADE, STROBE, FLASH. Lascerei i primi due per la musica jazz e classica, mentre gli ultimi due li ritengo perfetti per la disco e il rock, nell'ordine. Comunque sentitevi liberi di sperimentare combinazioni di effetti e di intensità differenti, ogni impianto fa storia a sè (quante volte l'avete sentita questa?).

Conclusioni

Quando tutto fallisce, e il nostro impianto non risponde ad alcun upgrade, proviamo col soprannaturale. Questa lampada fa quasi miracoli, ma se non seguite almeno alcune regole base per realizzare e installare un impianto HiFi...non ci sono santi! ;-)

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Lampada audiophile di Padre Pio

In HiFi è solo una questione di fede

Premessa

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