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Aurex AV mat

...per addomesticare i CD players

[English version]

Prodotto: The Aurex AV mat
Produttore: Aurex - USA
Prezzo approx. 29.95 $ vendita online
Recensore: Steve Davey

[The Aurex mat]

Penso che dovrei cominciare della visione che ho io del CD. Prima di tutto io sono stato tra i primi ad aver adottato questo formato, acquistando un Marantz. Devo confessare che anni fa ero attratto dallo stile del formato CD e, si lo ammetto, ero affascinato dalla pubblicità - "suono perfetto per sempre".

Ma la ragione principale che mi ha portato a avvicinarmi al formato digitale, è stata la convinzione che il digitale sia la strada da seguire nel futuro, e penso che sarà il modo in cui il vasto pubblico semprè più otterrà il proprio divertimento e intrattenimento.
La mia frustrazione con i graffi e i fruscii dei vinili, mi ha allontanato ancora di più da quel formato. Avevo un Rega Planar 2 con una Linn K9 che dava una buon impatto con il mio amp Marantz e casse Mission; un sistema standard da studente.

La mia prima impressione con il CD fu - wow! Silenzio!. Quindi iniziai a regalare/vendere dischi ai miei amici per acquistare un sacco di CD. Negli anni ho migliorato fino ad avere una meccanica Arcam e un DAC Kinshaw Perception. L'Arcam, con un clock migliore, è stato un notevole passo avanti rispetto al prmitivo Marantz (molto economico). Comunque un mio caro amico, rimasto fedele al vinile,e ad ogni upgrade il suo sistema produceva musica con sempre più contenuto ed emozioni.
Ogni volta che tornavo a casa, dopo una sessione di ascolto, e mettevo su la versione su CD di un disco appena provato, la sensazione era di perdere qualcosa. Così mi sono cimentato in un serie di up-grade che portassero ad un sistema Naim estremamente "Fai da te"(basato su schede audio vecchio stile - ma ve ne parlerò in un prossimo articolo). Si! Il dettaglio è migliorato e la dinamica anche.
Il tutto mi è piaciuto, e mi piace tuttora, ma ancora il mio sistema non coinvolge e non trasmette le emozioni del vinile che mi ricordo. Il sistema del mio amico, che ancora mi tormenta, ha portato alla mia attenzione un LP12 + braccio Ittok + puntina ATOC5 il tutto a 400 UKP usato.
Siamo saliti in macchina, un'ora di guida e fortuna volle che potessimo sentire il tutto con un amp Naim e casse EPOS. È bastato un brano perchè 400 sterline passassero di mano e i due che erano arrivati rientrassero in auto per correre a casa per un ascolto più esteso con il mio sistema.

Il motivo razionale che mi ha spinto verso il Sondek, è stata la massa di dischi a buon mercato disponibili in Inghilterra (anche questo sarà argomento di prossimi articoli), ma sono rimasto contento nello scoprire che l'LP12 mi rivelava elementi perduti che io ricercavo da quando mi sbarazzai del mio Rega e dei miei LP!!

E Allora? Si! Preferisco il mio LP12 al CD. Ma ancora ascolto molti CD, specialmente quando i ragazzi scorrazzano per casa col pericolo di danneggiare i delicati braccio/puntina/LP se l'LP12 sta suonando. Io, comunque, sono sicuro che la tecnologia digitale migliorerà, e arriverà a superare i limiti dell'analogico.

Il fine sarà ricostruire la complessa forma d'onda naturale, con sufficiente accuratezza, per trasmettere le emozioni presenti nel suono reale e per confondere il "cervello" in modo che, quelle strane torri negli angoli della stanza, producano un'imitazione accettabile dell'evento reale.

Ogni sistema, sia questo analogico o digitale, prende un segnale in entrata, lo amplifica e lo "modella", e lo "ri-sputa" fuori. Anche con algoritmi di interpolazione lineare o complessa, il sistema digitale non può rimpiazzare le informazioni perse nel processo di digitalizzazione - questi possono solo ridurre gli errori introdotti.

Dovrei dichiarare, a questo punto, che ho potuto ascoltare un sistema con un mega-costoso Lettore CD (16 bit) che suonava assolutamente fantastico - ma pochi potrebbero affrontare questa "bestia".
A tutti gli altri (noi) resta solo la sfida per ottenere il meglio dal nostro CD player che magari abbiamo comprato per una cifra molto inferiore a quella spesa per nostra auto. Ci sono svariate opzioni disponibili a costi che possono variare dalle poche migliaia di lire per materiali fono-assorbenti a milioni per elettroniche supplementari come un upgrade del clock. Il concetto di jitter e la sua degradazione durante la riproduzione digitale è ormai be chiara.

Di origine più misteriosa è l'influenza della riflessione/dispersione dei laser e altri fenomeni che alcuni produttori denunciano poter deteriorare il processo di riproduzione digitale. E questo ci porta al Mat Aurex che ho provato recentemente e che penso possa essere di interesse a chi ha un CD player datato.
La combinazione Arcam/kinshaw è piuttosto calda, ma comunque, nel mio sistema, l'effetto del Mat è avvertibile, e la natura dei miglioramenti mi fa pensare che, in un sistema più brillante, i benefici possano essere ancora maggiori. Questo Aurex AV mat è opaco, abbastanza spesso e pesante.
Da questo posso ricavare che il prodotto Aurex è studiato per far fronte alla luce dispersa che presumibilmente aggiunge rumore all'uscita del ricevitore. Una tale fonte di disturbi, è abbastanza complessa dato che qui abbiamo a che fare cone con radiazioni coerenti.
Vorrei evitare di addentrarmici qui, e vi rimando al sito Aurex per maggiori dettagli.

Dunque, come ho fatto il test? Non è una cosa semplice, secondo le mie esperienze, quando si ascolta questo tipo di "tweaks". Il mio modo usuale di affrontare il discorso è un test Con/Senza, provo "Con" per un tempo considerevole per poter assimilare accuratamente il suono. Comunque, se c'è un effetto benefico "Con", mi sembra che la memoria tenda a ricordare le cose buone della prova "Con" e dimentichi le esperienze della prova "Senza". Questo è il caso degli effetti sottili emozionali, in contrapposizione a quelli macroscopici che si hanno con il cambio delle casse o simili, che producono una mutazione di dettaglio e tono che può essere avvertita immediatamente nel test Con/Senza. Non vorrei arrivare a descrivere effetti che possono essere solo immaginati, perchè si conoscono i contenuti dei brani e su cosa puntare l'attenzione per sentire l'effetto, ma è qualcosa di molto simile.

Se qualcuno fosse in grado di offrirmi una spiegazione, un commento o un'opinione in merito, sarei grato che me la spedisse per e-mail (indicando se vuole o meno essere citato in articoli futuri o rimanere anonimo :-)). Per primi, ho ascoltato i Tears for Fears - Woman in Chains. Il brano parte con una strumentazione emozionante, con un profondo e notevole giro di basso.
C'è, ad una notevole distanza nel sound stage, un suono di piatti che oscillano nella scena, questo cattura l'attenzione dell'ascoltatore. Per non parlare della fragorosa entrata della batteria nel ritornello. Senz'altro un grande pezzo, che ti fa battere il piede con la superba parte vocale.
Con il Mat Aurex, ho apprezzato maggiormente la grande separazione e ho potuto chiaramente sentire il respiro di Oleta Adams sottolineare la sua meravigliosa performance vocale. La parte vocale era, generalmente, più ricca di toni e meglio differenziata, man mano che la parte più complessa della canzone si sviluppava.
I movimenti di chitarra, erano più semplici da seguire, il synth bass era più profondo e i passaggi di batteria spingevano il tutto. Soprattutto c'è stato un considerevole guadagno con il Mat Aurex.
Quindi sono passato a Take Five di Dave Brubeck, con i suoi meravigliosi lavori di batteria, con un sassofono soffiante, un assolo sensazionale di batteria il tutto incorniciato da molti dettagli dallo stage ai quali fare attenzione. Mi è sembrato che con il Mat Aurex, i passaggi del piano fossero più immediati da seguire, il sax più caldo e più ricco, il cymbal suonava più "complesso" e decadeva più dolcemente. Nell'assolo di batteria, potevo apprezzare la differenza dei punti colpiti sulle varie superfici.
L'esperienza è stata più piacevole del solito. Sono passato a Hello degli Oasis. Ho sempre avuto una certa difficoltà a suonare questo brano nel mio sistema, a causa dell'energia delle alte frequenze quando le chitarre stridono, che rischiano di mascherare le parti vocali. Usando il Mat Aurex, il suono più caldo ha rimosso molta dell'energia delle sibilanti, anche se alcuni residui sono rimasti, la batteria aveva più forza per tenere il ritmo.
Il Mat mi ha permesso di godermi la musica addolcendo il suono. Se questo è quello che intendono gli artisti, non lo posso sapere, ma sono stato obbligato a lasciare il Mat per poter respirare quella pura magia che sono gli Oasis.

Un pezzo di Holst - Uranus, è stato il successivo brano. Avete presente la partenza fino al crescendo di organo che conduce la marcia fino al finale.
l'Aurex gli ha dato più profondità e velocità, potevo udire i rumori dell'orchestra e l'incalzare degli strumenti era davvero emozionante.

Ho potuto confermare la mia impressione favorevole per questo prodotto con uno dei miei pezzi favoriti. Still in Love with You - live dei Thin Lizzy. Qui abbiamo un fantastico senso di ambienza, con l'audience fuori sul davanti. L'Aurex ha accentuato la sensazione di essere realmente lì. Il basso di Lynot era forte e duro, la batteria aveva un grande impatto e velocità e l'assolo di chitarra era veramente un volo lontano. Se non l'avete mai sentito - prendetelo subito!
Si sente il fruscio del nastro su questo CD, ma l'Aurex lo rende meno intrusivo nella maggioranza dei passaggi.
Continuando sulla via dei confronti, ho ascoltato la stessa registrazione su vinile. Lynot riempie il palco e richiede la vostra attenzione, e il basso borbotta lungo la tastiera. I rumori della sala danno la sensazione della realtà e così l'assolo di chitarra verso la fine. In breve, il Mat Aurex, non ha ridotto il divario tra l'Arcam/Kinshaw e l'LP12. Ma era totalmente irragionevole aspettarsi da una spesa così esigua un risultato tanto grande!

In conclusione nel mio sistema, l'Aurex, ha fatto la differenza, e, secondo me, generalmente ha migliorato il suono del CD. L'impressione generale è stata un suono più caldo e un miglior controllo sulle alte frequenze, così da poter apprezzare meglio le frequenze medie, e allo stesso tempo un'enfatizzazione dei registri più bassi. Comunque, l'Aurex non è che uno dei tanti prodotti di questo tipo.

© Copyright 1999 Steve Davey - http://www.tnt-audio.com
Traduzione: Alessandro Bianchi e Raffaello Cassetta

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