Prodotto: Carbon Fibre Isolation Platform
Costruttore: CETech - UK
Costo: circa 200 sterline.
Recensore: Geoff Husband
Recensita nel: Gennaio 2001

Introduzione

C'e' una scuola di pensiero che crede ci siano stati solo piccoli fondamentali progressi in hi-fi negli ultimi 40 anni. Ascoltate un sistema che utilizzi qualcosa come un Garrard 301/SME/Ortofon SPU attraverso elettroniche a tubi e elettrostatiche Quad e capirete questo punto di vista. Ma in questo lasso di tempo ci sono state delle piccole aree della progettazione che sono state meglio comprese e migliorate come i cavi, l'alimentazione e i supporti. Qui abbiamo un nuovo supporto al quale penso possa valere dare un'occhiata. Lo provero' principalmente come supporto per giradischi dato che questo e' sicuramente il componente piu' sensibile.

Teoria e costruzione

Le teorie che stanno dietro ai sistemi di supporto sono tutte indirizzate a far qualcosa per le vibrazioni che affliggono i componenti, in questo caso i giradischi. Queste vibrazioni possono essere esterne, le peggiori essendo create dai diffusori e quindi dalla musica stessa; in casi possono instaurare il ben noto "feedback" dove la testina raccoglie le vibrazioni, il sistema le amplifica, la testina le raccoglie nuovamente e cosi' via... Queste vibrazioni possono viaggiare via etere (suono) o tramite il pavimento e il supporto sul quale e' appoggiato il giradischi. Altre vibrazioni possono essere causate dal componente stesso, motori e trasformatori sono i primi sospetti. Quindi i supporti devono riuscire a far qualcosa per queste vibrazioni, che siano endogene o captate tramite l'aria, e isolare il giradischi dalle vibrazioni provenienti da qualsiasi cosa stia sotto di lui.

Penso che, a spanne, ci siano 4 teorie generiche su cosa funzioni in questa situazione... Il Tipo 1 (e' una mia categorizzazione) e' l'alta massa. Una grossa lastra di calcestruzzo o marmo o qualche altra cosa pesante. Cosi' pesante che il componente e' reso immobile (in teoria), qualsiasi vibrazione e' semplicemente incapace di muovere la lastra e quindi viene assorbita. E' una buona teoria, ma permette al giradischi di trasmettere le sue vibrazioni. Immaginate un pezzo d'acciaio che esce da un blocco di granito. Se lo "pizzicate" esso comincera' a vibrare e probabilmente "cantera'" per un bel po'. Fate lo stesso con un blocco di gomma e avrete un suono sordo perche' l'acciaio si fermera' subito. Questo e' il Tipo 2, assorbire le vibrazioni con una struttura molto cedevole. Di questo tipo fanno parte i supporti che utilizzano sospensioni ad aria e quelli che utilizzano piedoni in sorbotano. Anche questa e' una buona teoria ma i giradischi a controtelaio flottante e molti CD players hanno gia' delle sospensioni tarate che non prenderanno tanto bene il fatto di essere fatte "sballonzolare" ad ancora un'altra frequenza.
I supporti Tipo 3 sono riempiti con sabbia o pallini di piombo o con qualsiasi altra cosa che sia supposta vibrare insieme e disperdere energia in forma di calore piuttosto che farla passare. Infine abbiamo il Tipo 4 e cioe' un tavolino molto rigido, ma anche molto leggero cosi' da avere poca massa che trattenga energia - l'opposto dalla strategia dell'alta massa!

Confusi? Non sono sorpreso - anch'io lo sono, come con i cavi c'e' una teoria per ogni giorno della settimana, ogni costruttore spinge la sua - il problema e', come con i cavi, funzionano, o almeno fanno una differenza?!

La CETech e' forse l'ultimissimo supporto di Tipo 4. E' molto semplice, un sandwich costituito esternamente (sopra e sotto) da una lastra di fibra di carbonio e internamente da una struttura a nido d'ape in alluminio con tre conetti plastici come piedini e intorno un bordo in legno. Sebbene semplice questa e' alta tecnologia. Il sandwich e' molto simile ai materiali utilizzati per le vetture di F1. E' un oggetto costoso e fornisce uno dei piu' alti rapporti rigidita'/peso che si conosca. E' ben rifinito ed ha un buon look con le onde della fibra di carbonio visibili e il bel legno intorno.

In uso

Un problemino. Il mio Orbe ha dei coni di metallo come piedini. Non sono affilati quindi non potevano danneggiare la finitura del piano in fibra di carbonio ma ci scivolavano pericolosamente sopra! Ho risolto con tre (uno per piede) piccoli tondini di neoprene adesivo che vengono normalmente utilizzati per riparare istantaneamente le ruote delle biciclette. Per questo scopo fanno pena ma inseriti fra l'Orbe e il supporto permettevano al giradischi di non muoversi e, al contempo, di scaricare il peso sulle punte.

Oh, un altro problemino. Il costruttore raccomanda che se il carico non e' uniforme due dei tre piedini della piattaforma dovrebbero stare sotto la parte (del componente) piu' pesante. Per l'Orbe questo vuol dire che la parte con i due piedini deve stare sotto la parte posteriore del giradischi dove c'e'il pesante motore. Oops! Questa disposizione e' l'esatto contrario di quella dei piedini dell'Orbe stesso che ne ha due sotto la parte frontale - cio' vuole dire che il peso del frontale grava sui due lati del supporto che pero' e' sorretto dall'unico piedino rimasto al centro facendo cosi' flettere la fibra di carbonio. In realta' l'immensa rigidita' del supporto non mi ha reso subito visibile il problema finche' non mi sono reso conto che era diventato impossibile tarare le sospensioni del giradischi. La fibra di carbonio fletteva giusto il necessario per rendere l'operazione impossibile - e c'ho messo quattro ore per rendermene conto! Girando il supporto di 180 gradi in modo che ognuno dei tre piedini del giradischi fosse in corrispondenza con uno dei piedini della sottostante piattaforma ho risolto il problema.

Suono

Qui su TNT noi tutti siamo, chi piu' chi meno, fans del DIY ed e' quindi coraggioso il costruttore che ci sottopone cavi o supporti per recensioni dato che ci sono gia' molti progetti simili sul sito. Nel mio caso uso un mix di supporti di tipo 1 e 2 sotto forma di una lastra di marmo da 3 cm su dei Foculpods (una sorta di piedoni in sorbotane) - costo totale 20 sterline. Un supporto commerciale come questo costerebbe un bel po'. Rimpiazzarlo con il CETech ha prodotto un cambiamento. Innanzitutto c'e' stato uno spostamento tonale, il suono e' diventato un po' piu' chiaro e veloce. Il contro e' stato una leggera perdita sul basso profondo sebbene la velocita' fosse migliorata. Tutto sembra un po' chiaro e aperto sebbene il giradischi sia divenuto un po' piu' sensibile alle vibrazioni esterne (tipo porte che sbattono). Per esempio "Swamp Thing", di Madonna, diventa un po' piu' ascoltabile, il basso perde la sua pesantezza e guadagna velocita'.... insomma il miglioramento non e' enorme ma vale quel che costa, per fare un esempio e' paragonabile al miglioramento che si potrebbe spendendo questa cifra per l'upgrade di un cavo.

Ma c'e' un ma. L'Orbe e' un giradischi con delle sospensioni ottime. Altri, ad esempio quelli rigidi, potrebbero beneficiarne molto di piu'. Cosi' come quei giradischi (il mio vecchio LP12 per esempio) che suonano impastati e pesanti su supporti ad alta massa e che quindi necessitano di un supporto leggero per brillare.

Conclusioni

Ben rifinita e con un suono aperto e chiaro - nel mio caso almeno, queste cose sono molto dipendenti dal sistema. Riguardo un'eventuale versione DIY, e' vero che potreste anche trovare la fibra di carbonio ma non e' cosi' economica e quindi non risparmiereste tanto quanto con altri supporti. Supporti leggeri possono esser fatti anche con altri materiali ma nessuno sara' cosi' leggero e rigido come la CETech. Se il vostro sistema va d'accordo con i supporti leggeri la CETech e' difficile da battere. Personalmente mi piace e mi manchera' quando tornero' alla mia base in marmo...

Provare prima di comprare?

Ne parlo perche' penso che cio' sia essenziale per qualsiasi cosa venduta attraverso la rete. Fortunatamente CETech offre la possibilita' di rimborso (in caso di cliente non soddisfatto) entro 30 giorni - perfetto. I supporti sono molto dipendenti dal sistema e questo significa che uno puo' provare e vedere se funziona - una situazione senza remissioni di denaro, gli altri costruttori prendano nota...

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Traduzione: Giovanni Aste