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Giocattoli analogici:
Thorens Disc-contact

Prodotto: Thorens Disc-contact - Sistema mat-clamp pneumatico di accoppiamento disco-piatto
Costruttore: Thorens Gerätewerk Lahr GmbH, D-7630 Lahr, Postfach 1560
Prezzo approx.: fuori catalogo (L. 90.000 nel 1989)
Recensore: Mimmo Cacciapaglia

Nota: Le foto pubblicate sono tratte dal manuale originale Thorens e sono usate solo a fini esplicativi

Probabilmente la recensione di un accessorio non pił distribuito potrà suonare strana, ma non sarà certo inutile, visto che stiamo per parlare di un complemento validissimo, che, se trovato come usato o in dotazione a qualche vecchio giradischi, va valutato e adeguatamente apprezzato per l'egregio lavoro che è in grado di svolgere.

Penso a quante volte mi sono lamentato di vivere in una zona in cui sono rari i negozi di alta fedeltà e a quante volte mi è capitato di vedere sugli scaffali sempre le solite cose polverose che stazionavano da tempi immemori: ebbene ora questi disagi hanno mostrato il loro lato positivo e così, curiosando in uno scaffale del mio fornitore di hifi "preferito" (tanto è l'unico :-)), mi si è posato l'occhio su una scatola blu con il marchio Thorens, messa in posizione inaccessibile e sicuramente mai toccata da qualche anno.
All'esterno riportava la scritta Disc-contact e dalle dimensioni sospettavo contenesse un bel po' di tappetini in feltro o qualcosa di simile.

Personalmente nutro istintiva fiducia nei prodotti Thorens e così, tanto per vedere, la prendo e la apro. La rivelazione mi stupisce: salta fuori un un kit completo di clamp, tappetino, pompa di aspirazione e quant' altro serve per "incollare" sottovuoto al piatto del giradischi i nostri preziosi e cari (in tutti i sensi) LP.
Naturalmente vederla e prenderla è stato un tutt'uno, anche se la mia richiesta di uno sconto in considerazione della vecchiaia del prodotto non ha sortito alcun effetto e mi è toccato pagarla il prezzo che costava negli anni della sua giovinezza (1989 circa): 90.000 lire.
Pensate che allora lo stabilizzatore classico Thorens costava 78.000 lire (oggi costa pił di 200.000), fate voi le proporzioni.

Come è fatto

Il kit è composto dal seguente materiale (seguo la numerazione della foto di apertura presa dal manuale):
1- un mat speciale, adesivo nella sua parte inferiore, in materiale plastico inerte che andrà a sostituire l'originale
2 - un dischetto sigillante in alluminio tornito con guarnizione interna in gomma
3 - un clamp pneumatico in materiale plastico cromato e dotato di valvola
4 - una pompa di aspirazione con interruttore, tubo e bocchetta di aspirazione
5 - clip per il bloccaggio della bocchetta di aspirazione in posizione di riposo
6 - una sfoglia adesiva di plasica trasparente da applicare su etichette che non permettessero al pressore di aderire perfettamente.

Sul materiale che costituisce il mat non riesco ad essere troppo preciso, ma sembra molto sordo ed inerte, quasi come i fogli di bitume adesivo usati a piene mani nei nostri tweaks, ed il fatto che viene tenacemente incollato al piatto di alluminio con del biadesivo, provvede anche a ridurre di molto l'effetto "campana" comune a tutti i piatti Thorens.
Sulla superficie presenta due solchi scanalati che lo attraversano per il diametro per facilitare l'aspirazione dell'aria e lungo il bordo vi è un "labbro" di gomma morbidissima rivolto verso l'alto che sigilla perfettamente il perimetro del disco creando un effetto ventosa di accoppiamento.

Come funziona

Naturalmente il sistema è stato concepito per i giradischi Thorens, ma può essere utilizzato, con qualche piccola variante di montaggio, per upgradare tutti i giradischi, a patto che presentino una superficie liscia da perno al bordo del piatto. Il punto di forza del Disc-contact (e di tutti gli altri sistemi ad aspirazione d'aria) è che rappresenta la soluzione ideale, per non dire l'unica, per un corretto accoppiamento disco-piatto su giradischi a telaio sospeso e con perno non filettato.
Su questo genere di macchine è vivamente sconsigliabile applicare clamp pesanti (almeno mezzo chilo perchè essi abbiano qualche effetto) a causa dello stress meccanico procurato alle sospensioni; e non credo, ma mi informerò meglio, che sul mercato ci siano prodotti simili a questo prezzo, ad eccezione del sistema (tutto manuale però) della Transrotor, anch'esso, credo, fuori produzione. (vedi immagine accanto)

Il montaggio

Le operazioni di montaggio sono abbastanza semplici. Si toglie per prima cosa il tappetino in uso e, si sgrassa con alcool la superficie del piatto. Si inserisce nel perno il dischetto sigillante in alluminio tornito (2 nella foto), facendolo alloggiare nello spazio, già previsto in fase di costruzione nel contropiatto. Si "pela" poi la faccia inferiore del mat scoprendo l'adesivo e si incolla il tappetino al piatto esercitando una robusta pressione e facendo attenzione che non restino intrappolate bolle d' aria.
Non resta ora che collegare la pompa alla presa di corrente e posizionarla vicino al giradischi. È consigliabile tenersi sul lato sinistro, in modo che il tubetto di aspirazione non vada a imbrigliarsi, durante le operazioni, nel braccio di lettura.
Bisogna comunque ricordarsi che, alla fine delle operazioni di montaggio, si devono rifare completamente le regolazioni delle sospensioni per la messa in piano e del VTA (vertical tracking adjustment) mettendo sul piatto tutto ciò che sarà presente in fase di ascolto.
Altra accortezza è quella di collegare la pompa di aspirazione ad una presa di corrente diversa da quella dell'impianto, dato che al momento dello spegnimento, con il selettore del pre in posizione fono si sente un bel "tump".

L'ascolto

Una volta poggiato il disco sul piatto si innesta il clamp nel perno. Si avvia poi la pompa, silenziosissima, e si poggia la bocchetta in corrispondenza della valvola di aspirazione. (vedi foto )
Si tiene in posizione una quindicina di secondi, giusto per dare il tempo al disco di saldarsi al tappetino (e di conseguenza al piatto).
Ad operazione completata si avvertirà un cambio nel rumore della pompa: questo significa che tutta l'aria è stata risucchiata. A quel punto spegnere ed avviare il piatto per l'ascolto.

Sul mio giradischi montavo un mat in acrilico da 6mm e, sebbene mi avesse portato ad un ottimo livello di pulizia e chiarezza nel segnale musicale, con estremo dettaglio e focalizzazione, mi aveva un po' allontanato dalla magia e dal calore del classico suono Thorens.
La prima cosa che ho notato usando il Disc-contact è stato un leggero restringimento del palcoscenico virtuale, non eccessivo ma evidente, evidente almeno quanto l'ampliamento della scena nel senso della profondità, roba da batteria un metro pił dietro e cantante un metro in avanti del solito! E poi un generale aumento di morbidezza senza incidere troppo sul del microdettaglio. Credo proprio di essermi avvicinato, con questa modifica, al suono che i progettisti avevano in mente quando pensavano al mio giradischi.

I Pro

I Contro:

Conclusioni

Non riesco ancora a capire se stiamo parlando di qualcosa di attuale o di passato: bisognerebbe informarsi direttamente presso la casa madre se questo prodotto viene ancora distribuito; fatto sta che oggi, se l'utilizzo di questo accessorio vi può interessare, fareste bene a cercare nei negozi, magari in quelli "storici" delle grandi città. Qualche giacenza di magazzino potrebbe sempre farvi l'occhietto dallo scaffale ed a quel punto sarebbe un vero peccato lasciarlo dov'è.
Buona caccia (aaaaaargh, mi sa proprio che non si dice...)

Proprio a concludere un ringraziamento all'amico Stefano Pasini per le utili notizie fornitemi in occasione del fortuito "ritrovamento" di questo pezzo.

Copyright 2000 Mimmo Cacciapaglia - http://www.tnt-audio.com

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