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Condizionatore di rete James Audio

Il condizionatore di rete James Audio in nero

Le giuste condizioni


[English version]

Prodotto: Condizionatore di rete James Audio Mk 7.
Costruttore: James Audio - UK
Costo: 1195 £ (incluso di consegna nel Regno Unito). (Convertitore di valuta)

Recensore: Nick Whetstone - TNT UK
Pubblicato: Dicembre 2012
Traduttore: Roberto D'Agosta

Uno di quegli argomenti di discussione che solitamente dividono gli audiofili in due campi ben distinti è l'uso di condizionatori sulla linea di alimentazione di potenza. In teoria dovremmo pensare che sia un'idea brillante: chi non vuole avere la migliore e più stabile potenza per alimentare i suoi componenti hifi? "Ma...", dicono quelli nel campo avverso, "c'è un prezzo da pagare, e quel prezzo è un'alterazione del suono, che spesso uccide la vivacità della musica". Per molti anni ho accettato questi argomenti preferendo a un condizionamento sulla linea di potenza una qualche forma di filtro shunt.

Per farla davvero breve, alcuni anni fa ho sperimentato una grossa oscillazione nelle prestazioni del mio impianto hifi e sapevo, avendo a disposizione diversi componenti, che non si trattava di un problema del mio sistema. Fortunatamente era uno di quei problemi facilmente riconoscibili all'udito per cui ho confinato il mio ascolto critico per le recensioni a quei momenti in cui non si presentava. Ma era lo stesso un "prurito" che volevo eliminare e ho fatto molta ricerca per riuscire a trovare una risposta al problema. Quelle ricerche mi portarono alla fine ad approdare al sito della James Audio, e più specificatamente a parlare con Alan Clarke che progetta e costruisce l'unico prodotto della James Audio, un condizionatore di rete.

Alan non avrebbe essere potuto più utile di quello che fu. Un ingegnere elettronico per formazione che ama anche l'hifi, Alan si costruì un condizionatore perché non trovò nulla sul mercato che soddisfacesse le sue aspettative. Diversi amici ascoltarono quello che quel particolare condizionatore fece per il suo sistema e gli chiesero di costruirne altri per loro. Così nacque la James Audio: molte altre persone, via passaparola, scoprirono questo condizionatore. Alan mantenne il suo lavoro, mentre nel tempo libero costruì alcuni condizionatori di rete per soddisfare le richieste, con il progetto in continua evoluzione. Stanco di questa situazione, sperava di potersene andare presto in pensione, con la James Audio che provvedeva qualche soldo in più, ma tale è la sua reputazione che è stato tenuto in servizio e attualmente lavora per una delle più grandi compagnie elettroniche. Infatti, quando un paio di anni fa gli chiesi di poter recensire uno dei suoi condizionatori di rete per TNT Audio, lui declinò l'offerta argomentando che se la richiesta di condizionatori fosse aumentata non avrebbe avuto alcun modo di soddisfarla.

[fuzzy]Il condizionatore di rete James Audio in nero

Col tempo questo condizionatore di rete ha visto parecchi miglioramenti rispetto al modello che testai originariamente e Alan ha quindi deciso di mandarmi l'ultima espressione, il Mk 7, da provare. I maggiori miglioramenti in questa versione provengono principalmente dall'uso di componenti di assoluta qualità. Per esempio, non riuscendo a trovare nel Regno Unito i trasformatori con le caratteristiche necessarie, Alan ha deciso di comprarli da una ditta specializzata in Sri Lanka, e c'è riuscito solo grazie alla posizione che ricopre nella compagnia elettronica per cui lavora. Allo stesso modo, i condensatori che voleva non esistono sul mercato per cui sono fatti su misura da una ditta tedesca. Alan non smette mai di ripetere che la forza del suo condizionatore di rete non risiede tanto nel design innovativo, ma soprattutto nelle proprietà e qualità speciale dei componenti chiave. Essendo un perfezionista, in ogni parte del suo condizionatore ha fatto uso solo dei migliori componenti, e quando quelli a disposizione non erano sufficienti, li ha fatti realizzare su misura. Grazie alla sua professione può anche permettersi di consultare una rete mondiale di esperti nei diversi settori.

La sua filosofia "perfezionista" salta subito agli occhi quando guardate o maneggiate uno dei suo condizionatori di rete. Pesante circa 18 kg, la struttura solida e molto ben rifinita è realizzata su misura: stupendo con il suo design semplice, il logo non invadente, e un grosso pulsante illuminato sul pannello frontale. Prodotto in finitura nero o argento, potete scegliere i colori dei vari pulsanti che controllano la sua accensione. Ho visto e maneggiato una di quelle collezioni di interruttori di potenza e quest'unità è talmente tanto lontana da quegli interruttori economici che sono spesso usati per accendere o spegnere qualcosa. Nel retro dell'unità c'è la fila di 6 prese di potenza e la vaschetta per l'ingresso IEC. Alan può facilmente provvedere le prese SCHUKO per i suoi clienti europei, mentre fornisce un cavo di potenza di alta qualità con una presa IEC angolata. Perché angolata? Per fare in modo che il cavo di potenza si allontani immediatamente dalle prese nella parte posteriore e ridurre quindi la possibilità che il loro segnale venga inquinato nuovamente. Questa è cura assoluta dei dettagli! Se per qualsiasi ragione la vostra configurazione rende l'uso della presa IEC angolata non pratico, potete richiedere una versione diritta.

[Condizionatore di potenza James Audio
- vista posteriore]

Dato il suo peso considerevole, sarà difficile posizionarlo, ma poi il suo uso estremamente semplice. (Potete anche sistemarlo su un ripiano di un mobiletto hifi di larghezza standard mentre l'unità è alta 122 mm.) Dovete semplicemente inserire il cavo di potenza e infilare ciascuna spina del vostro sistema hifi in una delle prese sul retro del condizionatore. Nel libretto di istruzioni, si raccomanda di partire usando la presa più lontana dal cavo di potenza principale e proseguire occupando la presa libera successiva.

A parte tutto, il fattore determinante è il suo impatto sul suono di un sistema hifi? Devo ammettere che date le mie precedenti esperienze con i condizionatori di rete in linea sono partito con un certo bias negativo e sicuramente vorrei raccomandarvi di non arrivare a qualsiasi conclusione troppo presto nell'ascolto di quest'unità. In termini generali, ho notato un basso più teso e migliori dettagli particolarmente a livelli di ascolto più alti. Nei miei primi ascolti, rimuovendolo dalla mia catena, pensavo che "qualcosa" tornasse che il condizionatore aveva escluso: alla fine ho realizzato che era solo un pò di luminosità. Mi ricordai quindi di quello che una volta un chiropratico mi disse e cioè che quando mettono a posto qualcosa che è stato sbagliato per molto tempo, il paziente a volte si sente peggio. Penso quindi che quando abbiamo ascoltato per troppo tempo a qualcosa come quella luminosità nella nostra catena audio causata dal rumore nell'alimentazione di potenza, allora rimuovendo quel rumore il sistema suonerà sbagliato per un pò, perché il nostro orecchio si era adattato. Ad ogni modo, dopo una settimana o giù di lì in cui ho pensato che la musica fosse migliore senza questo condizionatore, mi convinsi pian piano del contrario. Ha un qualche effetto negativo sulla musica? No, non posso dire onestamente di averne trovato qualcuno. Il senso del tempo è eccellente, per cui il PRaT rimane lì dov'è, il basso è migliorato, così come, senza quella luminosità, sia le medie che le alte frequenze. E la "vivacità" è ancora ben presente!

Quello che ho notato dopo una lunga prova di questo condizionatore di rete è che ha diversi livelli di impatto con componenti diversi. Per esempio, sembra apportare miglioramenti minori con un paio di amplificatori in classe-D piuttosto che con amplificatori in classe-AB e un paio di amplificatori a valvole. Ma la cosa importante è che ha migliorato ogni sistema in cui l'ho provato e credetemi si tratta di una gran quantità di componenti per poter arrivare a questa conclusione.

Non c'è molto da dire riguardo al suono del condizionatore perché in verità non sono riuscito a a sentirne alcuno: questo significa che non ha un impatto diretto sul suono, semplicemente questo condizionatore permette a tutti i componenti di dare il loro massimo. La James Audio ha un sito web che val la pena leggere (sito in inglese, N.d.T.) ma praticamente tutti i condizionatori che hanno venduto sono dovuti al passaparola di altri clienti entusiasti. Alcuni di questi hanno comprato le ultime versioni di questo condizionatore di rete basandosi semplicemente nella loro fiducia nel prodotto e nelle capacità di Alan Clarke.
Alan sta tentando di rendersi indipendente dal suo lavoro quotidiano e sperabilmente dedicherà più tempo al suo hobby che è la James Audio. Per cui alla fine mi è stata data luce verde per pubblicare la recensione di questo condizionatore di rete che personalmente raccomando senza alcuna esitazione. Mentre non si può definirlo "economico", questo condizionatore può essere venduto a questo prezzo perché in questo momento può essere definito solo come un "atto d'amore" (e non ci sono costi aggiuntivi e al momento neanche l'IVA). Ma quello che otterrete potrebbe essere confrontato in termini di qualità con una Bentley o Rolls Royce e probabilmente questo è il miglior condizionatore di rete che sia possibile acquistare. Certamente non potete comprare quest'unità da qualche altra parte perché i suoi "ingredienti" sono unici. Se avete speso una gran quantità di soldi per il vostro sistema hifi, questo condizionatore non vi sembrerà eccessivamente costoso e sicuramente sarà un'aggiunta importante permettendo a ciascun componente di esprimersi al meglio delle proprie capacità e senza quegli effetti negativi che così spesso vengono attribuiti ai condizionatori di rete.

© Copyright 2012 Nick Whetstone - nick@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com

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