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Prodotto: piedini Lehmann Audio 3S
Produttore: Lehmann Audio - Germania
Prezzo: 200 € per un set di 4 - Il prezzo può variare
Recensore: Graeme Budd - TNT Francia
Pubblicato: Dicembre, 2021
Traduttore: Roberto Felletti
Non è un segreto che qui, a TNT-Audio.com, siamo fan dello stadio phono Lehmann Audio Black Cube, che resta uno dei nostri riferimenti; il fatto che sia caratterizzato da una semplice scatola per la quale il denaro è speso interamente per il contenuto, più che per pagare la cena di Natale al reparto marketing, è qualcosa per cui penso di poter dire tranquillamente che si tratta di un oggetto appagante. In aggiunta al Black Cube (in tutte le sue varie forme), la Lehmann produce anche una serie di amplificatori, pre-amplificatori per cuffia/DAC e accessori - molti dei quali sono stati recensiti da noi. E tra gli accessori che l'azienda produce troviamo l'oggetto della recensione di oggi: i piedini 3S.
Apparentemente, per parecchi anni la Lehmann ha utilizzato la “tecnologia strutturata” per tagliare le risonanze nei suoi prodotti di fascia alta. Evidentemente è stato un bene, in quanto adesso ha deciso di renderla disponibile a tutti sotto forma dei piedini 3S. Essi utilizzano una combinazione di tecnologia strutturata e un sistema di sospensione a corde in tre pezzi per isolare le apparecchiature dal mondo esterno. Ora, nel mondo dell'hi-fi c'è da tempo una guerra tra i sostenitori dell'isolamento e i sostenitori dell'accoppiamento. Ciascun gruppo o produttore utilizza varie versioni di scienza per giustificare i propri prodotti - è un po' come la religione (ma con un minimo di qualche parvenza di prova!). Personalmente, intendo provare molti accessori hi-fi e ho una mente abbastanza aperta, per cui diamo inizio al test!
Ci sono tre versioni dei piedini - una da mettere sotto le apparecchiature (3S Point 1), una da mettere sotto le punte per diffusori (3S Point 2) e una dotata di barre filettate che può essere avvitata direttamente nei diffusori o nei componenti (non si vincono premi per indovinare che si chiama 3S Point 3). La variante 3S Point 3 in realtà esiste in due ulteriori sotto-versioni, a seconda che abbiate diffusori con filettatura M6 o M8. Per coloro che insistono a usare viti con misure imperiali - beh, dovrete usare la versione Point 2. Norbert Lehmann è stato abbastanza gentile da mandarmene otto di ciascun tipo, affinché potessi provarli in varie configurazioni. Oh, e sono disponibili in argento (sopra) e neri (sotto), così potete scegliere in base al vostro impianto e alle vostre preferenze estetiche.
I 3S Point 1 sono stati usati variamente sotto il mio Naim CD5i, un lettore Blu Ray Panasonic, l'Audio Note UK Oto SE, l'Audio Note UK Zero II Phono, il CEC PH53 Phono e il GSP Audio Accession.
I 3S Point 2 sono stati provati sotto i diffusori Audio Note J Spe sui loro stand dedicati e i 3S Point 3 sotto gli LV IBX-RW3.
Dividerò questa sezione in due - i 3S Point 1 sotto i componenti e i 3S Point 2 e 3 sotto i diffusori, perché gli effetti alle mie orecchie sono diversi ma in entrambi i casi vantaggiosi. Fortunatamente gli effetti sono simili con componenti differenti, per cui questa sarà un'impressione generale in quanto sono sicuro che molti di voi non hanno gli stessi componenti che ho io, quindi una prova specifica, componente per componente, per molti di voi susciterà lo stesso interesse di una partita di bowling al buio.
I 3S Point 1 sono stati, in un certo senso, difficili da giudicare all'inizio. È ovvio che fanno qualcosa di buono, ma è stato difficile individuare esattamente cosa e come descriverlo. Manca qualcosa quando li togliete dall'impianto, ma non è che c'è un cambio sostanziale a livello di sensazioni - ad esempio, i 3S Point 1 non sembrano far danni, il che è un ottimo punto di partenza. Lo stile di presentazione della musica non cambia - il mio lettore CD Naim continua a suonare come un Naim, per esempio - non otterrete un cambiamento sostanziale nel modo in cui il vostro impianto suona.
Alla fine, l'ascolto della versione dei Red Hot Chili Peppers di Higher Ground, di Stevie Wonder, ha offerto una specie di rivelazione e mi sono reso conto di cosa stava succedendo, così posso descrivervelo. C'è una riduzione globale della confusione in quella che è una registrazione abbastanza scadente ma molto divertente. La batteria, e in particolare i piatti, è più chiara e collocata meglio nello spazio. Anche la chitarra è più facile da seguire.
I miei pensieri iniziali, basati su questa e altre prove di componenti audio, erano che c'è sicuramente un distinto miglioramento nella parte superiore dello spettro audio, ma non a scapito del peso della gamma bassa, e non c'è l'impressione che la musica sia accelerata a causa di un accento, creato artificialmente, sugli attacchi. Potrei essere tentato di usare l'analogia del sollevamento di un velo, ma alla fine non penso che sia del tutto appropriato, in quanto quello implicherebbe, globalmente, che sia la trasparenza ad aumentare gli effetti. Ma anche quello che ho scritto sopra, relativamente al brano dei RHCP, non sembrava una risposta soddisfacente, per cui ho pensato di provare un componente più economico che ha un cabinet rumoroso e nessun piedino specifico, né altri lussi, con la speranza che i piedini avrebbero fatto la grande differenza.
Ed è stato proprio mettendo i piedini sotto questo lettore Blu Ray Panasonic che ne ho capito l'importanza. La presentazione piuttosto asciutta del Panasonic si è trasformata in una presentazione che ha mostrato riverbero intorno alle voci; ora la batteria ha un guscio che risuona e non solo una testa (e anche qualche trucco da studio). Sostanzialmente, i piedini aggiungono (o più esattamente, portano alla luce) la carne che dovrebbe rivestire le ossa, già presenti, della musica. Basta ascoltare il brano Love Off, dall'album Lust for Life di Lana Del Rey. Senza i piedini sotto il Panasonic esso è abbastanza piacevole, ma è come se fosse un demo senza una produzione adeguata. Mettete i piedini e improvvisamente il brano assume una nuova personalità. Per esempio, la voce di Lana ha una maggiore corposità ed è sospesa meglio nello spazio verso l'ascoltatore. Adesso il Panasonic suona come un lettore più costoso, che mostra ciò che c'è realmente nel disco, anziché il facsimile offerto dal lettore non sostenuto dai piedini.
I 3S Point 2 e 3 sembrano essere leggermente diversi, ma hanno un effetto altrettanto benefico quando sono usati sotto i diffusori. Un avvertimento: con i piedini 3S in posizione, i vostri diffusori non saranno più rigidamente fissati nello spazio e oscilleranno avanti e indietro, o a sinistra e a destra, se li spingerete. Non ho beccato il nostro gatto mentre cercava di scalarli, per cui non posso fare commenti sul loro Tasso di Compatibilità Felina, però qui non stiamo parlando dell'oscillazione del ponte sospeso di Tacoma. Tuttavia è qualcosa di cui essere consapevoli.
Il primo effetto dei piedini è stato del tutto positivo - essi vi permettono di spostare facilmente i diffusori su pavimenti duri. Questo per me è stato subito un punto a favore - detesto trascinare i proteggi-punta sul mio pavimento piastrellato con tutti i rischi che ciò comporta. Anche se non avessero altri effetti, sarei tentato di consigliarli solo per quello.
Fortunatamente, l'effetto dei piedini 3S sul suono è molto più significativo, non è solo una questione di comodità. Come esempio specifico (l'effetto è simile su altri diffusori, per cui non confonderò ulteriormente le cose), recentemente sto usando gli Audio Note J Spe - non rivelerò troppo perché saranno oggetto di una prossima recensione, ma basti dire che la loro immagine è del tipo ampio e poco profondo. Il suono sembra essere confinato nel piano tra gli altoparlanti. L'aggiunta dei piedini 3S libera il suono dai diffusori e l'immagine diventa molto più precisa, con un migliore posizionamento spaziale e migliore profondità. C'è anche un miglioramento significativo nel tono e nel colore degli strumenti - ad esempio, i sintetizzatori in Scared to be Lonely, di Martin Garrix e Dua Lipa, hanno una struttura migliore e più impatto oltre ad essere meglio delineati nello spazio. L'intero palcoscenico si espande, con maggiore impatto e spaziosità allo stesso tempo.
Togliere i piedini e tornare alle punte è stato deludente. Tralasciando la natura puramente non pratica delle punte (cose disgustose che non sono altro), il suono perde corpo, precisione e spinta, e francamente non c'erano aree in cui avessi la sensazione che la configurazione standard fosse meglio. Il che fa porre la domanda: perché quelli tra noi che hanno pavimenti duri hanno tollerato le idee standard per così tanto tempo?
Sono diventato un grande fan di questi dispositivi e devo ancora trovare un caso in cui essi producano risultati negativi. Le versioni per diffusori sono immediatamente più evidenti nei loro effetti, ma anche i piedini per componenti, se usati sotto l'apparecchiatura giusta, apportano dei miglioramenti abbastanza notevoli. Capisco perché la Lehmann usi questa tecnologia nei loro prodotti high-end ed è grandioso potersene avvalere a fronte di un prezzo abbastanza ragionevole. Ovviamente, nella fascia inferiore del mercato ci sarà sempre un caso per un upgrade di un componente a fronte di una spesa simile, ma la coerente prestazione complessiva significherà che potrete beneficiare di questi piedini per un tempo più lungo mentre il vostro impianto evolve. Vale la pena provare - so che non resterete delusi.
DISCLAIMER. TNT-Audio è una rivista di divulgazione tecnico-scientifica 100% indipendente che non accetta pubblicità, banner o richiede abbonamenti e registrazioni a pagamento ai propri lettori. Dopo la pubblicazione di una recensione, gli autori non trattengono per sé i componenti in prova, se non per una valutazione a lungo termine che includa il confronto con prodotti simili in prova a breve distanza di tempo. Di conseguenza, tutti i contenuti delle recensioni sono prodotti senza alcuna influenza né editoriale né pubblicitaria. Le recensioni, positive o negative, riflettono le opinioni indipendenti degli autori. TNT-Audio pubblica eventuali repliche delle Aziende, condizionatamente al diritto di controreplica dell'autore stesso.
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