Nome prodotto: Piedini per elettroniche Acorn
Produttore: Sound & Design - Italia
Costo: 52 € (YMMV)
Recensore: Mike Cox - TNT UK
Pubblicato: Maggio 2012
Traduttore: Enzo De Sanctis
Queste piccole ghiande (in inglese "acorn" N.d.T.) mi sono arrivate appena prima del Natale 2011 dalla Sound & Design, una piccola ditta di Bari. L'azienda produce anche degli interessanti diffusori di aspetto insolito, ragion per cui vi invito a dare un'occhiata al loro sito web.
Alla Sound & Design spiegano in questo modo la loro filosofia di progetto:
"Abbiamo sviluppato gli Acorn perché volevamo superare alcuni limiti insiti nei due approcci principali al problema dei supporti.
1. Punte.
2. Piedini smorzanti.
Abbiamo testato a fondo entrambe le soluzioni scoprendo che danno luogo ad alcuni comportamenti principali. Le punte in genere controllano (a volte anche troppo) i bassi più profondi ma possono provocare colorazioni sulle frequenze più alte. I piedini smorzanti hanno un effetto più variabile, il risultato globale dipende dalla massa supportata, ed anche da come questa è distribuita equamente sui piedini. Abbiamo provato diversi prodotti e ne abbiamo poi costruiti alcuni utilizzando diversi composti smorzanti, ma in generale il risultato non è stato predicibile a priori. Può andar bene o male, e talvolta molto male, ma comunque non abbiamo mai ottenuto risultati eccellenti.
Abbiamo trovato che la grafite o il carbonio si comportano meglio dei piedini smorzanti, e del tutto per caso abbiamo provato con il legno. Come potrete vedere, la vera illuminazione ci è venuta quando abbiamo provato per la prima volta dei piedini in legno fatti assemblando due essenze diverse. Il legno si comporta in modo completamente diverso dall'acciaio o da altro materiale smorzante, sono le caratteristiche meccaniche ad essere diverse: il modulo di tensione non è la stessa cosa del modulo di compressione. Dal punto di vista teorico il legno si comporta come una molla non lineare.
Una molla non lineare può essere miracolosa o diabolica, potrebbe distribuire le vibrazioni in modo più uniforme ma potrebbe anche generare picchi o avvallamenti. Le misure hanno evidenziato che incollando due varietà di legno con caratteristiche meccaniche simili ma strutture differenti si amplificano gli effetti non lineari riducendo i picchi e gli avvallamenti. Abbiamo provato varie geometrie, e la forma a "ghianda" è risultata essere una delle migliori per ottenere un buon effetto di molla non lineare e buona stabilità meccanica... quando ci si mette sopra un'elettronica!"
Le Acorn sono disponibili in due dimensioni diverse, quelle standard sono progettate per sorreggere dispositivi dal peso massimo di 15 kg per pezzo. Ciò significa che se si utilizzano quattro Acorn, il peso totale del dispositivo non deve superare i 60 kg. Il modello superiore, denominato "Acorn_HL" è in grado di sopportare 25 kg ciascuno, per un totale di 100 kg. La Sound & Design raccomanda di utilizzare quatto piedini per ogni elettronica. Qualora uno dei quattro piedini non riuscisse a poggiare, allora potrebbe andar bene utilizzarne tre. Gli Acorn non hanno regolazione in altezza, così se il lato inferiore del dispositivo elettronico, oppure il ripiano di appoggio non sono ben planari, allora avere quattro Acorn farà sì che il componente dondoli. In un caso del genere con l'utilizzo di quattro Acorn il suggerimento è di aggiungere uno spessore in alluminio tra l'elettronica e la faccia piatta superiore del piedino.
Come si vede dalle foto, ho utilizzato gli Acorn sotto il mio giradischi ed il preamplificatore. Il giradischi è un Garrrad 401 con base su misura progettata per poggiare su tre bulloni in acciaio a testa tonda. Dal punto di vista estetico gli Acorn sono una notevole miglioria, e non ci sono state difficoltà nel sistemarne quattro. La base è strutturata in due sezioni, ed il braccio è ancorato a quella inferiore, con gli Acorn posizionati tra questa ed il ripiano di supporto. La sezione superiore della base è separata dall'altra per mezzo di materiale smorzante, in modo tale da ridurre qualsiasi vibrazione meccanica che dal giradischi possa raggiungere il braccio e la testina. Dopo aver posizionato gli Acorn il suono è sembrato avere un sottofondo più silenzioso, con una presentazione più rilassata, ed il tutto fluiva in modo più vellutato. Forse il termine che meglio descrive l'effetto degli Acorn è "musicali". Non ci sono stati cambiamenti sui bassi, che sono rimasti nitidi, con un buon senso del ritmo e del tempo, un'area dove secondo me il Garrard eccelle. Con questo setup gli Acorn ripuliscono le frequenze medie e alte.
Sound & Design suggerisce la possibilità di possono sistemare gli Acorn anche sotto i piedini già esistenti, ammesso che questi abbiano una superficie d'appoggio piatta. Siccome il mio preampli ha dei piccoli piedini in gomma arrotondati, allora ho piazzato gli Acorn direttamente a contatto con la faccia inferiore del contenitore. Visto che si tratta di un pre passivo, solo un paio di trasformatori, interruttori ed un po' di fili, non mi aspettavo grandi cambiamenti. Nella pratica l'effetto degli Acorn è stato simile a quello già visto sul giradischi, con la musica che sembrava più rilassata negli intervalli di frequenze medie ed alte. Non si tratta di un cambiamento drammatico, ma comunque positivo, ed ogni piccolo contributo aiuta.
Dopodiché ho provato gli Acorn sotto il mio stadio fono, un Whest PS.30R. Questo è già equipaggiato di suo con dei piedini smorzanti a superficie d'appoggio piatta, e così ho potuto sistemare gli Acorn tra i piedini esistenti ed il ripiano in vetro. In tal modo il Whest è stato sollevato abbastanza in alto, assumendo un aspetto abbastanza ridicolo. In questa configurazione non ho percepito cambiamenti significativi nel suono. Il Whest è stato progettato per filtrare qualsiasi tipo di vibrazione evitando che giungano fino al delicato stadio ad alto guadagno, così gli Acorn non hanno apportato alcun miglioramento a quello che è già un dispositivo ben progettato.
Ho anche provato ad equipaggiare con gli Acorn l'ampli in classe D Helder che ho recensito ultimamente. Il contenitore non permette di posizionarli come richiesto, così ho sistemato gli Acorn tra due pezzi di MDF con un altro set di piedini sotto l'ampli ma con la parte piatta in basso e la punta a contatto con il contenitore in plastica. Dopo di ciò ho dovuto aggiungere del peso sull'ampli per farlo restare in posizione, data la sua leggerezza, tanto che i cavi dei diffusori tendevano a rendere instabile tutto l'insieme. Si è trattato di un esperimento, e non aveva un bell'aspetto, ma ha verificato che anche in questo caso che gli Acorn aiutano a smorzare qualsiasi vibrazione ed apportano leggere migliorie al suono. Allo stesso modo degli altri setup, gli Acorn aiutano a raffinare i medi e gli alti. Il sistema suona in modo più rilassato e aperto, ancora una volta un piccolo cambiamento. Se ad un sistema viene apportata una serie di piccoli cambiamenti, i risultati possono sommarsi e condurre ad un miglioramento significativo.
Non c'è nulla per assicurare la tenuta degli Acorn ai dispositivi, è la gravità a tenere ogni cosa al suo posto. Dal mio punto di vista ciò rappresenta l'aspetto negativo di questi piedini. Dal momento che gli Acorn sono progettati per essere posizionati con la punta arrotondata rivolta verso il basso, sistemarli tutti e quattro nella posizione giusta è un gioco di equilibrio, e se l'elettronica è pesante può rivelarsi una vera sfida. Ho pensato anche alla possibilità di utilizzare del nastro biadesivo per unire i pezzi e rendere le cose più semplici. Non sono solo gli Acorn ad avere questo problema, e pertanto ho continuato ad utilizzarli come previsto.
Devo ammettere che l'aspetto degli Acorn mi piace, e inseriti sotto il mio giradischi sembrano davvero essere parte del progetto originale dell'apparecchio. Posizionati tra il pre ed il ripiano in cristallo appaiono invece un pochino fuori luogo in mezzo a tutto quel vetro, alluminio spazzolato e acciaio dipinto.
Al di là dell'aspetto, il suono del mio sistema è cambiato in meglio con una resa più raffinata e musicale. Non ho citato alcuna musica particolare utilizzata per questa recensione dal momento che mi sono servito di molti album da tutte le sorgenti a mia disposizione. I piccoli miglioramenti sono stati costanti con tutte le sorgenti ed i generi musicali. Mentre scrivo questa recensione sto ascoltando Eva Cassidy, la versione su vinile di Songbird, la bella voce che esce dai diffusori è talmente chiara e realistica. È un vero peccato che Eva non sia più tra noi, spero che con la sua voce stia adesso entusiasmando tutte le anime del mondo.
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