Prodotto: Cuscinetto a lame di coltello in bronzo per bracci SME
Produttore: www.analogtubeaudio.de,
ANALOG TUBE AUDIO, Am Gitter 2, 27568 Bremerhaven, Germany
Costo appross.: da 159 Eur/$ in Germania, 2003
Recensore: Hartmut Quaschik - TNT Germania
data recensione: Novembre, 2002 (aggiornata Marzo, 2003)
Qualche anno fa un amico mi ha segnalato un articolo sulla messa a punto di bracci SME vecchio stile, un cuscinetto a lama di coltello in bronzo. Dato che sono da sempre un "aficionado" dei vecchi bracci SME, ho voluto provarlo. Aspettando pazientemente per alcune settimane dopo aver fatto l'ordine - tenete presente che questi cuscinetti vengono prodotti in piccoli lotti - alla fine sono riuscito a venire in possesso di questo capolavoro di fresatura a controllo numerico.
Per le prove ho evitato di utilizzare il mio SME3012-2 montato sul TD124, poiché il tutto si trova nel mio salotto, e la mia signora è fortemente contraria alle modifiche di quell'impianto. Per cui è stato provato su uno SME3009RM installato su un giradischi Solist. Il giradischi è un prodotto tedesco a telaio flottante degli ultimi anni 80 ed è allo stesso tempo energico e rilassante, si piazza tra il Linn LP12 e lo Scheu. Per le prove ho utilizzato una testina Ortofon SPU GM/E.
Avendo a disposizione alcuni pezzi dello SME dallo SME3009-ser2 improved, avevo l'opportunità di ascoltare tre differenti cuscinetti in una sera: la versione in plastica dello SME standard, la versione in acciaio, e la nuova versione in bronzo. Ho preso un disco della Jennifer Warnes "Famous Blue Raincoat", che non avevo ascoltato per alcuni mesi.
Il cambio dei cuscinetti a lama di coltello porta via 30 minuti di tempo la prima volta e 10 minuti la seconda (guardare il passo 5 per capire il perché). La modifica consta dei passi seguenti:
Il cuscinetto in bronzo restituisce le sibilanti in modo più rifinito, suona senza sforzo, e allo stesso tempo più dinamico, fine e naturale. Le voci traggono i maggiori benefici, diventando più realistiche. Il palcoscenico si allarga ulteriormente rispetto agli altri cuscinetti e le informazioni agli estremi di banda risultano meglio definite. Non sono percepibili ronzii, e questa è stata una sorpresa vera e propria, visto che non avevo sostituito la canna in acciaio del braccio, ma solo il cuscinetto.
Il cuscinetto in plastica suona in modo omogeneo e molto piacevole, ma un po' noioso se confrontato con gli altri due. La dinamica risulta piuttosto piatta, e il basso leggermente slabbrato. Le sibilanti vengono riprodotte in modo appropriato.
Quando usato con il cuscinetto in bronzo, lo SME 3009R la spunta nei confronti del vecchio cavallo di battaglia, lo SME3009-2 per musicalità, fluidità e naturalezza. Fino ad ora, tutto ciò ha rappresentato una decisione difficile per i possessori di Garrard e di Verdier: devo prendere il vecchio SME 3012/2 che suona così musicale, o il nuovo SME3012RM che invece appare così pulito, ma anche "freddo". Molti, che conoscono le differenze preferiscono il vecchio braccio se hanno l'opportunità di reperirne uno in buone condizioni.
Mi sento di consigliare il cuscinetto in bronzo? Sicuramente!
I possessori di uno SME3009R con un cuscinetto in plastica, che hanno sempre pensato a passare ad un cuscinetto in metallo, hanno adesso una nuova opportunità, economica (circa del 30% inferiore) e più soddisfacente dal punto di vista del suono. Ma l'upgrade del cuscinetto è argomento interessante anche per i possessori dello SME3009RM con cuscinetti in acciaio, infatti i miglioramenti del suono superano i risultati ottenibili con lo stesso investimento per un testina.
Nel frattempo, ho provato il cuscinetto in bronzo sullo SME3012/2 (un SME vecchio stile degli anni 60, con asta in alluminio) e sono rimasto sorpreso dalla differenza dei risultati ottenuti. Lo SME3012/2 era montato su un Loricraft-Garrard 401 con una base da 12 pollici, il che costituisce una configurazione veramente niente male. La testina era la stessa utilizzata nella precedente prova, quando ho usato lo SME3009R. Cambiando i cuscinetti, devo aver rovinato un cavetto interno e sono stato costretto a sostituirlo, e quindi ad aspettare alcuni giorni per far rodare i nuovi cavi. La sostituzione dei cuscinetti è molto più complicata rispetto a quella con i bracci della serie SME30xx/2, in quanto non c'è una apertura nel retro della canna del braccio. Ci sono i primi modelli, in cui la vite frontale del cuscinetto tiene fisso un anello per il cavo di terra e una vite piccolissima, invece di un anello filettato.
Poiché i risultati ottenuti erano abbastanza strani, per sicurezza ho sostituito i cuscinetti diverse volte. Per riassumere tutta la storia: mentre il cuscinetto in bronzo migliorava i dettagli, la risoluzione e le sibilanti, se confrontato con il vecchio cuscinetto in acciaio, le basse frequenze, la profondità ed il palcoscenico peggioravano, e quel che è peggio, il braccio perde il suo charme o, in altre parole, la sua qualità di riproduzione.
Lo SME3009 ha una canna in acciaio spessa 0.25mm, mentre invece il vecchio SME 3009/2 ne ha una in alluminio spessa 0.5mm. Perciņ quanto osservato in questo test non si puņ trasferire semplicemente allo SME3009/2, dato che quest'ultimo si comporta differentemente con il cuscinetto in bronzo. Ricordate che il vecchio SME3009/2 e lo SME3012/2 suonano già in maniera eccellente con i loro cuscinetti in acciaio. Ricapitoliamo: la modifica è consigliabile per i bracci della serie R, ma da evitare per i bracci della vecchia serie 2.
Ero quindi curioso di sapere quanto andasse meglio lo SME3009R a confronto dei vecchi bracci non modificati. Per questa comparazione, ho utilizzato una base per braccio standalone con un foro per lo SME, e ho fatto gli ascolti sul mio giradischi Pluto 10A. Per entrambi la testina era una Ortofon SPU GM/E. Lo SME3009R modificato vinceva in termini di estensione dei bassi, risoluzione degli alti, risoluzione dei dettagli, anche il PRAT (Passo, Ritmo, Accelerazione e Tempo) era superiore. Lo SME3012/2 d'altra parte vantava una presentazione più tranquilla e affascinante, con delle medie frequenze seducenti, che mi facevano venire in mente le migliori amplificazioni a valvole. Anche se nessuno dei bracci riusciva a raggiungere i livelli del mio Schroeder No.1 con la testina Ortofon Rohmann.
© Copyright 2003 Hartmut Quaschik - http://www.tnt-audio.com
Traduzione italiana: Giovanni Aste e Fabio Egizi