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Prodotto: Smagnetizzatore per dischi
Produttore: VS Audio
Prezzo: € 750 - Convertitore di valuta - Il prezzo può variare
Recensore: Graeme Budd - TNT Francia
Recensito: estate 2020
Pubblicato: Ottobre, 2020
Traduttore: Roberto Felletti
Alcuni anni fa mi recai a una piccola mostra hi-fi e in una delle stanze, su un tavolo, c'era un oggetto rotondo che sembrava la parte anteriore dell'astronave Enterprise (avete presente il pezzo che si stacca quando la missione si mette male e l'Enterprise sta per essere fatta in mille pezzi da un Uccello Predatore Klingon? Ma sto divagando). Il tizio che dava dimostrazione del sistema mise sulla macchina la copia in vinile del Brown Album (Orbital 2 - NdT) degli Orbital, che apparteneva a mio fratello, per circa trenta secondi, mentre l'apparecchiatura eseguiva una presunta routine di smagnetizzazione. Non so cosa quella macchina avesse fatto, ma tutti i presenti nella sala, che avessero o no familiarità con la musica in programma, concordarono sul fatto che il suono era notevolmente migliorato. Un simile miglioramento sembrava essere stato apportato ai cavi di potenza dell'impianto.
E questo ci conduce all'oggetto della recensione odierna: lo smagnetizzatore per dischi VS Audio. Ora alcuni lettori staranno già ululando e digrignando i denti - dopotutto TNT-Audio non è la casa delle zero str***ate, zero olio di serpente e, di certo, zero polverine magiche? È ancora così, e se questo dispositivo non ha alcun effetto, io sicuramente lo dirò. Fortunatamente il produttore non ha perso tempo, ma stiamo correndo un po', così parliamo della smagnetizzazione.
La teoria è questa: tutto il “software”, che sia su CD o vinile, presenta delle imperfezioni ferrose che possono magnetizzarsi (a quanto pare anche i pigmenti del vinile possono magnetizzarsi). Apparentemente ciò genera errori durante la lettura del disco; questo significa che tutto ciò che è andato perso non può più essere recuperato. In teoria la smagnetizzazione rimuove questi contaminanti consentendo a qualunque sistema di lettura, che sia uno stilo o un laser, di svolgere il proprio compito più facilmente.
Ora, non sto dicendo che, necessariamente, aderisco alla teoria e una parte del mondo scientifico mi sembra essere un tantino dubbiosa; per esempio, come fanno i materiali ferrosi ad arrivare ovunque e come fanno queste minuscole quantità di metalli ferrosi ad avere effetti su un sistema ottico e su una pietra che scorre in un solco? Però volevo capire se l'esperienza positiva avuta con l'astronave Enterprise potesse essere ripetuta con un altro dispositivo e (aspetto particolarmente interessante per l'audiofilo parsimonioso) ad un prezzo significativamente inferiore.
Torniamo quindi al dispositivo in questione. Il VS Audio è disponibile in tre versioni: una specifica per i CD, una specifica per il vinile e una “Daddy Bear” (quella sia per CD sia per vinile, che ho qui).
L'apparecchiatura consiste in una scatola di bambù, che ricorda un po' il plinto di un giradischi, con il connettore di alimentazione e un interruttore on/off dietro e un piccolo pulsante a pressione davanti. Sul pannello superiore ci sono un piccolo perno, per centrare il vinile, e dei cerchi, realizzati a macchina, che indicano i punti in cui collocare cinque CD. C'è anche un adattatore per centrare i 45 giri. L'uso è davvero semplice. Sulla macchina si mette il lato che si vuole ascoltare, a faccia in giù, e si preme il pulsante sul frontale. Il perno si illumina di blu per indicare che il dispositivo è in funzione, per poi spegnersi quando il ciclo è terminato. Successivamente potete mettere il disco nel lettore e provare ad ascoltarlo. Ho promesso alla VS Audio che non avrei aperto il dispositivo per capire come funziona, perché è in attesa di brevetto. Pertanto potrebbe esserci della criptonite, una qualche specie di bobina di campo oppure un criceto che gira intorno a una testina di smagnetizzazione per nastri. Spero che quando il brevetto verrà concesso, Sava, della VS Audio, me lo dirà, ma per il momento rispetto il suo volere.
So che molti di voi sono scettici quando si tratta di questioni come questa; io stesso ho effettuato qualche ascolto e poi ho radunato alcuni amici per capire se fossi io a immaginare le cose oppure no. La difficoltà di questo test è che a trattamento ultimato non avete un riferimento precedente per una comparazione A/B/A (tutti noi conosciamo i problemi di un confronto A/B, in cui il componente presumibilmente migliore viene sempre ascoltato come secondo). Quindi sono andato all'emporio musicale di zona e ho acquistato copie di CD che già possiedo, ma che non sono mai state smagnetizzate. Ho acquistato anche due copie di Lust for Life, di Lana Del Rey, per ridurre al minimo le possibilità di avere due versioni di CD differenti, prodotte da stabilimenti differenti.
Abbiamo ascoltato i dischi in vari ordini, compreso il solito trucco del “riproduci il medesimo due volte, ma non dire a nessuno che lo stai facendo”. I risultati sono stati interessanti e hanno confermato, in due casi su tre, le mie osservazioni iniziali. Mia moglie, però, non era convinta del fatto che il dispositivo producesse qualche effetto. Ma quali sono gli effetti di cui stiamo parlando? Come regola generale, il palcoscenico acquisisce profondità e ampiezza, con maggiore dettaglio a livello strumentale. Il basso sembra diventare leggermente meno corposo, ma questo potrebbe essere dovuto all'aumento di definizione (sto ipotizzando). Sembrano esserci anche meno confusione e più spazio tra gli strumenti. Non ci sono effetti negativi sul tempo, sulla velocità o sulla fluidità; se ce ne sono, io non li ho notati. Inoltre, sembra che il tipo e la portata degli effetti siano identici per CD e vinile.
Tutto questo è stato molto intrigante, così ho pensato di applicare un po' di scienza e vedere se registrando i dischi, trattati e non, in una DAW (workstation audio digitale, Cubase nel mio caso) sarei riuscito a confrontare i segnali. Ho pensato anche che se non ci fossero state differenze tra le varie versioni, invertire un segnale registrato, nel contempo riproducendoli simultaneamente, non avrebbe prodotto alcun suono (questo avviene se invertite la fase di un segnale che è stato copiato in una seconda traccia della DAW e li riproducete simultaneamente). Ogni suono presente ha mostrato differenze nel segnale. Pertanto ho fatto una prova e, per farla breve, l'esperimento è fallito miseramente. Apparentemente, anche registrando due volte il medesimo segnale, ci sono differenze quando i segnali vengono esaminati. Non so se il problema dipenda dalla scheda audio, non sufficientemente buona, o dal lettore CD. Comunque sia, questo problema ha annullato qualsiasi risultato io possa avere ottenuto dai dischi, trattati e non, per cui sentitevi liberi di dirmi che ho fallito completamente e mi scuso per avervi fatto leggere quell'ultima parte.
Quindi, questo cosa ci fa dire dello smagnetizzatore VS Audio? Personalmente penso che abbia effetti positivi dal punto di vista dell'alta fedeltà e di sicuro non ci sono grossi effetti negativi, ma non sono in grado di dimostrare scientificamente che funziona; però lo stesso vale per qualsiasi recensione di accessori audio. Gli effetti sembrano essere significativi quanto quelli della macchina di cui ho parlato all'inizio, ma a un terzo del prezzo. Ah sì, il prezzo - il potenziale fattore determinante. Questo dispositivo costa 750 euro, sebbene i modelli specifici siano molto più economici: 299 euro per il modello per CD e 499 euro per quello per vinili.
Lamentele? Ne ho una: sarebbe bello se la luce blu che centra il disco in vinile fosse un po' più alta e smussata per agevolare la procedura di installazione - sono un po' esigente qui, ma centrare il disco può essere un'esperienza brevemente frustrante. Poiché si tratta di un prodotto relativamente di nicchia, ho la sensazione che qualsiasi potenziale seccatura dovrebbe essere ridotta al minimo! I clienti paganti possono essere dissuasi dalle piccolezze. O forse è solo un mio problema che magari dipende da quelle che mia moglie definisce le mie tendenze da Rain Man...
Quindi, ne comprerei uno o, cosa più importante, vi consiglierei di comprarne uno? Penso che dipenda dalla vostra situazione personale. Ho apprezzato senz'altro averlo, e usarlo su ogni disco che si vuole ascoltare è una procedura abbastanza veloce, specialmente se ascoltate i CD poiché ne potete smagnetizzare cinque alla volta!
Per quanto riguarda il valore economico, non penso che aggiunga 750 euro di prestazione a un lettore da 750 euro, però di fatto svolge il suo compito a livello software, per cui è probabile che i miglioramenti siano generalizzati, indipendentemente da quale macchina avete; i risultati si propagano a qualsiasi upgrade di componente e per chi tra voi ha un lettore CD in auto i miglioramenti vi saranno anche lì, sempre che riusciate a sentirli al di sopra del rumore del motore (improbabile nel caso di alcuni miei colleghi recensori). I miglioramenti non hanno effetto sulle caratteristiche intrinseche di un lettore, per cui se il vostro lettore vi piace così com'è, continuerà a piacervi quando riprodurrà un disco smagnetizzato. Detto ciò, se ascoltate solo un formato e la versione per CD fa al caso vostro, allora è probabile che abbiate il medesimo miglioramento per 299 euro, il che di colpo è molto più interessante rispetto all'acquisto di un lettore da 1.000 euro per sostituire quello da 750, ottenendo un risultato migliore.
Tutto considerato, se avete un impianto bene selezionato e bene installato, e state cercando un miglioramento generalizzato multiformato, questo dispositivo potrebbe essere un utile investimento, la ciliegina sulla torta, e io non voglio deludervi - sicuramente potreste spendere molto più denaro e avere un miglioramento minore. Inoltre questo smagnetizzatore viene venduto a un prezzo significativamente inferiore rispetto a prodotti simili della concorrenza, per cui presenta dei vantaggi in tal senso. Dovete solo prepararvi all'idea che una scatola senza parti mobili, che sembra produrre un effetto magico, potrebbe far sollevare qualche sopracciglio ad amici e spose. Comunque, non meno plausibile di certe reliquie religiose, per cui non si sa mai... Se siete ancora tra i principianti e state migliorando il vostro impianto da 1.000 euro per trasformarlo nel mitico Sacro Graal dell'Hi-End, probabilmente sarà meglio che prima consideriate altri aspetti, tra cui la pulizia dei supporti che certamente fa una significativa differenza a un prezzo minore (se volete farla manualmente).
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