Il semplice fatto che siate davanti allo schermo e stiate leggendo questa pagina significa, con tutta probabilità, che siete audiofili. O almeno che credete di esserlo. O forse che vorreste diventarlo. Anch'io sono, in un certo senso, un audiofilo. E già sembra di stare ad una riunione di Audiofili Anonimi. Ciao a tutti, mi chiamo Lucio e sono Audiofilo da quasi 30 anni. Ciao Lucio, accomodati.
Tutti noi dunque sappiamo bene quale sia la cosa più importante nella vita: ascoltare l'impianto. E sappiamo vedere le nostre case esattamente per ciò che devono essere: contenitori per i nostri impianti. Se ci venisse chiesto cosa faremmo con una somma di, diciamo, 1 milione di euro, le nostre risposte probabilmente varierebbero in termini di quale componente acquistare o quale viaggio esotico intraprendere per visitare chissà quale mostra del settore...ma la sostanza differirebbe di poco.
Conversando tra noi, seppur con diversi punti di vista (uno è statosolidista, l'altro valvolista, uno analogico, l'altro digitale, uno cavomaniaco, l'altro cavoscettico etc.) concorderemmo comunque sul fatto di quanto sia importante avere una risposta in frequenza il più possibile estesa ed una credibile ed ampia scena tridimensionale.
E' un triste fatto della vita che non tutti siano così e mi rincresce ammettere che là fuori ci siano tante persone che non sanno neppure accendere un impianto HiFi! O regolare il VTA!!! Sono sicuro che ne conoscete qualcuno anche voi. Magari si tratta di un collega di lavoro, un parente, un amico d'infanzia. Pensadoci bene, ci si potrebbe sorprendere nello scoprire quanti non-audiofili ci siano in circolazione, là fuori. Magari li si incontra spesso per le ragione più banali e non ci si fa caso....perché ovviamente si tratta di persone poco interessanti dal nostro punto di vista.
La maggior parte delle volte li si può ignorare o evitare, mentre si corre a casa per accendere l'impianto. Talvolta, tuttavia, ci sono situazioni nella vita, ad esempio una festa di compleanno o una cena di lavoro, nelle quali ci si sente letteralmente circondati e non si possa fare a meno di comunicare con loro. Per questa ragione provo a dare qualche consiglio pratico sul come comportarsi - in società - in presenza di non-audiofili.
Occorre capire che i non-audiofili non si rendono neppure conto che l'audiofilia sia l'attività più importante che ogni persona dovrebbe praticare in ogni momento della sua vita. I non-audiofili con le loro menti oscurate credono che la famiglia, gli amici, il lavoro e lo stare in comunità con altre persone siano cose "importanti" e fondamentali per la vita di ognuno. Lo so, è patetico ma, fateci caso, loro ci credono davvero! Pertanto, se qualcuno di loro vi dovesse chiedere cosa sia realmente importante per voi provate a menzionare la famiglia, gli amici, il lavoro, l'ambiente, il bene comune, il crollo delle borse o qualunque altra cosa priva di senso, nell'ordine che preferite. Altrimenti il rischio è che non riusciate più a contare le ore che vi separano dal vostro ritorno a casa e dal rito dell'accensione dell'impianto HiFi.
I non-audiofili non sono preparati a sentir parlare della vostra esistenza votata alla perfezione formale. Pertanto, avrete necessità di imparare a "tradurre" la trascendente esperienza audiofila in termini presi dalla vita reale, in maniera tale che possano capire. Ovviamente, siamo tutti ben consci che quelle che seguono siano timide espressioni che non rendono giustizia all'esperienza dell'ascolto audiofilo ma tant'è, bisogna pur provarci.
Questa probabilmente vi sorprenderà ma, che ci crediate o no, i non-audiofili credono di avere sempre qualcosa interessante da dire, tipo parlare di un hobby interessante, una storia da raccontare etc. Questo è, ovviamente, falso. Pura follia. Assoluto nonsenso. Tuttavia, per ragioni di opportunità e convenienza dovrete comportarvi come se vi interessasse qualcosa di ciò che dicono. Fingete interesse! Mentre parlano e straparlano, fate correre la mente verso quel momento indimenticabile quando collegaste per la prima volta il vostro primo filtro di rete, questo vi aiuterà a tenere un'espressione sorridente che potrà essere resa più credibile se, di tanto in tanto, commentaste ciò che sentite con un "Ah sì, assolutamente!" o anche "Ma va? Accidenti, non l'avrei mai detto!".
Attenzione! E' assolutamente probabile, seppur disdicevole, che un non-audiofilo possa dire qualcosa sulla quale voi siete in disaccordo. Resistete alla tentazione di intavolare una discussione di tipo non-audiofilo! Dio solo sa dove potrebbe portarvi o come potrebbe concludersi. Non correte il rischio! Ricordate: siate educati, concisi e, possibilmente, assenti.
I non-audiofili, che Dio li possa dannare, sono spesso convinti dell'inutilità assoluta del nostro hobby (ehm, scusate, ragione di vita, a furia di frequentarli mi hanno contaminato). Per sentire bene la Musica basterebbe un ipodde e due cuffiette o anche l'audio della tivù. Una volta che riescono a scoprire il vostro hobby possono diventare molto pericolosi. Quando sentirete pronunciare la fatidica frase "Sono tutte ca##ate per imbecilli" resistete alla tentazione di argomentare, spiegando che numerosi studi provano l'udibilità di certe differenze tra un cavo e l'altro, che esistono i test in doppio-cieco e persino in doppio-sordo ed in triplo-muto a suffragare le vostre tesi. Interloquite semplicemente con "In effetti, l'HiFi è una gran presa per i fondelli", accompagnando la frase con un gesto eloquente delle mani. Il vostro interlocutore sarà soddisfatto di aver dimostrato la sua tesi, qualsiasi questa fosse. E' il modo più rapido per chiudere sul nascere ogni discussione pericolosa.
Poche persone al mondo, tra i non-audiofili, sono in grado di capire il grado di perfezione assoluta che un buon impianto stereo può garantire. Tuttavia, anche queste, se per caso venissero a scoprire che il vostro impianto stereo (o un singolo cavo di esso, non fa differenza) costa quanto la berlina di media cilindrata che hanno appena acquistato...l'attacco isterico sarebbe garantito!
Quale potrebbe essere la soluzione? Mentire, mentire spudoratamente! Raccontate ai non-audiofili che il vostro impianto costa 199 €, indipendentemente da quanti zeri avete scritto sull'ultimo asssegno. E' scientificamente provato che questa cifra è percepita, dai non-audiofili, come quella che pagherebbero per un impianto stereo, non un euro di più né uno di meno, casomai avessero bisogno di uno di questi "aggeggi" per riempire quel ripiano vuoto nella parete attrezzata.
Nei momenti sociali sarà inevitabile incontrare e dover interloquire con non-audiofile, ovvero con una donna qualunque, per definizione stessa non-audiofila. Non correte l'errore di pavoneggiarvi del vostro ultimo acquisto, quello smorzatore di vibrazioni al Balsamo Sloan. Piuttosto chiedete informazioni sulle scarpe che indossano e, soprattutto, su che prezzo le abbiano pagate. Interloquite inventando marche fantasiose di scarpe viste in un altrettanto fantasioso negozio di Parigi. Non abbiate timore ad esagerare sul prezzo: più è alto e più il vostro racconto sarà interessante e credibile. Se l'approccio dovesse funzionare potreste aver trovato un piacevole passatempo tra una passata e l'altra di Nitty Gritty.
Quando invitati ad una festa è d'uso portare un presente. Resistete alla tentazione di regalare un vinile doppio da 500 grammi in serie limitata, con copertina autografata dal mastering engineer in persona! Potrebbero accadere due situazioni altrettanto spiacevoli: o il regalo viene scartato e immolato come agnello sacrificale sul piatto di un compattone all-in-one che ci ha anche la presa USB oppure sarete inevitabilmente considerati out-fashioned e tutti i vostri tentativi di rientrare "in società" saranno destinati al fallimento.
E' raro, ma proprio per questo molto pericoloso, il caso in cui qualche non-audiofilo, sapendo della vostra passione, vi inviti ad ascoltare il suo sistema HT, stereo o car-stereo. Non cadete nella trappola! Anche se i timpani vi si dovessero accartocciare all'interno del vostro orecchio medio (termine medico, lo sappiamo tutti che le nostre orecchie non sono medie ma super...) mentre il non-audiofilo dà - con protervia - volume all'accrocco sonoro, trasformate la smorfia di dolore in sorriso da emiparesi. Esibitevi quindi in una raffinata esegesi sulla qualità del suono che state ascoltando, usando a caso espressioni da recensore consumato tipo "Il timbro ha un che di dorato, anche se non lo definirei assolutamente eufonico" oppure "La microdinamica mi pare assolutamente adeguata al costo, anzi direi che è pari a quella di prodotti almeno 10 volte più costosi" o ancora "Quel che mi colpisce di più è il nero infrastrumentale, mentre la tavolozza dei colori sembra virare nettamente verso il blu, non trovi?" e così via con il consueto campionario che ben conoscete. Il vostro interlocutore sarà felice e voi potrete far cessare la tortura in più breve tempo.
Credetemi e fidatevi, per quanto si possa tentare e fare sforzi, non si riesce ad evitare del tutto i non-audiofili. Tutto ciò che possiamo fare è minimizzare i contatti reciproci, così da poter risparmiare tempo e dedicarci a ciò che è veramente importante. E tutti noi sappiamo bene di cosa stiamo parlando. HiFi, what else?
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