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Piccola monografia sull'Home Theater - Appendice

Indice della monografia

In questa sezione vengono analizzate altre procedure di codifica/decodifica/manipolazione di un segnale audio, diverse dal Dolby Surround ma sempre presenti nei decodificatori domestici.
L'idea di base è quella di modificare un normale segnale stereofonico nel tentativo di superare le limitazioni dell'audio a due canali relativamente alla ricostruzione spaziale dell'evento sonoro.
Più precisamente si tenta di ricreare in sala d'ascolto le sensazioni acustiche di ambienti diversi quali sale da concerto, chiese o stadi dove l'evento riprodotto è stato registrato. Per fare questo si parte dal presupposto che i due canali stereofonici siano insufficienti a tale scopo e si cerca di sfruttare tutte le possibilità offerte dall'audio multicanale.
L'idea non è nuova e già negli anni '70 si era cercato, e fu un clamoroso insuccesso, di migliorare la stereofonia con un sistema a quattro canali detto quadrifonico che faceva uso, appunto, di quattro diffusori ai quali spettavano compiti diversi.
Oggi, grazie alle nuove tecnologie di manipolazione digitale computerizzata si cerca di superare i vecchi problemi della quadrifonia con sistemi che fanno uso di quattro o più canali.
Il sistema Dolby Surround è il risulato di questa ricerca relativamente all'audio cinematografico ed altri tipi di manipolazioni si propongono come ideali per l'audio stereofonico standard.
Tutte queste tecniche vanno sotto il nome di DSP, Digital Sound Processing, ed ormai ogni decodificatore surround dispone di un certo numero di effetti DSP che prendono il nome dall'ambiente la cui acustica si vuole simulare.
Così l'effetto hall dovrebbe simulare l'ambiente acustico di una sala da concerto di medie dimensioni mentre quello church simulerebbe la risposta acustica di un grande ambiente tipo chiesa.
Capirete che le possibili varianti sono pressochè infinite, basta giocare su alcuni parametri, tipo il tempo di ritardo (delay)ed i livelli dei vari canali, per simulare un ambiente diverso.

La domanda che ci si può porre è: gli effetti DSP funzionano davvero?
La risposta è, come al solito, dipende. Dipende principalmente da ciò che vogliamo, se un suono spettacolare ma alla lunga stancante e poco naturale o se ci accontentiamo di un piccolo ampliamento del fronte sonoro.
In ogni caso, ma questo è solo un mio parere personalissimo da prendere cum grano salis, per ascoltare musica il sistema stereofonico, quando ben sistemato ed ottimizzato in ambiente, è in grado di fornire tantissime informazioni ambientali e di ingannare il nostro orecchio facendogli credere di essere in un ambiente acustico diverso dalla stanza d'ascolto.
Una buona incisione di coro e organo come, giusto per citare un esempio piuttosto conosciuto presso gli audiofili, i Cantate Domino della Proprius è in grado, con un impianto ben installato, di ricreare una ottima illusione della cattedrale dove è avvenuta la registrazione, senza bisogno di ricorrere a manipolazioni digitali ed a 6 o più diffusori.
Questa illusione la si può ottenere anche da incisioni commerciali qualsiasi, in misura variabile a seconda della qualità della registrazione.
Gli effetti DSP possono sembrare piacevoli e spettacolari ad un primo ascolto ma alla lunga l'orecchio rifiuta questa ricostruzione innaturale e torna a preferire la stereofonia.
Naturalmente è ancora una questione di gusti e può essere che per molti il DSP possa risultare una piacevole alternativa al normale ascolto con due soli diffusori.
A tutt'oggi i sistemi con DSP stentano a decollare e tutti gli effetti presenti nei decodificatori restano quasi sempre inutilizzati, nonostante la ricostruzione di ambienti sonori virtuali sembra una richiesta sempre crescente tra gli audiofili.
I motivi di questa scarsa diffusione sono da ricercare in parte nella complicazione insita in un sistema multicanale e anche nel fatto che tutta la tecnologia DSP è relativamente giovane e sicuramente destinata a futuri sviluppi.
Un grosso ruolo che il DSP può giocare in HiFi riguarda l'applicazione di processori a sistemi di altoparlanti per l'ottimizzazione della curva di risposta in frequenza, modificabile a seconda degli accoppiamenti e dell'ambiente d'ascolto.

Per vedere applicazioni DSP in grado di fornire reali miglioramenti definitivi al vecchio (si fa per dire...) sistema stereofonico a due canali temo che dovremo attendere ancora diversi anni.

Indice della monografia

N.B.!!!: non forniamo più consulenza sull'Home Theater - 1 Dic. 2003

Copyright © 1997 Lucio Cadeddu - http://www.tnt-audio.com

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