Questo, naturalmente, se vivessimo in un mondo ideale. Poichè così
non è mi permetto, in primis, di suddividere in categorie i diversi tipi di
negozio/negoziante nei quali ci possiamo imbattere.
In seconda battuta
cercherò di spiegare perchè siamo in questa situazione e perchè,
quando non tutto va come vorremmo noi, la colpa è anche nostra, spezzando una
lancia a favore, una volta tanto, degli operatori commerciali.
Ecco dunque le categorie:
Sembrerebbe dunque che il vero Audiofilo non debba neanche pensare di poter
acquistare in questi negozi. Ebbene non è esattamente così.
Supponiamo che il nostro audiofilo si fidi ciecamente di ciò che legge
nelle riviste (male!!!) oppure che conosca già gli apparecchi in questione
perchè sentiti come si deve a casa di amici. In tal caso la ricerca del
prezzo più basso è legittima, a patto di non pretendere, insieme allo
sconto esagerato, anche un servizio aggiuntivo come l'ascolto.
Permettetemi di aggiungere che chi ascolta l'apparecchio in un negozio serio
e poi cerca il prezzo più basso altrove è da considerarsi come
minimo un disonesto se non un vero e proprio ladro di servizi.
Il tempo dedicatoci dal negoziante serio per farci sentire l'apparecchio
è un servizio che non paghiamo ma che ha un suo costo
per chi ce lo offre.
Impariamo ad essere clienti onesti e rispettosi del lavoro
e del tempo altrui.
Ultima raccomandazione: talvolta, e sottolineo, sono capitati nelle grandi
superfici degli apparecchi di dubbia provenienza, per esempio di importazione
parallela - se non addirittura usati!- e quindi non coperti dalla
garanzia della Casa produttrice. Questo nonostante il certificato di garanzia
fosse presente e pure debitamente timbrato dal venditore.
Non è tuttavia da escludere a priori che un'eventualità del genere non
possa verificarsi anche in un negozio, diciamo così, specializzato.
Occhi aperti, dunque. A volte il prezzo molto basso può nascondere delle
insidie.
L'unico modo per accertarsi di essere in presenza di un prodotto regolarmente
distribuito attraverso i canali ufficiali è quello di fare una telefonata al
Distributore o alla Casa Costruttrice stessa (se si tratta di prodotti
italiani) i quali vi daranno l'elenco dei rivenditori autorizzati per la
vostra zona.
Oltre a mettervi al sicuro da sorprese in caso di applicazione
della garanzia questo piccola attenzione evita che facciate il gioco di tanti
disonesti che, in barba alle regole della corretta concorrenza, vendono a
prezzi più bassi danneggiando coloro che lavorano onestamente.
Il danno che questa gente arreca al mercato dell'HiFi è enorme. Non tanto
perchè vendono meno di altri, anzi, quanto perchè allontanano
dall'HiFi tutte quelle persone desiderose di imparare ma non così
stupide da lasciarsi prendere in giro.
Loro, i rivenditori di questa categoria, vendono e molto anche, soprattutto
alla schiera dei proseliti che i sabati pomeriggio affollano il negozio con
la bava alla bocca per sentire l'ultimo sermone del nostro imbonitore.
Teniamo conto anche che oltre al servizio dell'ascolto dell'apparecchio
il rivenditore serio vi offre una sorta di garanzia non scritta che vi mette al sicuro da
eventuali problemi post-vendita, tipo l'installazione adeguata
dell'apparecchio in casa, il suo ottimale interfacciamento e non ultima,
un'assistenza in caso di guasti che può andare ben oltre le regole
previste dalla garanzia ufficiale.
Nel caso in cui vogliate in futuro sostituire l'apparecchio acquistato non è
escluso che lo stesso negozio lo ritiri come usato o che si interessi di
venderlo da parte vostra.
Bene, se trovate un negozio di questo tipo tenetevelo stretto e non avrete mai a
pentirvene. Questo non significa d'altra parte che tutto ciò che vi
consiglia il rivenditore serio sia da prendere per oro colato. Ricordate che
molto in HiFi è soggettivo e ciò che può piacere a lui non è
detto che debba per forza piacere anche a voi.
L'elenco delle categorie finirebbe qui anche se molte altre ce ne sarebbero.
Mi rendo conto di quanto questa presentazione sia riduttiva ma mi auguro dia
perlomeno un'idea, seppur grossolana, delle tipologie di negozio/rivenditore
che ci possono capitare nel nostro peregrinare alla ricerca del Suono Perduto
e sul come comportarci in casi di onestà -anche culturale- sospetta.
Ciò che mi preme di più tuttavia è cercare, almeno, di spiegare
perchè nel mondo reale non tutto funziona come ci piacerebbe funzionasse.
Le colpe dalla parte dei rivenditori sono tante e non voglio discuterne qui
perchè sarebbe inutile. Ricordo solo che in un periodo di vacche
grasse molti hanno approfittato della situazione comportandosi in modo
professionalmente molto discutibile, soprattutto sul fronte dei prezzi e
dell'assistenza post-vendita.
Oggi che i tempi sono cambiati molto nodi son venuti al pettine.
Ma, ripeto, è inutile accanirsi contro una categoria che vanta al suo interno anche tanta
gente seria ed onesta che, per colpa di colleghi poco corretti e di una
situazione di crisi provocata un po' da tutti, riviste comprese, si son visti
ridurre il loro volume d'affari fino a livelli tali da indurli a chiudere i
battenti e/o mettersi a vendere telefoni cellulari, car stereo e TV.
Molte colpe, e mi rendo conto di andare un po' controcorrente, di alcune
situazioni non ideali sono tuttavia da attribuirsi anche a noi audiofili.
Troppo spesso si è sfruttata la disponibilità di un
negoziante serio per ascoltare gli apparecchi salvo poi andare ad
acquistarli altrove dove tale servizio non era disponibile ma lo sconto
più consistente.
Troppo spesso si è preteso troppo. Non si può pensare di tener fermo un negozio per pomeriggi interi solo perchè noi dobbiamo fare tutte le prove possibili ed immaginabili con 10 amplificatori e 10 casse diverse.
Troppo spesso si è andati ad importunare il rivenditore disponibile giusto perchè si aveva del tempo da perdere, senza alcuna intenzione, neppure futura, di un possibile acquisto, ma con la smania paranoica e un po' isterica tipica di certi audiofili del dover sentire per forza l'ultima novità.
Troppo spesso si è preteso di acquistare l'apparecchio nuovo
imballato dopo averne ascoltati tanti altri, compreso quello scelto,
per pomeriggi interi.
Gli apparecchi che si ascoltano in negozio sono pagati, dal rivenditore,
come tutti gli altri (salvo casi speciali) e, se il negozio ha un piccolo
volume d'affari, non si può pretendere che venda tanti apparecchi a
prezzo superscontato come ex-demo.
Ed infine troppo spesso abbiamo fatto le ore piccole cercando di ottenere un ulteriore sconto di poche decine di migliaia di lire, umiliando il rivenditore che, temendo di perdere il cliente, si vede costretto a ridurre ulteriormente i propri margini di guadagno che, spesso, sono davvero molto ristretti.
Con questo malcostume da parte nostra non possiamo poi pretendere il Paradiso,
la disponibilità illimitata, i prezzi da ipermercato e le prove in casa
nostra, vi pare ?
Impariamo ad essere audiofili seri ed acquirenti onesti, vedrete che a poco
a poco riusciremo a riconquistare la fiducia del rivenditore.
Se proprio avete questa voglia irrefrenabile di ascoltare quanti più
apparecchi possibile, bè allora fondate un Club di appassionati nella vostra
città così da poter sfogare i vostri istinti audiofili più
bassi senza l'assillo del dover acquistare gli apparecchi provati...
In un mondo ideale quindi l'Audiofilo è una persona seria, onesta e non un
perditempo rompiscatole che non compra mai nulla. D'altra parte
il negoziante dovrebbe essere onesto, disponibile e competente.
Non mi sembra un ideale poi così difficile da raggiungere, no ?
Certo, ci saranno sempre persone poco serie che affollano i negozi
di HiFi, da una parte e dall'altra del banco, questo è inevitabile.
Come possiamo fare allora per avere un buon servizio, pagare un prezzo
ragionevole restando delle persone oneste ?
Se avete già deciso l'apparecchio (i) da acquistare fatevi prima un
giro per i negozi che vi consentono un ascolto serio ed informatevi dei
prezzi praticati.
In base a questo, e tenendo conto anche di eventuali
servizi aggiuntivi post-vendita, scegliete il negozio dove andare ad ascoltare
e quindi acquistare l'apparecchio scelto.
Questo discorso è valido se non avete già un vostro rivenditore di
fiducia e può essere comunque una buona strategia per trovarne uno.
Non bisogna perdersi d'animo. Cominciamo col fare un po' di autocritica, da entrambe le parti. Il porsi il problema è già un buon modo per tentare di risolverlo.
Io, come al solito, rinnovo la mia disponibilità anche ad ospitare eventuali opinioni di addetti al settore (rivenditori e distributori) che avessero da proporre il loro punto di vista. Sarò ben lieto di pubblicare il loro intervento o sotto forma di articolo o come intervista.
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