Audio4Soul Xtreme 16 USB con streamer

[Audio4Soul Xtreme 16 Front]

Ribelle dall'anima giovane

[English version]

Prodotto: Audio4Soul Xtreme16 USB
Costruttore: Audio4Soul - Grecia
Costo: 1250€
Recensore: Andy Norman - TNT UK
Pubblicato: Marzo, 2014
Traduttore: Angelo Pinti

Introduzione

Questo è il secondo amplificatore integrato con DAC che ho recensito nell'ultimo anno, o giù di lì. Il primo era stato il nuforce DDA100 che mi era piaciuto abbastanza. L'unità in recensione proviene da un produttore più piccolo, con sede in Grecia. Il progetto prende la formula base del DAC/amplificatore e la espande, aggiungendo alla miscela un lettore di memorie SD, creando un sistema 'tutto compreso' al quale si può aggiungere solo un paio di casse. È un’affermazione ambiziosa quella di suonare bene, a prescindere dal livello di prezzo e di offrire un suono 'high-end' ad un prezzo economico. Questa affermazione normalmente mi fa suonare un campanello d'allarme dato che è facile asserirla ma difficile ottenerla in concreto.

Un sistema integrato come questo ha diversi vantaggi potenziali. Percorsi del segnale brevi e nessun cavo da comprare o di cui preoccuparsi. Nessun sistema da adattare. Ma parimenti, molti di questi vantaggi posso altresì essere visti come dei punti deboli. L'assenza di cavi toglie la possibilità di messa a punto dell'audio provando differenti materiali e geometrie dei cavi. Nessun sistema da abbinare significa che non è possibile aggiornare un singolo componente della catena. Comunque un incontrovertibile vantaggio di questo tipo di unità è che il segnale subisce nella sua riproduzione una sola conversione digitale-analogica. L'unità riceve il flusso dei dati dalla porta USB, dall'ingresso coassiale e dal lettore di memorie SD interno e lo converte solo una volta per lo stadio d'uscita in tensione fino ai terminali degli altoparlanti. Per l'amplificazione digitale questo approccio ha molto senso.

Descrizione e specifiche

L'Audio4Soul è racchiuso in un contenitore di alluminio nero abbastanza semplice, largo 35,5 cm, alto 16.5 cm e profondo 23 cm e del peso di sei chili. Quindi è abbastanza massiccio, funzionale anziché decorativo. Le dimensioni mostrano che è un componente hi-fi piuttosto che un convertitore di un computer da scrivania. L'involucro è di semplice metallo nero leggermente curvato ai bordi. Il display è a LCD (led - N.d.T) rossi, di tipo ‘vintage’ (dal look abbastanza retrò) e ci sono spie che indicano l'ingresso, il processamento a 24 bit e lo stato del lettore di memorie SD. Il pannello frontale ha l'interruttore di accensione ed il selettore per scegliere tra l'ingresso ottico o coassiale. Il pannello superiore ha piacevolmente intagliata una chiave di violino con al di sotto una griglia per fermare la polvere. L'interruttore dell'alimentazione permette di spegnere completamente l'unità al fine di risparmiare energia elettrica quando non in uso.

L'unità in prova è il XTreme 16USB che è il più avanzato delle due versioni possibili. Come suggerisce il nome, ha un ingresso USB come pure due ingressi S/PDIF (coassiale ed ottico). L'ingresso USB accetta flussi dati fino a 192 kHz - 24 bit utilizzando i driver. L'uscita è prudenzialmente valutata per 16 Watt. Per il modello più economico vale lo stesso, tranne che non possiede l'ingresso USB. Il lettore di memorie SD suona file WAV, MP3 e OGG fino 16 bit/48 kHz (notare che non riconosce file di formato FLAC). Tutt'e due i modelli sono forniti con il cavo d'alimentazione, una memoria SD da 8 Gb e un piccolo grazioso lettore USB di memorie SD per caricare le vostre compilation preferite. L'inclusione della memoria SD e del lettore è un tocco piacevole che supporta l'idea che l'Audio4Soul non sia stato costruito con parsimonia.

L'Audio4Soul è costruito a mano. Utilizza componenti di livello audiofilo (inclusi condensatori REL e Nichicon) e dichiara di avere il più corto percorso del segnale di qualsiasi sistema hi-fi, attestato ad appena 10 cm. Il dettaglio della circuitazione è considerato riservato dal costruttore e sono stato avvisato di non aprire il contenitore e ficcare il naso in giro, dato che questo avrebbe potuto danneggiare la componentistica interna. Questo inizialmente (come se fosse una mia personale paranoia) mi ha fatto venire il sospetto che contenesse solo un T-Amp ed un DAC economico. Ma - per saltare un pò avanti nella prova - il test di ascolto ha invece accreditato l'idea che qualcosa di veramente differente stia succedendo sotto il coperchio di questo apparecchio e che sia una unità veramente sofisticata.

In Uso

Considerato che si tratta di un amplificatore di potenza relativamente bassa, ho messo inizialmente l'Xtreme 16 nel mio secondo sistema ad alimentare gli Acuhorn Giovane, diffusori ad alta sensibilità che ho recensito a suo tempo. Quando questi sono stati restituiti al costruttore, rimisi i miei normali Acoustic Energy AE509s (91 dB) nella stanza. La sorgente era un PC con Windows 7 ed una scheda audio Asus Xonar Essence. Ho connesso quest'ultima inizialmente utilizzando il cavo ottico e poi l'USB.

Tutto il sistema ha lavorato come doveva. Non ci sono stati né rumori, né ronzii o click. Dato che ho cambiato un paio di volte gli altoparlanti, ho notato che i terminali per i diffusori erano veramente di buona qualità. Gli interruttori sono semplici ma efficaci.

Il telecomando è abbastanza largo e non proprio un oggetto di design. Ma i tasti sono grandi e, con una eccezione, hanno funzionato molto bene. L'eccezione è stata la tendenza per il selettore degli ingressi a saltare tra le sorgenti troppo velocemente rendendo così difficile la selezione dell'ingresso preferito. Il costruttore era al corrente del problema e si è adoperato per correggerlo durante la fase di revisione, mandandomi un telecomando riprogrammato che funzionava bene. È bello avere un telecomando decente e sostanzioso. Ho già espresso la mia opinione sull'importanza del rapporto tattile che l'utente ha con il telecomando. È un oggetto che se personalizzato è relativamente costoso da produrre per un produttore così piccolo; quindi un particolare benvenuto in questa circostanza.

Il driver USB si installa facilmente e questo ingresso ha funzionato bene. Curiosamente c'è stata una differenza di livello veramente apprezzabile tra le sorgenti. L'SPDIF era il più silenzioso, l'USB quello con l'uscita più alta e la memoria SD ancora più alta. Questo non ha provocato nessun problema, solamente un pò di sorpresa ed ha causato la quasi impossibilità di comparare oggettivamente le differenti sorgenti da un punto di vista qualitativo.

[Audio4Soul Xtreme16 Rear]

Il lettore di memorie SD è un pochino stravagante. Offre una sorgente integrata ad alta qualità, confermando l’ambizione di Audio4Soul di tenere tutto integrato e mantenere il percorso del segnale il più breve possibile. Ma dall'altra parte l' incapacità di leggere i FLAC ed il semplice display restringe concretamente la sua utilità. Puoi solamente muoverti tra le tracce usando i tasti per il salto in avanti ed indietro sul telecomando, effettuando una selezione lineare. Detto questo, se si è preparati ad affrontare il problema di caricarlo con file WAV, per una sessione di ascolto, o con MP3 per una festa, lui eseguirà il programma musicale senza la necessità di una sorgente separata.

Un altro svantaggio del design è la mancanza di un’uscita cuffia. Non c’è neanche un’uscita digitale con la quale interconnettersi con un DAC/amplificatore per cuffie separato. Nel mio secondo impianto questo non era un problema – la scheda audio dell’Asus ha un buon amplificatore per cuffie inserito al suo interno che posso commutare. Ma nel sistema principale questo avrebbe potuto essere un problema dato che ogni tanto mi piace usare le cuffie per gli ascolti a tarda notte.

Prova d'ascolto

Il produttore mi ha chiesto di provare l'unità con il mio sistema principale presente nel salotto, pilotando quindi i diffusori USHER Be-718. Dato che sono abbastanza poco sensibili, con 87 dB/watt, normalmente li considero un pò come una tortura per i piccoli amplificatori ed avevo deciso di non disturbarli questa volta. Ma dato che mi era stato chiesto, nell'ottica di capire se questa fosse una combinazione tale da scoraggiare i potenziali clienti circa il suo utilizzo, dissi che gli avrei dato una possibilità. Le mie aspettative erano comunque piuttosto basse. Tuttavia sono rimasto francamente stupito dal risultato. I bassi sono stati immediatamente impressionanti - profondi e solidi. Il medio era pulito ed aperto e gli alti dolci. Ho suonato una varietà di materiale ed il risultato e' stato impressionante in tutti i casi. Ho iniziato a chiedermi se avessi letto male le specifiche così ho alzato un poco il volume. Come mi sono avvicinato ai livelli posti al limite superiore di quello che immagino sostenibile in una piccola stanza, le limitazioni hanno iniziato ad essere evidenti. Il suono era diventato un pò congestionato man mano che ci si avvicinava al massimo volume. Ma fino a quel punto ha suonato bene come virtualmente nessun altro aveva fatto pilotando quei diffusori. Io esiterei a raccomandarlo per diffusori a bassa sensibilità perché potrebbe essere veramente dipendente dalla stanza e dal gusto ma la mia esperienza è stata completamente positiva a tutti i realistici livelli di ascolto. Ho discusso di questo con il costruttore che mi ha detto che credeva che il disegno dell'alimentatore permettesse al sistema di pilotare altoparlanti relativamente poco sensibili meglio di quanto le specifiche indicassero.

Ma torniamo alla stanza più piccola ed a diffusori più facili. Più o meno tutto quello che ho suonato è stato percepito come un suono aperto e naturale. C'era abbondanza di dettagli benché questo non fosse a scapito della coerenza e della facilità di ascolto. L'immagine era ampia e profonda con un suono esteso in avanti ed indietro rispetto ai diffusori. Il basso era potente benché penso che forse il dettaglio peggiori un poco nella parte bassa della gamma.

Parliamo di altre specifiche. Il mio classico test per la voce è Anna Netrebko nel 'È strano!' dalla Traviata di Verdi (dalla compilation 'Sempre Libera'). È una registrazione ad alta definizione a 88 kHz. La voce è registrata da una distanza che restituisce il reale senso dell'acustica della sala da concerto. Al contrario gli strumenti ad arco sono un poco più presenti. Il sistema riproduce la voce e l'acustica molto chiaramente con una buona profondità a giudicare dal dettaglio con cui ha reso il riverbero. Gli archi erano anche loro buoni benché non al livello degli standard delle migliori combinazioni in termini di dettagli più minuti. I fiati, entrando separatamente, possono essere facilmente valutati da soli. Il sistema li rappresenta con lucentezza ed un tocco di naturalità.

[Audio4Soul Xtreme 16 Top]

Andando verso la larga scala dinamica della musica orchestrale i risultati sono stati un pochino meno soddisfacenti sebbene questo non significhi che siano andati male. Ho ascoltato vari estratti dalle registrazioni a 24 bit della B&W Society of Sound della London Symphony Orchestra, inclusa la larga gamma delle sinfonie di Beethoven. Queste erano aperte e chiare, dando una buona immagine ma sembrano perdere un poco in termini di macro-dinamica. È un grosso rischio chiedere ad un sistema di riprodurre la Barbicam Hall ed il peso di una orchestra al completo in una piccola stanza, così, per essere onesti, non sono stato molto sorpreso dal risultato.

Alcuni altri esempi dai miei appunti. Jamming di Bob Marley è stato reso in modo molto gradevole - tutti i piccoli colpi delle percussioni erano chiari e presenti. Il sistema ha fatto molto bene con il sassofono. Una registrazione ad alta definizione di Sonny Rollins 'St. Thomas' è stata particolarmente impressionante. Chasing Cars degli Snow Patrol, che può impastarsi completamente quando entrano le chitarre distorte ed i sintetizzatori, è rimasto chiaro ed intenso con una buona profondità. Il sistema è sembrato incrementare bene le performance con materiale ad alto numero di bit, facendo emergere i miglioramenti che questo formato può dare più di altri sistemi che ho sentito.

Mentre scrivevo stavo ascoltando un album africano di crossover (incrocio di generi musicale diversi - N.d.T.) 'Smoke, No Fire' del favoloso chitarrista Leni Stern. I ritmi sono contagiosi e la riproduzione molto naturale. Le armoniche vocali sono piacevolmente separate. Le percussioni sono precise e la sottigliezza dei differenti suoni delle chitarre meravigliosamente presentata. Sto pensando che mi mancherà questa unità quando domani tornerà indietro dal costruttore.

Conclusioni

Il punto di arrivo per me è che questo XTreme16 offre un ottimo valore se la qualità del suono è per voi la cosa più importante. Con mia grande sorpresa questo apparecchio ha confermato le dichiarazioni del costruttore che lo sponsorizza a prescindere dal suo peso. Non è per niente un oggetto hi-fi da gioielleria ma sembra invece che il denaro sia andato a finire dove conta - nel suono.

Sono stato molto impressionato dalla sua abilità di pilotare diffusori molto impegnativi e riprodurre al contempo un suono di alta qualità e coinvolgente. Benché sia nominalmente classificato per erogare soli 18 watts penso che piloterà la maggior parte dei diffusori convenzionali con un notevole livello di pressione sonora nello spazio di un normale soggiorno. Non è sicuramente un apparecchio specializzato solo per l'uso con diffusori ad alta efficienza come all'inizio avevo dato per scontato.

Ci sono alcuni inconvenienti. L'assenza di qualsiasi possibilità di ascolto in cuffia sarà un problema per alcuni dei potenziali acquirenti. L'impossibilità di suonare brani in formato FLAC tramite il lettore di memorie ed il display piuttosto basico potrebbero causare altre esitazioni in potenziali clienti benché penserei al lettore come ad una sorgente aggiuntiva, piuttosto che come quella principale. Ma dal momento che le cose importanti ci sono - l'abilità di processare un flusso dati e di pilotare contemporaneamente diffusori per suonare bellissima musica - l'Audio4Soul ottiene un giudizio molto positivo e può fare così bene tante cose che merita di essere preso in seriamente in considerazione, specialmente al suo livello di prezzo.

[Trovaci su Facebook!]

© Copyright 2014 Andy Norman - andy@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com