Prodotto: Amplificatore integrato Audio Analogue Maestro
Produttore: Audio Analogue - Italia
Prezzo di listino: 4250 €
Recensore: Mattia Bellinzona - TNT
Germany
Recensito: Febbraio, 2004
Il Maestro della Audio Analogue è una macchina grande, massiccia, pesante e vistosa, grazie alla presenza di una gigantesca manopola del controllo volume posta al centro del frontalino. Non si può restare indifferenti. Le dimensioni e il peso (52 Kg!) impediscono di posizionare l'ampli in rack economici o poco robusti. D'altra parte l'estetica bicolore (frontalino in alluminio e dissipatori neri ai lati), le poche luci (eleganti LEDs bicolori), i tasti appena visibili gli conferiscono un aspetto che può non piacere, particolarmente alle signore mogli.
Il pulsante di accensione è posto sul retro in basso a destra ed è scomodo da raggiungere. I fianchi sono costituiti da massicci dissipatori di calore molto spigolosi e taglienti, senza maniglie. Tutto questo rende il Maestro difficile da sollevare e spostare.
Il retro presenta i soliti ingressi oltre ai bilanciati.
Il telecomando è da museo d'arte moderna: piccolo, dalle forme arrotondate, full metal, pesante, direi "Jugendstil" o "post-moderno". Comanda poche cose, richiede una discreta mira ma è bellissimo. Una critica: tale telecomando funziona solo con l'ampli in questione e non comanda altre elettroniche della A. Analogue. In più altre elettroniche quali in CDP Maestro MKII (compagno naturale) hanno un telecomando completamente diverso e molto più convenzionale (plastica). Sarebbe stato bello ed elegante fornire un telecomando universale nello stile dell'ampli Maestro in grado di pilotare altre elettroniche della casa (in stile B&O tanto per intenderci).
Da quanto detto risulta evidente che il Maestro rappresenti una macchina particolare, pensata per individualisti disposti a faticare con un blocco di metallo dagli spigoli taglienti e dal design originale, il tutto per un peso che supera il mezzo quintale.
Le considerazioni estetiche quindi si mescolano con quelle pratiche. In primo luogo bisogna estrarre il Maestro dalla massiccia cassa di legno in cui è confezionato. Data l'assenza di maniglie bisogna afferrare i fianchi che sono taglienti ai bordi. Il mobile portaelettroniche deve sostenere il peso senza problemi. E' utile riflettere bene sul posizionamento perché spostamenti successivi sono difficili. Dato il peso è probabile un collocamento al piano basso del mobile. Tale soluzione stabilizza il rack ma pone il pulsante d'accensione in basso e "dietro". O si lascia l'apparecchio in stand-by o si devono pensare ardite manovre per accedere al pulsante d'accensione. Il Costruttore consiglia di lasciare in stand-by. Io preferisco spegnere e accendere ogni 2-3 giorni. A questo proposito bisogna far notare che il Maestro scalda moltissimo verso l'alto sia acceso sia in stand-by. Gli apparecchi posti al di sopra dell'ampli vengono tenuti ben caldi! In genere il problema non si pone perché quasi tutti i mobili hanno ripiani su cui poggiano le elettroniche. Nel mio caso, poichè il mio Spider non ha ripiani, ho dovuto costruirne uno per evitare che il CDP venisse abbrustolito dal focoso Maestro.
Morale: il Maestro è un apparecchio che s'inserisce bene nell'ambiente ma necessita di un collocamento stabile. La sua estetica è molto definita e marcata. A mio avviso è un bellissimo oggetto moderno che non stanca anche dopo anni. Da considerare la coerenza estetica del Costruttore che propone un CDP omonimo con forme e misure simili. Anche altri apparecchi si adattano bene al Maestro purchè con finiture in alluminio e linee semplici. Esistono case che cercano volutamente forme e colori particolari e mal accettano di avere apparecchi "stranieri" come vicini. Un esempio: Accuphase o C.E.C con le finiture champagne. Io trovo un ottimo abbinamento cromatico tra il Maestro, il CDP Cayin Lyric T8, il gira Acoustic Signature e il rack Spider. Dato l'aspetto un po' freddo del Maestro sono particolarmente riusciti gli abbinamenti con legno (vedi Spider) che rendono il tutto più caldo.
Massima Potenza di Uscita |
(da 20 a 100khz, su entrambi i canali) |
Massima Potenza di Uscita |
(a 1kHz, carico resistivo) |
Impedenza d'ingresso |
Linea 21 k |
Guadagno del preamplificatore |
Gain 12 dB |
Guadagno dello stadio di potenza |
Stage Gain 33dB |
Sensibilità nominale dell'ingresso fono |
MM 10mVrms - MC 1mVrms |
Rapporto segnale/rumore ingresso linea (lineare) |
>90dB |
Rapporto segnale/rumore ingresso linea (pesato ÎA') |
>98dB |
Rapporto segnale/rumore ingresso fono (lineare) |
MM >70dB; MC >60dB |
Rapporto segnale/rumore ingresso fono (pesato ÎA') |
MM >80dB; MC >70dB |
Distorsione armonica totale |
<0.01% @ 1 Vrms / 47 k / 1 kHz |
Larghezza di banda (3dB) |
1Hz-250kHz |
Separazione (a 1kHz, ingresso non utilizzato cortocircuitato) |
RL >100dB; LR >100dB |
Ingressi / Inputs |
MM/MC Phono (PH1), Line 2/6 (Line 5 balanced) |
Uscite / Outputs |
Tape Out, Pre Out |
Tensione nominale di alimentazione |
115VAC / 230VAC 50/60Hz |
Massimo assorbimento di potenza |
1500 VA |
Dimensioni totali |
17.52" (W); 18.7" (D); 7.7" (H) |
Peso |
52 Kg. / 115 lbs |
Il Maestro è un integrato solid state moderno dotato d'enorme riserva di potenza, è equilibrato e veloce, scende in basso senza problemi e produce un ottimo soundstage nelle 3 dimensioni. Data la potenza e la velocità ha dinamica da vendere e non sono mai riuscito a metterlo realmente in difficoltà. Riconosco tuttavia che io non ascolto a volume da sfasciatimpani e può darsi che altri ottengano risultati diversi dai miei a livelli da decollo d'aereo.
Il Costruttore predilige una resa relativamente morbida, articolata e non sparata, particolarmente della gamma media e medio-alta. Questo per me significa stato solido moderno e misurato, non ampli "afflosciato". Il Maestro, ripeto, non ha difficoltà a tirare mazzate terribili, ma solo quando è richiesto.
Microdinamica
Una delle prerogative del Maestro è suonare bene già a bassi volumi. I bassi sono già definiti e ben udibili, l'equilibrio tonale è ottimo. Musica d'ambiente o comunque di sottofondo è riprodotta correttamente. Chi ama ascoltare a bassi volumi sarà soddisfatto del risultato. Alzando appena il volume si ottengono risultati convincenti con generi musicali appropriati: jazz, musica da camera e simili.
Macrodinamica
Il volume si può alzare a piacere, il Maestro suona forte, picchia duro ma non affatica, prerogative delle macchine d'alto livello. Non enfatizza gli estremi di gamma. Restituisce in modo corretto tutti i generi musicali. Le voci sono naturali e senza enfasi. I bassi sono pieni e profondi ma corretti e mai straripanti o gonfiati. Il Maestro sembra avere sempre tutto sotto controllo, sa essere vellutato o cattivo, secondo le necessità (violini o percussioni).
Immagine 3D
Il palcoscenico è restituito nelle 3 dimensioni senza esagerazioni, cioè senza ampliare in modo innaturale la scena musicale. Con le registrazioni giuste i diffusori scompaiono. La disposizione degli strumenti è ben evidente nelle 3 dimensioni, quindi la scena si sviluppa bene in larghezza (ai lati dei diffusori), in profondità e in altezza (cosa non sempre facile).
Accetta sia MM che MC. Ho provato 2 sistemi MC e un sistema MM. Da notare che per passare da MM a MC bisogna aprire l'ampli. È facile ma non come estrarre una scheda dal retro (soluzione adottata da altri costruttori), specialmente con l'ampli piazzato nel mobiletto, magari al piano terra.
La testina MM (Ortofon di fascia bassa) produceva un ronzio di sottofondo che non è scomparso neppure con tutti gli accorgimenti messi in atto: terra, rispetto delle distanze, isolamento dei trafo (per quanto possibile), ricablaggio del braccio (un Rega RB 300, ricablato Cardas-Incognito).
Anche se l'ampli ha sempre funzionato a meraviglia, non è da escludere che il mio oggetto fosse difettoso. Per verificare questa possibilità ho messo alla prova un altro Maestro dal mio rivenditore collegato ad un gira Acoustic Signature, braccio Kuzma messo a terra e solita testina MM. Il Maestro è stato posto lontano dal gira perché il mio rivenditore temeva che la causa del ronzio fosse un'interferenza dovuta ai trafo. In ogni caso il ronzio è diminuito, senza scomparire.
I sistemi MC (Ortofon di fascia medio-bassa e Van den Hul DDT II Special) producevano un ronzio più marcato.
Il ronzio è scomparso con l'aggiunta di un pre-phono esterno, peraltro di fascia medio-bassa quale il Trigon Vanguard.
Il Costruttore mi ha confermato di non avere mai avuto problemi in merito sia con sistemi MC che MM.
Morale: La sezione phono è da verificare specialmente con sistemi MC.
Ho ascoltato numerosi dischi per farmi una chiara idea del Maestro. Tuttavia mi riferisco ad alcuni per dare un'idea del comportamento del Maestro con generi diversi in quanto a dinamica, palcoscenico, resa delle voci, piccoli gruppi, grandi orchestre.
Ella Fitzgerald sings the I. and G. Gershwin's Songbook, Vinile 180 gr. (Verve). Cod: MG VS 6078
Le registrazioni non sono tutte uguali quindi anche i risultati variano un poco. Tuttavia sempre ottima resa della voce d'Ella, senza eccessi, molto dettagliata, fine e potente. Resa strumentale ai massimi livelli, molto coinvolgente.
J. Cash: American Recordings IV, Vinile doppio 125 gr. (Lost Highway Records, Nashville). Cod: 440 063 336-1
Voce, piano e chitarra ai massimi livelli di realismo, bassi ultraprofondi e controllati, dinamica ottima. Gran disco e resa da Maestro. Forse il mio giudizio è condizionato dalla mia passione per Cash e per la sua scelta dei brani. Mitica la sua versione di "In my life" dei Beatles, una delle più belle canzoni che io conosca. Testamentaria "Hurt".
Vivaldi: Concerti, Il Giardino Armonico, CD (Teldec). Cod: 4509-91182-2
Gran dinamica, archi setosi e ben definiti ma non nevrastenici e gracchianti o vetrosi. Nessun problema a seguire i continui cambi di pressione sonora, ottimo palcoscenico e definizione. Su alcuni brani errori di focalizzazione ma la macchina riproduce quello che è inciso.
The Notting Hillbillies, Missing·presumed having a good time, CD e LP (Phonogram). Cod: 842671-4 (CD) e 842671-1 (LP)
Il CD suona inevitabilmente più digitale e con bassi meno evidenti e più frenati. Ottima la resa della chitarra di Knopfler e delle voci. A volte però la focalizzazione non è perfetta.
Rumba Profunda, Alta en la fiebre de la rumba, CD (American Clavè). Cod:AMCL 1030
Fate la prova dei bassi perché la rumba è molto profunda ed il Maestro non si stanca mai. Per chi ama le mazzate nello stomaco e trova "Buena Vista Social Club" passato di moda. Il futuro della rumba. Registrazione ottima.
Beethoven, Sinfonia N. 6, Dir. C. Hogwood with the Academy of Ancient Music, CD (Ed. Oiseau-Lyre). Cod: 425 696-2
Non si tratta di mega orchestra alla Karajan ma di una versione "filologica" del lavoro di Beethoven. È una registrazione ben fatta che mette in evidenza un bel palcoscenico in tutte le dimensioni e ottimi bassi. Si apprezzano bene gli spostamenti di fronte sonoro dal dietro all'avanti (profondità) e dall'alto in basso (che, ripeto, è prerogativa d'elettroniche di qualità elevata).
Il Maestro integrato della A.A. è un ampli a stato solido d'elevata qualità costruttiva, ottima realizzazione, bell'aspetto e resa sonica superiore.
A me piace molto perché è in grado di riprodurre la musica senza troppe enfasi, ha riserva di potenza, bassi eccezionali ma sa essere anche veloce e pulito, tira pugni ma sa dare delicate carezze. Non affatica all'ascolto prolungato e ad alti volumi.
Se si amano i confronti posso dire quanto segue.
Rispetto ad un Twin Towers della Pathos è più "solid state" e potente, più aggressivo in basso, più "souverain" come dicono i miei amici tedeschi proprio grazie alla sua gran potenza che gli permette di spingere senza segni di fatica.
Rispetto ad un Accuphase integrato è un po' più sanguigno e cattivello, specie in basso. In questo mostra la sua personalità italica verso il più etereo, garbato e filigranato giap.
Questo si nota anche contro l'ASR Emitter (tutti ampli sui 5-7000 euro al pezzo) che è più olografico (ma appena) e non fa male a nessuno, specie in basso. Un mio amico dice che per il suo prezzo il Maestro sia imbattibile in basso e non stanchi mai. Questo aspetto è per me fondamentale perché spesso sono stanco dopo una guardia e riesco solo ad ascoltare vinile che non "innervosisce". Perfino lo stato solido cattivo del Maestro non trapana i deboli timpani miei.
Non è il "miglior ampli sul mercato" o "il massimo che abbia mai ascoltato". Ci sono ampli più analitici e olografici. Se uno desidera un suono valvolare deve comprarsi le valvole e non il Maestro che è uno stato solido verace. Rispetto ad ampli ancora più cari e a due telai il Maestro può mostrare limiti nella dimensione del palcoscenico e nella focalizzazione degli strumenti, ma siamo già a livelli alti. Chi ama il suono "grand" e il palcoscenico smisurato troverà di meglio perché il Maestro come detto non esagera.
Il Maestro in Germania gode di ottima fama, e non è da poco per un prodotto italiano in una Nazione che ama l'alta fedeltà come poche altre.
A 4800 euro al pezzo (qui in Germania, 4250 il listino in Italia) vale senza dubbio quello che costa e anche di più.
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