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AM Audio A 50 Reference - finale di potenza in classe A

You've come a long way, baby

[English version]

Prodotto: finale di potenza 50 watt AM Audio A50 Reference
Produttore: AM Audio - Italia
AM Audio - C.so Milano 102 Vigevano (PV)
Tel. 0381-347161 - Fax. 0381-346469
Prezzo approssimativo: 5.000.000 (2500 Euro, in Italia)

[AM Audio A 50 Ref]
AM Audio A 50 Reference

Presentare AM Audio al pubblico italiano è del tutto superfluo. Se davvero volete saperne di più date un'occhiata alle recensioni precedenti di altri apparecchi della prolifica Azienda di Vigevano che abbiamo già recensito qui su TNT-Audio oppure non perdetevi il recente particolareggiato factory tour.
Anzichè dilungarmi preferisco presentarvi l'ultima versione di un finale ben noto agli audiofili italiani amanti dello stato solido in classe A: il finale A 50 nell'ultima versione Reference.
Si tratta in pratica di una terza versione dell'A 50, passato attraverso la obbligatoria versione mkII ed ora conquistatosi un ben più altisonante suffisso "Reference" ad indicare che non si tratta di un semplice upgrade ma di un intervento ben più ambizioso e consistente.
Ricordo che a grandi linee l'A 50 è un massiccio finale dual mono in classe A pura da 50 watts per canale su 8 ohms, una capacità di erogazione di corrente prossima ai 50 amperes di picco, il tutto per un peso di circa 40 kg.
Il vero funzionamento in classe A ha imposto un sovradimensionamento di tutto l'apparecchio compresi i dissipatori che occupano completamente i fianchi del finale italiano. Il livello di finitura è al livello delle migliori realizzazioni internazionali, non c'è traccia di "risparmio" in alcuna parte dell'apparecchio, dettagli inclusi.
Il frontale massiccio, il sovra-dimensionamento di tutti i componenti, compresi i morsetti dei diffusori fa subito pensare ad un apparecchio di ben altra potenza e...costo.
Rispetto alla versione mkII sono cambiate molte cose: sostanzialmente eliminata la controreazione totale e rinnovato l'intero layout circuitale, con un accorciamento del percorso del segnale che ora attraversa il minor numero di componenti possibile.

You've come a long way, baby (Fatboy Slim)

[Struttura dell'A50 Reference]
Vista interna: un peccato chiuderlo!

A tutti i sostenitori oltranzisti delle valvole, consiglio l'ascolto di un buon amplificatore a stato solido per capire che spesso in HiFi non è importante il tipo di tecnologia usata, quanto COME questa è stata impiegata.
È subito chiaro che l'A 50 Reference è un finale a stato solido molto raffinato e trasparente, nonostante la sua apparenza possa a primo impatto ingannare.
Il suo carattere sonoro è infatti estremamente rispettoso della Musica che riproduce, trattando con guanto di velluto tutte le più delicate nuances del segnale musicale.
Timbricamente è abbastanza neutro, tendente al chiaro e mostra una apertura in gamma medio-alta ed altissima da applauso. Infatti è proprio questo l'aspetto che colpisce di più al primo ascolto: una finezza di grana ed una trasparenza notevolissime, proprie dei migliori esempi di tecnologia a stato solido.
Assenza di distorsione, pulizia, introspezione, cura dei particolari sono doti che ci si potrebbe aspettare da un piccolo integrato a valvole di alta qualità, non da un mastodonte da 40 kg come l'A 50 Reference.
Tuttavia, quando si comincia ad esaminare il medio basso ed il basso di questo finale, si capisce SUBITO e senza ombra di dubbio che si tratta di un oggetto in grado di fornire una enorme quantità di energia agli altoparlanti, come solo lo stato solido può fare (e scusate se mi sbilancio...).
Il medio basso è vigoroso, articolato e teso, sostenuto da una gamma bassa possente, estesa fino alle prime ottave senza cedimenti di sorta ma mai ruffiana o "pompata". L'A 50 Reference mantiene sempre un eccellente "aplomb" nel riprodurre la Musica, non cede a facili esagerazioni o "colpi di scena" che possono esaltare ma che alla lunga stancano.
Difficile muovere critiche alla performance timbrica di questo finale, le varie gamme di frequenza subiscono lo stesso identico trattamento "neutrale", nessuna di esse tende a prevalere sulle altre, rendendo così la Musica riprodotta estremamente facile da gustare ed apprezzare in tutte le sue sfumature.
La coerenza tra le varie gamme è davvero notevole, non si notano scollamenti o gradini di sorta, tutto fluisce in un "continuum" elegante e vellutato.

Micro e macro dinamica

[Retro dell'A50 Ref]
Connettori di alta qualità nel retro

I 50 Amperes di picco di cui questo finale è capace dovrebbero farvi sospettare qualcosa sulle sue capacità dinamiche. E fareste bene a stare in guardia, perchè la dinamica di cui è capace l'A 50 Reference vi fa dimenticare che state ascoltando SOLO un 50 watt, grazie alla scioltezza ed alla verve con le quali è in grado di far rivivere la Musica in casa vostra.
Non vi butterà giù le pareti però potete star certi che quando il programma musicale lo richiede il suono dell'A 50 guadagna via via spessore in un crescendo che sembra non conoscere limiti. Non strilla, non urla, ma continua a fornire energia agli altoparlanti come se un crescendo orchestrale tipo quello della Sinfonia Fantastica di Berlioz in edizione Reference Recordings fosse un compito facile da portare a termine e non un cimitero per molti amplificatori di pari potenza.
Per capirci ancora meglio, a costo di sottolineare una grossa banalità per molti, i 50 watt di questo finale non hanno NIENTE a che vedere con potenze analoghe (o superiori) degli integratini audiophile anche blasonati, qui siamo decisamente su un altro livello.
Nessun indurimento, solo energia pura che dalle vostre casse si riversa addosso tanto da sentirla con le orecchie, con tutto il corpo e...col pavimento. Però non si tratta di una dimostrazione di forza brutale o fine a se stessa.
Come dicevo, l'A 50 Reference ha molto "savoir faire" e non si scompone mai. Anzi direi che se qualcosa gli manca è proprio una certa "cattiveria" che certi generi musicali richiedono. Fa pensare più ad una grossa berlina con tanta coppia piuttosto che ad una macchina sportiva dal carattere scorbutico.
È abbastanza veloce, ma non fa di questo uno dei suoi assi nella manica. Conscio delle sue capacità "energetiche" non esagera mai e non affretta i tempi.
La microdinamica, grazie alla elevata trasparenza di cui è dotato, si attesta su livelli eccellenti, direi. I particolari più nascosti delle incisioni vengono fuori chiaramente, insieme alle piccole variazioni di livello e di energia dei vari strumenti.

Soundstage

Come dico spesso, la capacità prospettica di una "grande elettronica" è qualcosa che chi è abituato ad ascoltare piccoli integratini audiophile dovrebbe prima o poi sperimentare.
Il palco ricreato dall'A 50 è molto esteso in tutte le dimensioni, non si corre certo il pericolo di assistere ad una "riproduzione in scala ridotta" dell'evento sonoro. Scena 3D grande, molto ariosa ed illuminata, con strumenti piazzati in precise posizioni spaziali senza fluttuazioni neppure in presenza di organici molto affollati (grandi cori o orchestre) o in passaggi molto energetici.
Certamente una delle doti dei questo amplificatore che mi ha colpito di più. La sua trasparenza e neutralità permettono poi di riconoscere all'istante una registrazione dotata di un buon senso prospettico da una piatta e confusa: se l'incisione non contiene informazioni ambientali, l'A 50 di certo non se le inventa, il che, detto in altre parole, significa che questo amplificatore rifugge da una certa tendenza al "gigantismo prospettico" (chitarre grandi quanto armadi a 4 ante etc.) che è talvolta il punto debole di grandi amplificazioni a stato solido.

Consigli d'uso

Pochi, in verità. Se non siete abituati ad avere in casa oggetti così "ingombranti" pensate prima ad un appoggio stabile per i 40 kg di questo finale che ha necessità di molta, moltissima aria intorno.
Per spostarlo, se avete problemi alla schiena o non volete rischiare, fatevi aiutare da qualcuno.
Poi sappiate che il calore sviluppato è davvero notevole. Per capirci, guardando lateralmente il finale in controluce si vede chiaramente l'aria calda salire verso l'alto, come accade talvolta osservando una lunga striscia d'asfalto bollente sotto il sole estivo.
Scalda, ma proprio TANTO. Questo è uno dei sintomi della vera classe A. Se vi dicono che un amplificatore è in classe A e rimane freddo durante il funzionamento, significa che vi stanno prendendo per il...naso.
Tenete comunque conto che qualora decideste di acquistarlo, se non avete un buon impianto di condizionamento o se abitate in un luogo particolarmente caldo, d'estate può essere un piccolo problema ascoltare Musica tramite l'A 50 Reference. D'inverno è una piacevole fonte di riscaldamento, invece.
Altro consiglio: dotatelo di un buon cavo d'alimentazione, ma non svenatevi: questo finale è già dotato di un buon filtro di rete e non sembra risentire molto degli effetti nefasti di questa.
Cavi a vostra scelta: come dicevo, l'A 50 è in buona parte neutro, forse appena chiaro. Per preservare tale correttezza, scegliete cavi con le stesse caratteristiche e vivrete felici. Altrimenti divertitevi a sperimentare, questo finale, grazie al suo rigore, vi permetterà di apprezzare anche le più piccole differenze mettendoci poco del suo.

Lamentele

Inutile ripetere che si tratta di un oggetto grosso, pesante, ingombrante e che scalda molto. Lo sapete e perciò regolatevi di conseguenza.
In compenso non è complicatissimo da spostare grazie alle maniglie davanti e nel retro ed all'assenza totale di spigoli vivi (complimenti per l'attenzione ai dettagli!).
Dal punto di vista sonoro, se andate cercando un amplificatore caratterizzato, con una forte personalità, lasciate perdere l'A 50 Reference: la sua personalità è più quella del "filo con guadagno", aggiunge pochissimo di suo ed anzi evita ogni protagonismo.
Questo a certi audiofili può piacere molto, ad altri meno...in fondo è una questione di gusti. Per mio gusto personale forse avrei desiderato un po' di cattiveria in più, un pizzico di punch addizionale per dare alla Musica rock più cattiva quel piglio violento che richiede.
D'altra parte non dimentichiamoci che stiamo parlando pur sempre di un 50 watt, che fa quasi miracoli in termini di pilotaggio e di erogazione di corrente ma che non può ovviamente suonare come un 100 watt o un 200 watt della stessa categoria. Se così fosse, la AM Audio avrebbe smesso di vendere i finali "fratelli maggiori" del'A 50, ovvero il nuovo A140 e l'A200.
Ancora, a voler fare i critici ad oltranza, avrei gradito un po' di coinvolgimento in più, un po' meno "distacco" da quel che l'amplificatore sta suonando. L'impressione è che l'A 50 vi dica: Ecco, questo è il programma musicale, pulito, perfetto, neutro e composto, divertiti. Ci sono invece altri amplificatori che sembrano conoscere la Musica che stanno suonando (lo so, è una sciocchezza, ma è giusto per rendere l'idea) e magari sono meno "corretti" ma anche un po' più "coinvolti" in quel che fanno.
È un po' la critica che talvolta si fa ai finali americani Mark Levinson, campioni di precisione, trasparenza e neutralità ma anche leggermente "impersonali".

Sia comunque ben chiaro che queste piccole osservazioni sono fatte "in assoluto" non rapportandole in alcun modo al costo ed alla potenza dell'A 50 Reference.

Conclusioni

È difficile paragonare questo finale italiano ai concorrenti, perchè, di fatto, concorrenti veri non ne ha, per impostazione, filosofia costruttiva e caratteristiche tecniche. Quanti finali da 50 watt in classe A pura ci sono sul mercato...a questo prezzo? Risposta facile: neanche uno.
Aggiungendo un paio di milioni c'è l'Audia Flight 50 che dovremmo essere in grado di provare a breve. Non si può dire che sia un vero concorrente, visto che con la differenza di prezzo si acquista un pre di buon livello (magari ancora un partner AM Audio) per l'A 50 Reference.

Si tratta in definitiva di un oggetto unico, dal rapporto qualità/prezzo elevatissimo e, comunque, scelta praticamente obbligata (anche per mancanza di veri concorrenti) per chi cerca un finale in vera classe A capace di pilotare praticamente qualunque diffusore ed abilissimo nello scappare via dalla sala d'ascolto lasciando il posto alla Musica.

Un caloroso (calore da Classe A) ringraziamento ad Attilio Conti di AM Audio per averci spedito questo apparecchio in prova.

© Copyright 1999 Lucio Cadeddu - http://www.tnt-audio.com

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