Prodotti: Audio Experience Symphonies pre a valvole
Audio Experience Concerto pre-fono a valvole
Costruttore: YS Audio - Hong Kong
Prezzi: Symphonies $995 Listino, $400 "Buy it Now" su Ebay spese spedizione incluse
Concerto: $1200 Listino, $450 "Buy it Now" su Ebay spese spedizione incluse
Recensore: Nels Ferré - TNT USA
Data recensione: Ottobre, 2004
Traduzione: Giulio Maira
Ho avuto più di qualche pre nel mio sistema, da quando ho iniziato a scrivere per TNT-Audio, ed un paio di pre-fono. Più recentemente, come preampli usavo un Audio Research SP-9 Hybrid con il suo stadio fono. Un po' di tempo fa l'ho spedito alla ARC per un checkup: l'hanno rivalvolato, hanno sostituito qualche condensatore un po' vecchiotto, ed infine hanno modificato lo stadio fono. A quanto pare, c'era stato un cambio nel progetto dello stadio fono durante la produzione dell'SP-9, ed il mio era uno dei primi modelli. Il costo della faccenda non è stato economico: quasi 300$, costi di spedizione esclusi. Al suo ritorno, suonava molto differentemente rispetto a prima della spedizione. Sfortunatamente, suonava peggio. Secco, assolutamente non coinvolgente, clinico: sono le prime parole che mi vengono in mente, e dopo un qualche settimana era chiaro che prima o poi nel mio sistema ci sarebbe stato un altro preamplificatore.
Sapevo che il mio nuovo pre sarebbe stato a valvole. Mi piacciono le valvole. Cercando su eBay qualche pre hi-end a valvole usato (l'usato può essere un'ottima maniera per risparmiare qualche soldo duramente guadagnato) mi sono imbattuto negli Audio Experience: il pre Symphonies ed il corrispondente stadio fono Concerto, della YS Audio di Hong Kong. Ho cercato sulla rete, controllato il sito del costruttore, e dopo averci girato intorno per un paio di settimane, mi sono deciso. L'ordine ed il pagamento non hanno dato difficoltà, ed un paio di settimane dopo entrambe le unità erano arrivate.
Entrambi i componenti sono arrivati molto ben impacchettati in un doppio imballaggio: lo spazio tra la scatola esterna ed interna era pieno di fogli di giornali cinesi accartocciati. Per il manuale delle istruzioni si sarebbero potuti fare aiutare da qualcuno, in quanto l'inglese usato è abbastanza approssimativo. Ciononostante è stato abbastanza semplice decifrare il senso del discorso.
Tutte e due le unità fanno uso di cablaggi punto a punto nella circuiteria audio, l'alimentatore è montato su scheda. Le valvole usate sono una 6X4 come rettificatrice, e 3 12AX7, di cui una all'ingresso di entrambi i canali (la 12AX7 è un doppio triodo - fondamentalmente due valvole nello stesso tubo). Le due rimanenti 12AX7 sono le valvole di uscita, che affiancano la valvola d'ingresso. Ciascuna delle 12AX7 è protetta da uno schermo, presumibilmente per ridurre il rumore e le interferenze. L'acquirente deve installare la 6X4. Ironicamente, durante l'installazione della valvola, si vede un'etichetta accanto al trasformatore che recita "Non rimuovere il coperchio. Non ci sono parti che l'utente possa riparare o revisionare…" :-)
Ho trovato entrambi i componenti abbastanza interessanti, una volta rimossi i fianchetti dorati (piuttosto kitch) con una chiave Allen. La qualità costruttiva era molto buona, l'unica cosa negativa qui è che il coperchio superiore deve essere allineato molto attentamente quando lo si rimonta, in quanto l'allineamento dei buchi è un po' approssimativo. Inoltre il coperchio è stretto troppo dalla fabbrica, specialmente considerato che esso deve essere rimosso per il primo montaggio della valvola rettificatrice.
Entrambe le unità sono minimaliste, dal punto di vista dei controlli: il Symphonies (pre) ha l'interruttore principale montato a lato, e tre controlli per volume, bilanciamento e selezione dell'ingresso. Dietro c'è la vaschetta IEC per il cavo di alimentazione ed il fusibile di rete, quattro ingressi di linea e due coppie di jacks di uscita a livello preamp.
Lo stadio fono Concerto è ancora più semplice. È provvisto di un interruttore laterale ed un controllo di equalizzazione a quattro posizioni per il tipo di disco che si vuole suonare. Le impostazioni possibili sono RIAA, London FFRR, Columbia, ed SP. Dietro c'è un paio di ingressi, due paia di uscite (marcate high e low, un contatto di terra, e la presa di rete IEC con relativo fusibile. Il Concerto è accreditato di 54 dB di guadagno, più che abbastanza per ogni testina MM o MC ad alta uscita. Io ho usato le uscite high durante l'ascolto. Le uscite low possono essere utili se avete una MM ad altissima uscita (come una Rega (6.5 mV). Con testine MC a basso livello è necessario un trasformatore step-up, o un pre-preamplificatore.
Benchè a valvole, tutti e due i pre non hanno la tendenza a scaldarsi eccessivamente. Il manuale consiglia un rodaggio abbastanza lungo (150 ore). Inoltre, sempre il manuale consiglia un tempo di riscaldamento di 45 minuti, per dare ai circuiti il tempo di stabilizzarsi. Qui sono completamente d'accordo, anzi vi suggerisco di pensare agli interruttori principali come "interruttori delle vacanze". Lasciateli su on a meno che non dobbiate lasciare il sistema spento per un periodo molto lungo.
Le specifiche e le descrizioni delle unità pubblicate online dalla YS-Audio possono essere descritte come "mezze verità". Dicono di usare resistenze Dale, e ciò porterebbe a pensare che usino solo resistenze Dale, mentre una descrizione più aderente alla realtà sarebbe la seguente: " Resistenze Dale nelle aree critiche del circuito, normali resistenze altrove. Stesso dicasi per il potenziometro Alps sul Symphonies, che è in effetti il più economico della gamma Alps. Idem per la descrizione "Fatto tutto a mano con cablaggi punto a punto". In realtà, il circuito audio è cablato punto a punto, l'alimentazione no. Tanto per rettificare qualche informazione.
Prima di leggere oltre, per cortesia, considerate che questa prova di ascolto è stata molto lunga, e basata sull'ascolto di centinaia, forse migliaia di ore di musica con questi apparecchi. Perciò io non citerò esempi musicali, in quanto entrambe le macchine hanno esibito le qualità osservate con -praticamente- ogni brano ascoltato.
Dopo aver ricevuto le macchine, le ho accese e lasciate suonare continuamente per qualche settimana. Il pre era alimentato dalla mia radio McIntosh mentre ero al lavoro. Per le prime settimane, mentre ero a casa, ascoltavo LP quasi solamente per rodare il pre fono.
Come il costruttore preannuncia, entrambe le unità migliorano dopo 45 minuti o giù di lì, ma il miglioramento era marginale, rispetto a quello causato dal rodaggio iniziale. Soprattutto il pre fono è stato deludente. Dopo il rodaggio di entrambe le unità, sono finito a sentire quasi solo CD, data la scarsità delle performance del Concerto.
YS Audio consiglia l'uso dell'entrata CD sul Symphonies per ottenere un suono migliore. Ho provato il Concerto usando questa entrata, accertando che l'affermazione del costruttore non ha senso. Non dovrebbe esserci (ed infatti non c'è stata) alcuna differenza: a prescindere dall'ingresso usato, il pre fono non suonava bene. Era scuro, bloccato, dinamicamente compresso, sicuramente non coinvolgente ed assolutamente non musicale. Il Concerto era sporco in tutta la banda audio, come una finestra opaca. Mancava marcatamente di dettaglio e risoluzione. È migliorato se usato con l' Audio Research SP-9, ma comunque suonava peggio dello stadio fono dell'SP-9. Il perchè del fatto che il Concerto non si interfacci bene con il Symphonies è per me un mistero. Gli stessi aggettivi possono essere usati per lo stadio di linea del Symphonies, benchè con ad un livello molto minore. Entrambi gli apparecchi inoltre avevano i bassi abbastanza esili e gli alti vagamente tra il metallico ed il sibilante. Tutto considerato mi è sembrato che l'offerta della Audio Experience si concretizzi in una coppia di componenti molto deludente.
Non dico che gli apparecchi della Audio Experience siano un cattivo affare. Non si spende moltissimo, considerato quello che si vede in giro, per averli a casa, ed in effetti si ottiene quello che si è pagato: poco.
Non solo ero deluso delle prestazioni del Symphonies, e più ancora di quelle del Concerto, è che proprio non ero capace di capire perchè quel materiale non potesse suonare meglio. Circuiti semplici, qualità di costruzione molto buona, tutto molto bene... ma indipendentemente da quanto li facevo suonare, non miglioravano di molto. Erano diventati un po' più dolci, sicuro, ma ancora non riuscivano in quello che era il loro compito principale, e cioè suonare. Avevo l'idea in testa che quegli apparecchi erano stati fondamentalmente ben progettati, ma mal realizzati; che c'era della musica imprigionata in quelle scatole, così ho iniziato a fare qualche ricerca per vedere se si poteva liberare quella musica. La YS Audio mi ha gentilmente fornito lo schema elettrico del Symphonies (ma non del Concerto), ma con l'accordo di non divulgarlo.
La prima cosa che ho cambiato sono state le valvole. Non ho mai provato le Electro Harmonix, e costavano poco, so ne ho prese 6 (a 9$ ciascuna) ed ho rimpiazzato le Ei originali. Certo, c'è stato un chiaro miglioramento sia nella risposta sui bassi, sia nella dinamica, ma era chiaro che entrambe le unità necessitavano più che una semplice rivalvolatura. Come nota a margine, ricordo di aver letto che le Ei presentano una bassa affidabilità e grosse differenze tra valvola e valvola.
Dopo aver parlato con alcune persone ed aver fatto qualche ricerca in rete, ho deciso di cambiare i condensatori di uscita e di accoppiamento in entrambi gli apparecchi. Il nostro Giorgio Pozzoli ha scritto un gran bene degli Audience Auricaps, ed anche Scott Faller sembrava stimarli parecchio, quindi ho chiamato Richard Smith alla Audience e gli ho spiegato che intenzioni avessi. Anche lui mi sembrava interessato al risultato quindi, qualche giorno dopo, avevo ciò che mi serviva.
Avvertenza: le alte tensioni presenti nelle valvole possono causare seri infortuni, persino la morte. Se non avete la necessaria abilità o esperienza a livello di montaggi elettronici, lasciate perdere oppure fate fare il lavoro da qualcun altro. Nessuna responsabilità sarà assunta dal sottoscritto, o da TNT-Audio, o da qualsivoglia persona associata a questo particolare progetto per qualunque danno (fisico o materiale) risultante dalla mancata osservanza del presente avvertimento.
Lo stadio di linea del Symphonies è il più semplice da modificare, quindi inizierò da lì. Staccate l'apparecchio dalla rete, e rimuovete tutte le valvole prima di continuare. Ora levate la placca decorativa davanti alle valvole. Da cambiare sono i condensatori di uscita, due piccoli Philips blu per lato capaci di 2uF 250V (C2 in figura), così come i condensatori di accoppiamento, quelli più grandi, rettangolari e grigi (1uf 250V, C1 in figura) tra le valvole driver e quelle di uscita. Ci sono anche due piccoli Wima piazzati verso il frontale dell'apparecchio, incollati alla base del telaio. Questi saranno rimpiazzati da condensatori più grandi da 1uF. Tutti i condensatori usati per il rimpiazzo hanno un valore di 450V. I condensatori di uscita sono stati cambiati con modelli da 2.2uf.
I condensatori di accoppiamento e uscita montati sotto la copertura di metallo scuro non hanno scritta la polarità, così l'ho dovuta determinare con un multimetro digitale, e segnare con un pennarello. I condensatori di accoppiamento (quelli grigi, ricordate ?) sono montati "a specchio", quindi fate bene attenzione. Sui Wima più piccoli c'è scritta la polarità, state attenti a non invertirla in fase di sostituzione. Smontate i vecchi condensatori, e rimpiazzateli con quelli nuovi, uno alla volta. Non ci sarà molto spazio per i nuovi componenti sotto la copertura nera, quindi li incollerete alla base con un po' di colla epossidica. Stessa cosa per i condensatori da 1uF che hanno rimpiazzato i vecchi Wima. Controllate che le saldature tengano, e questa parte è fatta.
Una volta finito il percorso del segnale, tocca ora all'alimentazione, situata sulla piccola scheda davanti al trasformatore di potenza. Qui va aggiunto un condensatore da .47 uF fungente da bypass per ciascuno dei quattro Rubicon da 47 uF del filtro. Levate delicatamente i quattro piccoli perni che assicurano la piastra al telaio e sollevate, indi fate ruotare la piastra all'indietro, verso il trasformatore. State molto attenti ad osservare le polarità: qui uno sbaglio potrebbe avere conseguenze disastrose. Sulla faccia inferiore della scheda, saldate i contatti di ciascuno dei 4 nuovi condensatori alle saldature già esistenti sulla piastra.
Dopo aver dato un'occhiata allo schema, Richard Smith ha suggerito di rimpiazzare i condensatori elettrolitici da 100uf-100V con dei componenti molto più capaci (680uf-200V). I nuovi condensatori non entreranno sulla scheda alimentatrice, io ho comprato i nuovi dalla Digikey per meno di 5$ ciascuno. Per sicurezza, prima scaricate i condensatori su di una resistenza, Dissaldate i condensatori piccoli e metteteli via. Usando un po' di cavo isolato a conduttore solido, saldate due piccoli pezzi di cavo a ciascuno dei nuovi condensatori, lasciando più corto il contatto negativo. L'altro capo dei fili dovrà essere saldato alla faccia inferiore della piastra al posto dei contatti di vecchi condensatori. Controllate le saldature, e levate ogni eccesso di cavo dalle nuove connessioni sul lato inferiore della piastra.
Rimontate la piastra sul telaio. I nuovi condensatori di bypass sporgeranno dal lato destro della piastra, dato che sono troppo grandi per stare sotto. Il nuovo, molto più grande condensatore nello stadio di alimentazione dovrà essere incollato alla base del telaio, tra la piastra d'alimentaione e la parte anteriore del telaio.
Rimontate le valvole, nonchè entrambi i pannelli decorativo e superiore. Assumendo che abbiate fatto tutto come si deve e non abbiate fatto nessuna saldatura errata o provocato un corto circuito, il pre dovrebbe accendersi e funzionare come al solito.
Il Concerto va modificato più o meno alla stessa maniera del Symphonies, ma con qualche eccezione.
I condensatori di uscita sul Concerto sono 2 unità da 1uF-250V (una per canale); quelli nuovi (da 450V) troveranno posto sotto il coperchio metallico nero all'interno dell'apparecchio.
Non ci sono condensatori Wima da cambiare nel Concerto.
La sezione di alimentazione è identica a quella del Symphonies. Procedete come indicato sopra.
Qui arriva la parte un po' più intricata: ci sono 4 condensatori da 1000 pF sulla piastra di equalizzazione che vanno cambiati. Usando una chiave Allen, levate il pomello dal frontale. Levate il perno localizzato dietro il pomello che assicura il controllo al pannello frontale. Dentro, ci sono due piccoli perni la cui funzione è quella di bloccare la scheda al telaio. Levateli e ruotate delicatamente la scheda verso dietro. Vedrete quattro condensatori molto piccoli, di colore rossiccio/marrone. Il polo positivo di questi ultimi è il sinistro, guardando il condensatore in maniera da leggerne correttamente le serigrafie. Levateli e sostituiteli con quattro Auricaps da 1000pf a 600V Auricaps. I contatti di questi nuovi condensatori dovranno essere tagliati fino a quasi il corpo del componente. Fate molta attenzione qui. I nuovi condensatori troveranno posto sulla parte opposta della piastra, tra quest'ultima ed il pannello frontale. Finito ciò, ricontrollate le saldature e richiudete.
Il costo totale delle parti per la modifica, valvole incluse, è stato approssimativamente di 100$ per il Symphonies, e 130$ per il Concerto. Il tempo impiegato per le modifiche è stato di circa un'ora.
Entrambi gli apparecchi sono migliorati immensamente dopo le modifiche. Il Symphonies, secondo me, è diventato quasi perfetto, con qualche evidente difetto. Tanto per iniziare, il basso è venuto fuori, diventando snello e secco, forse troppo secco per me. Mi sarebbe piaciuto poter "pompare" solo poco di più il livello di uscita dei bassi. Inoltre, mi è sembrato che l'estensione del basso sia molto migliorata rispetto all'unità di serie. La chiarezza del Symphonies è aumentata immensamente: è diventato veramente semplice distinguere i singoli strumenti nella musica. Sfortunatamente, la separazione degli strumenti mi è venuta molto bene, anche troppo, visto che gli strumenti e le voci non sembrano fondersi bene. La musica con il Symphonies modificato è un po' spezzettata, disarticolata. Non male, intendiamoci, ma sufficientemente avvertibile per essere una distrazione. L'immagine è migliorata, i medi sono diventati setosi senza diventare melensi, e quel "tizz-tizz" sugli alti è sparito. Tutto considerato, considerando il costo, un buon interprete, ma sicuramente non perfetto. Alla fine non mi andava di convivere con i suoi difetti e l'ho venduto (perdendoci). È anche possibile che ulteriori modifiche (o valvole più care) possano migliorarlo ulteriormente, ma ho cercato di mantenere le modifiche semplici ed al costo più basso possibile per i nostri lettori.
Il Concerto modificato ha rappresentato la vera sorpresa di questo match. Per i miei gusti, va bene per quanto ci si possa aspettare in questa fascia di prezzo. Anzi, sospetto che avrei dovuto spendere almeno il doppio per avere qualcosa di chiaramente migliore. Il Concerto dopo le modifiche è silenziosissimo, il basso profondo e controllato (anche se un po' di più non avrebbe guastato). I medi e gli alti sono naturali e verosimili, la risoluzione eccellente senza diventare radiografante. Col Concerto modificato, potrei (e lo faccio) godermi per ore la mia collezione di LP senza nemmeno pensare al mio CD player. Credo ancora che ci sia più musica in quella scatola, ma ora come ora se non riuscissi a trovare la maniera di tirarla fuori, sicuramente non ci perderei su il sonno.
Ho trovato che il Concerto suona nello stesso modo (se non meglio) con il cavo di rete fornito con l'unità che con strani e costosi cavi di rete "di qualità audiofila".
Così come escono dalla fabbrica, non potrei proprio consigliare nessuno dei due apparecchi; li ho trovati pesantemente deficitari in aree basilari come la risposta sui bassi e la dinamica. Con un'oretta di lavoro e un po' di quattrini per rimpiazzare valvole e condensatori, il Symphonies migliora veramente molto. Anche così, però, il mio consiglio è quello di avvicinarsi al Symphonies a ragion veduta.
Il Concerto, benchè di serie sia il peggiore dei due componenti, diventa la vera sorpresa. Con le modifiche descritte, è un apparecchio vincente. Potrei ancora avere dei tweaks in serbo, magari resistenze Dale, qualche Auricap in più, un po' di Dynamat nel cabinet. Ho anche pensato ad alimentarlo a batteria, liberandomi della rete. Se alla YS il progetto è ancora in fase di sviluppo, oppure lo considerano finito, lo dirà solo il tempo, ma sicuramente così suonante, ora, in negozio non lo trovate.
Vorrei ringraziare "Frodo Joe" del forum di Audio Asylum per aver dato un'occhiata allo schema del Symphonies così come Richard Smith della Audience per la stessa ragione, nonchè per avermi fornito gli eccellenti Auricap usati nelle modifiche.
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