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Prodotto: Burson Audio Funk - nuovo modello
Produttore: Burson Audio - Australia
Prezzo (indicativo): Funk 599 dollari; Super Charger 5A 399 dollari; operazionali V6 Vivid Dual (coppia) 160 dollari; Cool Stand 140 dollari - Convertitore di valuta
Recensore: M.L. Gneier - TNT USA
Pubblicato: novembre, 2023
Traduzione a cura di: Roberto Felletti
Il nome Burson è uno di quelli che conosco da anni ma che, per un motivo o per l'altro, non ho mai avuto l'occasione di ascoltare finché non mi sono ritrovato faccia a faccia con il Funk (nota: TNT-Audio ha recensito una versione precedente del Funk nel 2021). Il Funk fa parte di una nuova specie di amplificatori progettati generalmente per uso personale o desktop. Questi termini si traducono grossomodo con “piccoli” e, nel caso del Funk, è previsto un unico ingresso. Molti amplificatori di questo tipo utilizzano una topologia di Classe D, ma il progettista del Funk ha optato per la Classe AB. Ho fatto pilotare ai 45 W del Funk i miei diffusori da pavimento e un trio di monitor di varie sensibilità e carichi di impedenza. Forse gli abbinamenti non incontrano l'intento progettuale del Funk, ma i risultati, in termini di musicalità, sono stati impressionanti.
Il Funk è un diavoletto intrigante, poco più profondo di quanto è largo. Sul cabinet l'apparecchio presenta delle profonde scanalature lavorate a macchina che conferiscono al Funk un'estetica ancor più accattivante. Un potenziometro analogico, leggermente zigrinato, per il volume campeggia sul pannello frontale, sul quale ci sono anche un interruttore di alimentazione, un commutatore cuffia/altoparlanti e una coppia di connettori (uno da 6,35 mm e l'altro da 3,5 mm). Qualcuno dovrebbe spiegarmi perché molti dei cavi per cuffia di terze parti, così popolari, siano utilizzati con certi stupidi adattatori all'estremità. Naturalmente, i produttori spingono all'uso di questi adattatori. Grazie, Burson, per aver risparmiato ai possessori del Funk una tale sciocchezza. Il Funk permette anche all'utilizzatore di selezionare le impostazioni del guadagno per le cuffie, per accettare cuffie con progettazioni differenti continuando a mantenere il controllo del volume del Funk nel punto ideale. Un'altra bella pensata del team Burson!
Il pannello posteriore del Funk è altrettanto ben realizzato. I connettori dei cavi di potenza sono robusti e consistenti, mentre gli RCA, sebbene non siano montati sul telaio, sembrano abbastanza solidi. C'è anche un ingresso per microfono. Se fossi uno che cerca il pelo nell'uovo, e lo sono, direi che i connettori dei cavi di potenza dovrebbero essere rimpiazzati con attacchi a banana montati sul telaio. I grossi connettori dominano un po' troppo il pannello posteriore, sia visivamente sia in termini di ingombro sul piccolo pannello. Dopo tanti anni di uso esclusivo delle forcelle, sono arrivato al punto in cui trovo che le banane siano, tutto sommato, un'alternativa di gran lunga migliore.
Torniamo a quanto sia intrigante il Funk. Senza mezzi termini, questo piccoletto sembra perfetto: dai minuscoli, non invadenti LED che adornano il pannello frontale alla sensazione di precisione del controllo del volume. È ben concepito, ben realizzato e compatto. È piacevolmente privo di fronzoli, diventati così prevalenti. È semplice, sì, ma è anche sofisticato e lo si percepisce ancor di più quando è in funzione.
Una piccola, e intendo molto piccola, nota operativa è la presenza del tenue bump di spegnimento del Funk. Questo tipo di bump, sia all'accensione sia allo spegnimento, un tempo era molto più comune. La cosa triste è che la loro eliminazione è indice di un tipo di sensibilità mid fi che tende a preferire l'assenza di tali rumori fastidiosi rispetto al buon suono. Ho verificato con la Burson, e mi hanno assicurato che il bump è normale e innocuo. Inoltre, mi hanno consigliato su come evitare del tutto il bump allo spegnimento: basta semplicemente commutare l'uscita da diffusori a cuffia prima di spegnere il dispositivo. Comunque, pensavo doveste sapere che il bump c'è e che non farà danni a voi, né al Funk e nemmeno al vostro impianto.
Ma caspita, quanto suona bene il Burson Funk. Tuttavia, l'ho lasciato rodare un po'. Nel corso degli anni ho scoperto che gli amplificatori che sono stati in funzione per un po' suonano meglio quando si sono stabilizzati dal punto di vista termico. Questo si è rivelato vero anche con il Funk, ma suonava già così bene da subito che il miglioramento apportato dopo alcune ore di rodaggio è stato veramente minimo. Sul sito della Burson c'è scritto che il Funk non scalda, ma l'esemplare datomi per la recensione è diventato abbastanza caldo nel mio impianto nonostante fosse tutto solo sul mio rack Salamander, lontano da qualsiasi altro componente. Le scanalature del cabinet erano uniformemente calde, segno che devono aiutare a dissipare il calore, almeno in parte.
Vogliamo parlare dei 45 W del Funk? In realtà, questo valore è su 4 Ω;. Su 8 Ω; è 35 W. Questo modesto guadagno su un carico dimezzato è una testimonianza dei limiti dei dispositivi di uscita e dell'alimentatore. Ma quello che voglio dirvi è che il Funk è un piccolo amplificatore grintoso. Se si alza il volume a livelli fastidiosi, il piccoletto perde forza e il suono diventa un po' aspro. Ma al mio volume abituale di ascolto, nel corso di alcuni mesi, il Funk ha dimostrato di avere un'abbondante riserva di potenza per i miei diffusori e la mia stanza (che non è piccola). Questo significa che il Funk può diventare il cuore di un impianto di alto livello, con diffusori dalla risposta in frequenza molto estesa? Può darsi, oppure no. Il punto è che posso immaginare il Funk come protagonista in molti impianti con molti diffusori che costano molto di più di quanto non costi questo piccoletto, senza imbarazzo per l'abbinamento. Pensate alla semplicità: c'è il fantastico, piccolo Funk che se ne sta tutto solo a pilotare i vostri diffusori preferiti verso la perfezione sonora. Pensate a quanti soldi faticosamente guadagnati avete risparmiato.
Ora, però, tenete presente una cosa: il Funk ha solo un ingresso. Per me è qualcosa di inconcepibile. Ritengo che molti utilizzatori abbiano bisogno di almeno due ingressi. Io so che me ne servono due: uno per il pre-phono e l'altro per varie sorgenti analogiche. Ma un ingresso solo è un po' limitante, specialmente con un amplificatore dal suono eccezionale come il Funk.
Ho detto che il Funk ha un approccio grintoso nel presentare la musica, ed è così. L'estremo alto è eccezionalmente esteso e pulito. La riproduzione delle note alte del pianoforte e del violino è eccezionale per un amplificatore dal costo così basso. Spesso ho riscontrato che gli amplificatori economici riescono a suonare bene, anche impressionare un po', con musica non acustica, tipica del mercato di massa. Ma se si prova con musica che abbia una certa dinamica, ricchezza tonale e timbrica, è finita. Entro i suoi limiti di potenza il Funk suona in maniera sorprendentemente naturale e realistica, con una notevole qualità che tira fuori l'essenza delle voci, sia maschili sia femminili.
Vorrei dirvi anche che grande PRaT trasmette. Ha grande impatto ed energia, senza esagerare in qualsiasi cosa possa essere definita “suono hi-fi”. Dire che il Funk fa più di ciò che dovrebbe significa minimizzare.
Ho trascorso più del 90% del tempo con l'alimentatore Super Charger 5 A (opzionale). Voglio dire, su: dare a un recensore qualcosa di meglio e poi aspettarsi che trascorra molto tempo con qualcosa di peggio? Siamo ragionevoli! Comunque, l'alimentatore standard va bene, ma una volta provato l'SC5 non ho visto ragioni per tornare indietro. Sono consapevole che così il costo del Funk aumenta, ma francamente ne vale la pena. Mi piacerebbe che l'SC5 fosse l'unico e solo alimentatore per il Funk. Innanzitutto, è perfino più silenzioso dell'alimentatore standard. Secondariamente, e non sorprendentemente, quel silenzio extra rende il suono del Funk più autorevole e più delicato. Quindi, risparmiate i vostri euro e assicuratevi di ordinare il Super Charger 5 quando sarete pronti a mettere le mani su un Burson Funk.
L'amplificatore per cuffia del Funk presenta un impressionante set di specifiche. Eroga 3,5 W su 16 Ω; e lo si può utilizzare con cuffie da 32, 100, 150 e 300 Ω;. Ma sono maledettamente viziato quando si tratta di amplificatori per cuffia e ho riscontrato che il Funk è leggermente opaco con le mie cuffie di riferimento, Sennheiser e Beyerdynamic. Tenete presente che sono un utilizzatore di amplificatori per cuffia esigente e di lungo corso. Il mio amplificatore per cuffia di riferimento batte quello del Funk 3 a 1. Lo so, non è un confronto alla pari ma, ehi, il compito di un recensore è questo.
Fortunatamente, il Funk ha un'altra carta da giocare ed è una di quelle importanti, sia per l'uscita cuffia sia per quella dei diffusori: gli operazionali V6 Vivid. Il Funk monta due Vivid, uno per l'amplificatore per cuffia e l'altro per i diffusori. In entrambi i casi, l'effetto è stato istantaneo. La precisione laterale dell'immagine stereofonica è migliorata significativamente. Complessivamente, il suono è proiettato più in avanti, specialmente nella gamma media inferiore. Qualcuno potrebbe dire che il Funk è leggermente meno rilassato di come suona con il Texas Instruments NE5532 standard nel circuito. A seconda dell'impianto, questo cambiamento potrebbe andare bene oppure non così tanto. Nel mio impianto, ha reso il Funk ancor più coinvolgente e musicale. Il V6 Vivid ha portato in vita l'amplificatore per cuffia del Funk. Entrambe le mie cuffie di riferimento suonavano più vive e con una significativa, maggiore dinamica con il V6 Vivid lungo il percorso del segnale.
Il Funk è un affare dal punto di vista musicale. La domanda è: il Funk è più un affare in versione standard o equipaggiato sia con il Super Charger 5 sia con una coppia di operazionali V6 Vivid? La Burson si comporta come un Pifferaio Magico quando si tratta di sostituzione degli operazionali. Sono un po' indeciso sulla questione. Per gran parte della mia carriera in questo settore ho apprezzato le aziende che costruivano quelli che considero Progetti Finiti. Tali aziende prendevano un elenco di materiali, aggiungevano la manodopera e creavano il miglior prodotto per loro possibile. Anche l'approccio della Burson segue quello schema, ma poi loro aggiungono quelle che potrebbero essere considerate voci aggiuntive al loro menu. “Vuoi del formaggio su quel burger... sono 1,50 dollari in più.” Proprio come con la scelta tra formaggio o niente formaggio sul burger, la scelta tra godersi il Funk liscio o con le guarnizioni spetta a voi, al vostro portafoglio e al vostro appetito musicale.
È interessante. Il Funk è uno dei prodotti più minimali che abbia recensito quest'anno, ma è talmente configurabile che c'è un bel po' da dire. Per ultimo, l'ingegnoso, piccolo Cool Stand che la Burson ha creato per permettere al Funk di stare su un lato, in modo da aiutare a risparmiare spazio e dissipare il calore. È un bel progetto, sebbene io abbia usato il Funk saldamente piantato sui quattro angoli nel corso della mia recensione.
Tutta l'attenzione che la Burson ha riversato nei suoi prodotti meno costosi la dice lunga sull'azienda e il suo impegno nel rendere i propri prodotti dei progetti veramente completi. Il Funk si è distinto per la pura musicalità in un modo che non avrei mai creduto possibile in un amplificatore così economico. È un prodotto implacabilmente musicale, sia in versione standard sia in forma potenziata, ed è caldamente consigliato.
Buoni ascolti, ma ascolti felici, amici miei.
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