Prodotto: Amplificatore nOrh Multiamp
Produttore: nOrh Loudspeaker Company, Ltd - Tailandia
Prezzo approssimativo: $ 900 USD
Recensore: Stefano Monteferri
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A vederlo così, di sfuggita, sembrerebbe che il nuovo amplificatore di casa nOrh sia uno di quegli apparecchi minimalisti, con il solo pulsante di accensione e nulla più. Lo si potrebbe addirittura classificare come un finale mono, considerate le dimensioni e la forma, e ci si aspetterebbe di trovare un pannello posteriore essenziale: una coppia di morsetti per i cavi di potenza, la presa di connessione del cavo di alimentazione e niente altro.
È tuttavia sufficiente un rapido sguardo allo stesso per rendersi conto di quanto tale iniziale impressione risulti nella realtà errata, ed appare evidente come la flessibilità operativa non possa certo mancare all'apparecchio in oggetto. D'altra parte, il nome che è stato dato dalla nOrh alla loro creatura, vale a dire "Multiamp", lascia trasparire che l'oggetto deve essere qualcosa di più di un semplice amplificatore di potenza. Ma vi garantisco che non è facile immaginare quanto in effetti lo sia...
Sull'estetica non c'è molto da dire: si tratta di un parallelepipedo lungo e stretto, di forma regolare, che presenta un pannello frontale in alluminio spazzolato di consistente spessore. Lo chassis dell'apparecchio è invece realizzato in lamiera verniciata di nero. Ad arricchire il frontale solo un semplice interruttore di accensione dotato di un LED verde che ne segnala la modalità operativa, mentre il pannello posteriore si presenta ben più ricco di comandi.
Sempre posteriormente, una coppia di maniglie metalliche agevolano le operazioni di spostamento dell'apparecchio e fungono da distanziali a protezione dei vari comandi. Un quadro generale quindi piuttosto sobrio e privo di spunti estetici di particolare interesse.
L'apparecchio, pur commercializzato con il marchio nOrh, è in realtà realizzato su specifiche da un'azienda che collabora con la nOrh, la Audioform. Si tratta di un finale stereo utilizzabile secondo diverse configurazioni:
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Tutte le operazioni di collegamento risultano semplificate dall'accensione di specifici LED che indicano dove connettere i vari cavi in funzione delle diverse configurazioni.
L'apparecchio è in configurazione dual mono, e presenta una sezione di alimentazione che utilizza una coppia di trasformatori da 350V/A. Si è poi preferito adottare più condensatori di filtro di limitata capacità per assicurare adeguate doti di velocità al sistema. La sezione di potenza è affidata a device prodotti dalla Thompson (CSF 7294), che assicurano l'erogazione di una corrente di picco corrispondente a circa 10 Ampere per canale, e particolare cura è stata rivolta al contenimento del percorso del segnale. Le dimensioni valgono 282x150x420mm rispettivamente per larghezza, altezza e profondità.
Ah, dimenticavo: desiderate una maggiore potenza, ma la vostra sorgente non dispone di volume regolabile e possedete già di un delizioso e ben suonante ampli integrato al quale non volete assolutamente rinunciare i cui watt, però, si contano sulle dita di una mano? Nessun problema, il Multiamp si adatta anche a questa situazione, e dispone anche di ingressi ad alto livello che accettano un output destinato ad una coppia di diffusori! È chiaro come tale flessibilità operativa si traduca nella possibilità di effettuare, nel tempo, upgrade piuttosto significativi, senza la necessità di dover sostituire l'amplificazione in proprio possesso.
Premetto che le impressioni di ascolto di seguito riportate sono riferite alla sola configurazione "stereo", con un singolo amplificatore a pilotare una coppia di diffusori dotati del proprio filtro passivo (in sostanza, la configurazione base).
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La prima impressione è quella di avere a che fare con un approccio alla musica piuttosto concreto, materico e quasi roccioso. L'estensione in frequenza appare sostanzialmente completa, anche se le caratteristiche della gamma bassa, energica e dotata di un buon punch, sono tali per cui, a volte, si ha l'impressione che la gamma bassissima, quella al di sotto dei 50-60Hz, risulti un po' in secondo piano a favore di quella immediatamente superiore.
Il medio-basso appare sufficientemente controllato ed ben raccordato con la gamma media, piuttosto calda e fluida. Le frequenze superiori vengono restituite con una performance timbrica un tantino più asciutta rispetto al resto della gamma, il che, assieme ad una finezza di grana buona ma non eccezionale, suggerisce di porre un po' di attenzione nella scelta dei cavi di potenza, ad evitare il rischio di incappare in qualche problemino di coerenza tonale.
Il senso del ritmo è piuttosto buono, e l'apparecchio mostra di possedere significative doti in termini di velocità ed energia, con attacchi e decadimenti piuttosto netti, strapazzando i miei diffusori di riferimento senza mai perdere il controllo delle membrane degli altoparlanti. Tali caratteristiche emergono in modo abbastanza omogeneo a basso come ad alto volume, con una certa preferenza per quest'ultima modalità di funzionamento.
Introspezione e dettaglio risultano soddisfacenti, ma non si può certo affermare che costituiscano il punto di forza di questa interessantissima amplificazione, che predilige evidenziare i macro piuttosto che i micro contrasti. Bene quindi la dinamica generale, ampiamente sufficiente a restituire l'impatto che i generi musicali più violenti ed impegnativi richiedono. Un po' meno bene il micro contrasto e la resa delle sfumature ambientali, con i piccoli segnali impulsivi che si stagliano con minore nettezza sullo sfondo musicale.
Sfondo che è comunque costituito da un tappeto denso e materico, che restituisce una sensazione di pastoso realismo. Una prestazione forse non particolarmente raffinata, ma che è in grado di approssimare piuttosto bene la ruvidezza e la concretezza che spesso sono patrimonio dell'evento reale.
Lo stesso senso di concretezza si ritrova nelle caratteristiche di ricostruzione scenica del Multiamp. Non si assiste ad alcuna prestazione eterea o "metafisica", con spazi ampi ed elementi che sembrano vivere quasi di vita propria, la cui distanza risulta persino misurabile. Si riscontra piuttosto una prestazione intrisa di una succosa fisicità, con elementi stabili e dai contorni un tantino sfumati. Concetti quali ampiezza e profondità dell'immagine virtuale ci sono ovviamente tutti, ma leggibili all'interno di un contesto piuttosto raccolto. Una prestazione sostanzialmente in linea con le caratteristiche soniche già esposte, che sembrano prediligere un approccio materico e concreto, e che non fanno della resa del particolare, della trasparenza e dell'ariosità generale il loro punto di forza.
Sonicamente, avrei preferito un basso un tantino più trasparente ed una maggiore ariosità generale. Ma forse sto esagerando, e da un amplificatore di tale potenza e dotato, oltretutto, di una flessibilità operativa davvero fuori dal comune (ricordo che l'apparecchio, tra le - molte - altre cose, comprende anche un crossover elettronico a tre diverse frequenze di intervento), commercializzato ad un costo inferiore ai $1000 USD, non si può davvero pretendere di più! A proposito di flessibilità operativa, se ci fosse stato anche un controllo di guadagno, sarebbe stato davvero il massimo: penso, ad esempio, alla possibilità di utilizzare il Multiamp, in configurazione "Bridge" ed in unione con un subwoofer passivo... ;-)
Attenzione ai cavi di potenza: prediligete quelli che favoriscono l'articolazione e la trasparenza della gamma bassa, e la dolcezza e coerenza in gamma media e medioalta. Per il resto, nessuna particolare raccomandazione.
Non si può dire che questa amplificazione di casa nOrh si sia dimostrata carente in termini di originalità. A parte la veste estetica tutto sommato consueta, le caratteristiche funzionali offerte dal Multiamp non lo sono affatto e, affiancate ad una prestazione sonora che più che soddisfacente in assoluto, e certamente moto buona in relazione al prezzo, costituiscono un notevolissimo valore aggiunto.
A proposito del suono, ritengo che le scelte operate in tal senso dai progettisti dell'apparecchio siano state effettuate in modo da conseguire il massimo del risultato, senza andare alla ricerca di quei parametri musicali più sofisticati che, nel rispetto delle specifiche progettuali e del budget a disposizione, non sarebbe comunque stato possibile ottenere.
In sostanza: ottima potenza, eccellente flessibilità operativa, buon suono. A $900 USD, cosa si può desiderare di più? Credo proprio che di concorrenti diretti il Multiamp ne abbia davvero pochi (ammesso che ve ne siano). Un sentito ringraziamento a Michael Barnes, presidente della nOrh Loudspeaker Company, per averci inviato in prova l'atipico finale di potenza Multiamp oggetto di questa prova.
Vi ringrazio per i giudizi, davvero molto positivi, che avete erpresso nei confronti del Multiamp. Tale apparecchio è stato progettato per scongiurare quel pericolo che, per l'audiofilo medio, è sempre in agguato: con la volontà di migliorare il proprio impianto, spesso ci si trova a doversi privare di ciò che si è acquistato in precedenza.
NOrh ha voluto definire un percorso di miglioramento che, per l'acquirente, significa addizionare piuttosto che sottrarre dal proprio sistema.
Chiunque può acquistare un solo Multiamp e, successivamente, evolvere il proprio sistema semplicemente aggiungendo un ulteriore Multiamp. In tal modo potrà ottenere il raddoppio della potenza e, nel contempo, godere dei benefici derivanti dal disporre di un sistema biamplificato dotato di crossover elettronico.
Come ulteriore passo, lo stesso cliente potrà estendere la risposta in frequenza del proprio sistema tramite l'utilizzo dei nostri specifici amplificatore e subwoofer. In sostanza, siamo fermamente convinti che la strada più semplice, per ottenere risultati di elevato livello qualitativo, non sia quella della sostituzione di un singolo componente alla volta, quanto piuttosto quella di basarsi su componenti modulari che vadano man mano ad aggiungersi gli uni agli altri.
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