Nome prodotto: Preamplificatore DIY PGA2311
Costo: £ 87 (compresa spedizione)
Produttore: Anonimo, venduto su ebay da along1986090
Recensore: Andy Norman - TNT UK
Data recensione: Novembre 2012
Traduzione: Enzo De Sanctis
Sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla disponibilità di materiale HiFi proveniente dall'estremo oriente in questi ultimi anni, cosa che rende disponibile un buon suono high end anche con poche risorse, se siamo disposti a rinunciare ad alcune delle lussuose trappole del nostro hobby. L'autocostruzione (in inglese DIY) è un altro aspetto grazie al quale molti audiofili riescono ad impegnarsi maggiormente in questa passione risparmiandoci anche dei soldi allo stesso tempo. Bene, anche a me una volta hanno provato a insegnare come si salda. È stato come se avessero provato ad insegnare ad un cavallo a mangiare con forchetta e coltello. Ma di tanto in tanto saltano fuori dei kit già assemblati al costo di appena un piccolo extra oltre a quello dei componenti. Può essere un'utile opportunità per le persone meno dotate, ed è proprio ciò che ho fatto io recentemente.
Per prima cosa mi sono imbattuto in un "Gainclone" costruito da un tipo di Hong Kong; ero in cerca di qualcosa di un po' più sofisticato rispetto ai miei amati T-Amp e l'ho trovato. Sono stato poi tentato da un amplificatore in kit molto ben realizzato, "Simple Killer Amp" (o "SKA") 150 watt a MOSFET per canale, opera del progettista australiano Greg Ball. La costruzione è completamente dual mono, con trasformatori separati e tutto quanto. Restituisce un suono molto chiaro e aperto, e tantissima spazialità anche con diffusori poco sensibili. Ma trattandosi della mia prima incursione nel mondo di pre e finale separati, non avevo alcun preamplificatore da abbinargli, e solo un budget risicato per continuare a giocare. Ho provato ad alimentarlo dalla sezione pre passiva del Gainclone, ma il suono era veramente scialbo. Ho provato anche con l'uscita pre del mio integrato Musical Fidelity, ma in questo modo veniva compromessa il guadagno in trasparenza che avevo ottenuto con lo SKA. E così sono tornato sul famoso sito di aste per cercare un diverso approccio. Quel che ho trovato è l'oggetto principale di questa recensione.
Lo stesso kit di partenza è disponibile presso diversi venditori. Si tratta del kit di un preamplificatore apparentemente di base ma con controllo digitale del volume. Viene fornito in tre elementi separati: a) circuito stampato con componenti, display LCD e telecomando; b) trasformatore; c) contenitore per ospitare il tutto. A quanto sembra è disponibile in differenti stadi di avanzamento nell'assemblaggio, ovviamente a prezzi diversi. Al primo livello è possibile acquistare i componenti già saldati sul circuito stampato. In alternativa è disponibile come prodotto finito - ed io l'ho acquistato così. Apparentemente è possibile avere sia la versione con l'integrato Burr Brown (Texas Instruments) PGA2311 che con il Cirrus Logic CS3310, più economico. Lo si può trovare anche nella variante multicanale. L'oggetto di questa recensione permette di collegare tre ingressi ad un'unica uscita, e utilizza l'integrato Burr Brown.
Il pre è alloggiato in un contenitore di larghezza metà del solito, realizzato in metallo nero con un frontale in alluminio solido con ricavati i fori per il display. Il controllo del volume trasmette una sensazione di fragilità, ma è l'unica concessione al fatto che si tratta di un'unità economica. Sul retro vi sono tre coppie di ingressi RCA e un'uscita. Semplice, pulito, di buona qualità. Il telecomando è uno di quelli generici formato carta di credito, alimentato da batterie da orologio. Funziona finché si è in asse e non troppo lontani. L'unità era equipaggiata con il cavo di alimentazione più fragile che mi sia mai capitato di vedere, ma si tratta del componente di gran lunga più semplice da sostituire. Il display, che non può essere spento, mostra il canale d'ingresso selezionato e la quantità di attenuazione o amplificazione applicata al segnale. Il circuito integrato è in grado di attenuare di 95.5 dB e di amplificare di 31.5 dB, risultando così abbastanza flessibile. All'accensione ricorda l'impostazione precedente, il che è comodo. I numeri delle prestazioni del circuito integrato sono spettacolari - con un range dinamico di 120 dB, separazione dei canali di 130 dB ad 1 kHz e distorsione pari allo 0.0002%.
Il suono mi ricorda quello di un T-Amp. Chiaro, trasparente, forse solo un po' carente sui bassi. Si direbbe che il tipo di progetto implementato abbia sfruttato a pieno tutto il potenziale insito nelle specifiche del circuito integrato. Le voci sono ben focalizzate e il ritmo degli strumenti fluisce in modo naturale. Ultimamente mi è capitato di ascoltare più musica classica, soprattutto il grande soprano Anna Netrebko (provate ad ascoltare "Sempre Libero" con la Mahler Chamber Orchestra diretta da Claudio Abbado). La utilizzo regolarmente per verificare la chiarezza del mio sistema, e con questo PGA2311 va tutto bene, con la sua voce che fluttua nello spazio e la buona risoluzione dei dettagli critici che descrive l'auditorium.
Al confronto, la musica rock e pop sembravano soffrire una certa mancanza di ricchezza del suono. Ho corretto questa cosa aggiungendo al sistema un vecchio Musical Fidelity X-Cans utilizzato come stadio buffer a valvole in classe A prima del PGA2311, ed in questo modo il suono si è letteralmente sollevato. Se anche voi volete usare in questo modo un ampli per cuffia (sono facilmente disponibili diversi modelli economici di produzione cinese con caratteristiche simili) ricordatevi di non utilizzare l'uscita linea sul retro, che in realtà è un semplice collegamento diretto che aggira i circuiti dell'amplificatore. Connettete, piuttosto, l'uscita cuffie tramite un opportuno adattatore.
Negli album che utilizzo normalmente per le mie prove il basso si è rinforzato e riscaldato senza perdere focalizzazione, e il palcoscenico è apparso completo. Rickie Lee Jones scorre nitida e precisa. Tangibile l'atmosfera di "Everytime We Say Goodbye" di Norma Winstone (dall'album "Distances", ECM 2008), col pianoforte ed il sax che si inseguono liberamente nello studio e la voce di Norma che dà i brividi lungo la schiena.
Il PGA2311 è un preamplificatore economico costruito decentemente e che si comporta bene. È possibile modificarlo e fargli raggiungere prestazioni di livello molto alto, ma è una cosa al di là delle mie capacità. Usato insieme ad un qualche tipo di stadio buffer a valvole fornisce un collegamento molto pratico e di alta qualità per collegare fino a tre sorgenti con un amplificatore. La qualità del prodotto potrebbe essere un rischio a causa dei diversi costruttori e venditori presenti, sebbene le parti davvero complicate del progetto siano tutte all'interno del circuito integrato. Fatte salve queste avvertenze, è caldamente raccomandato.
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