E' un momento magico per l'audio targato Italia e accanto ai successi
consolidati di alcuni magnifici prodotti di casa nostra, si sta formando
una filosofia produttiva tutta italiana ormai
riconoscibile e riconosciuta che, mirando comunque al massimo grado
qualitativo, non perde di vista la reale, terrena capacità degli
acquirenti potenziali.
Non è più un'eccezione veder nascere prodotti, realizzati
camminando in equilibrio sul labile confine fra arte e artigianato, che
colgono nel segno, lasciano una traccia e sono per giunta a portata di
tasca.
Il preamplificatore Praecisa Model Two è una macchina che non lascia indifferenti ne' a prima vista ne' a primo ascolto.
La sua *classe di appartenenza* è già intuibile dalla sua
impostazione fisica: due solidi telai separati in dimensione rack
standard, uno per la sezione di alimentazione (completamente dual-mono, vedasi foto) ed
uno per la circuitazione preamplificatrice (classe A pura, stadi di uscita
ad Hex-Fet).
Il tutto a scelta in seria livrea nera o in nordico argento
spazzolato.
Il coperchio reca serigrafato un utile schema delle connessioni posteriori
che risparmia complicate contorsioni quando si debba connettere qualche
apparecchio.
Generosa la dotazione di ingressi (7 linea + 2 registratori) e di uscite (2
linea per una comoda ed efficace bi-amplificazione) realizzate con discreti
connettori dorati.
All'interno le cose più belle: pregiati potenziometri
Noble blindati, commutatori Palazzo, componenti selezionatissimi. Il tutto
assemblato con rigore e pulizia costruttiva di stampo minimalista tipico di
chi sa che al segnale non bisogna far fare passeggiate inutili.
Innanzitutto vi dico che da quando l'ho acquistato lascio il pre sempre
acceso e questo per due motivi: il primo perchè l'interruttore posto
sul retro mi suggerisce di fare così, poi perchè le differenze
soniche fra macchina fredda e calda sono notevoli.
Le informazioni sonore indirizzate al finale rappresentano il 100% di quanto
la sorgente ha potuto leggere ed è come se all'interno tutti i
componenti facessero a gara, usando cortesie d'altri tempi, nel dire al
segnale in trasito: Prego, per di qua, si accomodi da questa parte,
c'è qualcuno fuori che vuole ascoltarla ....
Alla fine fuori, ben fuori dai diffusori tanto da
cancellarli, La Musica, con tutta la sua umanità e il suo calore
nonostante un dettaglio da microscopio elettronico ed una nitidezza da lago
di montagna.
La scena sonora è ricostruita fedelmente, reale, ampia e precisamente
spaziata; la gamma riprodotta non privilegia particolarmente alcun gruppo di
frequenze ed il suono, mai freddo e distaccato, ci giunge fluente e ricco di
dinamica.
Il suo calore non evoca valvole con tutti i loro limiti-pregi fisiologici;
al più richiama i migliori ibridi in circolazione.
Suo partner ideale un generoso ampli a stato solido (solo mos-fet o hex-fet,
per&oagrave;).
Ho anche cercato di metterlo in difficoltà amplificandolo con lo stadio
finale del NAD 306 e con un Audio Innovation 500. Non ci sono riuscito!
Nemmeno a dirlo da entrambi ha tirato fuori il meglio.
In conclusione una macchina rispettosa: per la musica in primo luogo e per i
suoi compagni di lavoro (ampli e diffusori).
E' giusto pertanto essere generosi nel dargli una sorgente adeguata (si sa:
garbage in, garbage out!).
Non sarebbe giusto mortificarlo ed una macchina di classe media, magari
ottimizzata con qualche tweak della nostra
officina, è già una
ottima base.
Il prezzo di listino di 2.200.000 lo privilegia rispetto ai concorrenti di
pari qualità, specie se stranieri, soprattutto pensando che se si
vuole qualcosa di meglio la spesa va subito a triplicarsi.
Ciliegina sulla torta la possibilità che Praecisa offre chi ha una
buona capacità elettrotecnica, offrendolo in kit a 970.000.
Da non trascurare la possibilità di varie scelte di configurazione:
Copyright © 1997 Mimmo Cacciapaglia