Prodotto: Resurrector - modulo per migliorare le prestazioni degli amplificatori a circuito integrato (chip-amp)
Costruttore: Marek Klimczak
Costo: 99 € (per il Resurrector, senza chip-amp).
Recensito da: Nick Whetstone - TNT UK
Pubblicato: Giugno, 2009
Ci sono due modi di vivere. Puoi tenere la testa bassa, scegliere le strade più semplici e sperare di evitare la maggior parte dei problemi. Oppure puoi correre dei rischi, accettando gli alti e bassi allo stesso modo e vedere dove riesci ad arrivare. Recensire è più o meno la stessa cosa. Ci sono degli oggetti "sicuri" dove avrai meno problemi e ci sono recensioni fatte "a tuo rischio e pericolo". Ne ho già incontrato un paio di questo secondo tipo e voi potreste credere che abbia imparato la lezione. Invece no, non posso rinunciare alla sfida e, pertanto, eccomi qua.
Come alcuni di voi ricorderanno, costruisco amplificatori tipo Gainclone (o meglio basati su circuiti integrati, "chip-amp" nel seguito) già da qualche anno. Ho sperimentato molte varianti e, per tutto quello che ho fatto e affrontato, anche io posso dire la mia. L'esperienza mi dice che quasi tutte queste varianti suonano sempre leggermente diverse, spesso né meglio né peggio, semplicemente differenti. Invece, solo la sostituzione dell'alimentatore porta migliorie significative, come ci si può aspettare d'altronde. Così quando mi hanno detto che su Ebay c'era un oggetto chiamato "Resurrector", ho letto l'annuncio con una certa indifferenza. Verso la fine dell'annuncio vidi delle figure e, in una di queste, scorsi il nome a me familiare dell'LM3875, uno dei miei circuiti integrati favoriti. Ma ancora qualcosa mi suggeriva di passare oltre e così feci, navigando su qualche altra pagina web. Ma il giorno dopo ebbi l'urgenza di capire se questo Resurrector era la risposta a tutte le preghiere di autocostruttori di amplificatori a circuiti integrati, oppure solo un'altra modifica sopravvalutata. Così contattai il venditore, offrendogli la possibilità di avere una recensione su TNT. Di solito, questa manovra già allontana quei venditori che non sono tanto sicuri dei loro prodotti. In questo caso però, ricevetti una rapida risposta che mi invitava a ritirare un Resurrector di prova. Volevo costruire un nuovo circuito a integrati e siccome avevo quasi tutto già disponibile, accettai.
Il progettista del Resurrector, Marek Klimczak, è polacco e non conosce una parola di inglese. D'altronde, io non parlo per niente il polacco e così, per i nostri dialoghi tecnici, ci siamo affidati a sua figlia e a quanto di meglio lei potesse fare come traduttrice. Questo ha comportato però che non sono riuscito a conoscere il Resurrector tanto quanto avrei desiderato ma, in ogni caso, Tuttavia, in questa recensione, proverò a descriverlo al meglio ricorrendo anche a tutto il mio passato di autocostruttore. In poche parole, il Resurrector ha la funzione di ridurre la quantità di forza elettromotrice indotta (ndt: "fem" in italiano e "EMF" in inglese) negli altoparlanti e così ridurre la corrente nelle bobine mobili degli stessi. Ma cos'è la fem? Piuttosto che scoprire l'acqua calda, preferisco rinviarvi a questa pagina web per alcuni dettagli e referenze.
Il Resurrector è inserito nel circuito del chip-amp che va a modificare. Marek Klimczak ha ricercato per anni soluzioni per ridurre i problemi di fem ed è tutto sommato comprensibile che voglia tenere nascoste le sue conclusioni. Pertanto, il circuito è racchiuso in un cilindretto di plastica riempito di resina dalla quale emergono i cavi che l'autocostruttore dovrà collegare al resto del circuito chip-amp. Come ogni novità, all'inizio può apparire complicata, ma un attento studio dello schema elettrico allegato è tutto quello che serve per includere il Resurrector nel nostro chip-amp. Nonostante abbia costruito molti chip-amp, credo che la costruzione con il Resurrector sia un po' più complessa, anche perché non ci sono parti come i resistori per regolare il guadagno. Devo anche confessare che ho quasi distrutto un integrato, a causa della mia superficialità nel non utilizzare il mio light bulb tester per la prima prova!
Il Resurrector funzionerà bene praticamente con tutti i chip-amp che hanno due ingressi: invertente e non-invertente. Per quelli più interessati, ecco le specifiche del chip-amp che ho assemblato ed utilizzato per questa recensione.
Il Resurrector è solo una parte della soluzione proposta. L'altra è una coppia di "phantom drivers" (ndt, letteralmente: "altoparlanti fantasma"), così come li chiama Marek Klimczak. Questi dovrebbero presentare un'impedenza simile, se non la stessa, rispetto agli altoparlanti collegati al chip-amp, mentre dimensioni e forma non contano troppo. In effetti, si possono ottenere risultati differenti provando diversi phantom drivers. Poi, c'è bisogno di resistori da 3 watt e resistenza circa il doppio dell'impedenza dei diffusori. Inoltre, per i resistori denominati R1 nello schema di montaggio, è consigliabile impiegare resistori con potenze dissipabili anche maggiori di 3 watt. In ogni caso, le R1 non contribuiscono a ridurre la fem ma permettono di accendere o spegnere il Resurrector per capire se sta funzionando. Insomma, i resistori R1 aggiustano semplicemente il volume quando il Resurrector non è attivo, in modo da rendere significativo il confronto utilizzando anche un semplice interruttore a due poli e due posizioni. Ne ho trovato uno abbastanza vecchio nello scatolone dei componenti elettronici e l'ho utilizzato, mentre l'amplificatore suonava, per attivare e disattivare il Resurrector senza alcun rumore e/o controindicazione.
Dopo alcune prove preliminari per assicurarmi di non avere alcuna componente significativa in corrente continua sui morsetti di uscita dei diffusori e dei "phantom driver", ho connesso al chip-amp due altoparlanti da 8 pollici a larga banda come "phantom driver". L'impianto utilizzato per i primi ascolti consisteva di una SB3 collegata a un DAC Monica2 modificato. Marek Klimczak mi aveva già avvertito che l'impedenza di ingresso del chip-amp sarebbe stata piuttosto bassa con il Resurrector e così ho inserito il pre a tubi di Autocostruire tra il dac e l'amplificatore per prevenire dei problemi di adattamento d'impedenza (l'esemplare di Resurrector in mio possesso rendeva invertente il chip-amp mentre in futuro saranno tutti non-invertenti e con un'impedenza di ingresso più alta). I cavi erano tra quelli appena disponibili e, dopo aver ricontrollato il tutto, era arrivato il momento di capire se il Resurrector manteneva le promesse fatte.
Dopo aver regolato la SB3 per riprodurre le tracce in maniera casuale, ho ascoltato per qualche minuto l'effetto del Resurrector. Le prime impressioni erano buone e così l'ho escluso, notando una differenza molto evidente. Nonostante i resistori fossero stati scelti in modo da fornire lo stesso livello di volume, sembrava che, senza il Resurrector, il volume fosse stato abbassato o che semplicemente mancasse qualcosa d'importante! La differenza era talmente evidente che ho avuto bisogno solo di poche sessioni di ascolto con il Resurrector collegato o meno, per essere completamente convinto che producesse effetti apprezzabili.
A quel punto, avevo il dubbio che la differenza fosse dovuta ai phantom driver anche se li avevo messi nell'angolo della stana più lontano, sotto svariati cuscini. Infatti, ho dovuto poggiare la testa sui cuscini per rendermi conto che non proveniva alcun suono (i phantom driver suonano a un livello molto inferiore rispetto ai diffusori principali). Anche se la differenza fosse stata imputabile al suono proveniente dai phantom driver, sarebbe stata sicuramente in peggio (per il peggioramento dell'immagine) e non in meglio.
Ho alzato un po' il volume e mi sono rimesso ad ascoltare. La prima impressione che provi da un chip-amp Risuscitato è di puro godimento. All'inizio non pensi neanche a cose del tipo "questo è un bel basso, una grande trasparenza, che bel ritmo" ecc. L'impressione complessiva è che il suono sia semplicemente "migliore", molto musicale, godibile e molto migliorato. Solo quando cominci ad analizzare le cause del miglioramento, riesci anche a notare cosa sta facendo il Resurrector. Puoi ascoltare molto più chiaramente ogni elemento della registrazione e, sia esso una voce o uno strumento, sembra più veritiero. Tutto ciò si rileva anche nella condizione che la coerenza dell'insieme sia perfetta (assumendo che la registrazione sia all'altezza, ovviamente). Il basso è chiaro, equilibrato e molto naturale. L'immagine è eccelente e il palcoscenico ampio. Infatti ho dimenticato che i diffusori fossero lì, come se un muro di suono avesse pressurizzato la piccola stanzetta d'ascolto. Dopo un'ora, passata abbastanza velocemente, ho lasciato l'amplificatore a rodarsi un po'. Tornando più tardi nella stessa giornata, il suono era pure migliorato. Tutto era ancora più chiaro rispetto alla sessione precedente (abbastanza usuale per un amplificatore che ha alle spalle solo poche ore di funzionamento). L'ho escluso di nuovo ma solo per pochi secondi, dato che il suono appariva subito povero rispetto a prima. Nonostante il freddo di una camera non riscaldata a fine novembre, ero inchiodato alla sedia mentre ascoltavo tracce su tracce.
La mattina seguente mi alzai con l'idea di modificare il Resurrector, attraverso le due uniche possibilità di miglioramento: cambiare phantom drivers, oppure aggiustare il valore di R (dallo schema mostrato precedentemente). Va detto che cambiare il resistore R1 non produce alcun effetto udibile, perché R1 si trova in quella parte di circuito che è attiva solo quando il Resurrector è spento. Credetemi, dopo che avrete cominciato ad utilizzarlo, dimenticherete di averlo mai voluto escludere (anche se è interessante e istruttivo farlo di tanto in tanto, specialmente dopo qualche modifica). Trovai, nella mia scatola dei ricambi, qualche potenziometro da 20 Ohm a filo avvolto. Allora pensai di sostituirli al posto dei resistori da 15 Ohm con cui avevo iniziato. I potenziometri erano regolati su 10 Ohm e con quel valore cominciai ad ascoltare: il suono era chiaramente differente. Il primo pensiero fu che il tutto fosse anche più a fuoco ma, in realtà, era semplicemente meno bello del giorno prima. Allora, incrementai la resistenza dei potenziometri di qualche ohm per ascoltare di nuovo: il suono era cambiato ancora una volta per diventare simile a quello del giorno prima. Sembrava che il Resurrector avesse più effetto con resistenze più elevate. Allora regolai il tutto a 20 ohm e poi di nuovo a 16 ohm notando solo una lieve differenza tra i cambi. Penso che ci voglia del tempo per trovare il miglior valore di resistenza, anche considerando che può variare con apparecchiature diverse e/o dischi diversi.
Il giorno dopo cambiai i phantom driver con cui avevo cominciato (erano dei full-range piuttosto economici) per dei woofer SEAS P21. Di nuovo era facile scorgere dei cambiamenti, con un suono , diciamo, più ricco di bassi, mentre con i full-range il suono era un pelo più arioso. Penso che i phantom driver ideali siano i woofer dei diffusori principali, anche se questa può essere una soluzione piuttosto cara per alcuni. Ma non scoraggiatevi, anche dei diffusori da 20 sterline la coppia, come i miei full-range, possono donarvi un suono fantastico col Resurrector. Posso dirvi che c'è molto da fare per migliorare e, anche se questo scoraggierà alcuni di voi, comunque rappresenta una bella notizia per tutti i fanatici del DIY! Inoltre, alcuni di voi dubiteranno che si tratti di vera hi-fi, considerando che i phantom driver influenzano così tanto il suono. Non la vedrei così. Infatti molti di voi pensano che gli altoparlanti influenzano molto il suono di un sistema, senza pensare che questo sia necessariamente un male.
Il giorno dopo (credo che vi sia chiaro quanto tempo impieghiamo per le recensioni TNT!) inserii il mio chip-amp Resuscitato nell'impianto principale. Dopo qualche rapida correzione ambientale (intervallo 35-300Hz per addomesticare i bassi) con il Behringher DEQ2496, mi sedetti ad ascoltare notando che l'effetto, ancora chiaramente udibile, non era così pronunciato come con l'altro impianto. Forse questo era dovuto ai diffusori a dipolo, o alla stanza più grande e più aperta. L'effetto era comunque molto piacevole. Il suono era più musicale, più coerente, con una punta di morbidezza tale da non rendere le cose spiacevoli. Se siete ossessionati dal dettaglio più nascosto, questo tipo di suono potrebbe non essere adatto a voi. D'altra parte, se vi piacesse ascoltare così come ascoltereste dal vivo, allora sareste accontentati. Ricordate anche che tutto questo è passibile di ulteriori migliorie cambiando i phantom driver e il resistore R. Penso anche che i cavi, specialmente quelli dei diffusori, possano avere un effetto. Ho notato anche che la sostituzione del chip-amp ha un maggiore effetto in presenza del Resurrector. Infine, tutto questo è stato ottenuto con una configurazione di base, ma ci sono ancora tutti i miglioramenti legati ad esempio all'alimentazione stabilizzata, ecc. Quindi, non credo di aver esaurito il potenziale del Resurrector ma, sicuramente, sono arrivato a un punto da giustificare la recensione che state leggendo.
Anche la dinamica del sistema migliora con il Resurrector. Uno dei miei dischi di test favoriti per le recensioni è "Sister Drum" di Dadawa. Molte tracce hanno un suono che varia dai sussurri- perché Dadawa canta in maniera molto soft - ai cimbali e fino a un crescendo di grandi tamburi e trombe tibetane. Con il chip-amp Resuscitato ho trovato che i suoni più flebili erano molto più tangibili senza dover aumentare il volume come al solito. Ho potuto ascoltare anche dei suoni presenti nella parte di una traccia che sfumava, per alcuni secondi, oltre il punto che normalmente consideravo la fine della traccia stessa! Infatti, col passare delle ore, ho potuto constatare che altre tracce continuavano oltre quella che io consideravo la fine. È come se una enorme lente d'ingrandimento fosse stata posta sulla musica e i dettagli più minuti fossero molto più percepibili, o persino udibili per la prima volta! Questo aumento di dettaglio migliora anche aspetti come la sensazione di ambienza nella musica che aiuta molto con le registrazioni live, o persino con alcune registrazioni in studio.
Tutta la presentazione è rilassata. Non intendo dire moscia o poco interessante, assolutamente no, ma piuttosto tale da poter ascoltare per tutto il giorno senza alcuna fatica d'ascolto. La musica è rilassata quando lo deve essere, come con pezzi tranquilli di musica classica, ma è elettrica quando lo deve essere, come con le chitarre flamenco di Rodrigo y Gabriela. La scena è anche larga e la musica riempie la stanza senza alcuno sforzo. Ogni elemento della scena sonora è ben posizionato ma, allo stesso tempo, non è separato, o sconnesso, dagli altri elementi in modo da far sembrare artificiale il tutto. Con alcuni dischi sembra davvero che i musicisti siano nella stanza. C'è anche un grande senso di realismo. Passaggi complessi della musica sono resi con facilità. L'impressione generale che se ne ricava è di musicalità e piacevolezza nell'ascoltare. C'è una senzazione di benessere con il Resurrector, e questo è quanto l'inventore sta provando a trasmettere sul suo annuncio ebay.
Potrei continuare per molto ancora con il Resurrector. Ma sto provando a tracciare una linea sottile tra l'elenco obiettivo dei pregi e l'esagerata esaltazione di questi. Di solito le modifiche hi-fi attraggono scherno e derisione, specialmente se non sono economiche. In molti casi questo scetticismo è giustificato in quanto molte persone senza scrupoli hanno approfittato di audiofili fiduciosi. Pertanto essendo sicuro che molti parleranno del Resurrector come di un altro bidone, cercherò di essere quanto più chiaro possibile: penso che il Resurrector sia il più grande passo in avanti che sia mai stato fatto nell'interfaccia amplificatore-diffusori da quando abbiamo smesso di usare i corni sui grammofoni! Forse dovrò pentirmi di questa frase, tuttavia attendo la pubblicazione dei risultati delle analisi e delle indagini sul Resurrector, da parte di coloro che hanno molte più conoscenze tecniche di me. Per quanto mi riguarda, le mie orecchie mi dicono che ci sono motivi sufficienti per consigliare il Resurrector senza alcuna esitazione. So che alcuni diranno che da solo costa quanto un chip-amp completo, ma il suo prezzo va interpretato rispetto a quanto migliorerà la vostra esperienza d'ascolto. Questo dispositivo non rappresenta una piccola modifica, come ad esempio: un cavo nuovo o un filtro di rete o qualche resistore o condensatore esoterico; ma qualcosa che trasformerà la vostra maniera di ascoltare musica e questo miglioramento sarà tale che non lo avrete mai ascoltato in hi-fi. Adesso so di aver passato quella linea sottile di cui sopra e quindi, se posso prendere qualcosa in prestito da un altro film vi dico: it's over to you - are you feeling lucky today punk? (ndt: chiedi a te stesso: oggi è il mio giorno fortunato?)
Per aiutare a superare le difficoltà linguistiche, aggiungerò una sezione sul Resurrector nelle mie pagine sui gainclone sul sito Decibel Dungeon, provando a rispondere a coloro che mi chiederanno informazioni su eventuali difficoltà nell'utilizzare il Resurrector.
Vorrei anche sinceramente ringraziare la figlia di Marek che ha tradotto le innumerevoli email, nonostante sia una mamma piuttosto impegnata.
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Traduzione: Daniele Davino