The Vinyl, stadio phono a discreti a doppio ingresso

[Stadio phono The Vinyl - vista frontale]

Un valido concorrente per una seria lista ristretta

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Prodotto: The Vinyl, stadio phono a discreti a doppio ingresso
Produttore: QHW Audio, Madrid, Spagna
Prezzo: € 818,20 IVA esclusa
Sito del produttore: https://www.qhwaudio.com/product/the-vinyl/
Recensore: Richard Varey - TNT Nuova Zelanda
Pubblicato: Dicembre, 2018
Traduttore: Roberto Felletti

Introduzione

Il già recensito, nonché notevole, The Box continua a migliorare il mio piacere d'ascolto; di conseguenza, la prospettiva di recensire un pre-phono che utilizza il medesimo operazionale proprietario è stata una forte tentazione. Aggiungete il fatto che ha due ingressi (bobina mobile e magnete mobile), che può gestire anche testine a magnete mobile a basso livello di uscita e che è proposto per l'ascolto analogico high-end, ed ecco che una tale proposta di valore doveva essere esaminata tramite una prova d'ascolto nel mio impianto. Ammetto che mi sono avvicinato a questa prova con una certa aspettativa, attendendomi una prestazione superlativa.

Il prodotto

Il dispositivo, realizzato a mano, ha un cabinet nero piuttosto grande (218 x 243 x 89 mm) con un pannello frontale in metallo spazzolato, su cui ci sono soltanto la spia di alimentazione e il logo del produttore. Il pre-phono The Vinyl è stato progettato per restare sempre acceso, per cui non c'è l'interruttore di alimentazione. Sul pannello posteriore ci sono i DIP switch, i connettori di ingresso e uscita, un commutatore MM<->MC, un terminale di massa e l'ingresso per l'alimentazione. Il The Vinyl pesa 2 kg.

I due ingressi possono essere collegati a due testine contemporaneamente. L'impostazione del carico capacitivo per l'uso in modalità MM utilizza metà dei DIP switch per ciascun canale, mentre l'impostazione del guadagno e dell'impedenza per le testine MC utilizza l'altra metà. In dotazione c'è un cartoncino di riferimento rapido, molto pratico, che spiega come effettuare le regolazioni. Il manuale utente è conciso e chiaro, e fornisce una guida ulteriore su come impostare entrambi i tipi di testine. È caldamente consigliato sperimentare con le impostazioni e le selezioni per ottenere la migliore qualità del suono.

Lo stadio MM ha un guadagno pari a 44 dB (a 1 kHz); lo stadio MC ha un guadagno pari a 64/71 dB. Il The Vinyl può produrre un livello di uscita fino a 9,5 V rms! La distorsione armonica totale (THD) è pari, rispettivamente, a 0,004% e a 0,007%. Lo scostamento dalla curva RIAA, da 20 Hz a 20 kHz, è inferiore a ± 0,1 dB. Il crosstalk (diafonia) è troppo piccolo da misurare, mentre il rapporto segnale/rumore è pari, rispettivamente, a 96 dB e a 90 dB (o migliore).

Dentro il cabinet, i circuiti dello stadio phono sono disposti intorno all'amplificatore operazionale a discreti sviluppato per il The Box e prodotti successivi; denominato AE2270, è un piccolo amplificatore operazionale a discreti con uscita in classe A, dotato di una capacità di corrente ad elevata uscita e distorsione molto bassa. Trasferire il progetto in tecnologia SMD (surface-mount device, dispositivo a montaggio in superficie) ha migliorato le prestazioni di un gradino, grazie a percorsi più brevi del segnale (uno dei principali vantaggi di questa tecnologia applicata all'audio analogico) e a un migliore accoppiamento termico. Il risultato è un compromesso davvero buono tra distorsione armonica totale, rumore, velocità di risposta e larghezza di banda, specialmente per l'audio.

Il The Vinyl dispone di due dispositivi AE2270 per canale: uno per l'amplificazione della curva RIAA, l'altro per uno stadio di guadagno aggiuntivo per l'uscita, che apporta i medesimi benefici sperimentati dagli utilizzatori del The Box (qui la mia recensione). Pertanto, l'amplificazione RIAA è totalmente a discreti.

Per tenere la corrente alternata di alimentazione fuori dal circuito audio in un cabinet relativamente piccolo, viene utilizzato un alimentatore esterno in corrente continua. L'alimentatore è sovradimensionato ed è in grado di fornire il triplo della corrente necessaria; in questo modo si è sicuri che la dinamica non verrà mai limitata. Per ottenere anche un basso rumore e una riserva di impedenza, all'interno del The Vinyl ci sono uno stadio lineare di regolazione e filtro e un sistema di massa virtuale, che fornisce una tensione di riferimento costante tra due linee di alimentazione simmetriche, che permette di ottenere una tensione di uscita elevata (maggiore di 10 V rms), offrendo un intervallo dinamico eccellente, che supera i bisogni di qualsiasi disco e testina.

La componentistica è di alto livello; tra i marchi troviamo: Nichicon, Kemet, Texas Instruments, Panasonic, Vishay, JRC e Grayhill. Nella rete RIAA sono stati usati resistori a film sottile (tolleranza 0,1%), come anche condensatori NP0/C0G lungo il percorso del segnale, tranne nel caso in cui il valore richieda quelli in poliestere, come nell'accoppiamento dello stadio, oppure quelli elettrolitici, progettati specificamente per l'audio (Nichicon MUSE).

Il cabinet è composto da quattro parti, con una parte inferiore pesante e ad elevata resistenza, per evitare, in un tale utilizzo ad elevato guadagno, effetti microfonici nocivi. Il pannello inferiore è collegato a massa in un unico punto, per fornire un'eccellente protezione dalle radiazioni magnetiche vaganti. Anche la scheda elettronica è stata progettata con grossi piani di massa. Il The Vinyl è presentato come elegante, robusto e dall'aspetto pratico. Non ci sono mode passeggere né ornamenti sfarzosi, solo un'onesta e buona ingegneria audio che mette al primo posto la musica.

[Stadio phono The Vinyl - vista posteriore]

L'ascolto

Con poco altro da dire sulla macchina, l'ho collegata e ho ascoltato un sacco di dischi. Quello che ho sentito si lasciava ascoltare volentieri. C'era un equilibrio che rendeva molti dischi interessanti. Prendete Moroccan Roll dei Brand X: ben equilibrato, nulla da obiettare, dinamica elettrizzante e tono allettante. Poi, Pulsion, di Jacques Loussier, un album di musica da pianoforte accompagnata dalla batteria, mancava di spinta e impatto. La batteria suonava un po' piatta - i colpi sulla pelle erano attutiti, come se si sbattesse uno zerbino umido - e il timbro non era del tutto convincente.

Perplesso, ho regolato i DIP switch per impostare un'impedenza di carico differente. La mia Hana EL richiede almeno 400 Ω. Pertanto ho provato a impostare il valore a 560 Ω. Working On a Dream (la versione a due dischi), di Bruce Springsteen, era ascoltabile, ma non proprio esaltante. Poi ho ascoltato qualche altro disco della mia eclettica collezione; alcuni dischi preferiti dal suono super e altri conosciuti come deludenti. Ecco alcuni commenti particolarmente degni di nota.

Kilimanjaro, dei The Teardrop Explodes: con il The Vinyl il suono era più fresco e coinvolgente rispetto a prima. L'interferenza del rumore di superficie di questa stampa del 1980 era minima. La formula magica? Aver impostato il carico su 100 Ω. L'immagine sonora era più bilanciata tonalmente e io mi ero trovato senza sforzo a passare dall'ascolto critico del recensore al piacevole ascolto di un appassionato di musica; e volevo, ancora, alzare il volume! Il tempo passava veloce e non sembrava affatto che stessi svolgendo un lavoro.

James Newton Howard & Friends (registrato in presa diretta su etichetta Sheffield Lab), di James Newton Howard, era stato l'album seguente a essere messo sul piatto. Registrazione molto dinamica, dà un po' da fare all'impianto e con il The Vinyl la semplice strumentazione presentata dal vivo in studio veniva riprodotta in modo notevole e scorreva libera. Non c'era una sensazione di sovraccarico né di costrizione. Il legno, la pelle, il metallo e le chiavi presentavano sfumature ed erano realistici.

Ho cercato nella mia collezione una registrazione dal suono notoriamente piatto. Si tratta della mia copia dell'album Bursting at the Seams (1972) degli Strawbs. Musicalmente parlando è un album interessante, ma la qualità sonora è deludente. Ascoltato con il The Vinyl, il suono era più ricco e meno attutito, con una considerevole atmosfera. A dire il vero, ho evitato questa vecchia (di 45 anni), “articolata” stampa, molto ascoltata, per un po'; tuttavia, è stata una presentazione sorprendentemente bella.

Un altro album molto ascoltato, e quindi molto familiare, usato nel corso degli anni per il soundcheck di così tanti upgrade e componenti da recensire, è Moving Pictures, dei Rush, una stampa originale del 1980. L'immagine sonora è ricca di suoni inusuali, generati dal basso sintetizzato, e di effetti di chitarra, oltre allo stile unico che Neil Peart ha nel suonare la batteria. La registrazione è caratterizzata anche da una buona dinamica, con molta ambienza. Se qualcosa mancava o emergeva, quello è la dimostrazione della capacità del The Vinyl di tradurre in musica ciò che viene raccolto dalla testina. È stata un'esperienza molto notevole, che mi ha ricordato di cosa è capace la riproduzione analogica dal punto di vista musicale ed emotivo.

Come test tonale/timbrico sono passato a Privateering, l'album del 2012 di Mark Knopfler. La sua voce piena e il mix di chitarra acustica ed elettrica (il suo marchio di fabbrica) venivano riprodotti fluidamente, con un contrasto dinamico ottimamente reso. Un vero piacere uditivo, per le orecchie e anche per l'anima.

Un altro dei miei test di autenticità timbrica è costituito da semplici registrazioni di chitarra. Ho ascoltato una vecchia registrazione di Juan Serrano, intitolata !Ole, La Mano!. Molto bella davvero. Il suono delle corde, le distinte percussioni e i colpi sulla cassa erano chiaramente discernibili in questa registrazione, nonché realistici.

Con le impostazioni corrispondenti alle specifiche della Hana EL, il suono complessivo è piacevole - la risposta in frequenza agli estremi non è pronunciata. Se c'è un'osservazione da fare, l'immagine sonora manca un po' di peso. Cambiando le impostazioni MC ho percepito una sottile differenza nella presentazione. Con un po' di (facile e veloce) sperimentazione con le impostazioni del carico, è possibile ottenere un suono molto godibile dalla Hana abbinata al The Vinyl. Non mi sono attenuto rigidamente alle indicazioni del produttore, sono state le mie orecchie che mi hanno guidato al suono che mi è piaciuto; ed è giusto così.

Conclusioni

Con considerevole emozione, tempo, fatica e denaro investiti nel collezionare dischi nell'arco di quattro decenni, a volte ho avuto la sensazione che la catena analogica fosse, in un certo modo, l'anello debole del mio impianto. È facile credere che una qualità sonora deludente sia dovuta a debolezze o difetti del giradischi e/o braccio e testina. Che dire del ruolo vitale dell'interprete ricoperto dal pre-phono? Non che le mie apparecchiature siano malfunzionanti o inadeguate. Semplicemente, nel profondo, sono un indagatore. Mi sono domandato, semplicemente, se l'aspirazione della QHW Audio, rendere l'ascolto dei dischi l'anello forte per l'appassionato di musica, possa essere il passo avanti successivo nella riproduzione musicale. Il The Vinyl è l'anello mancante? La proposta di valore è un pre-phono che non sia l'anello debole né semplicemente un incompetente. Il The Vinyl riesce nell'intento?

Concludo dicendo che il The Vinyl non è certo un incompetente e che soddisferà le esigenze di molti appassionati di musica, anche nel caso di prolungate sessioni di ascolto, senza affaticare troppo, con la sua facilità d'uso, la sua versatilità e un funzionamento di qualità silenzioso. Ho apprezzato il tempo trascorso con questo prodotto, che non si faceva notare ma svolgeva semplicemente il suo lavoro, e lo svolgeva molto bene. Naturalmente, i grandi dischi hanno suonato alla grande, ma anche alcuni che sono restio ad ascoltare sono stati ben lontani dall'essere deludenti. Un valido concorrente per una seria lista ristretta.

Notizia dell'ultima ora: mentre concludo la mia recensione, ho appena saputo che sarà disponibile un nuovo alimentatore. Pertanto, ho intenzione di riascoltare presto il The Vinyl per un aggiornamento di questo articolo.

Impianto
Giradischi The Wand Turntable 14-4, Nuova Zelanda
Braccio The Wand Plus, Nuova Zelanda
Testine Hana EL, Giappone; Gold Note Vasari Red, Italia
Amplificatore Integrato a valvole Black Ice Audio FX10, USA
Diffusori Audio Pro Avanti 100DC, Svezia
Cavi Supra Cables Sword e EFF-ISL (di segnale), LoRad (di potenza) e filtri, Svezia
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