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Prodotto: Ricevitore di rete Yamaha R-N500
Produttore: Yamaha - Giappone
Costo (appross.): 400€
Recensore: Maarten van Casteren - TNT UK
Data recensione: Dicembre, 2014
Traduzione: Gian Luca Scappini
Il "retrò" va molto in questo periodo, e in qualche modo la cosa mi piace. Una Mini o Fiat 500 di oggi non mi attrarranno mai quanto le originali, ma hanno la comodità e la sicurezza di un'automobile moderna, con l'aspetto di un'icona dello stile. Il meglio dei due mondi, a volerla prendere dal lato positivo. L'audio non è immune da questa moda, basta dare un'occhiata a questo ricevitore Yamaha. Sembra sia arrivato direttamente dagli anni '70, invece è un prodotto assolutamente nuovo. Sì, si tratta di un apparecchio radio FM, ma anche di un riproduttore musicale di rete.
A dire il vero, non ricordo l'ultima volta che ho avuto a che fare con un ricevitore stereo vero e proprio. Quando ero giovane era l'oggetto da avere: una combinazione pratica formata da un ricevitore FM e un amplificatore stereo integrati in un singolo modulo. E questo è ciò che effettivamente è lo Yamaha R-N500, oltre ad altre cose. Sì, contiene veramente un ricevitore stereo AM-FM appartenente all'antiquata radio analogica. Racchiude anche uno stadio phono, controlli di tono, bilanciamento stereo e persino di "loudness"! Non mancano neppure la configurazione diffusori A-B e l'uscita cuffia. Tutto questo sarebbe stato perfettamente normale negli anni '70, ma quaranta anni dopo in effetti non è più lo standard. Anche l'aspetto viene direttamente dal passato. Nel caso si pensi che stia esagerando, quando è stata l'ultima volta che si è visto un cavo di alimentazione integrato in un componente?
Ok, lo Yamaha ha l'aspetto e sembra funzionare un po' come un dinosauro, ma fortunatamente contiene anche un DAC e una connessione alla rete Internet. È pure dotato di Apple Airplay e, in segno di lungimiranza, è stata inclusa la funzione Spotify Connect, della quale parlerò più avanti. Può anche riprodurre file, e non solo, da un NAS (Network Attached Storage, N.d.T.), oltre che da una chiavetta USB inserita nell'apposito connettore posto nella parte frontale. Sono incluse le entrate digitali ottiche, coassiali e USB in modo che sia difficile non essere in grado di suonare musica digitale con questo Yamaha. Per una riproduzione analogica ci sono ingressi linea, un ingresso phono MM ed un'uscita linea per il subwoofer.
In bella vista, dopo tutte queste funzioni, c'è un amplificatore stereo integrato con i suoi 80 watt nominali, che ne fa una delle più complete e moderne soluzioni compatte del momento. E non sfigurerebbe vicino al proprio giradischi e alla collezione di vinili!
C'è molto da provare qua e sembra che funzioni proprio bene. Non ho incontrato assolutamente alcun problema. Il telecomando incluso è un po' "plasticoso" ma funziona e a questo livello di prezzo non ci si possono aspettare piastre di alluminio. Il display è molto buono e facile da leggere. Funziona tutto facilmente: Airplay, Spotify Connect, riproduzione di file da chiavetta USB, ingressi digitali ed analogici. Si collega il tutto, si preme il pulsante "Play" e si va. Ancora, proprio come negli anni '70.
Il riproduttore può essere gestito da un applicazione, che controlla anche la riproduzione dei file. Ho usato l'iPad ed ha funzionato bene, ma devo ammettere che nel complesso è un po' elementare. L'applicazione OPPO va meglio, sebbene pure questo non funzioni bene come desidererei.
La funzione che trovo veramente interessante per me è lo Spotify Connect. Ciò significa che si può usare Spotify su ogni apparecchio, il proprio telefono, tablet, PC, Mac, ecc. e scegliere lo Yamaha come dispositivo per riprodurre la musica. Questo non implica che si possa inviare musica dal proprio tablet o telefono allo Yamaha. Il tablet fa da interfaccia utente, permettendo di selezionare la musica. Contatta cioè lo Yamaha e gli dice che cosa riprodurre tramite la sua connessione di rete. Ciò significa che tutto il processo relativo al suono avviene all'interno dello Yamaha, senza l'adozione di un clock esterno o di una connessione separata per mandare la musica dal tablet allo Yamaha stesso. In teoria, si tratta di una soluzione molto più flessibile e superiore, ad esempio, dell'uso dell'Airplay.
Cosa aspettarsi da un componente tipo coltellino militare svizzero che include un amplificatore relativamente potente e costa meno della metà del mio riproduttore blu-ray OPPO? Non molto ad essere onesti, ma ho dovuto presto ricredermi. Quando lo Yamaha è arrivato, avevo ancora in giro le casse Magneplanar M1.7 e non ho potuto resistere dal testarlo con loro. Non mi aspettavo che si comportasse bene e ne sono stato veramente e piacevolmente sorpreso, fin dalla prima traccia. Quest'aggeggio non è per niente male! Non male davvero!
Ok, i moduli dell'Hypex NC-400 avevano fatto un lavoro migliore, ma la differenza è stata meno significativa di quello che avrei mai pensato. Lo Yamaha è un poco più debole nei bassi, in qualche modo meno dettagliato nelle frequenze medie e meno sofisticato in gamma alta, ma non si può dire che abbia suonato male. A dire il vero, me lo sono goduto!
Anche l'Airplay del mio iPad ha suonato davvero molto bene e quando sono passato a Spotify Connect la qualità del suono è migliorata ancora un po'. A dire il vero, l'ingresso digitale dell'OPPO ha lavorato molto bene, come pure l'ingresso analogico. I controlli di tono e dei bassi possono essere bypassati, con un apprezzabile miglioramento del suono. Altrimenti, basta attivare i controlli di tono per un ascolto in sottofondo e disattivarli per ascolti impegnativi a volume pił alto. È bello avere l'opzione dei controlli di tono, e qualche volta è ancor meglio poterli disattivare.
A questo livello di prezzo e con tali caratteristiche ci sarà sempre un elemento di compromesso nel suono, ma in questo caso il risultato complessivo è veramente molto buono, senza punti di debolezza veri e propri. Se il ricevitore può suonare più o meno bene gestendo diffusori relativamente difficili e rivelatori come le M1.7, allora non ci si può lamentare. Qualsiasi debolezza si evidenzia chiaramente solo in un confronto diretto con un amplificatore o fonti sonore migliori, ma ascoltato da solo lo Yamaha è perfettamente soddisfacente. Ha sufficiente peso e capacità di gestione della musica rock e allo stesso tempo è raffinato a sufficienza per il jazz e la classica.
Sospetto che, per la maggioranza delle persone, me incluso, questo ricevitore potrebbe essere tutto quello di cui si ha bisogno, anche in termini di qualità sonora. Ovviamente, se si avesse intenzione di spendere circa duemila o più euro per una coppia di diffusori, allora si vorrebbe spendere di più, in sorgente ed amplificatore, di questo Yamaha. Ma questo ricevitore, con la maggior parte dei diffusori comunemente adottati, se la caverebbe e sarebbe in grado di gestirli a dovere.
Potremmo provare a dire che si tratta di un affare? A questo livello di prezzo credo sia giustificato. Il set di caratteristiche risulta anomalo, trattandosi di un insieme allo stesso tempo in stile retrò e contemporaneo, ma è stato tralasciato veramente poco. A mio avviso, per la maggioranza di noi, la funzione Airplay risulterà estremamente comoda, ma se si usano sia Spotify che il vinile, allora questa macchina è fatta apposta. E se si ha a che fare con qualsiasi cosa che non sia un impianto surround, questa apparecchiatura è tutto quello di cui si ha bisogno. Anche solo come riproduttore di rete, ha un valore eccezionale.
La qualità del suono è stata la sorpresa più grande. Potrebbe non essere considerato di fascia alta, ma non ne è molto distante.
© Copyright 2014 Maarten van Casteren - maarten@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com
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