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Amplificatore valvolare Yarland M34 (KT66)

Fatto in Cina - venduto in Europa

[Yarland M34 (qui con le EL34)]
[English version]

Prodotto: Amplificatore valvolare Yarland M34 (KT66)
Costruttore: Yarland Audio - Cina
Distributore per l'Italia: AAAVT - Italia
Costo: 545 €

Recensione: Nick Whetstone - TNT UK
Data di pubblicazione: Dicembre 2008
Traduzione: Roberto Di Paola

Quando si comincia a invecchiare e si confronta il "prima" e il "poi", si può sempre raccontare dell'enorme differenza... Quando cominciai ad acquistare hi-fi, al confronto con molti altri hobby, si trattava di un passatempo piuttosto costoso, almeno se si intendeva possedere qualcosa di valido. Nei cambiamenti che nel tempo hanno riguardato il mio impianto, non ho mai preso in considerazione le valvole, principalmente perché un ampli valvolare era sempre ben più costoso di uno a stato solido. Anche quando i prezzi della hi-fi hanno cominciato a scendere non risultava facile trovare un ampli valvolare a basso costo. Pare tuttavia che anche qui le cose siano cambiate, con i cinesi che producono continuamente quelle che sembrano le copie di qualunque circuito a valvole mai concepito. E se si guarda ai prezzi, viene spontaneo chiedersi come faranno mai a spedirli tanto lontano.

Chiaramente tutto ciò può sembrare troppo bello per essere vero. Per molti imbarcarsi in trattative con aziende che si trovano in Cina, o anche a Hong Kong, è un rischio inaccettabile. Anche acquistare tramite Ebay è una pratica che solleva dubbi sulla garanzia o sulle eventuali riparazioni. Cominciamo allora a preoccuparci dell'affidabilità, della sicurezza, della qualità dei componenti e così via; tutti abbiamo storie da raccontare sul "fatto in Cina"! Quindi per coloro che sono attratti dal basso prezzo, ma preferirebbero trattare con un distributore europeo, l'italiana AAAVT fornisce un'ampia gamma di amplificatori a valvole, stadi phono ecc, rendendo più sicuri gli eventuali propositi di provare questi prodotti. Chiaramente ogni apparecchio venduto da un'azienda europea deve essere conforme alle normative vigenti in termini di sicurezza. E se qualcosa dovesse andare storto, voi potrete far riferimento a un distributore europeo soggetto alle disposizioni di legge dell'Unione; e ciò va ad azzerare la gran parte dei rischi che si possono correre acquistando direttamente in Cina.

La AAAVT ci ha dato la possibilità di scegliere, molto gentilmente, il prodotto che volevamo recensire dal proprio catalogo. Chiaramente avremmo potuto provare a chiedere qualcosa di altissimo livello, ma io ero maggiormente interessato a mettere le mani su un oggetto che fosse accessibile a budget più modesti; e magari che fosse un'alternativa diretta a un amplificatore a stato solido di prezzo medio. Avendo un'esperienza limitata con le valvole, mi sono consultato con un paio di amici più esperti di me sul tema, e infine ho deciso che lo Yarland M34 sarebbe stato un buon candidato per questa recensione. Si tratta di un prodotto venduto per 550 Euro, e non rappresenta l'apparecchio meno costoso distribuito dalla AAAVT, perciò io speravo che le sue performance fossero di buon livello. Se aveste voglia di provare il suono delle valvole da voi, e se il vostro budget fosse molto ristretto, la AAAVT offre amplificatori valvolari per l'assurda somma di... 245 euro!

L'M34 che mi è stato spedito impiega, in uscita, le KT66. Le valvole presenti in questa unità sono state modellate sulle vecchie GEC Genalux KT66. L'ampli ha un'estetica gradevole con un frontale in legno dolcemente curvato che contrasta piacevolmente con il nero del solido metallo e con un coperchio superiore lucidato che riflette lo sfavillio delle valvole. Il funzionamento dell'M34 mi sembra in classe A, ed eroga circa 35 Watt per canale, una potenza sufficiente per la maggior parte dei diffusori e certamente per quelli che gli ho collegato, che sono abbastanza efficienti. Si tratta di un amplificatore integrato con tre ingressi, un attenuatore per il volume e un interruttore d'accensione sul frontale.

È arrivato ottimamente imballato: una scatola di cartone robusto e un'abbondante schiuma rigida da imballaggio proteggevano completamente l'amplificatore da eventuali danni durante il trasporto; le valvole sono fornite in una scatola separata. A una prima occhiata, la qualità costruttiva e le finiture mi sono sembrate di ottimo livello. L'ho trovato piacevole alla vista, e non ho avuto affatto l'impressione di maneggiare qualcosa di economico e "ballerino". Non c'era nulla di lasco o fragile, alla vista e al tatto dava la sensazione di essere fatto per durare!

È necessario giusto qualche minuto - seguendo le istruzioni a corredo - per installare le valvole. Se non l'avete mai fatto non preoccupatevi, si tratta di un'operazione "a prova di idiota". Installate le valvole, l'M34 è pronto per essere collegato all'impianto. A seconda del carico rappresentato dai diffusori, questi si possono connettere alle uscite a quattro oppure otto Ohm. Collegato il cavo d'alimentazione al retro tramite vaschetta IEC, l'ampli è pronto per essere acceso. Ho l'abitudine di controllare sempre se ci sia corrente continua che può danneggiare i diffusori, e in questo caso non ve ne era traccia. Non ho udito nessun rumore all'accensione e solo un lieve click allo spegnimento.

Ho cominciato con l'M34 inserito nel mio secondo impianto. Come al solito, l'ho lasciato suonare qualche giorno per rodarlo, e successivamente, ho cominciato ad ascoltarlo. Il suo suono, tramite le mie casse IPL A2, mi è sembrato affascinante fin da subito. Sono rimasto ad ascoltare più a lungo del previsto per questa prima sessione, mettendo un CD dopo l'altro. Tutto ciò mi ha persuaso del fatto che lo Yarland M34 suonava in modo convincente, e così fiducioso, ho pensato che fosse arrivato il momento di spostarlo nell'impianto principale.

Il mio sistema principale è collegato a dei cloni degli Hawthorne Duet, che dichiarano 6 Ohm d'impedenza, a metà strada tra i quattro e gli otto Ohm disponibili sulle uscite di questo ampli. Inizialmente ho deciso di provare le uscite a otto Ohm. Questa scelta ha dato un suono appena un po' magro (per i miei gusti) ma non tanto da rendere poco godibile l'ascolto. La voce dell'M34 assomigliava a quello dei miei Gainclone. Ma al confronto con questi ultimi, la gamma bassa dello Yarland aveva un peso maggiore, sembrava una specie di Gainclone anabolizzato. L'estremo basso non era il più fermo che io avessi mai sentito, ma nemmeno il più gonfio. La gamma alta era molto buona, chiara e cristallina, e il metallo suonava come metallo. Dopo un paio di giorni, ho provato a connettere i diffusori alle uscite a quattro Ohm e immediatamente ho notato la differenza. Il suono aveva perso quell'accenno di magrezza, e ora tendeva piuttosto al suo contrario. Ma davvero quei due Ohm erano così decisivi perché io non potessi ottenere proprio il suono corretto con i miei diffusori? Comunque, in nessun caso il risultato è stato sgradevole, più che altro, esso dipendeva dall'incisione che ascoltavo. Con certi diffusori, la scelta di usare le uscite da quattro o otto Ohm può essere una questione di gusti personali!

La gamma media era un po' meno trasparente rispetto a quella di un Gainclone: che sia la distorsione delle valvole? Il rumore di fondo era basso, con dei bei silenzi 'scuri' al posto giusto. Anche con i miei dipoli efficienti, per sentire un lieve fruscio, dovevo avvicinare molto l'orecchio ai trasduttori; ma si trattava di un flebile mugolio che diventava inudibile appena mi allontanavo dal pannello frontale.

[Yarland M34 in notturno]Il "suono valvolare" con quella distorsione tanto dolce che molti adorano, era più evidente con le corde, in particolare delle chitarre elettriche e acustiche. Alcune delle mie incisioni preferite, dove le chitarre sono protagoniste, suonavano decisamente seducenti. D'altronde, secondo me, quella stessa distorsione sottraeva un po' di chiarezza alle voci, in tale parametro i miei Gainclone sono più trasparenti. In sintesi, questo ampli ha suonato bene con qualunque tipo di musica, ma direi che si trattava di un "suono divertente" piuttosto che tecnicamente accurato. Ciò detto, certi pezzi erano molto realistici. In generale, l'M34 era molto piacevole, non affaticante, e senza grosse pecche.

Ho notato inoltre che l'ampli sembrava suonare meglio dopo un po' di riscaldamento. Non era necessario lasciarlo costantemente acceso, ma direi che dopo una trentina di minuti dall'accensione dava il suo meglio.

Come potrei quindi riassumere? Il mio primo pensiero è quello di confrontarlo con un ampli che ricordo di aver ascoltato in passato. Di sicuro si tratta di un'alternativa valida a certi amplificatori a stato solido appartenenti alla stessa fascia economica. A questo prezzo, non credo abbia tanti concorrenti tra i progetti valvolari. Nel 1981 comprai un amplificatore Arcam A60 per 228 Sterline inglesi, una cifra equivalente a 672 Sterline d'oggi. Ciò significa che l'M34 costerebbe circa la metà, e se esso fosse stato tra le alternative disponibili allo stesso prezzo nel 1981, sono certo che l'avrei preso al posto dell'A60!

D'altra parte, confrontandolo con altri prodotti concorrenti disponibile sul mercato, con i prezzi attuali, la scelta non sarebbe altrettanto facile. L'M34 mi è piaciuto per le sue varie virtù, tuttavia, mi sento di dire che per consigliarlo entusiasticamente, il progetto dovrebbe ricevere qualche affinamento. Credo che un po' di ottimizzazione possa, in questo caso, dare buoni frutti. Magari vale la pena di provare altre valvole, o forse si potrebbero sostituire alcuni componenti interni, o ancora, si potrebbe ottimizzare il circuito. Ma forse un giudizio giusto per l'ampli è questo: si tratta di un valvolare ben fatto e dalle buone specifiche, il tutto offerto a un prezzo eccezionale. La maggior parte dei possessori di amplificatori valvolari adora comunque le sperimentazioni con i vari tubi, e il costo di pochi condensatori e resistenze "esoterici" non è proibitivo. Così, senza prosciugare il vostro conto in banca, potreste ritrovarvi per le mani un ampli eccellente a un costo abbordabile.

Per quelli tra voi che temono di fornire i dati della carta di credito a un'azienda sconosciuta del far east, AAAVT annulla il fattore di rischio nell'acquisto di affascinanti apparecchi a valvole, e al tempo stesso vi dà la possibilità di risparmiare una bella cifra. Sono certo che la hi-fi stia prendendo questa rotta, e se la qualità è quella proposta con questo Yarland, allora tutto ciò sembra sensato! Alla AAAVT sono molto gentili e capaci, e io consiglio di dare uno sguardo attento al loro vasto catalogo.

© Copyright 2008Nick Whetstone - www.tnt-audio.com

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