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"Hi-Fi forever" - libro di Bruno Fazzini

Abecedario sonico per audiofili

Prodotto: "Hi-Fi forever" - libro
Autore: Bruno Fazzini - Italia
Dettagli editoriali: Pubbl. 2013 da Edizioni Blu Press - suppl. a Fedeltà del Suono nr. 204
Sito ufficiale: www.sophoshiend.com
Prezzo: 35 Euro
Recensore: Lucio Cadeddu - TNT Italia
Recensito: Aprile, 2013

[HiFi Forever di B. Fazzini]

Bruno Fazzini è un personaggio molto noto nel settore HiFi, per i suoi trascorsi da recensore presso la rivista Fedeltà del Suono, per la sua attività commerciale Sophos HiEnd, negozio high-end di Viterbo e per la sua produzione di cavi speciali sotto lo stesso marchio Sophos. Questo libro, di oltre 380 pagine, nasce con l'intento di spiegare l'HiFi a un pubblico vasto, non a caso il sottotitolo è Abecedario sonico per audiofili.

Al suo interno troviamo un linguaggio preciso ma non strettamente tecnico, scelta voluta per farsi capire da un pubblico anche di non addetti al settore. Il primo capitolo è dedicato giustamente alla musica, i suoni, gli strumenti musicali e le caratteristiche che contraddistinguono il suono (dinamica, timbro etc.). Nei capitoli due e tre si tratta un po' di storia dei sistemi di ripresa e di riproduzione e si fa una panoramica delle varie etichette discografiche, quelle di stirpe audiophile in particolare. Il capitolo quattro è dedicato all'ambiente d'ascolto, trattamento dell'acustica ambientale, disposizione dei diffusori e una interessante disamina di alcune sale da concerto molto famose. Da qui in poi si trattano i componenti di un impianto HiFi, capitolo per capitolo (diffusori, amplificazioni, sorgenti, cavi, accessori...).

La lettura è scorrevole, anche se si nota la mancanza di un proofreading professionale, ci sono diverse sviste, e non solo di battitura. Nella prefazione, a cura di Andrea della Sala, c'è persino una frase senza soggetto e senza predicato che evidentemente andava incollata una riga sopra. Anche alcuni termini utilizzati sono talvolta errati (meedrange) o quantomeno inconsueti (welter al posto di tweeter, più volte). Ci sono anche soggetti al singolare accordati con verbi al plurale ("Questa tipologia di prodotti stanno riscuotendo..."). Il termine insonorizzare viene usato come sinonimo di sonorizzare (ad es. pg. 243). Il primo indica la procedura di isolare acusticamente un ambiente mentre il secondo si riferisce al dotare un ambiente di suoni (musica). Evidentemente, non sono sinonimi, anzi.

Il testo è corredato di molte fotografie, tutte in bianco e nero, molte prelevate dal web e ingrandite, dunque inadatte alla risoluzione tipografica. Spesso risultano sgranate o troppo scure. La copertina, infine, è delicatissima e si ondula al solo guardarla :-)
Tutto questo per dire che, forse, dai 35€ richiesti ci si sarebbe aspettati una forma e una sostanza più professionali.

Per quanto riguarda i contenuti, che immagino siano quelli di maggiore interesse per il lettore, non si può non plaudire allo sforzo enciclopedico profuso: tantissimi i temi trattati e tutti con un approccio umanistico abbastanza piacevole. Personalmente, però, sono in disaccordo con molte affermazioni che fanno parte di quelle che io chiamo leggende metropolitane dell'HiFi. Tanto per citarne qualcuna: i woofer grandi sono più lenti di quelli piccoli perché sono più pesanti. Questo sarebbe vero a parità di motore ovvero di complesso magnetico...ma, come in tutte le cose dove intervengono la cinematica e la dinamica, è solo una questione di rapporto peso/potenza. Altrimenti si potrebbe affermare che una Ferrari California (quasi 1800 kg!) debba essere più lenta di una Fiat Seicento (circa 700 kg!), solo perché pesa molto di più. Per fortuna, per i clienti Ferrari, così non è.
Altro luogo comune è quello del suono delle algide amplificazioni in Classe D (cito testualmente: dall'algido carattere sonico)...tutte algide? A me pare invece che, ad esempio, tra il suono Hypex e quello NuForce ci passi un oceano di differenza.
Infine, non poteva mancare (pg. 253) quello sulla potenza degli amplificatori: 50 watt a valvole equivalgono a 100 watt a stato solido. Come possa un diffusore accorgersi se a fornirgli i watt sia un dispositivo a valvole o a transistor resta, per me, un mistero insondabile. Il watt è un'unità di misura della potenza, non è suscettibile di interpretazioni audiofile.

Il libro arricchisce l'esposizione dei concetti con esempi e foto o descrizioni di prodotti. Non mi aspettavo niente di diverso, in fondo l'autore è titolare di un negozio HiFi, ma molti marchi che sono citati sono commercializzati da Sophos, quindi non è una sorpresa trovare nominati più volte Gamut, BAT, Tidal, Manley, Plinius, Vienna, Gato...e altri. Trattandosi di abecedario per audiofili mi sarei aspettato forse marchi più noti al grande pubblico, dubito fortemente che un principiante conosca molti dei marchi citati. Il rischio è quello di lasciar credere che questi siano i marchi più diffusi e conosciuti il che, evidentemente, non è vero. E non sono neppure marchi che si possano consigliare a un neofita, visti i costi e la difficoltà nel reperirli sotto casa.

Allo stesso modo, ho trovato una vistosa forzatura e una piccola scivolata di stile l'affermare che i diffusori Max Research La Fenice siano un vero riferimento per la categoria. La parola riferimento ha un significato ben preciso e in genere viene utilizzata per prodotti che più o meno unanimemente e a livello internazionale sono considerati delle pietre di paragone. Non credo che questo si possa affermare per questi diffusori ma non perché non lo meritino (non li conosco) ma perché manca quel consensus necessario per elevarli a tale status. Una semplice ricerca con Google con parola chiave "Max Research La Fenice" produce quattro (4) risultati (oggi, Aprile 2013). Tre sono relativi a notizie sulla presentazione del prodotto e uno è un link da un forum di discussione. Per un riferimento nella sua categoria, francamente, mi pare un po' poco.

Ancora, e sempre di medesimo scivolone si tratta, non si possono criticare diverse macchine di alto livello nate per la musica liquida (Meridian e Linn, queste sì universalmente apprezzate!) solo per dire che la soluzione ideale è, di nuovo, il lettore Interface di Max Research. Per i cavi, ovviamente, non potevano mancare le citazioni per i prodotti di casa ovvero i Sophos. Per chiarire il mistero, bisogna ricordare che Max Research è creatura di Massimo Piantini, partner dell'autore per diverse iniziative nel campo dell'HiFi, mentre Sophos è il marchio dello stesso negozio di Fazzini. Per carità, va bene tutto, ma non chiederei mai all'oste se il suo vino è buono. D'altra parte, mi aspetto che l'oste scriva che ha dell'ottimo vino da vendere, ovviamente.

Sfrondato da questi pur nobili intenti (promuovere prodotti nei quali si crede fino in fondo) il testo sarebbe apparso più indipendente e universale. Così sembra, a tratti, una brochure promozionale a fini commerciali. Un vero peccato.

La più grave mancanza in tutto il libro è, tuttavia, un'altra. Trattandosi di "abecedario" per audiofili (a dire il vero ci vorrebbe una B in più) uno avrebbe potuto aspettarsi una qualche indicazione degli ordini di grandezza coinvolti. Mi spiego: se acquisto un manuale sulla pesca d'altura mi aspetto di vederne spiegati i concetti base (e fin qui ci siamo) ma anche di farmi un'idea di quanto dovrei spendere per ottenere certi risultati. Ebbene, in tutto il libro manca anche una semplice indicazione dei costi, persino dell'ordine di grandezza delle cifre in gioco.
Uno che acquista il libro sperando di capire quanto debba spendere per acquistare certe cose (1000, 10.000, 50.000€?) resterà deluso perché al massimo leggerà di oggetti molto costosi, termine generico che, per un uomo della strada, potrebbe tranquillamente tradursi in cifre per noi ridicole. Per la maggior parte delle persone (e dunque dei possibili neofiti interessati all'abecedario) già 1000€ sono una cifra ragguardevole per un intero impianto HiFi. Se non ricordo male (potrei sbagliarmi, 380 pagine sono tante) l'unica volta che si cita una cifra è quella di un pre fono Zanden da 22.000€ (ventiduemila) e del piccolo pre ProJect da 100€. Da un lavoro che sarebbe, cito testualmente dalla prefazione, "improntato volutamente a coinvolgere il neofita" mi sarei aspettato qualcosa di molto diverso. Se pensassimo davvero di coinvolgere i neofiti in questo modo, forse dovremmo interrogarci sul significato stesso del termine neofita (dal latino: nuovo adepto, colui che muove i primi passi all'interno di una qualsivoglia disciplina).

Conclusioni

Sfrondato da certi scivoloni e arricchito di indicazioni sugli ordini di grandezza delle cifre in gioco questo libro avrebbe meritato un pieno plauso. Si tratta di un'opera molto ricca ed estesa, quasi enciclopedica che però, a mio parere, si rivolge più ai soliti lettori di riviste che a un pubblico davvero generalista. Complimenti all'autore per lo sforzo profuso nel rendere semplici dei concetti talvolta ostici e per il grande lavoro svolto, pur con tutti i distinguo che mi son sentito in dovere di fare.

Disponibilità

Questo libro è disponibile attraverso il sito dell'autore o presso l'online shop della Blu Press.

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Copyright © 2013 Lucio Cadeddu - direttore@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com

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