[Prova d'ascolto] Test a confronto tra due subwoofer: Audio Physic Luna VS Audiovector R SUB Arreté

1) Prodotto: Subwoofer Audio Physic Luna
Costruttore: Audio Physic - Germania
2) Prodotto: Subwoofer Audiovector R SUB Arreté
Costruttore: Audiovector - Danimarca
Prezzo appross.: $4,500 (Audiovector R SUB Arreté) - $4,000 (coppia di Audio Physic Luna)
Test sample gentilmente forniti da: Altitudo Audio - Canada
Recensore: Henry Venema - TNT-Audio Canada
Recensito: Marzo, 2024

Permettetemi di iniziare ringraziando in modo speciale Leonid di Altitudo Audio di Winnipeg per avermi fornito sia il subwoofer Audiovector R SUB Arreté ($ 4500) che la coppia di subwoofer Audio Physic Luna ($ 2000 ciascuno) per questa recensione. Inoltre, ha gentilmente pagato la spedizione fino a casa mia a Brandon, Manitoba, Canada. Una persona esperta e gentilissima.

Avendo sentito così tante storie sulla difficoltà nell'integrare i subwoofer con i diffusori, sono sempre stato diffidente nei confronti di questo componente. Il mio livello di ansietà era alto e pensavo che aggiungere qualcosa di nuovo al mio sistema ben temperato avrebbe potuto comprometterne le prestazioni. La mia speranza era che i subwoofer riempissero l'ottava inferiore che pensavo mancasse ai miei altoparlanti.

Il subwoofer Audiovector è arrivato a casa, annunciato da una leggera bussata alla mia porta. Ho spinto la scatola da 60 libbre (circa 30 kg) su per le scale fino alla mia stanza d'ascolto. Ho aperto una scatola ben imballata rivelando un bellissimo sub avvolto in fibra di carbonio con i lati curvi, una versione mini delle mie trappole per i bassi. Ho posizionato il sub direttamente tra i miei diffusori principali e l'ho arretrato di circa 6 pollici (15 cm) dal piano frontale dei miei altoparlanti. Il sub è dotato di un driver in carbonio a lunga escursione da 10 pollici (25 cm) rivolto in avanti e di un radiatore passivo da 10 pollici rivolto verso il basso. Viene fornito con ingressi a livello di linea e un connettore Speakon di alto livello con cavo di alta qualità lungo 5m per il collegamento ai morsetti del mio amplificatore. Il collegamento è stato molto semplice. La manopola del crossover variabile è stata impostata sui 50Hz, che è diventata la prima posizione per la mia sessione di ascolto.

Per prima cosa ho collegato il sub tramite il cavo e l'ingresso di alto livello. Dopo un'ora mi sono reso conto che il mio amplificatore a valvole non aveva la spinta sui bassi che mi aspettavo. Il sub si integra perfettamente con i miei altoparlanti, basta una piccola regolazione del livello del sottovolume ed è pronto. Tuttavia, il suono mancava di articolazione e definizione. Sono passato alla connessione a livello di linea con una coppia di cavi di segnale QED di 3 m (anche questi mi sono state prestati da Leonid). Questa operazione ha portato un miglioramento significativo. Il basso era più teso, più profondo e più definito. Dopo aver aggiustato i livelli di volume, ho iniziato a giocare con la frequenza di crossover abbassandola fino a 30 Hz. Pessimo risultato! Ha trasformato il subwoofer in un suono di basso di una sola nota, che era esattamente la cosa di cui ero preoccupato nell'inserire il subwoofer nel mio sistema audio. Cerco prestazioni audiofile e non uno stereo da festa. Poi ho alzato la frequenza di crossover fino ai 60 Hz. Questa è stata la posizione migliore e il punto in cui ho davvero iniziato ad analizzare la prestazione di questo componente.

I miei diffusori principali hanno una risposta piatta fino ai 30 Hz, quindi il sub non ha aggiunto molti bassi, quanto basta per completare il suono. Ovviamente c'erano bassi più profondi e una buona solidità delle note basse, ma il miglioramento principale è stato un ampliamento del palcoscenico e l'energizzazione dell'aria nella stanza. Il palcoscenico aveva una pienezza meravigliosa, riempiendo l'intero spazio tra i diffusori ed estendendosi ben oltre. Era un suono meraviglioso, da parete a parete. La mia unica lamentela è stata la modifica alla gamma media che è stata un po' assottigliata.

Poi è arrivata la coppia di subwoofer Audio Physic Luna. Bellissimi cubi laccati piano black con un woofer in carta da 9 pollici (23 cm) con emissione verso il pavimento. Li ho posizionati in mezzo e accanto ai miei altoparlanti. I Luna sono dotati solo di ingressi di linea, il che ha reso facile la scelta della configurazione. Avere una coppia stereo ha fatto un'enorme differenza rispetto al singolo sub Audiovector. Il palcoscenico sonoro era ancora più ampio, più corposo e energizzava l'aria, mentre il sub Audiovector respingeva il suono e aveva un palcoscenico sonoro leggermente meno espanso. Entrambi i subwoofer hanno rifinito le note basse che i miei altoparlanti non riuscivano a completare. Ciò è stato particolarmente evidente ascoltando Riveria Paradise degli SRV. Questa traccia ha un po' di quel basso a una sola nota, ma i subwoofer hanno attenuato piacevolmente la risposta complessiva dei bassi. I Luna non andavano in profondità come l'Audiovector, ma erano più melodiosi con una migliore articolazione delle note. I Luna eccellono nell'aprire la gamma media in alcune registrazioni. In particolare, la voce di Ray Lamontagne in Empty tende ad essere sottile e roca, ma con i subwoofer la sua voce era più ricca e morbida. Poi è arrivata la mia registrazione di prova definitiva: The Drums of Jiangzhou. Dal martellamento degli enormi tamburi ai suoni più morbidi, compresi i trilli in sottofondo, i Luna hanno reso tutto migliore. Il palcoscenico sonoro si è ampliato, si poteva sentire chiaramente la consistenza della superficie del tamburo, anche da quale lato venivano colpiti. La sottile variazione tonale della batteria è stata chiaramente rivelata. Le leggere variazioni di tono mi hanno regalato un sorriso. Sebbene non sia stata un'esperienza propriamente religiosa, mi si sono rizzati i capelli sulla nuca mentre alzavo il volume di ascolto di questo CD fino a 11. Wow, che dinamica fantastica.

Però, per quanto buoni siano questi subwoofer, ho un problema con entrambe le configurazioni. A seconda della registrazione, ho continuato a spegnere e accendere i subwoofer. Troppe registrazioni digitali hanno i bassi troppo alti. Ho regolato i livelli del volume dei subwoofer per cercare di compensare il sovraccarico dei bassi, ma dovevano essere abbassati così tanto che avevano un effetto minimo o nullo sul suono. Troppe registrazioni digitali esaltano i bassi, compromettendo così l'equilibrio generale del mio sistema nella mia stanza d'ascolto. Ad esempio, I/O di Peter Gabriel è particolarmente colpevole di questo crimine, in compagnia di diversi brani di Diana Krall. Nella maggior parte dei casi questo problema non si manifesta con sorgenti analogiche.

Uno degli evidenti vantaggi derivanti dall'avere dei subwoofer nel mio sistema è stato l'effetto di ascolto a basso volume. I subwoofer hanno dato una buona base e pienezza alla musica rispetto al suono sottile che ottenevo a volumi più bassi.

Entrambi i subwoofer sono stati un'ottima aggiunta al suono complessivo del mio sistema. Tuttavia, la gamma media è diventata leggermente più chiara, ma anche più secca e snella. Come accada che i bassi profondi possano cambiare la gamma media va oltre la mia comprensione e non ho trovato una buona spiegazione per questa anomalia acustica. Forse per riuscirci avrei bisogno di una laurea in Acustica. Questo cambio nella banda media è diventato un vero problema per me. Alla fine, per quanto buoni siano questi subwoofer, alterare la gamma media del mio sistema audio finemente temperato era troppo. C'era uno svuotamento del calore di quella parte delle spettro a cui ero così abituato e che amo moltissimo. D'altra parte, in un sistema particolarmente caldo questo potrebbe essere un vantaggio, ma per me è stato un killer. Alla fine, ho preferito l'articolazione dei bassi dei miei altoparlanti che creavano un palcoscenico più “naturale” rispetto ai subwoofer.

Conclusioni

In conclusione, ho preferito la coppia stereo dei Luna rispetto al singolo Audiovector. Forse se avessi la possibilità di provare una coppia di Audiovector, potrei cambiare idea, ma sarebbe un investimento da un sacco di soldi. Penso che i Luna abbiano un rapporto qualità/prezzo molto migliore e sarebbero un abbinamento fantastico per dei diffusori da supporto. Con i miei altoparlanti che sono in grado di riprodurre delle frequenze sufficientemente basse, mi sono reso conto di non aver bisogno di bassi aggiuntivi. Tuttavia, questi sono due subwoofer molto buoni che posso consigliare caldamente con l'unica esitazione che potrebbero influenzare negativamente la gamma media del vostro impianto. Forse se avessi un periodo di valutazione più lungo, troverei che la gamma media suona più naturale rispetto alla mia esperienza iniziale. Comunque, questo è stato un bell'esperimento che consiglio a ogni audiofilo di riprodurre.

DISCLAIMER. TNT-Audio non è né un negozio, né un azienda HiFi, né un laboratorio di riparazione di componenti HiFi. Non vendiamo nulla. È una rivista di divulgazione tecnico-scientifica 100% indipendente che non accetta pubblicità, banner o richiede abbonamenti e registrazioni a pagamento ai propri lettori. Potete sostenere la nostra indipendenza tramite una piccola e volontaria donazione PayPal. Dopo la pubblicazione di una recensione, gli autori non trattengono per sé i componenti in prova, se non per una valutazione a lungo termine che includa il confronto con prodotti simili in prova a breve distanza di tempo. Di conseguenza, tutti i contenuti delle recensioni sono prodotti senza alcuna influenza né editoriale né pubblicitaria. Le recensioni, positive o negative, riflettono le opinioni indipendenti degli autori. TNT-Audio pubblica eventuali repliche delle Aziende, condizionatamente al diritto di controreplica dell'autore stesso.

Audio Physic Luna VS Audiovector R SUB Arreté

Sub Par? (Al di sotto dello standard?)

Conclusioni