Prodotto: diffusori da pavimento Diesis Akis
Costruttore: Diesis - Italia
Prezzo al pubblico: 1.744 $/Euro (coppia)
Recensore: Lucio Cadeddu
|
Diesis è una nuova Azienda italiana in quel di Perugia che si affaccia nel già popoloso mercato dei diffusori HiFi e lo fa "in full force", come si dice, ovvero con una linea di tre diffusori da pavimento, il più piccolo dei quali è il modello Akis in prova.
La filosofia progettuale di Roberto Spera della Diesis è interessante. Ha delle idee ben precise su come un diffusore HiFi deve suonare e per il raggiungimento di questo obiettivo è disposto ad utilizzare soluzioni inconsuete e talvolta controcorrente.
Il mio primo contatto con Diesis è avvenuto attraverso la curiosa pubblicità del modello Neuter apparsa per diversi mesi sulla rivista FdS: una bella ragazza bionda vicina al diffusore con didascalia Loro sono Neuter, lei no.
Molto anni '70, pensai allora...mi ricordava le pubblicità ammiccanti di quegli anni tipo Lei, lui e...Sansui o altre sullo stesso tenore. Un ritorno al passato? Un prodotto per nostalgici degli anni '70? Niente di tutto questo, il diffusore Diesis Akis si presenta come un prodotto estremamente moderno ed al passo coi tempi, anzi, al contrario di molti illustri colleghi, è già "full CE compliant", come si dice, cioè rispettoso delle severe normative CE sulla sicurezza. Quindi: connettore Speakon Neutrik per il collegamento all'ampli, parallelato, per fortuna, con una singola coppia di morsetti tradizionali coperti da tappi in massello e griglia frontale a rete metallica per la completa protezione degli altoparlanti.
Per il resto si tratta di un due vie da pavimento della tipologia "torre", piuttosto pesante e discretamente rifinito. Il woofer è un Focal dotato di rifasatore centrale ed il tweeter sembrerebbe di provenienza scandinava. Dico sembrerebbe perchè mi è stato proibito di smontare gli altoparlanti (che sono avvitati ed incollati) e lo stesso Spera si è mostrato piuttosto reticente nel rivelare marca e sigla dei drivers utilizzati.
Idem dicasi per il caricamento, un reflex frontale in tripla camera, se non ho capito male, mentre il crossover è di tipo serie. A domande più precise, Roberto Spera si è trincerato in un religioso silenzio, necessario, a suo dire, per tutelarsi da eventuali copie.
Quindi non vi so dire nient'altro, se non che i dati dichiarati sono:
Le Akis sono state ascoltate in diverse condizioni e per un periodo di tempo sufficientemente lungo (circa tre mesi) nel mio ambiente principale (30 mq).
Come dicono gli inglesi, la prova pratica conta più di mille parole. Secondo Roberto Spera la gran parte dei diffusori HiFi attuali ha una risposta in frequenza (misurata in ambiente) calante verso le alte frequenze ragion per cui i suoi diffusori dovrebbero avere una risposta piatta.
Non ho grafici che possano testimoniare questo, né sono disponibili sul sito della Diesis a conferma delle affermazioni fatte, pertanto mi vedo costretto a basarmi sulla mia esperienza d'ascolto e sulle impressioni mie e di un panel di altri 3 audiofili che hanno avuto modo di sentirle suonare in casa.
Premetto, a scanso di equivoci, che il mio ambiente d'ascolto è piuttosto neutro e ben bilanciato, né troppo assorbente né troppo riflettente (tappeti, tendaggi, scaffalature con libri e dischi etc.) e che gli apparecchi che uso come riferimento sono di classe di prezzo molto superiore a quella delle casse in prova.
Le Diesis Akis hanno un bilanciamento timbrico spostato decisamente verso l'alto ed all'ascolto di qualunque genere musicale è la gamma medio-alta a dominare la scena. Non fraintendetemi, non si tratta di un diffusore sgraziato, poichè l'elevata qualità dei drivers utilizzati consente bassissima distorsione e un livello di godibilità del messaggio sonoro davvero molto elevato.
È solo che la gamma medio-alta appare molto più avanti rispetto a tutto il resto. In questo modo, piatti della batteria, voci femminili, triangoli e tutti gli strumenti ad emissione prevalente in gamma medio-alta vengono in avanti con decisione, puliti, precisi e raffinati, ma pur sempre parecchio in evidenza.
Perplesso dall'insolito equilibrio timbrico le ho tentate davvero tutte, ho persino collegato un amplificatore Krell che avevo in prova nello stesso periodo, vero campione di punch e basse frequenze. Niente, le Akis erano là, con la loro gamma medio-alta in (bella) evidenza e nulla pareva poterle indurre a più miti consigli.
Ho variato l'angolazione sul piano verticale (hanno 4 piedini regolabili) provando ad inclinarle all'indietro ancora un po'. Qualche risultato l'ho ottenuto angolandole molto tra loro, ovvero facendo in modo che il centro di emissione dei tweeters andasse a cadere molto in avanti rispetto al punto d'ascolto. Così la voglia di protagonismo dei tweeters si è un po' stemperata, ma il carattere era, sostanzialmente, lo stesso.
Quindi: gamma alta e medio-alta in avanti ma pulitissima e molto ricca di informazioni. Persino troppo, visto che una probabile esaltazione in zona 5-7 kHz metteva in evidenza il soffio dei nastri master di quasi tutti i CD in mio possesso. Coi Cantate Domino della Proprius, causa il master analogico, sembrava di ascoltare una vecchia cassetta senza Dolby.
Capacità di introspezione a livelli elevatissimi, dunque, ma anche una certa timidezza nel basso che scende abbastanza in frequenza ma manca di "punch" ed impatto violento.
Non è la gamma bassa che ci si aspetta da un diffusore di queste dimensioni utilizzante un woofer di elevata qualità come il Focal.
Quel che colpisce di più della prestazione dinamica della Akis è la notevolissima velocità degli attacchi, davvero repentini e privi di incertezze, qualche coda invece la si può sentire - talvolta - sul basso più profondo.
Complessivamente, sul piano della macrodinamica, la Akis è accettabile ma la presenza della gamma medio-alta sempre un po' in evidenza mortifica un po' l'esplosione del basso e del medio-basso, relegati anche sul piano dinamico a ruolo di comprimari. Non ci sono compressioni dinamiche, neppure ad alti livelli sonori, ma sotto forti sollecitazioni la mania di protagonismo della gamma medio-alta si fa sentire ancora di più, suggerendo all'ascoltatore un repentino e ragionevole abbassamento del volume d'ascolto.
Se cercate invece una microdinamica da mozzafiato, la Akis può fare per voi: le più piccole variazioni di livello sonoro presenti nei vostri dischi saranno fedelmente messe in evidenza da questo diffusore.
Infine, osservo che le Akis sembrano preferire volumi medio-alti. Infatti, a basso volume, il lavoro del woofer è ancor di più in secondo piano producendo una spiacevole sensazione di suono gracile e sottile, pulitissimo per carità, ma privo di corpo.
Qui potete anche tirare ad indovinare....è chiaro che con un tweeter di questa precisione la scena riprodotta dalla Akis deve essere ricchissima di dettagli, ampia e perfettamente a fuoco. E così è, infatti, il palcoscenico sonoro ricreato è ampio, svincolato dalle casse, anche se non particolarmente profondo.
Se siete amanti delle ricostruzioni "pin point", precisissime ed anche un tantino chirurgiche, la Akis non vi deluderà, essendo capace di prestazioni, da questo punto di vista, ben al di là della sua classe di prezzo.
Se invece preferite un palcoscenico molto profondo ed anche un po' scuro, popolato da grandi masse ed interpreti dai contorni "rotondi", forse è meglio cercare altrove il diffusore ideale.
Dal punto di vista costruttivo c'è poco da dire, a parte un leggero disallineamento del frontale coi fianchi della cassa, di circa 1 mm o poco più (in entrambi gli esemplari).
Ancora, mentre i fianchi appaiono ben rifiniti in legno naturale, il frontale presenta una verniciatura nera non brillantissima per rifinitura e, a voler essere pignoli, il logo Diesis sotto al tweeter poteva essere qualcosa di più resistente di un semplice adesivo. In un diffusore da 3 milioni e mezzo venduto direttamente al pubblico, avrei preferito un'attenzione ai dettagli un po' migliore.
Dal punto di vista sonoro credo di aver già detto tutto. L'impostazione timbrica del diffusore è molto decisa e favorisce nettamente le frequenze medio-alte. Se questo era il risultato che si voleva conseguire, posso dire che il bersaglio è stato centrato in pieno.
Tenendo conto però che la maggior parte degli ambienti domestici è estremamente riflettente (basta dare un'occhiata alle centinaia di lettere che ci sono pervenute in questi anni per rendersene conto) e cioè favorisce la gamma medio-alta a scapito di quella bassa, vedo molto complesso ed irto di ostacoli il felice inserimento in un ambiente normale di un diffusore così caratterizzato.
Se teniamo poi conto che nella stragrande maggioranza dei casi il potenziale acquirente di un diffusore da pavimento da 3,5 milioni non gli mette "a monte" un impianto dove solo i cavi costano già di più e che riesce a far tremare i vetri anche con woofers da 13 cm, un'altra considerazione viene automatica: molti dei componenti HiFi nella classe di prezzo più consona alle Akis si sognano la spinta in gamma bassa di una grande elettronica (integrato o finale che sia)...ragion per cui ho motivo di ritenere che con apparecchi cui ragionevolmente la Akis andrà a suonare la prestazione in gamma bassa ne risulti ancor più penalizzata.
Per quanto riguarda il posizionamento, consiglio una buona distanza dalla parete posteriore, per evitare inasprimenti della gamma medio-alta. Il basso non sembra risentire più di tanto della distanza dalla parete di fondo, anche per distanze molto "ravvicinate". Le Akis si esprimono abbastanza bene anche a ridosso della parete di fondo, almeno per quel che riguarda profondità e presenza del basso (che aumenta leggermente a scapito della pulizia in alto).
Nel mio ambiente ho ottenuto, come dicevo, un equilibrio timbrico migliore angolando fortemente i diffusori verso il punto d'ascolto ed inclinandoli leggermente all'indietro.
Per quanto riguarda gli accoppiamenti, da evitare con cura impianti votati all'apertura in gamma medio-alta, pena un'esasperazione delle già pronunciate caratteristiche delle Akis.
Vedrei bene amplificatori dal timbro caldo e corposi in basso (che so, un valvolare "classico"), visto che sensibilità e carico non appaiono critici.
Se amate le tinte chiare, il dettaglio, la velocità e l'apertura in gamma medio-alta sopra tutto il resto, le Akis fanno per voi. Le mie perplessità su questo tipo di approccio le ho già espresse e non voglio ripetermi. Aggiungo soltanto che, in un panorama di tanti diffusori tutti uguali, è da ammirare un esordiente come Diesis che ha avuto il coraggio di tentare un approccio al tema "diffusore acustico" piuttosto insolito e fuori dal coro.
Un caloroso grazie alla Diesis ed a Roberto Spera in particolare per averci messo a disposizione le Akis per questa prova.
© Copyright 2000 Lucio Cadeddu - http://www.tnt-audio.com
La ditta DIESIS vuole puntualizzare alcuni concetti affinchè i lettori
abbiano un quadro più preciso del prodotto in prova e della nostra
filosofia.
Essa si basa sulla convinzione (creatasi dopo aver sentito tanti
prodotti) che molti diffusori commerciali hanno una gamma medio-alta (da 1
a 8 khz circa) piuttosto chiusa e che non permette quindi di sentire con la
dovuta precisione ed introspezione molte delle informazioni (sia ambientali
che armoniche) presenti nelle incisioni.
È difficile dire a distanza come mai le Akis abbiano generato una tale sensazione di squilibrio nel dr. Cadeddu, anche perchè si dice che l'ambiente in cui sono state provate è
neutro. Sicuramente le Akis generano un suono molto trasparente ed aperto,
più di altri diffusori anche più costosi (ciò dipende dalla sua
impostazione), inoltre è molto ricco di armoniche (fatto importante di cui
non si fa cenno) anche nella gamma medio alta, che, vogliamo ricordare, è
quella di maggior sensibilità per l'orecchio umano.
Questo risultato chiaramente positivo, secondo noi, è stato ottenuto, ed è questa la cosa interessante, con un progetto serio e mirato, e con nessuna "probabile
esaltazione" come si dice nell'articolo, senza peraltro portare nessuna
misura a conferma di ciò.
Si potrebbe obbiettare che nemmeno DIESIS dimostra con grafici tali affermazioni, ma non ha senso che sia il produttore a farlo, bensì il recensore. Sembrerebbe poi che il dr.
Cadeddu conosca a priori il comportamento in gamma bassa di quel particolare
woofer Focal meglio di chi lo utilizza, ma a questo riguardo vogliamo solo
dire che è stato fatto un grosso lavoro di ricerca (e di relativa
complessità costruttiva) per ottenere da quell'altoparlante un buon
compromesso tra velocità, estensione e smorzamento (leggi articolazione).
La Akis presenta inoltre un cross-over in serie senza compensazioni di
impedenza, una tipologia che mi sembra di poter dire non sia stata
implementata da nessuno finora a livello commerciale.
Una novità importante che può interessare più di un addetto ai lavori.
Siamo una piccola ditta artigianale che non ha enormi capitali, per cui le nostre più grandi risorse sono proprio le novità che presentiamo, ed è quindi per difenderle che non
abbiamo fornito altri dati.
Siamo certi che i lettori capiranno senza pensare che ci sia presunzione dietro tutto questo.
Concluderei dicendo che i nostri prodotti non sono venduti direttamente al pubblico (nel qual caso i prezzi sarebbero molto più bassi), ma possono essere richiesti dal proprio rivenditore di fiducia per una prova senza impegno di acquisto (ovviamente
limitata nel tempo).
Ringrazio il dr. Cadeddu per l'impegno ed il tempo profuso in questa recensione.
Spera Roberto per DIESIS.