Prodotto: Dynaudio DBM50
Costruttore: Dynaudio
Prezzo: £800 la coppia. (Conversione di valuta - il prezzo può variare)
Recensore: Maarten van Casteren - TNT UK
Data recensione: Marzo, 2013
Traduzione: Enzo De Sanctis
Vado avanti con le mie ricerche sui diffusori attivi, dopo aver visto quel che offrono Hypex e SE, e c'è un nome che continua a venir fuori: Dynaudio. Posseggo ancora una coppia di Dynaudio Contour 1.8 mk2, che mi son sempre piaciuti tantissimo, e posso senz'altro dire di conoscere l'azienda al punto che mi chiedevo che tipo di sistema attivo sarebbero stati capaci di tirar fuori. A dire il vero volevo provare i monitor BM6A MKII, ma la Dynaudio ha preferito che recensissi i nuovi diffusori da scrivania DBM50. Sulla carta non sembravano molto diversi, e sembra anche che fossero stati accolti molto bene, e così ho accettato.
In realtà i DBM50 sono pensati per l'utilizzo ad un banco di missaggio, e non montati su stand. Sono anche indicati per l'ascolto in campo vicino, e non tra medio e lontano, come è la norma nella maggior parte degli ambienti d'ascolto. Sembrerebbe una scelta strana, ma penso che alla Dynaudio sappiano quello che fanno. Alla fine direi che hanno avuto ragione, ma continuo a pensare che il loro progetto potrebbe funzionare meglio su una scrivania; se poggiato su un supporto il diffusore punterà chiaramente troppo verso l'alto. Il suono più o meno va bene e non sembra cattivo, ma continuavo a pensare che non fosse il miglior modo di utilizzarli. Alla fine ho messo delle palline morbide da giocoliere sotto ogni diffusore, innalzandoli così leggermente in modo da puntare direttamente verso l'ascoltatore. In tal modo suonavano meglio, ma erano piuttosto inguardabili e non del tutto stabili e così non è un qualcosa che possa onestamente raccomandare. Devo anche aggiungere però che la Dynaudio nel suo manuale raccomanda proprio che il diffusore punti direttamente verso l'ascoltatore, il che dovrebbe qundi essere la migliore sistemazione dal punto di vista acustico.
Ogni diffusore contiene due ampli da 50 watt ed un filtro di controllo digitale del segnale (DSP). Potreste aspettarvi che possiedano anche un ingresso digitale, ma non è così; sembra che il DSP sia utilizzato in sostituzione di un crossover elettronico, e non per aggiungere una qualsiasi altra funzionalità. Sul retro si trovano tutti i controlli che vi aspettereste da un diffusore di questo tipo: tre regolazioni di sensibilità, controlli dei bassi e degli acuti, un filtro passa alto (60 e 80 Hz) per l'utilizzo con subwoofer, ed un ulteriore filtro di controllo dei medi per compensare gli effetti dell'eventuale posizionamento del diffusore su una superficie più grande, come una scrivania. Le casse presentano un condotto reflex sul retro e accettano sia connettori XLR che RCA. L'altoparlante dei bassi misura 18 cm, sì da rendere possibili dei bassi decenti.
La qualità costruttiva è buona, ma non sono disponibili in una finitura in vero legno, come la maggior parte dei diffusori da casa, il che direi li rende un po' noiosi. L'aspetto generale viene un po' salvato dai pannelli laterali più scuri e dagli inserti bianchi intorno agli altoparlanti. Sono stati molto facili da posizionare, e non mi hanno dato alcun fastidio. Li ho dapprima utilizzati con tutti i controlli a zero; i segnali erano forniti dal mio lettore CD Astin Trew At3500+ e preamplificatore Django a trasformatori, che son sembrati funzionare molto bene.
Le prime impressioni sono state buone. Si tratta di diffusori dal suono vigoroso e brillante, con una salutare quantità di bassi. Possono sicuramente suonare abbastanza forte e sembrano adattarsi bene ad essere utilizzati come ordinari diffusori da salotto. Ovviamente, per la loro forma geometrica, quando li ho semplicemente poggiati su dei supporti puntavano verso il soffitto, ma col trucco delle palline da giocoliere (vedi foto) ho risolto il problema, ed usati così si sono comportati normalmente producendo effettivamente un palcoscenico decente.
Con i brani rock, pop e le grandi orchestre jazz e classiche questi monitor sono davvero impressionanti, soprattutto considerando le dimensioni ed il prezzo. Il basso è forte e potente, la risoluzione è buona ed esibiscono tutti i vantaggi propri dei diffusori attivi, come bassi precisi, suono chiaro, buona focalizazione ed eccellente espressione dinamica. Un'altra cosa che mi ha colpito è stato il fatto che riescono particolarmente bene nell'aggiungere un po' di corpo alle voci e agli strumenti. Per esempio, il suono dei sassofoni è bello pieno e sostanzioso. Finora tutto bene.
Ho anche giocato un po' con le regolazioni e alla fine, con alcune registrazioni, mi è capitato di preferire l'impostazione dei bassi a +2 dB, per lo meno a volumi d'ascolto non elevati. Questa enfasi in gamma bassa rende il suono ancora più ricco di impatto e sostanza, ma a volumi superiori, o con registrazioni che hanno bassi più forti, può risultare un tantino esagerata. Fa comunque piacere avere la possibilità di aumentarla o diminuirla.
Sono rimasto un po' interdetto quando ho iniziato a far suonare musica jazz con pochi strumenti e incisioni di musica classica dal vivo. Sotto questo punto di vista i miei diffusori Munro Egg sono eccellenti e riescono a ricreare in modo molto convincente l'acustica dell'ambiente. Al confronto i Dynaudio mancavano di raffinatezza e suonavano un po' granulosi e grossolani; per una qualche ragione veniva a perdersi la maggior parte dei dettagli fini di basso livello. Con le incisioni jazz ben registrate, come la maggior parte delle ECM, tutta la magia che le Eggs riescono a creare, con le Dynaudio era completamente sparita, e tutto suonava in modo indifferente e addirittura meccanico. Ogni sensazione di tensione nei passaggi più calmi si era persa. Purtroppo in tal modo l'ascolto di qualsiasi sottile sfumatura diventa del tutto insoddisfacente.
Non posso fare a meno di pensare che ciò abbia in qualche modo a che fare con il filtro DSP, ma non posso esserne sicuro. Qualunque ne sia la causa, c'è qualcosa nella parte elettronica che rende granuloso il suono di questi diffusori, tanto da non metterli in grado di riprodurre accuratamente i dettagli fini, di basso livello. Per me significa che questi diffusori non possono essere definiti audiofili.
Questo diffusore è stato pensato per essere usato sul banco di uno studio di registrazione e perciò si trova meno a suo agio quando si trova su dei supporti. Per quanto si tratti di un prodotto ragionevolmente ben suonante, sono rimasto un po' infastidito da una certa mancanza di raffinatezza. Se ascoltate soprattutto pop o rock, allora è un buon diffusore, come gli altri della sua fascia di prezzo, compresi i sistemi passivi. Se invece seguite anche musica classica o jazz allora non è molto soddisfacente, ed esistono alternative migliori. La morale di tutto è che semplicemente non si tratta di un diffusore audiofilo, ma ciò non significa che non possa essere un monitor eccellente, pur se non lo raccomanderei per l'utilizzo nel proprio impianto di casa.
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