Prodotto: Diffusori bookshelf Coda 70
Costruttore: KEF - UK
Prezzo appross.: 260
Euro
Disponibilità: Corrente
Recensore: Julian Ashbourn - TNT UK
Data recensione: Luglio, 2003
Cercando un paio di diffusori compatti per uno studio, avevo considerato
parecchi modelli, ma poi sono rimasto incuriosito dalle KEF Coda 70.
KEF, da Maidstone nel Regno Unito, è sulla cresta dell'onda da parecchio tempo e ne sa
ben più di tanti altri sull'argomento. Sebbene il loro fondatore non sia più, tristemente, con
noi, l'azienda continua lungo il suo percorso di innovazioni tecniche associate alla qualità,
binomio che è stato il marchio di garanzia dei prodotti KEF per tutta la loro storia.
Molti di noi ancora affettuosamente ricordano le Concerto originali -
e quanti altri costruttori furono contenti di mettere le mani sul tweeter T27.
Ma le Coda sono diffusori economici. Si può mantenere una tale reputazione su un
diffusore che costa meno di 300 Euro?
Sorpresa N.1. Aprite la scatola delle KEF Coda 70 e penserete subito che sia stato fatto un errore. Invece di una coppia di diffusori dall'aspetto economico (come per molti diffusori ben più costosi delle Coda) trovate un paio di diffusori splendidamente finiti, impiallacciati in vero legno su ogni lato e con set di morsetti di prima qualità che accettano cavo spellato o banane e sono utilizzabili per il bi-wiring. Anche la flangia che circonda i due driver è ben fatta. Le griglie sono sonicamente abbastanza trasparenti e ben realizzate. In realtà, più da vicino si esaminano le Coda, più si sente che non è possibile siano così. Come può la KEF vendere un prodotto del genere a un prezzo così basso? La risposta è che sono assemblate, con ovvia cura, in Cina.
Sorpresa N.2. Allora forse avranno ripsrmiato un po' sugli altoparlanti, no? Sbagliato. Un mid/woofer da 130mm di buona fattura è accompagnato da un tweeter a cupola d'alluminio KEF da 25mm, entrambi racchiusi in questo mobile reflex. KEF dichiara una risposta in frequenza di 45hz - 27khz +-3db a 15 gradi fuori asse, che scende a 39hz a -6dB. Questa è una prestazione straordinaria da un diffusore così piccolo, appena 305 x 180 x 275mm. Con una sensibilità di 91db e un'impedenza nominale di 8 ohm, dovrebbero esser facili da pilotare per i tipici componenti di medio prezzo loro "cugini", sebbene possano essere utilizzate con successo anche in impianti di più alto costo.
Sorpresa N.3. La più grande di tutte, il suono. Avendo ascoltato un po' di mini abbastanza costosi, ognuno con le sue caratteristiche particolari, ero un po' apprensivo sul fatto che il suono delle Coda fosse un po' secco e metallico (come talvolta succede con i tweeter metallici). In effetti un altro diffusore molto più costoso di un rinomato costruttore, che aveva un tweeter metallico molto avanzato, aveva esibito questa caratteristica. Ma le Coda no! l'alto è semplicemente esteso e dettagliato, fornendo tutta la velocità e la dinamica che uno si aspetta da questo tipo d'oggetto, ma senza alcuna asprezza. Le voci sono chiare e ariose. Gli ottoni sono eccitanti e pieni di carattere, ma non striduli. I violini sono chiari e estesi, con corde e archetto ben dettagliati. Questo è un tweeter molto buono. Come possa essere fornito in un diffusore di meno di 300 Euro a coppia è un mistero che stupirebbe Agatha Christie. Scendendo, la gamma media è aperta ed a un primo tempo può sembrare non eccezionale, poi, dopo aver suonato un po' di musica di diversi stili, ho invece compreso che è abbastanza accurata e dolce. Questo si nota particolarmente con l'orchestra, dove il timbro dei differenti strumenti viene preservato anche nei passaggi musicali più complessi. Il "Mozart clarinet" test, che a me piace usare come riferimento, passa facilmente con lo strumento che suona chiaro ma pieno di corpo, come dovrebbe essere.
Scendendo ancora di più uno non dovrebbe certo aspettarsi terremoti da un oggetto del genere - le leggi della fisica non si cambiano. Se volete un basso terrificante, sempre uguale ma che faccia scappare cani e gatti, probabilmente non considererete diffusori piccoli come le Coda. Comunque, prestazioni del genere hanno poco a che vedere con la riproduzione della musica. Se invece volete un basso pieno e ragionevolmente esteso, almeno in un normale ambiente, allora arriva la sorpresa N.4. Le piccole KEF hanno riprodotto un corpo, in basso, che non mi sarei mai aspettato da un diffusore di quelle dimensioni. Inoltre non era un tutt'uno risonante ma un basso genuino e articolato. Le Coda semplicemente seguono ciò che gli viene dato. Un buon esempio sono le note d'apertura del Das Rheingold di Wagner, che sono riprodotte con tutta la maestà richiesta, seguite poi dalle nuance richieste dalle tracce seguenti. Le Coda sono veloci e pulite, e abbastanza capaci di catturare il feeling di una buona performance, dove questa esiste nel materiale sorgente. Dentro l'ambiente d'ascolto (circa 5 x 4 metri) sono andate veramente bene.
Naturalmente il progetto di ogni piccolo diffusore è frutto di qualche
compromesso e le Coda 70 non sono un'eccezione. Il trucco è trovare il giusto compromesso
per estrarre una prestazione musicale e godibile da un diffusore così piccolo.
In questo aspetto, la solida esperienza di un'azienda come KEF paga, e si vede nelle
riguardevoli prestazioni delle Coda 70.
In effetti, se io fossi un costruttore di piccoli diffusori hi-end di qualità, le Coda
mi preoccuperebbero alquanto.
C'è qualcosa di "giusto" in loro che lascia molti
dei concorrenti molto, molto indietro. Non sentite molto delle Coda sulla stampa hi-fi
perchè presumibilmente sono più focalizzati sulle KEF Q series, e forse anche perchè il
nome "Coda" è in giro da parecchio tempo. Questa è una grande vergogna perchè in questo
piccolo diffusore KEF ha creato un classico di oggi. Anche in un mare di ottimi mini diffusori le
piccole Coda 70 brillano come gioielli. Gioielli preziosi, che affascineranno i loro
proprietari in un modo che pochi diffusori possono fare.
Questo sarebbe un obiettivo considerevole a qualsiasi prezzo.
A meno di 300 Euro è incredibile.
Se voi toglieste ogni marchio da questi diffusori, li deste alla stampa hi-fi e diceste che costano 4 o 5 volte il loro prezzo vero, riceverebbero recensioni deliranti. Se poi diceste che sono fatte a mano da esperti Giapponesi con materiali naturali e componenti selezionati, vi crederebbero, e le eleverebbero a "cult". Sono degli ottimi piccoli diffusori con un pedigree famoso. Il fatto che KEF le svenda in questo modo non deve importarvi più di tanto. Meglio sedersi e godersele. Devono essere un segreto Hi-Fi ben tenuto.
© Copyright 2003 Julian Ashbourn - www.tnt-audio.com
Traduzione Italiano: Giovanni Aste