Prodotto: diffusori da pavimento Klipsch RF-3
Costruttore: Klipsch - USA
Distribuito in Italia da: Outline snc
Prezzo al pubblico: 1050 Euro (2.100.000 Lire) (coppia)
Recensore: Lucio Cadeddu
Recensito nel: Gennaio 2001
|
Klipsch è uno dei nomi storici per l'HiFi, un marchio che ha fatto dell'alta sensibilità la sua bandiera. Tutti i diffusori Klipsch, da sempre, hanno fatto uso di tweeter caricati a tromba (e spesso di caricamenti a tromba su tutti i drivers) per raggiungere il traguardo dell'alta sensibilità che, tradotta in termini terra terra, significa grande pressione acustica con pochi watts.
Il modello in prova è un diffusore da pavimento che non fa eccezione a questa regola, vantando una sensibilità molto alta, pari a 98 dB/w/m, il che significa che con 1 solo watt in ingresso riescono a produrre, ad un metro di distanza, una pressione sonora di 98 dB, praticamente 10 dB superiore a quella di un diffusore tradizionale.
Per fare questo Klipsch ricorre ad un tweeter a cupola da 1" in titanio caricato da una tromba Tractrix (90° x 60°) e ben due woofers da 20 cm con una leggera membrana in alluminio caricati in reflex, tagliati a 1975 Hz, tutto all'interno di un cabinet privo di qualsiasi assorbente acustico.
Biwiring consentito da una morsettiera comoda e ben realizzata, appoggio a terra a scelta tra piedoni in gomma e punte regolabili (tutto fornito in dotazione) a seconda dei gusti e/o dei pavimenti.
Le Klipsch RF 3 sono alte 98 cm, larghe 23 e profonde 41, per un peso di circa 25 kg l'una. Mobile in MDF, buona finitura (ottima se si considera il prezzo) disponibile in vinile nero o color ciliegio. Ah, i magneti sono schermati, quindi le RF 3 confessano la loro vocazione per un utilizzo (anche) Home Theater in unione ad altri modelli della stessa serie (centrale e surround).
Sempre della stessa famiglia fanno parte altri due modelli da pavimento decisamente più impegnativi dotati di subwoofer incorporato ed alimentato da ampli dedicato interno alla cassa.
I dati tecnici dichiarati sono di quelli che non consentono molte discussioni:
Le Klipsch RF 3 sono state ascoltate in diverse condizioni con ampli a stato solido ed a valvole di bassa potenza (triodi SE) per un periodo di tempo sufficientemente lungo (circa 2 mesi) nel mio ambiente principale (30 mq).
Due milioni e 100 mila lire di listino. Con questa cifra vi portate a casa due generosi diffusori da pavimento che offrono tanto, sia in termini di flessibilità operativa (biwiring, Home Theater, piedini a scelta etc.) che di suono. Già, il suono.
Tenetevi forte quando collegate le Klipsch RF 3 perchè l'esperienza d'ascolto è di quelle tipo marker indelebile.
Per cominciare, regolate la manopola del volume molto al di sotto della usuale posizione d'ascolto: le Klipsch con pochi watt buttano giù i muri, quindi, attenzione.
Una volta deciso il volume d'ascolto - e vi ritroverete ad ascoltare a volumi più alti del solito, è inevitabile - cominciate a studiare il caratterino di queste piccole (mica tanto) belvette americane.
Se conoscete già il suono Klipsch non sarà per voi una sorpresa, se invece siete abituati a diffusori piccoli da 84 dB si sensibilità, l'impatto potrebbe essere drammatico. Cominciamo dal basso: 4 woofers da 20 cm capaci di 98 dB di pressione sonora con 1 solo watt spostano una tale quantità di aria che farete fatica a tener fermi vetri e suppellettili. Fin dove arrivano, le RF 3 sono semplicemente devastanti.
No, non dovete immaginare un basso lungo e poco controllato....immaginate invece una cassa della batteria che, ampli e condomini permettendo, suona come dal vivo o quasi. Immaginate un basso elettrico dove gli slap sulle corde mettono in movimento le vostre viscere, immaginate il CORPO (e non solo le corde!!!) del contrabbasso da sentire col vostro CORPO.
Anzi, c'è ben poco da immaginare, visto che le RF 3 non lasciano niente all'intuito ed alla ricostruzione cerebrale: come dice l'amico Ruggero: "dopo aver sentito un basso così, è difficile rinunciarvi". Verissimo. Potenza, controllo, tenuta in potenza a livelli esagerati non potranno lasciarvi indifferenti. E l'estensione? Diciamo che fin dove arrivano (37 Hz a -3 dB) lo fanno magistralmente, al di sotto il calo è nettissimo e, ad orecchio, i 30 Hz sono già attenuati un bel po'.
Il tipo di allineamento reflex scelto, evidentemente, tende a scendere in flat fin dove si può, calando bruscamente dopo il punto a -3dB. Intendiamoci: se avete sempre ascoltato diffusori bookshelf, probababilmente i 37 Hz li avete "intuiti" raramente. Qui invece ci sono tutti, con una energia che lascia letteralmente di stucco. Sul medio basso, velocissimo come il basso, avrei tuttavia preferito un po' di articolazione in più.
In gamma media è situato l'incrocio tra i due woofers e la tromba del tweeter (lo ricordo: 1975 Hz) e la fusione tra gli altoparlanti risulta, di fatto, migliorabile. Il problema è la differenza di dispersione dei due woofers e della tromba, essendo quest'ultima MOLTO direttiva.
Poi, il carattere della tromba comunque si fa sentire, con un certa freddezza sulle voci e qualche accenno di granulosità e scatolarità. La timbrica è aperta, vivace, ma MAI fastidiosa, come forse uno si aspetterebbe da delle trombe economiche, peraltro pilotate da un driver con cupola metallica. Ed invece il lavoro effettuato dai tecnici Klipsch (che un po' di esperienza sulle trombe ce l'hanno, direi :-)) sulla tromba Tractrix si è rivelato eccellente, conferendo ricchezza armonica anche alla gamma altissima.
Insomma, si sente che è una tromba, ma i tipici difetti sono molto attenuati, assolutamente accettabili. Se pensiamo di nuovo al prezzo, il risultato ha, comunque, dell'entusiasmante.
In gamma media, dove agiscono pelli tipo il rullante, ad esempio, il realismo è notevolissimo.
Faccio osservare che molti diffusori con altoparlanti tradizionali fanno veramente fatica a seguire l'enorme escursione dinamica del rullante, centrata in gamma media e che spesso suona come una fucilata (parlo di rullante rock, ovvio).
In definitiva: timbrica sana ed aperta, vivace ma non frizzante, con una gamma bassa per la quale gli aggettivi positivi si sprecano. Chiariamo il punto: non è il tipo di suono cui siete abituati se disponete di diffusori di piccole dimensioni con tweeter a cupola morbida in seta o tessuto. Nelle RF 3 la dolcezza non è proprio di casa, ma se la cavano egregiamente anche con musica classica, archi, ottoni e fiati, grazie alla ricchezza armonica del tweeter.
Un po' dovreste averlo già capito: 98 dB/w/m consentono di superare salti dinamici da brivido senza alcuna compressione. Non pensiate che non abbia provato a metterle in crisi: ho dato in pasto alle RF 3 tutti i miei dischi più cattivi per testare tenuta in potenza e tenuta dinamica. Beh, ammetto di non essere riuscito a metterle in crisi. Neppure vomitandoci dentro quantità di watt tali che mi meraviglio di essere ancora a piede libero :-)))
Mai un'incertezza, un attimo di confusione o di compressione. Niente di niente. E d'altra parte, se riescono a tenere 225 watt continui e 400 di picco, vi lascio immaginare che solletico gli possano fare le escursioni dinamiche dei dischi più "audiophile" della vostra discoteca.
Per caprici, l'attacco ed il basso d'oltretomba presente nel brano "Howling" dei Morcheeba (Album "Who can you trust", raccomandatissimo) ha prodotto, come risultato dei miei tentativi, una leggera brezza nei capelli. Non scherzo. La quantità d'aria spostata e la violenza erano tali che ho sentito un refolo :-) tra i capelli, oltre ad una forte pressione sul plesso solare, ovvio.
A volumi da arresto immediato la tromba ogni tanto ha manie di protagonismo e tenta di strafare, ma è difficile dire se si tratta di una caratteristica del diffusore o piuttosto dell'ambiente che oltre una certa pressione sonora (alta, molto alta) comincia a "riflettere" un po' troppo.
Sto parlando, comunque, di livelli sonori prossimi a quello di un concerto rock LIVE, come potete immaginare facendo un rapido calcolo sui dB prodotti dalle RF 3 con oltre 100 watts ai morsetti.
Ed ecco spiegato il motivo del sottotitolo Just like Live! che, peraltro è proprio il motto della Klipsch. Mai frase fu più azzeccata: le Klipsch RF 3 generano una dinamica ed un impatto da concerto da vivo, né più né meno, condomini permettendo, naturalmente.
Tuttavia si trovano bene anche a basso volume, per quanto l'ascolto di sottofondo non sia certo la vocazione con la quale sono nate :-)
L'immagine risente pesantemente dell'angolazione dei diffusori. La tromba risulta molto direttiva e tende a sparare un po' in faccia all'ascoltatore. Quindi si rende necessaria una buona angolazione verso il punto d'ascolto (40 gradi o anche più) per consentire ai diffusori di sparire dalla scena. In queste condizioni l'immagine è buona, molto ariosa e precisa nei contorni. La profondità non eccelle, ma tutto è dovuto alla caratteristica della tromba utilizzata. Anche l'altezza risulta migliorabile e si può tentare qualcosa angolando un po' all'indietro le casse grazie alle punte regolabili.
Per la profondità si deve tener conto di mantenere una buona distanza delle casse dalla parete posteriore.
Dal punto di vista costruttivo, SENZA TENER CONTO DEL PREZZO, avrei gradito una finitura un po' meno "cheap" ed una MDF un po' più "consistente". Il cabinet, infatti, essendo vuoto e piuttosto grande, tende a risuonare parecchio. Dal punto di vista pratico non posso non segnalare l'assenza di "appigli" sicuri per muovere le casse che, essendo piuttosto grandi e non certo leggere, causano più di un problema nei relativi "aggiustamenti" in sala d'ascolto e qualche equilibrismo di troppo al recensore che deve tirarle fuori dagli imballi e poi reimpacchettarle :-)
Di fatto, il tipico "appiglio" posteriore di tutte le casse, ossia la vaschetta dei morsetti, nella RF 3 è posizionata a pochi cm dal pavimento e non è di grande aiuto. La flangia della tromba offre un po' di appoggio, ma non è sufficiente.
Infine, ma è un giudizio personalissimo che lascia il tempo che trova, l'estetica non può essere considerata adatta per saloni arredati in modo classico o elegante, almeno nella finitura nera.
Dal punto di vista sonoro invece, c'è ben poco di che lamentarsi. 2 milioni lasciano poco spazio alle critiche su un prodotto che offre tanto. Si, certo, c'è un certo "scalino" tra woofers e tweeter, la tromba è molto direttiva e talvolta un po' metallica ma, signori miei, qui c'è SOSTANZA, tanta SOSTANZA. Una gamma bassa da brivido nella schiena, una dinamica travolgente, velocità mozzafiato e, fattore di non piccola importanza, la capacità di suonare forte anche con pochissimi watt, che potranno essere generati da buoni ampli valvolari di bassissima potenza.
Posizionamento: la distanza dalla parete posteriore deve essere abbondante (almeno 80 cm) visto che il reflex è posteriore e butta fuori una enorme quantità di aria. L'angolazione verso il punto d'ascolto mi è parsa praticamente obbligatoria. Idem dicasi per le punte fornite in dotazione. Ci sono, sono comprese nel prezzo :-), usatele! Se non volete graffiare il pavimento usate dei sottoconi oppure i comodi piedoni in plastica forniti in dotazione pure quelli.
Non abbiate timore di usarle vicino ad uno schermo televisivo, gli altoparlanti sono schermati.
Amplificazioni: avete solo l'imbarazzo della scelta. Se stavate cercando un diffusore efficiente per il vostro monotriodo e siete disposti a tollerare il caratterino di queste belevette, avete trovato il diffusore per voi. Io le ho provate con diversi ampli a stato solido e con due valvolari (triodi single-ended). Vi confesso che con il finalino da 1,5 watts la pressione sonora non era male ma, ovviamente, la dinamica è quella che è. Già con 4-5 watts le cose vanno molto meglio e sia la dinamica che la pressione sonora sono adeguate per un salone da 30 mq, a patto di non cercare per forza impatti sonori "live".
Un valvolare dolce in gamma medio-alta potrebbe aiutare a stemperare un po' il forte carattere della tromba.
Tutt'altro da accantonare l'idea dello stato solido, magari pure ad alta potenza. In tutti i casi, comunque, un ascolto attento è d'obbligo.
Devo dire che non mi aspettavo tanto da un diffusore nato con poche pretese (e forse con l'intento Home Theater) che offre così tanta Musica per un prezzo, tutto sommato, estremamente conveniente.
Certo, non c'è legno massello, rifiniture di lusso e placchette dorate, però il diffusore è al di sopra di ogni sospetto grazie al rapporto qualità/prezzo semplicemente strepitoso.
Sono diffusori grandi, ingombranti e non bellissimi a vedersi ma, se avete lo spazio e la tolleranza "estetica" appena sufficienti, fatevi un favore ed andate ad ascoltarli. E non lesinate col volume, per una volta.
Un caloroso grazie alla Outline snc ed al Sig, Giorgio Biffi per averci concesso questo diffusore in prova.
© Copyright 2001 Lucio Cadeddu - http://www.tnt-audio.com