[ Home | Redazione | HiFi Shows | FAQ | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste ]
Prodotto: Diffusori Larsen 8
Costruttore: Larsen HiFi - Svezia
Distributore per l'Italia: MondoAudio
Prezzo di listino: 5800€/coppia
Recensore: Lucio Cadeddu - TNT Italia
Data recensione: Luglio, 2018
Circa sei mesi fa recensivo i sorprendenti diffusori da pavimento Larsen 4.2, il modello più piccolo dell'azienda svedese specializzata nella realizzazione di diffusori insoliti, pensati per funzionare completamente addossati alla parete posteriore e, nonostante questo, ancora in grado di ricreare un palcoscenico sonoro tridimensionale di assoluto rispetto. Unici nel panorama mondiale a riuscire in questa sorta di magia, i diffusori Larsen si sono guadagnati, pian piano, l'apprezzamento di tanti audiofili, anche grazie a ottime recensioni nella stampa specializzata.
Il catalogo Larsen è ridotto all'osso: tre modelli, il 4.2 già recensito, il 6.2 e questo modello di punta sotto esame. Nonostante si tratti dell'ammiraglia di casa Larsen il prezzo è, diciamo così, terreno, almeno rispetto a quanto costano i modelli di punta della maggior parte dei concorrenti. Parliamo di circa 5000€ la coppia, cifra ben lontana da quelle a 4 o 5 zeri di tanti altri altri costruttori.
Per una retrospettiva su Larsen e la sua storia, la filosofia sonora e costruttiva, rimando alla recensione delle 4.2, qui su TNT-Audio.
Il Larsen 8 è un diffusore da pavimento di dimensioni medie (91,6 x 27,8 x 32,8 cm), basato sugli stessi principi del 4.2, portati un po' alle estreme conseguenze. Il sistema è sostanzialmente un tre vie (2 e mezzo, in verità), con l'aggiunta di due tweeter di ambienza, attenuati di 10 dB rispetto al principale, in controfase e tagliati a 5000Hz, che puntano verso il soffitto e con un woofer aggiuntivo che irradia lateralmente, verso lo spazio compreso tra i diffusori. I due woofer, degli Scanspeak 18W/8545/01 da 18cm, sono tagliati a 300 Hz e 2.5 kHz rispettivamente e lavorano in camere separate. Anche i tweeter sono degli Scanspeak. Il carico reflex è, come nei 4.2, triangolare superiore.
Come nel caso dei 4.2 i diffusori vanno addossati alla parete posteriore e non devono essere angolati verso il punto d'ascolto perché woofer e tweeter hanno già l'angolazione corretta (circa 45°) prevista in fase di progetto. Il crossover fa uso di componentistica di ottimo livello (condensatori in film plastico, induttanze incollate a bassa risonanza), la morsettiera, vicinissima ad esso e ai driver, consente il biwiring.
Diverse finiture sono disponibili: ciliegio, acero, laccato bianco o nero.
Avendo apprezzato molto il carattere e l'impostazione delle 4.2, modello base del catalogo Larsen, ero molto curioso di provare il modello di punta, in attesa di conferme che, puntualmente, sono arrivate. Il “family sound” è lo stesso, segno che il progettista sa esattamente come ottenere certi risultati anche utilizzando componenti molto diversi. Non si tratta però, come ingenuamente si potrebbe pensare, dei 4.2 con più bassi, dovuti al doppio woofer e al litraggio ben superiore. No, diciamo che tutte le caratteristiche “buone” dei 4.2 vengono amplificate. Il suono è nettamente più “grande”, di sostanza, solido e da diffusore di livello medio-alto. In particolare migliora il basso, più esteso, più articolato e potente, scompare quella leggera traccia di confusione nel medio-basso e nel medio quando i woofer erano chiamati a fare gli straordinari. Evidentemente la presenza del secondo woofer, peraltro in posizione molto lontana dal primo e dai tweeter, aiuta un po' a dividere meglio i compiti anche se, in realtà, i due Scanspeak da 18cm lavorano in tandem fino a 300 Hz. Il fatto che il secondo woofer si “fermi” a 300 Hz fa sì che il suo lavoro sia più semplice e lineare, senza essere chiamato a fare gli straordinari fino a 2500Hz.
La Casa dichiara una risposta estesa fino a 23 Hz, dato che mi pare un bel po' ottimistico, per essere sincero. Per arrivare così in basso servono litraggi più importanti e woofer più grandi, di solito. A mio parere siamo più realisticamente vicini ai 30-35 Hz (a -3dB) ma è già moltissimo per un diffusore di queste dimensioni.
Il resto della gamma audio è esattamente come nei 4.2: pulita, tendenzialmente mordida, dolce e avvolgente. Pur non perdendo per strada delle preziose informazioni, le stesse non vengono sparate in faccia come tanti diffusori high-end moderni che sembrano fare dell'esaltazione dei dettagli il loro punto di forza più importante. Qui i dettagli restano al servizio della musica e rendono l'esperienza d'ascolto rilassata e gradevole, sempre e con qualunque genere musicale.
Rispetto ai 4.2 la trama è più fine e la classe, in generale, più elevata. Si sente che a suonare è un diffusore di ben altro impegno economico. Ottima la ricchezza armonica e la fluidità del messaggio sonoro, con le voci, gli archi e i fiati. Non salterete sulla sedia gridando “hai sentito quel campanellino là in fondo in terza fila?” ma il tutto sarà percepibile come al servizio del messaggio sonoro nel suo complesso.
Questa fluidità “spinta” potrà non piacere a chi cerca gli effetti pirotecnici, l'altissima definizione, l'iper-realismo a tutti i costi. E non piacerà neppure agli amanti dei generi musicali più sanguigni che, come con i 4.2, perdono un po' di cattiveria e di forza bruta. Sono questi Larsen 8 troppo educati? Per qualche ascoltatore certamente sì, io semplicemente li ascolterei per ore e ore senza stancarmi mai. Ed è ciò che è puntualmente successo ad ogni ascolto: dopo aver aguzzato le orecchie per scrivere le note d'ascolto ho semplicemente messo da parte carta e penna e ascoltato soltanto musica, dischi su dischi, a volumi anche elevati, senza alcuna voglia di smettere. Se è questo ciò che cercate da un componente HiFi, dovete assolutamente ascoltare questi Larsen 8. Diversi da tutto il resto ma maledettamente musicali.
La sensibilità è media (88 dB) quindi non servono tantissimi watt per farli suonare forte, tuttavia ho avuto la sensazione che gradiscano amplificazioni potenti per dare il meglio. La dinamica complessiva è molto buona, non vi faranno saltare sulla sedia ma di sicuro non vi annoiano. Mai. Certo, col rock più energico si preferirebbe una performance più esplosiva ma ci si abitua in fretta.
La micro-dinamica è su ottimi livelli, complice la qualità dei driver utilizzati. Il senso del ritmo è su buoni livelli, gli attacchi e i rilasci seguono l'impostazione generale del diffusore, mai sguaiato o aggressivo. Tuttavia, basta mettere il disco Sheffield Drum & Track Record e alzare il volume sino a quanto le orecchie o i vicini possano tollerare e vien fuori un suono a tratti violento, netto, decisamente meno educato di quanto sembri a volumi più civili. Insomma, c'è anche del fuoco che brucia sotto cenere.
Complessivamente, il suono coinvolge, cattura e diverte. Più per naturalezza e realismo che per doti dinamiche pirotecniche.
Il miracolo dei 4.2 si ripete anche negli 8, persino a livelli più elevati. Nonostante la parete posteriore incollata al retro dei diffusori l'immagine è tridimensionale, ampia, profonda e, stavolta, persino alta, contrariamente ai 4.2 che erano limitati dal ridotto sviluppo in altezza del mobile.
Il suono è abbastanza svincolato dai diffusori e dalla posizione centrale d'ascolto. Ci si può spostare un po' in ogni direzione e non si hanno grandi cambiamenti nel palcoscenico sonoro. La stabilità di musicisti e interpreti è buona, manca ovviamente la messa a fuoco di altissima precisione dei buoni concorrenti “tradizionali” a emissione diretta.
Il compromesso che si è costretti ad accettare è però decisamente più tollerabile (rispetto ai 4.2) anché perché il suono è complessivamente più “grande”, arioso, delocalizzato. I due tweeter di ambienza, in controfase e puntati verso il soffitto, evidentemente, aiutano non poco ad arricchire il palcoscenico sonoro di informazioni ambientali. La cosa più sorprendente è che, nonostante questo apparentemente confuso intreccio di emissioni di altoparlanti diversi, montati in posizioni differenti, la precisione prospettica non ne viene in alcun modo alterata. La stabilità dei contorni e delle proporzioni geometriche è perfettamente conservata.
Costruzione e finitura.
Come i 4.2 questi diffusori sono della tipologia “no frills”, cioè tutta sostanza e pochi fronzoli. Il prezzo rispecchia la complessità costruttiva, ben superiore a quella di un diffusore tradizionale. Anzi, tenendo conto che è tutto fatto “localmente” e non nel Far East, il rapporto qualità/prezzo è da considerarsi molto, molto alto. Non hanno il livello di finitura di altri diffusori, ma sono semplici, eleganti e sobri, nordicamente austeri. Unico difetto da segnalare è il fatto che gli altoparlanti sono più facilmente danneggiabili (per errore o imperizia) rispetto a un diffusore tradizionale dotato di robuste griglie protettive.
Suono.
Educato, dolce e gentile ma comunque ricco e coinvolgente. Non la massima espressione possibile in termini di forza bruta o trasparenza, ma si tratta di una precisa scelta di progetto. A qualcuno amante delle sensazioni forti e dell'assalto sonoro probabilmente potrebbero non piacere. L'immagine tridimensionale non è ai livelli di un diffusore tradizionale di pari prezzo.
Valgono le stesse indicazioni del modello 4.2: parete posteriore vicina e diffusori paralleli tra loro, rigorosamente. Obbligatorio anche l'utilizzo dei dischi smorzanti da posizionare tra diffusore e pavimento. Sceglierei amplificazioni a stato solido, potenti e veloci, per non aggiungere calore a un suono già sufficientemente educato di suo. Valvole calde, lente e rotonde da evitare ad ogni costo!
Fu una grande sorpresa l'ascolto dei piccoli 4.2, questi 8 confermano, portandole a un livello superiore, le ottime impressioni che mi fecero i baby di casa Larsen. Potrei convivere tranquillamente con questi diffusori, per ascoltarci ore e ore di musica senza problemi, stress da prestazione o fatica d'ascolto. Chi volesse un suono di gran classe, a un prezzo non impossibile, e con il vincolo di non poter spostare i diffusori dalla parete posteriore, dovrebbe ascoltare questi Larsen 8 prima di qualunque altro diffusore. Se amate più la musica che i suoni vi innamorete. Se desiderate qualcosa per indagare col microscopio dentro ai meandri di una registrazione o se vi piace meravigliare gli amici con gli effetti speciali, cercate altrove, perché questi Larsen 8 sono degli incredibili smooth operators.
© Copyright 2018 Lucio Cadeddu - direttore@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com
[ Home | Redazione | FAQ | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste ]