Maggies e Moggies: Mito o Realtà?

Un sondaggio non scientifico

[English version here]

Riflessioni su gatti e diffusori a pannello (“Moggies” significa mici, gatti - NdT)
Autore: David Hoehl - TNT USA
Pubblicato: Novembre, 2021
Traduttore: Roberto Felletti

[Gatto sotto processo]

Nashville cats, play clean as country water... (Nashville Cats, The Lovin' Spoonful)

[I miei mici] Sebbene al momento non facciano direttamente parte della mia vita, i diffusori Magneplanar, conosciuti familiarmente come “Maggies”, mi fanno tornare indietro di molto.[1] La prima volta che ne ho incontrato una coppia fu a metà degli anni '80, quando mi ero inaspettatamente imbattuto in un amico del college di una città lontana, un paio di anni dopo la laurea. Lui mi invitò a vedere il suo appartamento e lì, in mezzo al pavimento, c'erano questi pannelli rettangolari. Cosa diavolo sono questi cosi, domandai. Diffusori? Wow. Lui mi diede una breve dimostrazione e ricordo che mi piacquero senza esserne sbalordito, indubbiamente perché erano collocati in uno spazio ristretto. Poi, alcuni anni dopo, andai a trovare un amico collezionista di dischi a Richmond, Virginia, il quale ne aveva una coppia più grande in un ambiente d'ascolto più grande, nessun appartamento piccolo questa volta, e in quello spazio maggiore quegli affari fiorivano davvero. Io ne rimasi completamente preso, e quando, anni dopo, si presentò l'occasione di acquistarne una vecchia coppia tutta per me, mi affrettai a farlo e convissi felicemente con essi per il decennio successivo (foto a destra). Alla fine, lo spazio sul pavimento richiesto dall'essere padre mi fece abbandonare quelli e il grosso, vecchio amplificatore McIntosh che li pilotava per scegliere una direzione completamente differente (vedere qui), ma continuo tuttora a nutrire affetto per i grossi pannelli Magnepan come lasciapassare per un suono grandioso.

Durante il medesimo periodo in cui possedevo le Magneplanar, la mia famiglia comprendeva non solo la piccola bipede il cui crescente bisogno di spazio sul pavimento si sarebbe rivelato la loro rovina, ma anche un ancor più piccolo quadrupede con orecchie a punta, lunga coda, vibrisse e denti e unghie notevolmente affilati. Per essere precisi, una creatura di tipo felide; più comunemente, un gatto. “Bando alle ciance, ” sento qualcuno borbottare. Hey, sto solo cercando di portare un po' di diverti-miao-mento al programma, rispondo felinamente.

Ma per continuare: da allora ho notato che la sola menzione di gatti e Magneplanar nella stessa frase, peggio ancora se sono insieme nella stessa casa, è sufficiente per mandare di corsa molti audiofili ad arrampicarsi sugli alberi e lì piangere pateticamente in attesa dei soccorsi del dipartimento locale dei pompieri. Ho visto o sentito ripetutamente dichiarazioni ricadere in una delle due gat-egorie: “Non posso tenere delle Magneplanar; ho un gatto che le userebbe per farsi le unghie” oppure “Non posso tenere un gatto; ho delle Magneplanar, e il gatto le userebbe per farsi le unghie”. Comunque sia, la tradizionale saggezza popolare è che gatti e Magneplanar semplicemente non possono convivere.

Nashville cats, play wild as mountain dew... (Nashville Cats, The Lovin' Spoonful)

D'altra parte, fino a tempi recenti, non ho mai sentito qualcuno dire, “Ho avuto le Magneplanar, e il mio gatto le ha distrutte per farsi le unghie”. Inoltre, in tutti gli anni in cui hanno convissuto, il mio gatto non ha mai dimostrato il minimo interesse per le mie Magneplanar, sebbene certamente non abbia esitato a prendere di mira cose quali sedie e tappeti (e in un episodio memorabile, a un amico che si auto-professava amante degli animali, il quale insisteva nell'ignorare i miei avvertimenti riguardo al fatto che al gatto non piaceva essere preso in braccio da estranei... il gatto non aveva strappato la pelle, ma gli aveva fatto capire, uh, le sue ragioni).

Una sera d'estate me ne stavo seduto annoiato perché la pausa estiva di TNT-Audio significava nessun nuovo articolo da leggere sulla mia web-rivista preferita; ci ho pensato su e ho avuto l'idea di esaminare la questione tramite una piccola ricerca non scientifica. A parte scrivere questo articolo agostano, sono andato su Steve Hoffman Music Forums, a cui sono iscritto; nessun problema, quindi, a iniziare una discussione con il medesimo titolo e le medesime immagini che ho utilizzato per il presente articolo. La partecipazione non è stata assolutamente massiccia, ma sufficiente per essere indicativa, se non istruttiva.

Nashville cats, been playin' since they's babies... (Nashville Cats, The Lovin' Spoonful)

Una risposta ha segnalato un episodio: un micino, nuovo nella casa, si era fiondato dritto sulle Magneplanar e aveva estratto un tweeter con quelle sue piccole, affilate unghie simili ad aghi (naturalmente era un tweeter -- cos'altro potrebbe attrarre un gatto?). Le altre sei risposte pertinenti sono state negative e variavano da “Ho un gatto che non ha mai mostrato interesse” a “Ho (inserire un numero qui) gatti, e non ho mai avuto problemi” a “Non ho mai avuto problemi, e ho conosciuto altri che avevano gatti e anche loro non hanno mai avuto problemi”. Quindi, i risultati, sebbene non esattamente conclusivi o scientifici, effettivamente suggeriscono che la credenza popolare secondo cui “gatti e Magneplanar non vanno d'accordo” sia quantomeno esagerata: sei testimonianze su sette (o sette su otto, se contate la mia esperienza) sono andate controcorrente, e quella a supporto della storia per certi versi è stata un caso speciale -- ogni persona amante dei gatti sa che i mici non sono tra le creature più prevedibili. Su tale base, penso che chi ama i gatti e vuole le Magneplanar probabilmente non deve preoccuparsi.

Nashville cats, get work before they're two. (Nashville Cats, The Lovin' Spoonful)

Detto ciò, chi ha risposto ha offerto alcuni buoni consigli per ridurre al minimo qualsiasi rischio, ricavati tutti da esperienze concrete. Uno è accertarsi che la stanza d'ascolto includa qualcosa su cui i gatti possano farsi le unghie, trattato con un po' di spray all'erba gatta se in casa c'è un nuovo micio. Un altro (citato in riferimento ai Vandersteen, un'altra linea di prodotti famosa per avere problemi con i gatti) è mettere della plastica protettiva intorno ai diffusori quando non sono utilizzati; il post indicava che il gatto ignorava i diffusori anche dopo che, alla fine, l'interlocutore aveva tolto la protezione. Un terzo consiglio mi ha colpito in quanto particolarmente promettente: comprare due grossi pannelli in polistirene nel brico di zona, tagliarli secondo misura e appoggiarli contro le Magneplanar quando non si usa l'impianto. Il consiglio è che non devono essere alti quanto i diffusori; un metro basterà.

OK, per oggi ho miagolato abbastanza. Se avete qualche esperienza mi piacerebbe sentirla, pro o contro -- avendo venduto le mie Magneplanar anni fa, non c'è più, uh, un cane che sia interessato.[2]

Grazie per la lettura, e godetevi la m(iao)usica -- forse qualcosa di Clawed Debussy o Darius Meow oppure, naturalmente, Cat Stevens. Potete anche ascoltare Nashville Cats, dei The Lovin' Spoonful, che ho spudoratamente fregato per i sottotitoli di questo articolo. Non consiglio nulla dei Doors, a meno che non vogliate fare una partita a “in-and-out”, e decisamente dovreste stare lontano dalle registrazioni di strumenti d'epoca: il vostro amico felide potrebbe non apprezzare gli strumenti incordati con il catgut!

Note dell'autore

[1] - Suppongo che molti lettori di TNT-Audio conoscano le Magneplanar, ma consapevole del fatto che possano non avere avuto, oltremare, una penetrazione sul mercato come qui, negli Stati Uniti, permettetemi di fare una rapida e breve descrizione per coloro che potrebbero trovarla utile. Prodotte da un'azienda di nome Magnepan nella cittadina di White Bear Lake, Minnesota, le Magneplanar sono dei dispositivi cosiddetti magnetico-planari. Riducendo all'essenziale, esse comprendono un'intelaiatura aperta che tiene sospeso un grosso foglio di Mylar con un lungo giro di cavo sottile disposto a zig-zag su di esso (sostanzialmente una bobina comune per altoparlanti svolta e disposta piatta) dietro al quale c'è una serie di magneti fissi. Il transito di un segnale audio elettronico variabile attraverso i cavi fa sì che questi interagiscano con i magneti facendo vibrare il Mylar, generando onde sonore proprio come farebbe il cono di un altoparlante; ma a differenza del cono, esse instaurano un ampio fronte anziché agire da sorgente puntiforme. Le Magneplanar sono irradiatori a dipolo; devono essere sistemate lontano dalla parete posteriore e da quelle laterali, e sono notoriamente affamate di potenza, sebbene il fabbisogno sia più di elevata corrente, non solo di un'amplificazione ad alto contenuto di watt. Danno l'impressione di pannelli piatti, alti e larghi.

[2] - Diversamente da uno che aveva risposto alla discussione sull'Hoffman Forums, il quale ha detto che una volta aveva un cane che aveva alzato la gamba su una Magneplanar. L'interlocutore ha osservato sarcasticamente, “Non so se era una critica sui diffusori, sui miei gusti musicali o se semplicemente gli scappava.”

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