Pylon Audio Opal 20 - diffusori da pavimento

Inarrestabili macchine da musica

[Pylon Opal 20]
[English version here]

Prodotto: Pylon Audio Opal 20 - diffusori 2 vie da pavimento
Costruttore: Pylon Audio - Polonia
Gentilmente forniti in prova da MGP Audio (distributore per l'Italia)
Prezzo appross.: 725€/coppia
Recensore: Lucio Cadeddu - TNT Italia
Recensito: Giugno, 2020

Premessa

[Pylon Opal 20 - drivers]

Chi è Pylon Audio? Pylon SA è stata fondata nel maggio 2011 a Varsavia, in Polonia. L'azienda realizza sia diffusori che altoparlanti e il catalogo consiste di ben sette linee di diffusori, per un totale di - se non ho contato male - 29 modelli diversi! Ho deciso di provare un piccolo diffusore da pavimento delle serie Opal, che è costituita da sei diversi modelli, in ordine gerarchico: Sat, Center, Monitor, 20, 23 e 30. Queste Opal 20 sono, quindi, le torri più piccole ed economiche della serie, con un prezzo di circa 700€ la coppia.

Uno sguardo ai particolari

Le Opal 20 sono delle piccole torri da pavimento con un ingombro in pianta di appena 28x19 cm, per 90 cm di altezza. Il tutto si traduce in un peso di 14 kg per diffusore, non poco considerando le dimensioni. È un classico progetto due vie basato su un woofer da 18 cm, marchiato Pylon Audio PSW 18.8 CS e un tweeter dichiarato come Pylon Audio PST T-50/8 ma che in realtà è un Monacor DT25-N, si veda foto (è sempre difficile capire chi rimarchia cosa). Woofer e tweeter sono invertiti rispetto alla configurazione classica.

Il cabinet è ben realizzato, in MDF di spessore variabile (da 18 a 22 mm) ed è un classico reflex a sbocco posteriore. Le finiture disponibili sono innumerevoli. Possibile l'utilizzo di punte filettate, ma già di serie ci sono dei piedini metallici regolabili molto pratici e funzionali.

L'interno è ben riempito di assorbente acustico, e il crossover è di tipo abbastanza semplice, il solito condensatore, bobina e resistenza. Non è consentito il biwiring. Le Opal 20 sono vendute con ben 4 anni di garanzia.

Caratteristiche tecniche dichiarate

[Pylon Opal 20 woofer]
[Pylon Opal 20 tweeter]

Inarrestabili macchine da musica

Non ci aspetterebbe poi molto da una coppia di diffusori da pavimento da 700€, giusto? O, forse, ci si aspetterebbe il classico suono “furbo”, fatto apposta per impressionare ascoltatori inesperti e cioè: gamma alta frizzante e ben in evidenza e basso gonfio e strabordante. Molte torri economiche suonano così. E per l'acquirente “medio” forse è pure giusto che sia così.

Ebbene no, nel caso di queste Opal 20 la musica è tutt'altra cosa. Non fanno niente per colpire l'ascoltatore con effetti speciali (ridicoli e stancanti) ma suonano con una musicalità e una capacità di coinvolgimento che non mi sarei mai aspettato da un diffusore in questa fascia di prezzo. O, anzi, se preferite, impressionano eccome, perché è veramente difficile trovare un diffusore simile che suoni in maniera così bilanciata, matura e corretta.

Come suonano dunque? Il primo aggettivo che mi viene in mente è “bilanciate”. La risposta in frequenza appare lineare, senza enfasi o buchi particolari. Il carattere generale è tendenzialmente morbido e caldo ma assolutamente non chiuso né moscio. La gamma medio-alta è aperta, chiara, pulita e “facile” sui timpani di chi ascolta, mai aggressiva o aspra. Nonostante questa “facilità”, la quantità di dettagli estratta dal segnale musicale è insolitamente elevata. Le voci sono molto naturali, forse un filino leggere quelle maschili, a voler essere pignoli. La ricchezza armonica in gamma medio-alta è di livello molto, molto elevato per il prezzo richiesto. Una bella sorpresa.

E poi c'è la gamma bassa: piena, potente, profonda, dotata di grande impatto e pure ben controllata e articolata. Il woofer da 18 cm si muove bene, agile e sicuro e non teme di fare la voce grossa quando richiesto. Naturalmente, come sempre accade quando un woofer di dimensioni non piccole è forzato a funzionare anche da midrange, ogni tanto vien fuori una traccia di lentezza, specie nei passaggi più impegnativi, con bassi profondi e volume elevato (molto elevato, eh). In altre parole è come se l'altoparlante dovesse decidere se fare il suo sporco lavoro da woofer vero o se far finta di essere un midrange. Ce la fa, ma sembra prendersi del tempo per pensare :-)

Non si tratta di un difetto di questo driver o di questo diffusore, è un fatto fisicamente naturale, che ho sempre riscontrato in due vie di questo tipo. La risposta in basso, d'altra parte, è molto generosa, dichiarati i 38 Hz come limite inferiore (immagino a -6dB): un valore realistico, per quel che ho sentito. Anche le note più profonde del pedale d'organo o synth vengono gestite con buona facilità e presenza. D'altra parte ben poche stanze possono gestire un basso più profondo di così senza entrare in crisi.

Lo stesso comportamento in gamma bassa lo si ritrova quando si valuta la capacità dinamica: la performance va ben oltre ciò che ci si aspetterebbe per questa fascia di prezzo e - come è logico aspettarsi - ogni tanto qualche traccia di rallentamento viene fuori, specialmente con tracce ad alto contenuto energetico in gamma bassa, suonate a volumi non condominiali. A parte questa caratteristica tipica di questi disegni, le Opal 20 sono estremamente coinvolgenti anche dal punto di vista dinamico, senza mai infastidire, tra l'altro, con indurimenti o asprezze fuori luogo. Suonano forte, senza strillare. E il limite è molto, molto difficile da raggiungere in ambiente domestico. In effetti continuo a chiedermi come possano suonare così a questo prezzo....

Le sorprese, tra l'altro, non finiscono qui: la performance prospettica, ovvero la capacità di ricreare un palcoscenico virtuale credibile, è straordinaria per questa classe di prezzo: uno stage ampio, largo, profondo con strumentisti e interpreti ben a fuoco, dai contorni stabili. Questo tipo di soundstage virtuale così realistico rende il suono delle Opal 20 ancora più coinvolgente dal punto di vista emotivo.

Alla fine, come sempre mi accade quando termino una sessione di prove d'ascolto, mi sono chiesto se potessi convivere con diffusori come questi. La risposta non è mai scontata. Ebbene, in questo caso direi , perché consentono - pur senza tutte le esagerazioni audiophile - di ascoltare musica ad alto livello per ore ed ore, giorni e giorni, senza mai (e dico MAI) stancare. Anzi, tutte le volte mi sono ritrovato ad alzare il volume via via che le ore passavano, segno di una fatica d'ascolto inesistente e di un tasso di distorsione molto basso.
Qualche volta succede il contrario: più passa il tempo e più vi vien voglia di abbassare il volume. Se ciò accade, siete in presenza di diffusori che stancano le orecchie (o di una combinazione diffusori/ambiente infelice).

Con le Opal 20 la musica fluisce, in maniera naturale, divertente e godibile, con qualunque genere musicale. A questo prezzo non è una cosa facile. Non sono perfette, e ci mancherebbe, ma quel che fanno è coerente, maturo, sincero. Non saranno delle lenti d'ingrandimento ma non si perdono dettagli per strada. Se i parametri che state cercando sono principalmente musicalità e piacevolezza d'ascolto a lungo termine (anche ad alto volume) queste Opal 20 credo abbiano ben poche rivali in questa fascia di prezzo. Se state cercando invece strumenti monitor di precisione chirurgica allora guardate altrove. Loro comunicano musica in maniera...inarrestabile.

Qualche consiglio

Posizionatele parallele l'una all'altra, secondo me non c'è bisogno di inclinazione verso il punto d'ascolto. Ogni ambiente fa storia a sé ma provate così, all'inizio. La sensibilità non particolarmente alta (86 dB) suggerirebbe un buon amplificatore da almeno 30 watt, se l'ambiente non è piccolo. L'importante è la qualità, perché questi diffusori meritano e sono in grado di rendere giustizia a elettroniche anche di un certo livello. Per un soundstage ampio e profondo, meglio tenerle ad almeno 50 cm dalla parete di fondo. Meno di così e il basso potrebbe risultare un po' troppo presente.

Lamentele

Costruzione e finitura.
I cabinet sono realizzati molto bene e la cosa non sorprende, la manodopera polacca è rinomata in questo campo, tanto che molti costruttori europei di livello elevato si fanno realizzare i mobili proprio in questo Paese. Niente da criticare, non a questo prezzo. Prezzo che, non dimentichiamolo, è reso ancor più incredibile se si pensa che la costruzione è europea, non cinese! Ho notato solo un piccolo curioso errore: le targhette posteriori erano sbagliate, essendo quelle del modello Opal Monitor. Una strana svista.
Suono.
Solido, maturo, coerente, pieno e godibile. C'è qualche traccia di lentezza qua e là, come segnalato, un certo arrotondamento nella porzione superiore della gamma alta. Se state cercando un suono monitor, iperdettagliato e ossessivamente preciso cercate altrove. Questi diffusori sono fatti per suonare tanta musica, non per essere strumenti di lavoro al mixing desk.

Conclusioni

Sono piacevolmente stupito. Ed è bello quando succede davanti a diffusori belli da vedere, ben realizzati e in questa fascia di prezzo. Il rapporto qualità/prezzo è stellare e la loro performance complessiva può mettere in serio imbarazzo tanti diffusori più costosi. Se state cercando un diffusore da pavimento sotto i 1500€ e desiderate qualcosa che suoni coinvolgente e mai stancante, non dimenticate di inserire queste Opal 20 nella vostra lista dei candidati. Non ve ne pentirete!

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