Prodotto: Temperance Loudspeakers
Costruttore: Newtronics GmbH - Germania
Prezzo: 7800 Euro la coppia
Recensore: Steve Davey - TNT UK
Recensione del: Gennaio 2003
Tutto ciò che serve per produrre un'onda sonora è un diaframma oscillante. E la scelta disponibile di diffusori ad alta fedeltà che perseguono questo fine è sconfinata: quasi universalmente, la porta d'accesso a questo mondo è un progetto a due vie in bass reflex oppure a sospensione pneumatica. I prezzi vanno da meno di cento ad oltre un migliaio di Euro e stiamo parlando di una tipologia progettuale relativamente semplice.
C'è da dire che il realizzare un due vie perfetto rientra più nel campo dell'arte che in quello della scienza: servono molte ore spese da progettisti capaci e, una volta che il lay out è terminato, la produzione non può partire come d'incanto. I volumi di vendita poco elevati non giustificano la realizzazione di una linea di montaggio robotizzata, come possiamo trovare ad esempio nell'industria automobilistica. Quindi, l'assemblaggio dei diffusori rimane un lavoro più sul piano dell'alto artigianato rispetto ad altri tipi di attività produttive, ed i prezzi sono determinati in larga parte dalla complessità costruttiva e dalla qualità dei componenti.
Dopo i "semplici" progetti a due vie, s'incontrano prodotti con un maggior numero di altoparlanti e crossover più complicati, o magari solo un altoparlante caricato a tromba con un cabinet dalla costruzione complessa. In entrambe i casi, entriamo nel regno dei volumi di produzione sempre più bassi e della produzione sempre più complessa, con costi molto elevati e prezzi conseguentemente alti.
Spostandoci dai tradizionali altoparlanti a cono (solitamente tondi e realizzati con materiali che vanno dalla carta alla plastica ed, in qualche caso, al legno), ci si avventura su progetti ancor più costosi come gli elettrostatici o gli ibridi che possono incorporare tweeter a nastro, trombe, driver multipli, accoppiamenti attivi e passivi, cabinet a camere multiple ed altri sotto-insiemi.
Una volta che ci si è imbarcati sulla rotta dei miglioramenti, il prezzo dei componenti sale molto in fretta e si può anche finire ad ascoltare delle scatole nere quadrate più costose dell'auto di una famiglia media. O addirittura più care di un cottage di campagna in alcune nazioni europee (non nel Regno Unito, dove il mercato immobiliare è ormai impazzito).
Tutto questo per dire che si può ottenere un suono davvero rispettabile da diffusori che costano meno di 500 Euro, quindi perché spendere una somma dieci volte più grande? Ebbene, come ho avuto modo di scoprire negli ultimi mesi, se si è in grado di spendere quella cifra per un upgrade la gratificazione non è di poco conto. E con ciò arriviamo al nuovo top di gamma della Newtronics, il diffusore passivo Temperance.
Per chi sia rimasto sorpreso dal prezzo di listino di questa coppia di diffusori, l'operazione di disimballaggio non dovrebbe essere deludente. La linea è bella ed armoniosa, ed i cinque driver presenti hanno un che di maestoso. Il peso raggiunge i 30 chili, pertanto quando l'imballo avvisa che sono necessarie due persone per sollevare e trasportare in posizione i diffusori è meglio tenerne conto.
La filosofia progettuale delle Temperance adotta il sistema "transmission line". Non posso affermare di conoscere molto bene questa filosofia costruttiva. Ho però un rifiuto intuitivo per i sistemi che, per dare al diffusore maggior impatto sui bassi, prevedono l'esaltazione delle risonanze: spesso finiscono per suonare come se fossero capaci di riprodurre una nota sola. Certo si riesce a distinguere il ritmo dei bassi, ma cosa succede alla melodia?
Le mie esperienze con i sistemi trasmission line mi dicono però che rendono i bassi più morbidi e realistici. I condotti interni di questo tipo di progetto irrigidiscono il cabinet, e come spesso accade con i diffusori che seguono questa filosofia le Temperance "suonano" sorde quando percosse dalle nocche della mano.
Costruite con pesanti pannelli in fibra, i lati sono impiallacciati mentre i bellissimi pannelli anteriori e posteriori sono rifiniti con vernice satinata nera. Questi ultimi pezzi superano di circa un millimetro i pannelli laterali, superiori ed inferiori. Se fossero stati "a filo", a mio avviso l'estetica sarebbe stata ancora più gradevole.
Sono dei diffusori piuttosto grandi, con il loro metro e quindici centimetri di altezza, tuttavia il loro baffle piuttosto stretto (misura solo 22 cm di larghezza) e la possibilità di essere collocati vicino alle pareti li rendono poco intrusivi anche in una piccola sala d'ascolto. Stranamente, per un sistema Hi-Fi, sono stati oggetto di apprezzamento da tutti coloro che sono capitati a casa mia: sia gli audiofili sia i sordastri li hanno trovati gradevoli, anche se in quel momento non stavano suonando.
Il pannello anteriore è inclinato all'indietro, cosa abbastanza diffusa al giorno d'oggi, per avere un miglior allineamento degli altoparlanti nel dominio del tempo. Sono fornite anche quattro punte che permettono di agire ulteriormente, se necessario, sull'inclinazione. Non mi sono curato della cosa, preferendo verificare che fossero ben serrate per ottenere una stabilità ottimale.
L'apparenza esterna suggerisce di trovarsi di fronte ad un sistema multivie che incorpora una costruzione in linea di trasmissione. Tuttavia il tipo di crossover e la specie degli altoparlanti rivela un distacco dalle molte realizzazioni multivia.
Ci sono cinque componenti, costruiti dalla Danish Sound Technologies e presi dalla loro linea "Vifa": un tweeter, un midrange e tre unità per le basse frequenze. Infatti, la frequenza di taglio più bassa del crossover è a soli 120 Hz - più da subwoofer che pilota un trasmission line piuttosto che da tradizionale sistema a tre vie -. Il tweeter entra in gioco a tre kHz ed anche questa frequenza è alquanto bassa per un sistema a tre vie.
L'ispezione del crossover, situato in basso in un suo volume riservato nella parte posteriore del diffusore, rivela una circuitazione molto semplice contenente due induttanze. Una grande, per il passa basso a 120 Hz, ed una più piccola per il passa basso a 3000 Hz che serve il midrange.
Il filtro passa alto per il tweeter è costituito da due condensatori. La Temperance utilizza quindi filtri a 6 dB/ottava del primo ordine, ed è configurata più come un due vie con subwoofer integrato.
I progetti a tre vie, di solito, utilizzano filtri di ordine superiore ed alzano il taglio delle alte frequenze di un'ottava ed anche più rispetto ai 3 kHz, dove l'orecchio è molto sensibile ed enfatizza la distorsione introdotta dal crossover. Questo tipo di distorsione nasce da disallineamenti di fase e temporali introdotti dagli altoparlanti quando riproducono onde sonore in prossimità delle frequenze di taglio.
Newtronics ha scelto di utilizzare filtri del primo ordine per il tweeter ed il midrange, cosa che in teoria dovrebbe garantire maggior coerenza d'emissione, fatto molto desiderabile a patto di trovare altoparlanti in grado di tollerare la bassa pendenza dei filtri.
Con i filtri del primo ordine, il segnale è attenuato di soli 6 dB/ ottava. Quindi con questo crossover, a 3 kHz il livello sonoro originato da ciascun altoparlante sarà attenuato di 3 dB e sommato per rigenerare il livello del segnale a monte del filtro, a causa della desiderabile relazione di fase creata dal filtro stesso. In teoria, su ogni lato del grafico della frequenza di taglio, la somma del suono dei due altoparlanti ha lo stesso livello del segnale pre-filtrato, semprechè l'ascoltatore si posizioni sull'asse dei diffusori.
In ogni caso entrambe gli altoparlanti produrranno un segnale udibile anche a due, tre e forse più ottave, superiori od inferiori alla frequenza di taglio. Per esempio, il segnale in uscita dal tweeter a 750 Hz sarà attenuato di 15 dB; e mentre la potenza elettrica fornita al tweeter a questa frequenza sarà attenuata per un fattore di 24, a causa della risposta in frequenza quasi logaritmica del nostro orecchio ci parrà ridotta di solo un terzo, in termini di volume percepito.
Pertanto, se il tweeter non è in grado di gestire il segnale a 750 Hz, non solo è possibile che si possa danneggiare ma è anche prevedibile che la distorsione da lui prodotta sia fastidiosamente udibile, nonostante il maggior livello sonoro emesso dal midrange.
Considerazioni del tutto simili possono essere fatte sulle alte frequenze riprodotte dal midrange a 12 kHz.
Le alte frequenze sono gestite dal tweeter a cupola Vifa dual concentric da 2,54 cm, che ha un'appuntita protuberanza centrale progettata per migliorare la risposta fuori asse. La sua gamma di frequenza dichiarata va da 1,5 a 40 kHz e rientra quindi nella categoria dei supertweeter, in grado di riprodurre frequenze al di là della sensibilità superiore dell'orecchio (diciamo 20 Khz) ma che, secondo qualcuno, hanno comunque influenza sulla percezione sonora. Siccome i miei amplificatori hanno una banda limitata ai 20 Khz, non vi so dire se la cosa sia vera o no.
Il grafico della risposta in frequenza dell'altoparlante indica che il livello di riproduzione comincia a calare ad 800 Hz ed è di soli 10 dB inferiore al livello medio d'emissione quando la frequenza scende a 300 Hz. Da ciò deriva la sua capacità di essere pilotato da un filtro passa alto del primo ordine con frequenza di taglio di 3 kHz.
La situazione è molto simile per i tre altoparlanti Vifa da 15 cm che gestiscono le basse frequenze. Essi sono in grado di riprodurre frequenze ben al di sopra di 2 kHz e quindi un filtro del primo ordine passa basso con frequenza di taglio a 120 Hz non può creare loro problematiche di sorta.
Ma è il midrange, che mi pare il componente principale, ad essere piuttosto insolito. Quest'altoparlante Vifa ha un cono in fibra di legno e la classica cupola/filtro aria della bobina mobile è presentata come "phase-integrated". Il grafico della risposta in frequenza, misurato sull'asse, rivela una buona linearità da 50 Hz fino a circa 7 kHz ed oltre.
Pur non essendo un driver "full range", è in grado di gestire frequenze fino a 10 kHz ed a 12 kHz la risposta sull'asse è attenuata di 20 dB rispetto al livello di emissione a 3 kHz. Fuori dall'asse, la risposta non è così lineare e la caduta del livello d'emissione avviene più rapidamente. Sull'asse, però, questo driver sembra in grado di poter correttamente operare con un filtro del primo ordine fin quasi a 12 kHz.
Sul sito Internet della Newtronics è presente la curva della risposta in frequenza delle Temperance: una risposta che pare molto piatta nonostante due ampi picchi attorno ai 50 Hz ed ai 5 kHz. Le specifiche denunciano da 25 a 20.000 Hz +/- 1 dB. A fronte di questi dati, viene facile aspettarsi un suono naturale da questi diffusori, privo di esaltazioni sugli acuti o di bassi eccessivi indotti da risonanze.
La Newtronics dice poco sulla sua filosofia costruttiva. La mia valutazione è che trattino la coerenza di fase come fattore di primaria importanza. L'uso di filtri del primo ordine ed il pannello frontale inclinato per allineare gli altoparlanti, uniti alla linea di trasmissione sui bassi, rendono il cocktail molto interessante.
La targa dei diffusori li ritiene capaci di reggere, per brevi periodi, potenze dell'ordine di 280 W. Anche se i progetti transmission line non sono quelli contraddistinti da maggior efficienza, la pressione sonora prodotta dalle Temperance dovrebbe raggiungere livelli molto elevati.
è molto probabile che sia necessario utilizzare un amplificatore molto potente, considerando l'impedenza nominale di 4 Ohm, il sistema transmission line ed il grosso induttore necessario per il filtro passa basso a 120 Hz. A questo punto espongo una mia perplessità: non è offerta la possibilità di effettuare il collegamento bi-wiring. Ci sono solo due bei morsettoni placcati in oro da 4 mm. Mentre il bi-wiring può dare piccoli benefici nella riproduzione, la bi-amplificazione può davvero migliorare di molto le cose, pur con la non indifferente spesa per un amplificatore aggiuntivo.
Devo comunque ammettere che i miei Naim sono stati in grado di pilotare questi diffusori senza problemi, ma sarebbe stato interessante provare anche la bi-amplificazione: ho il sospetto che il grosso induttore per il taglio a 120Hz non sia un carico facile, a meno di non aver sottomano un Krell.
Ricapitolando, le Temperance sono diffusori trasmission line, con un crossover ben realizzato, midrange e tweeter particolari e ben tre unità per i bassi. Dopo averle sistemate e collegate, ho acceso il tutto con una grande aspettativa, avendo però nelle orecchie l'avviso del negoziante che me le ha fornite: "Hanno bisogno di un rodaggio di almeno un centinaio di ore".
La gran parte dei miei ascolti è stata fatta usando un front-end Orbe/OL250/AT33. Ho però collegato anche altre sorgenti, come ad esempio il mio Sony DVD. Inizialmente i diffusori non mi hanno entusiasmato e, ricordando l'avviso del negoziante, ho preso un cd e l'ho fatto partire. Ho alzato bene il volume (accidenti, suonano proprio forte) e me ne sono andato chiudendo la porta dietro di me.
Cinque ore dopo mi so seduto tranquillo ed ho ripreso gli ascolti. Per fortuna, le cose stavano migliorando. Il suono ha continuato a migliorare nelle settimane seguenti ed anche se non so esattamente quanto tempo ci sia voluto (forse meno di 100 ore), ho iniziato ad apprezzare quello che un diffusore di questa classe di prezzo può dare.
Si, sono "bestie" che suonano forte, molto forte, capaci di ricreare un muro sonoro che mette in crisi le orecchie e fa sentire i colpi allo stomaco come se avessi nella mia stanza un concerto live degli AC/DC.
Le Temperance danno, infatti, il meglio di loro quando suonano a livelli elevati di pressione sonora.
Se vi servono oggetti per creare musica d'ambiente, non scegliete qualcosa di così seriamente progettato. Se, d'altro canto, vi sedete e volete ascoltare la musica come dal vivo - ovvero a livelli che rendono impossibile sostenere una conversazione con qualcun'altro presente nella stanza - allora le Temperance iniziano a svelare le loro qualità.
Il suono si integra molto bene: voci, chitarre, batteria, pianoforte, tutto suona in modo molto ben distinto, mantenendo il timbro e le caratteristiche soniche originali. L'immagine è molto solida, con una scena acustica che si estende ben al di fuori dei diffusori. La presentazione è in avanti e le voci danno l'illusione di avere l'esecutore nella stanza. Pare di essere nelle prime file dell'auditorio.
Il suono è molto naturale, senza enfasi evidenti sugli acuti per "migliorare" il dettaglio o la velocità, od i bassi esaltati per dare un'illusione di potenza. La coerenza tonale è costante in tutte le ottave riprodotte, quindi se gli strumenti sono molti il suono è pieno, e se c'è spazio tra uno strumento e l'altro si percepisce nettamente.
Nessun disco ha suonato in modo aspro sulle Temperance: una volta rodate hanno un suono molto morbido. Ciò potrebbe diventare un argomento di discussione con chi è abituato ad una presentazione sonora più vivace.
Tuttavia, testandole con i miei dischi "killer", ho notato che tutti i dettagli che volevo sentire erano ben presenti e spesso erano anche più nitidi del solito. Quello che questi diffusori sembrano fare è trascinare l'ascoltatore all'interno della performance più che presentarla. Su alcune registrazioni, come "Out of Control" dei The Chemical Brothers, l'impatto può far trasalire. E con la musica acustica tutte le nuances e le emozioni sono presenti.
Uno dei vantaggi di poter provare un prodotto per un (molto) lungo periodo, risiede nel fatto che ci puoi sentire molti tipi di musica, non solo i soliti album "killer". In una situazione del genere, le Temperance sono state molto rivelatrici.
Avevo già ascoltato molte volte "I Still Haven't Found What ìm Looking For" dall'album Rattle and Hum degli U2: non mi era mai capitato di notare l'interazione vocale tra Bono ed i due solisti. Questi solisti emergono a tratti nella performance, "giocando" tra di loro, ed eclissano Bono nella seconda metà della canzone. Tutto il resto dell'armonia della canzone è ben presente, è solo che aver avuto la possibilità di sentire meglio queste sfumature ha reso l'esperienza d'ascolto nuova.
è stato per molti versi un privilegio vivere con le Temperance per qualche mese. A questi livelli di prezzo, solo una piccola percentuale di audiofili prenderà in considerazione l'idea di spendere una somma del genere per dei diffusori. Detto questo, esiste un vivace mercato per questi prodotti e c'è anche molta scelta.
E questo è il problema. Mi sono chiesto: ma il potenziale acquirente, su quali parametri basa la scelta di un diffusore costoso? Alcuni desiderano che abbia proprio l'aria dell'oggetto costoso, altri che sembri poco convenzionale. L'estetica delle Temperance è molto bella, anche se appaiono molto convenzionali. Credo però che possano fare breccia nel cuore di molti, come mi è stato evidenziato dalle reazioni dei miei ospiti.
Si spera che la qualità sonora sia il parametro principale della scelta, ed in questa classe di prezzo un ascolto approfondito è essenziale. Le Temperance questo ascolto lo meritano di certo, ma devono essere ben rodate.
Forse più adeguate ad amplificazioni di alta potenza, le Temperance gratificano il loro ascoltatore con una performance molto naturale. Riproducono sottili dettagli, generano un'immagine sonora ben tangibile e si possono far suonare molto forte!
© Copyright 2003 Steve Davey - http://www.tnt-audio.com
Traduzione italiana: Davide Baldini