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Prodotto: condotto per il collegamento di apparecchiature audio - progetto di autocostruzione
Produttore: non in vendita, progetto di autocostruzione gratuito di TNT-Audio
Costo approssimativo: 45€
Autore: Chris Templer - TNT SouthAfrica
Pubblicato: Marzo 2014
Traduttore: Roberto Felletti
Per la realizzazione avrete bisogno di:
Non c'è niente di peggio che aggiungere una nuova apparecchiatura in sala d'ascolto e scoprire che non c'è modo di collegarla. A meno che abbiate apportato sostanziali modifiche all'impianto in modo da avere una fila di prese pronte all'uso, questo articolo fa al caso vostro. Al momento ho bisogno di dodici punti di alimentazione ed è probabile che, in futuro, il numero sia destinato ad aumentare. È stato scritto molto sull'argomento "alimentazione pulita" e ci sono persone che, provviste più di soldi che di buon senso, possono permettersi di acquistare stravaganti condizionatori di rete o aggeggi simili che, in ultima analisi, non sono altro che una manciata di prese elettriche. Questo articolo non è stato pensato per loro.
Per l'impianto ho una linea indipendente di tipo professionale, ma solo perché in sala d'ascolto ho un'alimentazione trifase, una per le luci, un'altra per il condizionatore e una terza per l'impianto. Poiché i miei progetti sono sempre ridondanti, il cavo che va all'impianto può reggere 100 A a 220 V, con un interruttore, sul quadro di distribuzione, in grado di sopportare 65 A. Il cavo in questione è Norsk ed è rivestito con una guaina in alluminio.
Ad esso collego un condotto elettrico (chiamato anche "condotto sbarra" o "blindosbarra", NdT) costruito come indicato in foto. Tutti i componenti sono reperibili in un qualsiasi negozio di materiale elettrico, dato che sono usati comunemente nell'industria. Per prima cosa dovete stabilire la lunghezza delle sbarre. Io ho scelto 1,5 metri, in modo da avere ampio margine per futuri ampliamenti. Le sbarre sono racchiuse in un contenitore in plastica largo circa 15 centimetri e lungo 1,6 metri, dotato di una chiusura, in alto, per evitare che dita in vena di esplorazione si facciano male. Tre spezzoni di sbarre in rame da 6 millimetri quadrati sono sospesi al di sopra della base del contenitore su supporti isolanti, i quali oltretutto sono una dotazione standard. È consigliabile mantenere le sbarre abbastanza distanziate tra loro, per poter lavorare più agevolmente in seguito. Serviranno anche dei morsetti in rame, forniti di vite, per bloccare i cavi ed essi stessi alle sbarre, da posizionare a piacimento lungo esse. È possibile aggiungerne molto facilmente altri, in quanto essi possono scorrere ed essere poi fissati con una vite nel punto desiderato.
Con un minimo di abilità si può installare un interruttore differenziale, a vostra scelta, a una delle due estremità e aggiungere anche una spia luminosa che indichi quando il condotto elettrico è sotto tensione. Il cilindro in rame posto sul retro fa parte della struttura dell'interruttore; quello che userete voi potrebbe essere diverso. Bisogna poi collegare la linea in ingresso e successivamente i cavi provenienti dalle vostre apparecchiature alle sbarre in rame, dopodiché il dispositivo è quasi pronto all'uso. Se osservate la foto, noterete che le sbarre sono leggermente disallineate da un lato per una maggiore praticità nel montaggio dei cavi, per il cui inserimento e collegamento è sufficiente praticare un foro sul lato del contenitore. In questo modo è anche possibile controllare a vista la polarità che, nel mio caso, è: fase, neutro e massa (in alto). Se lo si desidera, è possibile inserire un filtro di rete commerciale tra l'interruttore e l'inizio del condotto elettrico.
Chiudete le estremità e il condotto elettrico è completato. Inoltre, assicuratevi di bloccare saldamente il coperchio superiore e, se ci sono bambini nei paraggi, avvolgete il contenitore con un adeguato paio di fascette, per evitare che i diavoletti prendano la scossa.
Non c'è nulla di misterioso riguardo l'elettricità, che segue regole ben precise; l'unica caratteristica pericolosa è che punisce chi non presta la dovuta attenzione. Nel mio paese, Sud Africa, è obbligatorio per legge avere la messa a terra sul quadro elettrico, come probabilmente lo è da voi. Questo però non vi salva la vita se siete troppo imprudenti.
Nella foto a destra vedete il cavo che porta la corrente a casa mia, da cui si capisce chiaramente come funziona la distribuzione elettrica da parte del fornitore. Se pensate che un pezzo di cavo costoso che copre l'ultimo metro, o giù di lì, di un viaggio lungo centinaia di chilometri possa fare la differenza, dovete sapere che, in realtà, la maggior parte del percorso che l'elettricità compie è costituita da cavi d'acciaio, placcati in alluminio, connessi in modo orrendo.
Il cavo che penzola sulla destra del traliccio è quello che serve casa mia, 380 V trifase e 65 A per fase. Il trasformatore da 5 KVA si trova pochi tralicci più in là, lungo la linea. L'intera zona è servita direttamente dalla sotto-stazione del gestore tramite una linea ad alta tensione per 50 km (i tre cavi che vedete più in alto). Fortunatamente, molti costruttori dispongono di tutti i filtri di rete necessari per le loro apparecchiature. Il mio amplificatore TacT sembra essere immune ai rumori sulla linea, mentre i miei triodi sono un po' sensibili. Anche il giradischi (EMT), lo stadio phono (Jolida), il lettore cd (Jolida) e il server sembrano essere immuni.
Nei vostri impianti un condizionatore di rete potrebbe fare la differenza. Ho provato dei gruppi di continuità per computer che introducono rumore nell'impianto, se presente. Poiché il nostro fornitore non è il massimo dell'affidabilità, uso un gruppo di continuità industriale da 1.200 Watt per 8 ore che utilizza un inverter di onda sinusoidale modificato che sembra non immettere rumore sulla linea.
Ritornando al condotto elettrico, non c'è sistema migliore per realizzare collegamenti multipli e ricordarsi di dove si trovino la fase e il neutro. Occorrono pochi secondi per effettuare i collegamenti e inoltre avrete sempre la certezza di rispettare la corretta polarità.
© Copyright 2014 Chris Templer - chris@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com
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