[ Home | Redazione | HiFi Shows | FAQ | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste ]

La pura verità sui cavi di segnale

Un po' di suggerimenti pratici

[English version]

Parlando ancora di cose serie, i miei cavi sono stati per molto tempo quelli del tipo a conduttori da 30 Gauge di rame solido rivestiti in argento, isolati da un'estrusione di PTFE
Vi sembrano cari? Come il materiale con cui si fanno i cavi davvero cari? I cavi col cartellino del prezzo che sembra il numero di matricola di uno stereo giapponese?
Beh, che ne dite di 12 pence al metro? Cioè 30 scellini tedeschi o 20 centesimi di dollaro. VI pare un prezzo accessibile?
Si vende sotto il nome di "wire-wrap". Negli U.S.A. si trovano da Radio Shack, nel Regno unito da Maplin, il mio fornitore di materiale elettronico. Non ho notizie certe per quanto riguarda il resto d'Europa: guardatevi intorno.
Questo è il miglior conduttore di mia conoscenza al mondo per questi livelli di prezzo.
Il suo valore di targa è di 300 V RMS, e lo uso letteralmente ovunque, basta che non circolino alte correnti. Vale a dire nei cablaggi interni dei circuiti di preamplificazione, nei loro alimentatori, nei circuiti d'ingresso degli amplificatori finali, nelle sezioni audio dei lettori di CD, ovunque.
Durante l'ultimo anno, ho provato differenti geometrie e tecniche costruttive. Ho sempre alternato vari conduttori. Mi sono sempre tenuto a portata di mano vari cavi commerciali economici, per avere un raffronto "reale" (nel caso iniziassi ad immaginarmi le cose) ed ho effettuato numerosi test a commutazione incrociata con vari cavi, sia a vista che a doppio cieco.
Alla fine ho deciso che solo due geometrie andavano bene ed erano "fattibili".

Ecco la prima, quella a due conduttori paralleli

La prima geometria di cavi è quella della "coppia lineare" , schermata o meno
Adopero cavo "a bassa perdita per satellite" come cavo "base". Questo cavo ha la calza schermo costituita da una lamina di puro rame e l'isolante è di polietilene a camere d'aria (buonino, grazie all'aria) ed un conduttore centrale rigido.
Maplin lo vende con la sigla FT100, a circa 90 pence al metro. Io estraggo il conduttore centrale (un po' laborioso, ma realizzabile) ed uso le "camere d'aria" per inserirvi due lunghezze di "wire-wrap" da un capo all'altro. E' un'operazione fattibile per cavi fino ad 1 metro e mezzo.
Gli spinotti RCA sono i più grandi di quelli a 4 parti, con isolante in teflon. Maplin li vende ad 1 sterlina e 99 pence l'uno.
In luogo del conduttore centrale ora c'è l'aria (in un canale dal diametro di 1 mm), e permane l'isolante in polietilene ed in teflon, il che costituisce un buon dielettrico ( ma non particolarmente esaltante). Il cavo non è attorcigliato, ma non causa alcuna captazione di ronzio, nemmeno col mio preamplificatore a valvole ad alta impedenza di uscita (circa 2KOhm).
Non collego la calza schermo direttamente alla massa: preferisco isolarla completamente. Il cavo si connette poi ad uno scatolotto con delle prese a serraggio collegato a massa con un cavo di speciale realizzazione. Si tratta di un cavo coassiale da 50 Ohm con l'isolante in schiuma di teflon. La calza schermo è giunta ad un connettore a lama (Tandy/Radioshack 316-A), ma isolato dal centro. Il centro è connesso alle prese a serraggio dello scatolotto. Il cavo coassiale è lungo circa 75 cm. Il tutto finisce per costituire un ottimo condensatore da circa 50 pF con un buon comportamento antiinterferenze a radiofrequenza.
Va notato che le interferenze a radiofrequenza sono ottimamente filtrate anche usando una versione dello stesso cavo senza calza schermo, ed il degrado del suono è minimo.

Ed ora la seconda - guardate come è contorta

Il seguente progetto di cavo è un po' più ambizioso. Io adopero 6 mandate parallele di "wire-wrap" e le avvolgo attorno ad un nucleo costituito dal condotto interno in aria e plastica ricavato dal cavo per satellite FT 100, secondo la cosiddetta geometria XLO.
Mille grazie a Lance ed agli altri del London Live DIY Circle che mi hanno suggerito il tutto.
I conduttori paralleli sono avvolti attorno al nucleo seguendo uno schema che li porta ad incrociarsi con un'angolazione di 90 gradi o più. I gruppi di 6 conduttori si intrecciano l'un con l'altro in modo tale che prima un sestetto di conduttori passa sotto l'altro e poi (dall'altro lato del cavo) vi passi sopra. Così, se si stringono abbastanza gli avvolgimenti, i conduttori si mantengono da soli attorno al nucleo.
Vi consiglio caldamente di trovare un negoziante che tratti cavi XLO e che ve li lasci esaminare profondamente.
Realizzate il cavo a partire da una lunghezza del condotto centrale quasi uguale a quella desiderata del cavo.
Tirate via il conduttore ramato centrale.
Procuratevi il wire-wrap in 12 pezzi di lunghezza sufficiente a coprire 1.3 - 1.6 volte la lunghezza desiderata del cavo. Per esempio, per ogni metro (3 piedi) di cavo da realizzare occorrono 12 pezzi da 1.3 - 1.6 metri (da 4 a 5 piedi) di wire-wrap.
Io adopero tre pezzi neri e tre pezzi rossi (per il polo caldo) ed altri 6 pezzi bianchi (per quello freddo).
Poi prendo ciascun sestetto (il rossonero ed il bianco) e uso del nastro isolante per assicurarmi che rimangano uniti. Usate il nastro solo per circa 2.5 cm (1 pollice) AD UN SOLO CAPO di ciascun sestetto, mentre l'altro capo rimane libero.
Poi inizio col piazzare ogni sestetto sul nucleo, angolato di circa 45 gradi rispetto ad esso, uno per lato. Un altro po' di nastro isolante (che in seguito andrà rimosso) aiuterà a tenere fermi i fili.
Ora (e per circa 30 - 40 minuti) si tratta solo di avvolgere i sestetti attorno al nucleo, mantenendo l'angolazione-spaziatura e facendoli incrociare osservando la regola del " sopra - sotto - sopra - sopra ".
Periodicamente dopo pochi giri sarà bene tendere MOLTO ogni singolo conduttore (ma senza strapparlo via), così resta meglio al suo posto.
Vi capiterà anche che le terminazioni libere dei fili si inizieranno ad ingarbugliare. Sbrogliatele continuamente ogni pochi giri.
E' meglio mettersi a portata di mano una birra e prendersela con molta filosofia mentre si realizza questo cavo. Continuate a ripetervi che non si può ottenere buon suono senza sacrificio.
La mia prima volta è stata un'autentica tortura. Adesso, però, ho aumentato la mia velocità e mi ci vogliono solo circa due ore per realizzare una coppia di cavi terminati da un metro.
Per quanto riguarda le terminazioni, è importante incollare ambo i capi al nucleo, oppure cercare di mantenere i capicorda quanto più corti possibile. Infine terminate ciascun cavo in modo che il nucleo "spinga" lontane le due spine, così mantenendo tensione nel cavo.
Per il primo cavo vi potrà essere utile della colla.

Si, ma come suona?

In primo luogo, queste sono le mie impressioni personali. Le ho tratte dopo ascolti a vista e in doppio cieco, ma non sono definitive, né dogmatiche.
In genere, ho sempre trovato il tipo di cavi XLO superiore a quelli a lamine, a coppie avvolte o meno, ai cavi coassiali o triassiali e a quelli "spezzati" sul tipo del Kimber PJB.
In breve, i migliori passati per il mio impianto.
Tuttavia, questo cavo non è assolutamente neutro, perché conferisce una seppur minima brillantezza al suono. Alcuni attribuiscono questa caratteristica alla placcatura di argento. Io non saprei. L'effetto non è sgradevole ed è lievissimo. E' una brillantezza che non scade nella "puntosità" di molti cavi inferiori. L'ho rilevata in misura maggiore con gli LP: potrebbe essere imputabile al fonorivelatore a bobina mobile Goldring Elite che sto analizzando in questo periodo?
Il confronto con il primo del secondo dei cavi proposti porta ad individuare il principale miglioramento nelle frequenze estreme e nella ricostruzione della scena sonora. I bassi sono più estesi, come anche gli alti. C'è più "aria" attorno agli strumenti, che sono anche maggiormente a fuoco (questa osservazione deriva da una mia esperienza in doppio cieco fra i due cavi).
Confrontando il secondo cavo con il "Goldpatch" della Radioshack/Tandy, si assiste con quest'ultimo ad un notevole impastamento del suono. Le sibilanti sembrano affette da "clipping" (tosatura del segnale riprodotto per superamento dei margini di uscita, n.d.t.r.c.) ed i bassi mancano di fuoco.
L'inglese non è la mia lingua madre, e quando è connesso il Goldpatch trovo molto più difficile seguire le parole complesse dei brani (Rhiannon - Fleetwood Mac su vinile), oppure non le capisco per niente.

© Copyright 1998 Thorsten Loesch

[ Home | Redazione | HiFi Shows | FAQ | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste ]