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Prodotto: Upgrade su base Lenco L75
Produttore: non in vendita, progetto di autocostruzione di TNT-Audio
Autore: Piero Canova - TNT
Italia
Pubblicato: Novembre, 2021
Nel mondo dell'automotive da qualche anno è diventato sempre più popolare il cosiddetto "Restomod", che tradotto in termini semplici è il restauro di automobili storiche rispettandone l'aspetto estetico ma aggiornandone la meccanica portandone le prestazioni e la sicurezza ai livelli attuali. Era iniziato come un modo per sopperire ad evidenti difetti storici (freni che non frenano, sospensioni che non tengono la strada, ecc) ma un po' per volta ha toccato tutta la vettura fino ad ottenere autovetture che mantengono la bellezza storica del design ma che a prestazioni danno la paga a molte vetture moderne.
Mi piaceva provare a fare qualcosa di simile anche sui giradischi e quindi qualche anno fa mi sono messo alla ricerca di cosa si potesse trovare a costi ragionevoli visto che poi prevedevo di fare degli aggiornamenti piuttosto importanti e quindi anche sbagli costosi. Dopo varie ricerche e visti i prezzi di qualche base rinomata mi sono indirizzato sul Lenco L75 per due buoni motivi: il costo iniziale ragionevole e la disponibilità di ricambi amplia e generalmente a costi interessanti. Insomma, ci si può divertire e se si sbaglia si rimedia presto e senza andare in bancarotta. Inoltre, alcune parti della meccanica sono di primissima qualità (motore, piatto) e quindi intervenendo nel modo giusto si possono ottenere miglioramenti notevoli e quindi prestazioni finali di assoluto livello.
Come al solito le mie modifiche hanno un costo molto
ridotto; certamente si può fare meglio di quanto vi propongo ma a quel punto
la spesa inizia ad assomigliare a quella per un giradischi nuovo e l'aspetto estetico diventa totalmente differente. Ho cercato di abbondare con le fotografie per cercare di spiegare meglio come fare le operazioni.
Di solito si trovano in vendita giradischi completi L75. Alcuni appassionati li restaurano alle condizioni originali ma il mio scopo non era il restauro ma piuttosto come abbiamo detto un Restomod e quindi l'aspetto esterno doveva rimanere abbastanza inalterato. Ho eliminato quindi le parti secondo me meno performanti ossia il plinto originale ed il braccio per sostituirle con qualcosa di più attuale. Ho mantenuto invece la piastra di base con i comandi originali, il motore, il perno ed il piatto. Vediamo ora in dettaglio le modifiche.
Io consiglio due interventi: la sostituzione della sfera (numero 5 nella figura a destra) che molto probabilmente sarà usurata con una in ceramica e l'utilizzo di un lubrificante piuttosto denso a base di PTFE. Ho fatto la prova con lubrificanti molto fluidi e costruendo una tenuta sul fondo in modo da creare un perno sigillato pieno di olio ma secondo me funziona peggio. Per smontare il perno basta rimuovere la molletta circolare che blocca la piastrina reggispinta sul fondo. Una pinza apposita si infila nei due fori, si stringe e dal basso si stacca la piastrina. Una vite a metà del cannotto blocca la discesa del perno (n°5 nella figura a sinistra): allentatela e ve lo troverete in mano. Pulitelo con uno straccio in microfibra in modo da non lasciare residui, lubrificatelo e reinfilatelo in posizione. Per la sferetta in ceramica potete trovare le sfere che si usano nei cuscinetti delle mountain bike: ottima resistenza al carico e basso attrito. Il diametro che vi consiglio è compreso tra 3/16" e 5mm. Appoggiate la sferetta nella sede del perno, tenendola in posizione con una goccia di lubrificante, rimontate la piastrina reggispinta e la molletta ed avete finito. Costo dell'operazione: 2€ per la sfera, 10€ lubrificante e 15€ la pinza, se non la avete già.
I primi risultati che si avvertono immediatamente è che il giradischi è molto più silenzioso. I giradischi a puleggia avendo un collegamento quasi rigido tra motore e piatto generalmente non sono il massimo della silenziosità ma gli interventi fatti la aumentano di molto. La precisione della velocità di rotazione è enormemente aumentata ed ora wow e flutter sono a livello di un più che buon giradischi moderno. In questo modo emergono distintamente le qualità della trazione a puleggia e quindi autorevolezza in basso e PRAT ma senza quei disturbi che le diluivano e disperdevano. Rispetto all'originale è molto più pulito, asciutto, dettagliato nella presentazione musicale. Non è più un giradischi piacione che fa suonare tutto bene: ora è preciso, chirurgico, analitico e se la registrazione non è buona ve lo dice senza mezzi termini. E'un giradischi di prima classe che merita un braccio ed una testina di assoluto valore perchè li farà suonare al massimo livello. L'affidabilità è assoluta; regolate la velocità ed iniziate a suonare tanta musica senza problemi. Non ha elettroniche complesse a bordo, cinghie che si allentano o si seccano; una volta all'anno regalategli un o-ring nuovo per la puleggia ed avete finito. Funziona benissimo con tutti i generi musicali ma se debbo dare una preferenza direi che le grandi orchestre quì trovano la loro soddisfazione.
La domanda è: suona meglio questo o uno dei miei amati trazione diretta? La sensazione è che convergano verso una qualità di riproduzione tale che la tecnologia usata diventa secondaria. Forse perde qualcosa in rumore di fondo ma stiamo parlando veramente di dettagli molto piccoli.
Con un investimento nell'ordine di un centinaio di Euro al netto di mat e
clamp avrete un giradischi che sembrerà un vintage al primo sguardo ma che
appena inizierà a suonare non lascerà dubbi sul fatto che è di un'altra
classe. Montateci un braccio dall'aspetto un po' vintage ma di buona
qualità e fatelo ascoltare: molti si ricorderanno di averli visti negli anni
'70 nelle consolle delle discoteche ma di certo resteranno sorpresi dalla
qualità della riproduzione.
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