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Cavi di segnale Transparent Cable - The Music Link

[Transparent The Musik Link]
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I cavi Transparent sono ben noti agli audiofili per fare uso di misteriosi scatolotti chiamati Transparent Network (visibile in foto) che dovrebbero in qualche modo ottimizzare l'interfacciabilità e la resa sonora del conduttore.
Si tratta di un approccio piuttosto originale ed inusuale, anche se altri Costruttori fanno uso di tecniche simili (MIT, per citarne uno), e ciò rende tutta la gamma Transparent ben riconoscibile nella giungla delle migliaia di modelli di cavi disponibili sul mercato HiFi.
La gamma Transparent è articolata principalmente in tre grandi famiglie: la prima serie budget-oriented Performance, la media Premium e la hi-end Reference.

Alcuni dati tecnici

La filosofia Transparent è più o meno la seguente: i cavi si comportano come antenne ed ogni segnale che percorre il cavo che non sia in banda audio limita la qualità del segnale musicale.
Per questo motivo occorre limitare la risposta in frequenza del cavo con un circuito passivo, chiamato, appunto, The Transparent Network, oltre ad utilizzare le solite attenzioni per costruire un cavo di qualità: rame OFHC, dielettrici di qualità e strandings particolari.
Il compito del circuito passivo è anche quello di ottimizzare il comportamento elettrico del cavo a seconda della lunghezza, quindi ogni Network viene progettato e costruito per funzionare al meglio con una data lunghezza.
I prezzi dei cavi Transparent sono estremamente variabili, dal molto economico all'estremamente costoso, un'offerta in grado di soddisfare davvero tutte le tasche.
In prova è il cavo di segnale Music Link della serie (High) Performance, dal costo di 320.000 lire a metro terminato, Transparent Network compreso.

Come suona

Il Music Link è un cavo impostato senza voler scendere troppo a compromessi dal punto di vista delle prestazioni. Questo significa che magari si è preferito ottimizzare alcuni parametri a scapito di altri, come è logico che sia in un cavo di segnale da 300.000 lire al metro terminato.
Altri Costruttori preferiscono scendere a compromessi, cercando una performance il più possibile omogenea da tutti i punti di vista, senza ottimizzare alcun parametro in particolare.
Nessuno dei due approcci è migliore dell'altro, tutto è da rapportare alle esigenze finali dell'audiofilo.

Il Music Link ha dunque una gamma medio-alta tendenzialmente asciutta ed un pelino in avanti, tendente a dare un effetto presenza abbastanza accentuato.
La gamma alta è pulita e trasparente e contribuisce a quella sensazione di suono molto aperto ed analitico.
Su alcuni impianti può essere un toccasana, su altri si potrebbe riscontrare un effetto *eccessivo*.
Occhio anche all'utilizzo su impianti molto economici, perchè il Music Link potrebbe mettere in evidenza eventuali grossolanità della sorgente o dell'ampli.
Il basso ed il medio-basso insieme contribuiscono ad una performance di grande impatto fisico, con una prestazione di buon livello per estensione e correttezza.
Ogni tanto il registro basso mostra cenni di gommosità come se il registro basso perdesse ogni tanto di controllo e di coesione.
Questo succede principalmente con dischi a fortissimo contenuto energetico in gamma bassa.
I punti di forza del Music Link sono a mio parere l'immagine e la dinamica, davvero notevoli per la classe di prezzo.
In particolare la prima è ben estesa, soprattutto in profondità ed ampiezza laterale, con una focalizzazione molto buona.
La cosa che impressiona di più è la larghezza del palcoscenico, ben esteso oltre i limiti fisici dei diffusori, ma senza peccare di gigantismo per quanto riguarda le dimensioni degli strumenti.
Poi c'è la dinamica e la velocità, invero notevoli.
La prestazione dinamica è forse dovuta in parte al Network (lo scatolotto magico) che, impedendo ai segnali fuori dalla gamma audio (per es. interferenze) di transitare dentro al cavo, non raggiungono l'amplificatore, facilitando il lavoro delle sezioni finali, che quindi si trovano ad amplificare solo la gamma audio o poco più.
Comunque sia, i contrasti dinamici, sia micro che macro, sono davvero notevoli per la classe del cavo in esame, ed ottimi in assoluto.
Se questo risultato è stato raggiunto ad un costo tutto sommato contenuto tutto lascia ben sperare per i cavi di livello più impegnativo nel catalogo Transparent.

Conclusioni

Non so se lo scatolotto Transparent Network funziona davvero, fatto sta che sotto alcuni aspetti il cavo Music Link ha prestazioni davvero interessanti, soprattutto se si possiede impianti che hanno bisogno di un po' d'aiuto in gamma medio-alta.
Un cavo che sotto molti aspetti è stato pensato per dare prestazioni eccellenti, magari sacrificando appena altri parametri (a mio parere, l'equilibrio timbrico).
Se, per esempio, il medio-alto fosse stato meno asciutto, la compatibilità del cavo sarebbe stata migliore, con un maggior numero di impianti.
D'altra parte, come già detto altre volte, a questi prezzi, i miracoli non riescono a nessuno ed il Music Link è secondo me un progetto coraggioso che va ascoltato con molta attenzione e che potrà dare ai suoi acquirenti soddisfazioni bel al di la' di quelle che ci si può legittimamente aspettare dalla sua classe di prezzo.

© Copyright 1998 Lucio Cadeddu

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