Prodotto: Fonometro digitale RadioShack
Costruttore: RadioShack - USA
N.ro di catalogo: 33-2055
Prezzo approx.: 60 Euro (60 US $)
Recensore: Lucio Cadeddu
Recensito: Aprile, 2001
L'ascolto della musica attraverso un impianto HiFi è un'esperienza largamente soggettiva. Questo fatto porta con sè alcune conseguenze, talvolta buone, altre volte negative. In particolare, l'audiofilo con pochi confronti col mondo reale, sia quello della Musica dal vivo che registrata e riprodotta su altri impianti HiFi, tende a sviluppare una propria strana convinzione di cosa sia l'ascolto "realistico", il "basso profondo" e così via.
Capita così di sentire audiofili convinti di ascoltare "ad alto volume" con amplificatori da 1 watt e mezzo collegati a diffusori dalla sensibilità di 88 dB/w/m. O, ancora, altri convinti di sentire il pedale dell'organo a 30 Hz in flat uscire dai loro minidiffusori.
Tutta questa disinformazione è in parte frutto delle poche possibilità e/o capacità di effettuare MISURE su ciò che realmente si ascolta. Ora, un primo passo per capire quali siano le frequenze prodotte dai veri strumenti musicali e le loro relative pressioni sonore lo forniscono le nostre tabelle Le Frequenze della Musica che, con il solito linguaggio semplice, associano gelidi numeri ai suoni dei veri strumenti musicali.
Purtroppo questo non basta perchè occorre comunque un riferimento. Per capirci: se dicessi che una grancassa ad 1 metro produce una pressione sonora superiore ai 110 dB chi legge dovrebbe avere chiaro in testa cosa siano 110 dB e quale sensazione uditiva questi producano.
Gli strumenti per effettuare questo tipo di misure, purtroppo, costano cari e sono difficili da trovare e da utilizzare, tenendo conto del livello medio di cultura tecnico/scientifica nel nostro Paese. La maggior parte delle persone, alla vista dei numeri, scappa via inorridita. Ebbene, per fortuna esistono delle alternative. Qui su TNT-Audio, in particolare, le alternative proposte sono sempre state semplici, poco costose ed alla portata della comprensione di tutti.
Eccovi infatti uno strumento poco costoso (120.000 lire circa) che, con l'aiuto di un disco test può aiutarvi a capire meglio come, QUANTO e cosa suoni il vostro impianto HiFi.
Si tratta del fonometro digitale della RadioShack, ben nota catena di componentistica elettronica statunitense che, per fortuna, accetta anche ordini via web (contattare Ann.Kothmann@radioshack.com, responsabile degli ordini internazionali).
Questo semplice strumento misura, per mezzo di un microfono incorporato, la pressione acustica generata dal vostro impianto (cioè quanto "forte" suoni) e, inoltre, abbinato ad un disco test contentente tutte le principali frequenze (20 Hz, 31.5, 100 Hz etc.) vi permetterà di ricostruire una sorta di risposta in frequenza del vostro sistema nel vostro ambiente.
In breve, ecco tutto ciò che fa il RadioShack Digital Sound Level Meter:
Una volta installata la batteria, scelta la pesatura ed il range di utilizzo, tutto quello che dovete fare è rivolgere lo strumento (cioè il microfono) verso i vostri diffusori, mentre siete seduti nella vostra posizione d'ascolto.
Questo, mentre l'impianto suona, vi darà una prima idea della REALE pressione sonora alla quale siete abituati ascoltare. Molto probabilmente lo strumento segnerà valori compresi tra 60 e 100 dB.
Ora, 100 dB rappresentano una pressione sonora MOLTO elevata, specie se tale valore è continuo e non di picco. Ciò che rovina l'udito (e gli altoparlanti) non è infatti la pressione sonora istantanea, magari molto elevata, è piuttosto un regime medio-elevato ma CONTINUO. Per fortuna, con la maggior parte della Musica, essendo presenti grandi salti dinamici, questo problema non si pone neppure.
Cominiciamo allora a sintonizzarci: quando ascolto musica elettrificata (pop-rock-metal-hiphop) normalmente, nell'impianto principale, il fonometro supera (in pesatura C) i 110 dB di picco. Questo è ciò che io intendo per ascolto ad alto volume. Questo significa che, essendo il mio punto d'ascolto a qualche metro dai diffusori, la pressione sonora da questi generata ad 1 metro deve essere molto elevata e, per fare ciò, non ci sono vie d'uscita: o si usano tanti watts (ampli molto potenti) o diffusori molto sensibili o entrambe le cose :-)
Per questo motivo sorrido (e non poco) quando sento di "ascolti ad alto volume" con 1,5 watts e diffusori da 88 dB/w/m. Per capirci ancora meglio, quando andate ad un concerto rock o ascoltate una batteria non amplificata, dal vivo a pochi metri da voi, le pressioni sonore che "subite" sono spesso ben superiori ai 100 dB.
Discorso molto diverso quando si tratta di musica non elettrificata (acustica, classica etc.). In tal caso cerco di tenere un livello tale da darmi la sensazione di una sala da concerto o di un jazz club. Su questo molto si può discutere e nulla vieta di ascoltare un pianoforte sparato a 120 dB, ben consci che nella realtà tale pressione acustica, da quello strumento, è praticamente impossibile ottenerla. L'HiFi è un po' anche questo: cercare la soluzione che ci consenta l'illusione maggiore dell'evento reale o l'emozione maggiore.
Ora che abbiamo misurato le pressioni sonore cui siamo abituati, possiamo tentare una misurazione grossolana della risposta in frequenza del nostro impianto nel nostro ambiente d'ascolto. Avete bisogno di un disco test (uno dei tanti) che abbia incisi all'interno dei toni puri dello spettro audio. Può servire per due scopi: in basso per verificare quanto sono capaci di "scendere" le vostre casse (e/o il vostro ambiente) e per fare un grossolano test di risonanze, stazionarie, rimbombi e quant'altro il vostro ambiente aggiunge al suono delle casse stesse.
Ad esempio, una sequenza discendente dai 300 Hz fino a 20 Hz consente di verificare eventuali risonanze dell'amiente in gamma bassa e/o eventuali risonanze del cabinet dei vostri diffusori oltre che, naturalmente, verificarne la risposta in frequenza in basso, così da svelare eventuali caratteristiche tecniche - spesso ottimistiche - dichiarate dal costruttore :-)
Tenete ferma la manopola del volume dell'ampli e guardate il display del vostro fonometro: normalmente, al diminuire della frequenza diminuisce anche la pressione sonora generata dai vostri diffusori. Il famoso "punto a -3dB" è quella frequenza alla quale il livello sonoro emesso si è abbassato di 3 dB rispetto alle frequenze immediatamente superiori (in gamma bassa).
Certo, questo tipo di analisi "in ambiente" può essare pesantemente inficiata dall'ambiente stesso e dal posizionamento dei diffusori, non infierite sul Costruttore per i dati dichiarati, quindi.
Quel che può succedere è che un "buco" di risposta nel vostro ambiente sia il responsabile per una clamorosa perdita (o enfatizzazione) dei bassi, ad esempio. Insomma, il metodo è un po' grossolano, ma può aiutare ad individuare problemi macroscopici.
Pressioni sonore continue ed elevate (> 100 dB) possono danneggiare PERMANENTEMENTE il vostro udito. Regolare SEMPRE il volume in modo opportuno ed abbassarlo subito ai primi cenni di fatica d'ascolto. Pressioni sonore continue ed elevate (> 100 dB) possono danneggiare PERMANENTEMENTE i vostri altoparlanti. Anche in questi casi, abbassare il volume ai primi cenni di distorsione.
Maneggiate il fonometro con cura: è robusto ma si tratta pur sempre di uno strumento di misura.
È uno strumento economico e solo per questa ragione è parzialmente perdonabile l'inaccuratezza dichiarata (± 2 dB @ 114 dB). Inoltre, una risposta in frequenza più ampia non sarebbe stata sgradita, anzi. Per il resto, la costruzione è quella che ci si aspetta da un oggetto economico e di poche pretese.
Comunque sia, RadioShack vende altri fonometri di ben altro livello (e, ahimè, costo) in grado di soddisfare anche palati più fini. Per vedere l'elenco dei prodotti, seguire il link). Per chi volesse risparmiare, è persino disponibile un modello più economico, ma non digitale. Costa 35 $.
Siete degli audiofili che vogliono capirci qualcosa di più? Autocostruttori (magari di diffusori) che vogliono testare le performance delle proprie creature? I nemici più acerrimi ed odiati di tutto il condominio? Allora un fonometro è ciò che vi serve! Questo o un altro, ha poca importanza.
Questo della RadioShack è ben costruito, costa poco e fa il suo dovere anzi, fa anche più di quello che un audiofilo normodotato potrebbe pretendere. Ha, inoltre, un'innegabile vantaggio: è facilissimo da usare e non c'è alcun bisogno di conoscenze tecniche specifiche. Per me, un must.
© Copyright 2001 Lucio Cadeddu - http://www.tnt-audio.com
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