La maggior parte dei lettori di TNT Audio, che si è cimentata nella realizzazione del cavo di potenza TNT TripleT nella sua configurazione originale, mi ha confermato di aver conseguito ottimi risultati. Qualche altro, per contro, non è rimasto particolarmente soddisfatto dal suono esibito dal TripleT nel proprio impianto, e mi ha esplicitamente manifestato il proprio disappunto.
Consapevole del fatto che, pur mantenendo la medesima architettura costruttiva a "coppie gemelle intrecciate", variazioni sull'utilizzo dei conduttori interni dei singoli cavi di categoria 5 utilizzati consentono di ottenere significative differenze in termini di risultati acustici, e considerata l'eterogeneità delle catene di ascolto e del gusto personale degli audiofili, in diverse occasioni mi sono trovato a suggerire ai lettori alcune di queste variazioni.
Bene, tutti alla fine sono riusciti a conseguire un suono tale da soddisfare pienamente le proprie esigenze. Questo mi ha convinto ad aggiornare l'articolo con una serie di possibili configurazioni di collegamento, che possono tutte essere provate da chiunque abbia realizzato il TNT TripleT senza necessità alcuna di sciogliere il treccione, ma semplicemente intervenendo sulle terminazioni.
Non starò qui a relazionarvi sul suono derivante da ogni singola configurazione, ma come indicazione generale, per quella che è la mia esperienza, posso dirvi questo: l'utilizzo delle tecniche di binatura (twisting) dei conduttori interni, conferisce al suono maggiore controllo e focalizzazione con una più decisa sensazione di accuratezza. Diversamente, si ottiene un suono meno preciso, che tuttavia potrebbe essere preferibile nell'ambito di catene particolarmente analitiche o asciutte.
Ecco l'elenco delle possibili configurazioni.
Il TripleT con i riferimenti per le configurazioni "3-4-5-6". Attenzione ai segni colorati: verde per il TW e rosso per il WF. |
Consideriamo come configurazione n.1 quella del TripleT originale: bi-wiring con una divisione delle coppie gemelle in parti uguali per woofer e tweeter, con utilizzo delle tecniche di binatura per entrambe le vie.
Possiamo considerare, come configurazione n.2, quella precedente in mono-wiring: le terminazioni lato diffusore andranno quindi effettuate allo stesso modo di quelle lato amplificatore.
La configurazione n.3 prevede il bi-wiring e divide le coppie gemelle in modo da utilizzarne 2 per il woofer e 1 per il tweeter. Viene quindi "privilegiata" la via bassa, che utilizza una sezione di cavo complessivamente maggiore rispetto alla via alta. Anche in questo caso, vengono utilizzate le tecniche di binatura del cavo di categoria 5, e vanno quindi divisi i bianchi dai colorati. Cambiano quindi le terminazioni lato diffusore, ma restano inalterate, rispetto alla configurazione originale, quelle lato amplificatore.
Come la precedente, questa configurazione prevede il bi-wiring e divide le coppie gemelle in modo da utilizzarne 2 per il woofer e 1 per il tweeter, ma si differenzia dalla n.3 in quanto utilizza le tecniche di binatura esclusivamente per la via alta. In sostanza, delle due coppie gemelle dedicate al woofer se ne utilizza una completa (conduttori bianchi + conduttori colorati) per il polo positivo, e l'altra per il polo negativo. Il collegamento della via alta resta invece simile alla n.3.
Con questa configurazione è necessario adattare le terminazioni lato amplificatore, che saranno ovviamente diverse rispetto alla n.1 (quella originale). Controllate con un tester per evitare il rischio di corto circuito.
Si tratta di una configurazione, in un certo qualmodo, opposta a quella n.4. Anche questa prevede il bi-wiring e divide le coppie gemelle in modo da utilizzarne 2 per il woofer e 1 per il tweeter, ma utilizza le tecniche di binatura esclusivamente per la via bassa. I due cavi di categoria 5 che compongono la coppia gemella che alimenta il tweeter, dovranno quindi essere utilizzati uno per il polo positivo ed uno per il polo negativo (conduttori bianchi e colorati assieme).
Con questa configurazione è necessario adattare le terminazioni lato amplificatore, che saranno ovviamente diverse rispetto alla configurazione originale. Controllate con un tester per evitare il rischio di corto circuito.
La configurazione n.6 prevede il bi-wiring e divide le coppie gemelle in modo da utilizzarne 2 per il woofer e 1 per il tweeter, come le tre precedenti, ma non utilizza le tecniche di binatura ne sul woofer (vedi n.4) ne sul tweeter (vedi n.5).
Anche con questa configurazione è necessario adattare le terminazioni lato amplificatore, che saranno ovviamente diverse rispetto a quella originale. Controllate con un tester per evitare il rischio di corto circuito.
Prevede il mono-wiring senza utilizzare le tecniche di binatura. È simile alla n.6, ma con le terminazioni lato diffusore identiche a quelle lato amplificatore.
Prevede il mono-wiring senza utilizzare le tecniche di binatura. Riprende la suddivisione dei singoli cavi di categoria 5 della configurazione originale (n.1), ed utilizza quindi uno dei cavi che compongono le tre coppie gemelle per il positivo e l'altro per il negativo (in sostanza 3+3).
È evidente, dalle otto ipotesi di configurazione effettuate, che il TNT TripleT utilizza un'architettura costruttiva estremamente flessibile. Anzi, se ci pensate bene, vedrete che è possibile farsi venire qualche ulteriore idea, relativamente alla gamma bassa che, nelle configurazioni 3-4-5-6, utilizza quattro cavi di categoria 5.
Tale flessibilità consente di provare quindi diversi tipi di collegamento, cosa particolarmente utile per conseguire quelle caratteristiche musicali che più ci convincono, ovviamente nei limiti delle potenzialità del cavo stesso. Nel caso intendiate effettuare delle prove prima di decidere la configurazione più idonea per le vostre esigenze, suggerisco di evitare di terminare i cavi saldandovi forcelle od altro, al massimo utilizzate quelle bananine che consentono di serrare il cavo tramite vite.
Al solito, un saluto a tutti ed un augurio di buon divertimento!
© Copyright 2001 Stefano Monteferri - http://www.tnt-audio.com
Istruzioni su come stampare questo articolo