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Dejan Veselinovic

Corrispondente TNT-Audio dalla Serbia

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[Dejan Veselinovic - TNT-Audio]
Dejan Veselinovic - TNT-Audio

Sono nato nell'era buia dell'audio, nel 1953. Si dice fosse un buon anno per il vino - non so, ma so che fu un buon anno per me. Ho speso la mia giovinezza andando a scuola e vivendo in molti posti - Turchia, Inghilterra ed Egitto.
Tutto ciò grazie a mio padre che era un professore d'università che lavorava per l'UN (UNESCO e UNIDO). 5 anni di Turchia, 3 di Inghilterra e 2 di Egitto non sono male quando hai meno di vent'anni.

Ad ogni modo, mi laureai in Economia all'Università di Belgrado. Tutti davano le loro tesi facilmente e in modo veloce, tutti eccetto me - dovevo prima scriverla, poi trovare due professori che costituissero una commissione prima che io potessi avere un pezzo di carta che dicesse che ero laureato. Il mio problema era la tesi - "L'influenza dei computers nella produttività".
Dov'era il grosso problema, direte voi? Oggi non esisterebbe, anzi probabilmente sarebbe un argomento addirittura noioso ma, a metà degli anni '70, nessuno voleva costituire una commissione esaminatrice con una tesi come quella.
Alla fine, dopo aver aspettato tre mesi un professore che tornava dall'estero, chiesi a lui ed egli mi rispose che non sapeva nulla riguardo i computers - ma gli sarebbe piaciuto saperne un po'.
Quindi feci il tutto per ridiventare un uomo libero, lasciando l'università alle spalle. O almeno così pensavo.

Spesi gli anni immediatamente successivi lavorando su vari progetti come consulente - fu un bel periodo, bei lavori, molto interessanti e imparai moltissimo. Il denaro non era un problema. Feci il militare dall'Ottobre '80 al Settembre '81; non molte persone sarebbero d'accordo ma per me fu un bell'anno e una grande esperienza.
Guardato dall'esterno, l'esercito può sembrare non il massimo, ma in realtà è un'organizzazione sana, anche se con qualche problema qua e là. Ma per me fu una bella esperienza. Nell'esercito, la gente pensa che la cosa migliore sia essere un generale - sbagliato! La cosa migliore in assoluto è essere un cuoco, io ero uno di quelli. Nessuno, ma proprio nessuno, ne' soldati ne' ufficiali, vuole stare antipatico al cuoco.
Inoltre, cucinare per 150 persone è un gran divertimento - con l'equipaggiamento che avevo cominciavo a preparare il pranzo alle 9.00 circa e alle 11.00 avevo due portate pronte. Non era faticoso. Ma, ad essere onesto, devo dire che ero già un "cuoco" da oltre 10 anni prima, già a mia madre e mia nonna, che cucinavano entrambe benissimo. Fu forse per questo mio sapere che fui mandato all'ospedale militare di Nis, nel sud della Serbia.

Poi, nel 1983, incontrai, grazie ad un comune amico, una ragazza. Ci sposammo nel 1984, ed avemmo un bimbo nel 1986. Nacque un po' prematuro per dei problemi e pesava solo 2.4 chili, era un po' denutrito.
Passò le prime tre settimane di vita dentro l'incubatrice ma poi ce lo potemmo portare a casa. Bene, ora ha quattordici anni e i suoi occhi sono più affamati del suo stomaco. Lo chiamammo Dusan - che su per giù significa "Una persona buona" (I Greci capiranno meglio, in Greco il suon nome sarebbe "Spiros"). Ancora, l'università non vuole mollarmi - mia moglie è una farmacologa, con un Ph.D. in medicina, è un professore senior con la cattedra della Scuola di Medicina all'Università di Belgrado, ed è anche Direttore dell' Istituto per la Farmacologia, Farmacologia Clinica e Tossicologia.
Nonostante tutto questo, l'amo ancora - non voglio dire più di quando l'incontrai, ma in un modo differente, più maturo.

Dal 1985, mi sono concentrato sui PC e mi sono fatto un nome nel giornalismo professionale. Faccio i test sull'hardware. Questo approccio mi ha fatto diventare Hardware Editor in alcune riviste locali, le quali stamperebbero qualsiasi cosa io scriva - ma sono sicure che io scrivo solo quando ho qualcosa di veramente valido da dire.
Dal 1995 al 1998, sono stato autore di 272 puntate di shows televisivi settimanali di 45 minuti sempre sui PC. Quindi ho iniziato a fare programmi radio, ho aperto la mia rivista web sui PC, e scrivo ancora molto.

Ora vi starete chiedendo cosa diavolo c'entra un economista con l'hardware dei PC? Quali sono le sue qualifiche? La risposta è - l'audio è dietro a tutto questo.

Tornando nel 1965, mio padre comprò un registratore mono Uher report 4000. A quel tempo era il più agguerrito concorrente dei Nagra - le stazioni radio ne compravano a tonnellate, perchè dava tutto ciò che erano abituati ad avere dal Nagra ma, diciamo, a un decimo del prezzo. Piccolo, con bobine da 13 cm, 4 velocità (2.4, 4.7, 9.5 e 19 cm/s), tutto in metallo e con le batterie ricaricabili, insomma aveva tutto quello che volevi.
Ci mise circa un'ora a farmi innamorare e e questo è come tutto cominciò. Papà perse il suo registratore.

Per compensare, egli comprò un Uher Royal de Luxe 3 testine (blocco testine intercambiabile, 4 o 2 traccie) stereo open reel e un giradischi Dual 1019 con un equalizzatore RIAA. Mamma e papà erano in Turchia, io ero in Inghilterra a studiare e nel 1970, quando tornammo tutti insieme a tempo pieno, papà perse anche il suo Uher e il Dual.
Ero realmente affascinato, un vero drogato di audio. In appena due anni sostituii l'intero gruppo testine - neanche alcuni studi di registrazione riescono a fare tanto. Mentre mi stavo perdendo dietro a queste cose, un mio vecchio compagno di scuola divenne una delle stelle del Rock Yugoslavo - questo mi coinvolse anche nel "professional sound", e mia mamma diventò quasi matta.

Per uno studente comprarsi componenti audio è un hobby dispendioso. Cominciai a dare lezioni ai bambini e misi da parte un certo gruzzoletto. Con questo ci comprai un integrato ReVox della serie A, seguito da una coppia di diffusori AR5. E dischi - a tutt'oggi non ho idea di quanti ne ho, ma mia moglie dice che sono tanti.

Nel 1981, mi comprai il mio registratore a bobine, un Philips N4520. Erano 26 chili di registratore, bobine da 10 pollici, velocità controllata al quarzo, tre velocità (9.5, 19 e 38 cm/s), equalizzazione NAB/IEC, un capolavoro.
Ancora ce l'ho, faccio manutenzione ogni anno e ancora lavora perfettamente. Non penso che Philips abbia mai fatto una macchina migliore di quella, potrebbe prendere un ReVox B77, o un Tandberg 20A, o un Ferrograph, e farne carne trita.

In quegli anni passai attraverso molti prodotti strettamente consumer e finalmente arrivai a costruire il mio primo componente, saldatore, parti bruciate, dita bruciate, e un sacco di imprecazioni - ma era divertente. Imparai come si usa un oscilloscopio.
Così quando i PC cominciarono ad apparire, io ne capivo già abbastanza di elettronica e quindi i PC non erano un gran mistero per me. Non mi ci volle molto per informarmi su di loro e nel 1984 mi stavo già divertendo con un PC IBM.
Un anno dopo cominciavo a modificare quella macchina e a scrivere riguardo quelle modifiche, e questo mi iniziò ai media.

Nel 1987, il mio primo finale era pronto. Mi piaceva ma, come sempre, cedetti alle richieste di un amico e glielo vendetti. Lo sta ancora usando e non si è mai rotto. Nel 1986, vendetti le AR5 e comprai un paio di AR94.

Nel 1990 mi sono definitivamente affermato come esperto di hardware di PC, e la mia preparazione in elettronica ha raggiunto un livello sufficiente a iniziare a progettare pre e finali tutti miei, in collaborazionen con un mio buon amico che è un ingegnere elettrico. Tra tutti e due abbiamo un laboratorio completo - niente di speciale, ma funziona.

Oggi ci siamo ancora dentro fino al collo. Questo per dire che ancora mi occupo di test sull'hardware dei PC, ma oltre questo sto iniziando ad occuparmi di DVD fornendo articoli anche alle altre riviste che scrivono a riguardo.
Ho lasciato la TV perchè economicamente insoddisfacente (penso che questo sia possibile solo in Iugoslavia).

Nel frattempo fui coinvolto nella creazione della sola rivista audio del paese, chiamata "Audiofon" - sfortunatamente io ero l'unico giornalista professionista del gruppo, e il resto delle persone si erano sopravvalutate; il risultato fu il fallimento della rivista circa due anni fa.

Poi subimmo una lezione di democrazia dalla nostra amichevole, "Santa più di Madre Teresa" NATO e fu un'esperienza. In termini di suono, fu memorabile - una volta che hai sentito il glorioso "suono" di un missile Tomahawk, non lo scordi tanto presto.
Tutto ciò ritardò molti dei miei piani e m'insegnò qualcosa che io non avevo mai conosciuto - l'ira. Non odio, l'odio è una rabbia fuori controllo, senza senso e distruttiva - no, ira, che è una forma d'odio contenuta, ben controllata e ben focalizzata.
Non ero molto preoccupato per me stesso, ma non perdonerò i 78 giorni che mio figlio e altri bambini come lui hanno trascorso nei rifugi anti-aerei invece che nelle scuole.

Ma non mi sono scordato del mio amato audio. Così il 20 Marzo 2000 sono andato in onda con il primo e solo radio audio show del paese. La radio ha un suono di qualità migliore della TV.
Naturalmente la prima cosa che facciamo quando cominciamo è di eliminare qualsiasi equalizzazione e anche eventuali limitatori - questo stressa un po' chi sta al controllo, ma fornisce un suono migliore. Lo show è replicato anche in una rivista web, e dal 5 Aprile 2000, un collega e amico, il Dr. Dragan Cosic, che ha uno show legato alla tecnologia in una popolare stazione TV, mi riserva 5-6 minuti per una mia sezione audio. Gloria a lui.
Così in 5 settimane secche, ho sviluppato un approccio totale - l'audio era totalmente assente e, in 5 settimane, è in radio, sul web, in TV e su qualche rivista.
Incidentalmente, il programma radio e la rivista web sono chiamate "Bez izoblicenja!", o "No Distorsione!".

Attualmente sto lavorando ad una combinazione pre - finale. Il mio amico ed io ci siamo posti dei traguardi molto ambiziosi; vogliamo che l'ampli da 100W/8 Ohm nominali sia sempre in grado di mantenere la massima tensione (ciò vuol dire raddoppiare la potenza in watts per ogni dimezzamento dell'impedenza di carico), che significa avere picchi di potenza di oltre 1000W su 1 Ohm.
Questo in termini di corrente si traduce in picchi superiori alle 40 Amperes, e con distorsione minima. In altre parole, significa che l'ampli sarà completamente indifferente a ciò che gli attaccherete come diffusore.

Nel frattempo, ascolto i miei due sistemi in due ambienti differenti - sì, ne ho due. Sono gli anni di prove; la prima cosa che uno impara quando prova qualcosa è di non fidarsi totalmente di una sola "situazione" ma di cercare di provare l'oggetto in differenti condizioni.
Così, per ottenere una buona percezione di tutto quello che il componente dà, ho bisogno di ascoltarlo in due ambienti differenti e con due sistemi differenti - in questo modo sento cose che sicuramente non sentirei utilizzando un solo sistema.

Delle persone del mondo dell'audio, ci sono molti nomi che sento il bisogno di menzionare. In ordine casuale, ho un grande rispetto per il Dr. Sydney Harman (Harman International), Paul McGowan (PS Audio), Nelson Pass (Pass Labs), Richard Fryer (Spectral), il defunto Saul Marantz, Paul Klipsch (Klipsch Loudspeakers), il Dr Matti Otala (Finnico guru degli amplificatori, che lavorò con Philips e Harman/Kardon) e il reparto progettazione diffusori della Sonus Faber.

Oh sì, il punto finale - Io non credo nell'audio dai prezzi esorbitanti. Ovviamente uno ha bisogno di trovare un equilibrio tra qualità e costo, e molti sono i punti su cui intervenire.
Ma da progettista dei propri circuiti, so che la qualità intrinseca del circuito è più importante della qualità dei materiali, anche se particolare attenzione deve essere posta a questi ultimi, usando la buona qualità dove realmente serve piuttosto che spargerla un po' dappertutto e far schizzare su i prezzi.

Questo è tutto.

© Copyright 2000 Dejan Veselinovic - http://www.tnt-audio.com
Traduzione: Giovanni Aste

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