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I was born about ten thousand years ago.
There ain't nuthin' in this world that I don't know.
I saw Peter, Paul, and Moses playin' ring-around-the-roses,
And I'll whup the guy what says it isn't so.
Lucio mi dice che dovrei scrivere una breve autobiografia per rendere un servizio a quei lettori di TNT che soffrono di insonnia acuta. Sono sempre pronto a mostrare in pubblico il mio spirito, pertanto obbedisco doverosamente.
Sebbene, come probabilmente buona parte dei frequentatori di TNT-Audio, i dischi siano entrati a far parte della mia vita praticamente sin dall'inizio, persino quelli dove il batterista in un primo momento mi aveva fatto venire la pelle d'oca, poi mi aveva lasciato incerto e più avanti era come scoprire che le cose non stavano proprio così. Sono stato una sorpresa in tarda età (ho sentito dire da fonti non ufficiali che la parola "oops" era stata pronunciata a quel tempo) di una coppia sposata e appartenente a quella generazione che ha passato la propria gioventù litigando piacevolmente come se si fossero trovati lungo la linea Maginot o le spiagge della Normandia o Guadalcanal. Malgrado fossi un ragazzo degli anni '60, ho avuto la mia prima esperienza audio grazie a dischi a 78 e 45 giri che mi hanno passato famiglie che li avevano suonati con i loro RCA "hi-fi set" d'annata. Erano quelli che montavano grandi bracci di plastica dorata con testina di cristallo ribaltabile per ascoltare i 33 e i 78 giri. L'elettronica valvolare era collocata in uno chassis separato che incorporava anche la sezione della radio. In cima a tutto, una levetta con relativa testina di cristallo per il cambio rapido all'ascolto dei 45 giri. Da quello che mi ricordo, i miei dischi preferiti erano Lone Ranger (quattro episodi, ognuno su due 78 giri e 45 giri, della marca americana Decca) e un paio di album 78 giri Capitol, inseriti nelle loro buste tra le pagine patinate delle storie di Bozo Under the Sea e di quelle riguardanti qualcosa alla Bugs Bunny che fregava Taddeo quando cercava di mangiargli le carote dall'orto.
I saw Adam and Eve driven from the door.
I'm the guy that picked the figleaves that they wore.
And from behind the bushes peepin' saw the apple they was eatin',
And I swear that I'm the one that et the core.
La mia prima avventura nello stereo moderno non era partita con i migliori auspici. All'età di quattro o cinque anni, mio padre comprò l'ultimo modello del sistema KLH compatto, come sostituto del precedente hi-fi; aveva svuotato il mobile per tempo per far posto al nuovo arrivo. Presto scoprii che malgrado l'intruso riuscisse a suonare i 78 giri, non era equipaggiato con l'ago corretto e pertanto non mi era concesso di suonare il Lone Ranger o Taddeo o Bunny Bugs, che disastro! Sviluppai immediatamente un astio verso quel moderno sistema di riproduzione sonora che impiegò anni a svanire, facendomi arrabbiare molto quando, nel frattempo, un compagno di scuola iniziò a portare a casa alcuni 78 giri trovati in un negozio scalcinato vicino alla casa di sua nonna. Non molto tempo dopo, si procurò un fonografo Sonora a molla verticale ("Chiaro come una Campana"): è bastata un'occhiata a quella bomba di mobiletto e alle sue luccicanti finiture in nickel per esserne immediatamente conquistato: sono andato in cantina a disseppellire una pila di vecchi dischi usati nei juke boxe che i miei genitori avevano comprato per un centesimo ciascuno alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Poi ho promosso un mobiletto, dimenticato in un angolo di un salone della Chiesa locale, al rango di contenitore di vecchi 78 giri. è andata proprio così. E naturalmente non potevo permettere che il mio amico mi facesse mangiare la polvere con quel fonografo e così ho convinto i miei genitori a vendere un vecchio telefono a manovella che giaceva dimenticato da un sacco di tempo per il mio primo vero giradischi: un Pathèphone Modello 100 Upright, venduto insieme a una grande collezione di dischi Pathè. Ma avevano bisogno di uno stilo particolare, che non avevo. Arrrrrg! Beh, alla fine ero riuscito a procurarmene uno, ai tempi della High School americana. Ai tempi la maggior parte dei ragazzi appendeva ai muri delle camere i poster delle pin-up ed altri eroi sportivi o di musica rock, la mia stanza assomigliava più a questa:
Edison Standard Model B, Pathé phone Model 100, Edison C-250 Diamond Disc Phonograph |
Invece di uscire a giocare a pallone, fare lo struscio al centro commerciale o in generale passare il tempo come tutti i teenagers, andavo a caccia dei tanti rigattieri e dei numerosi mercatini delle pulci - ormai scomparsi e testimoni della ridicola ascesa dei prezzi delle case lungo Chapman Highway, tra Knoxville e Gatlinburg, Tennessee - alla ricerca di dischi 78 giri di vecchie dance band e di opera. Era stato tracciato il solco della mia vita.
Now, Queen Elizabeth, she fell in love with me.
We were married in Milwaukee secretly.
But I got tired and shook her and ran off with General Hooker
To go shootin' skeeters down in Tennessee.
Fuori dal College, e guidato da amici acusticamente più preparati, ho cominciato il mio percorso di elettroniche, stereo e riproduzione in generale. Dopo essermi procurato e messo assieme un mix tra occasioni e liquidazioni, ho messo insieme un modesto sistema formato da un vecchio ricevitore Kenwood a stato solido, il cui mobiletto d'acciaio era stato dipinto per in modo da simulare malamente una laminatura in legno; un giradischi logoro Dual 1218 con testina Shure M91-ED (naturalmente con stilo per 78 giri e LP), due casse spaiate (entrambe Utah boxes, ma una internamente era partita e sostituita con quello che una stazione radio di college poteva avere sottomano) e, infine, un equalizzatore speciale a 10 bande non ben definito, proveniente da una catena locale di elettronica a basso costo, con un lettore di cassette Hitachi D35s. E poi anch'io sono entrato nel solito girone dei lunghi, tortuosi aggiornamenti. Ogni momento era buono per comprare 78 giri. A questa brutta abitudine ho aggiunto l'acquisto di LP e, appena dopo essere comparsi sul mercato, i CD. Mi ero focalizzato sulla musica classica e operistica e, marginalmente, sul jazz tradizionale; avevo messo da parte l'acquisto di buona parte della musica da ballo delle band e hawaiane la cui offerta di nuovi brani era stata così importante all'epoca dei miei studi al college. Una volta entrato a far parte della forza lavoro e guadagnando bene, ho iniziato a comprare diversi fonografi all'ultima moda.
E questo è tutto, a dire il vero. Malgrado mi sia calmato dopo essere diventato padre, persiste il mio amore per le registrazioni antiche. Ed ho fatto del mio meglio per trasmettere a mia figlia la mia passione. Fortunatamente, mia moglie supporta e talvolta mi incoraggia, sebbene ciò significhi vivere con mobili con manovelle e una manovella non è attaccata ai mobili! Il mio ultimo progetto è quello di duplicare il maggior numero possibile di dischi su disco rigido e, nel caso di 78 giri di classica in cofanetti, di eliminarne gli intervalli per una riproduzione continua. Intrigante? Rimanete sintonizzati, ho intenzione di scrivere un articolo su TNT sulle mie avventure in questo territorio sconosciuto.
Ed ora, buona notte a tutti!
Brani estratti da Woodie Guthrie, The Bragging Song (famoso anche come Il Grande Scroccone), del quale ne ho sentito parlare per la prima volta da uno dei dischi del Chad Mitchell Trio di mio fratello, quando ero ancora un bimbo.
Visitate il mio angolo Vintage su TNT-Audio!
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Traduzione italiana: Gian Luca Scappini