Come sapete, uno dei nostri scopi, oltre a quello di divertirci come matti ascoltando Musica ed apparecchi, è quello di divulgare il più possibile l'Amore per la Musica e per la sua fedele riproduzione, tentando di arrivare, grazie al mezzo telematico, anche presso chi mai e poi mai avrebbe acquistato una rivista di HiFi.
Questa opera di divulgazione continua a dare i suoi frutti, visto il gran numero di lettere che ricevo di lettori che hanno scoperto l'HiFi ed il buon suono proprio grazie a noi e che vanno ad affollare l'ormai folta schiera di Redenti sulla via di...TNT come li ho etichettati io sin dai primi tempi di TNT-Audio: persone che non sapevano cosa fosse l'Hifi o che non avevano idea che anche con pochi soldi si può acquistare un buon impiantino, migliore di tante porcherie di pari prezzo che vanno sotto il nome di compattoni e che si vendono come il pane negli ipermercati, grazie alla complicità (suicida) di alcune riviste nostrane che hanno avuto la brillante idea di recensirli e di comunicare al popolo audiofilo che anche simili accrocchi di lucette colorate emettevano qualcosa di somigliante alla vera Musica.
E' successo ciò che doveva succedere: ulteriore successo commerciale dei compatti ed ulteriore disamoramento degli audiofili veri nei confronti di quelle riviste che con tanta disinvoltura trattavano sullo stesso numero il supermegacompatto ed il finale da 50 milioni (utilizzando gli stessi aggettivi...per amor di chiarezza!).
Quindi, se il numero di lettori scende, se le vendite in edicola crollano, proviamo a fare un po' un esame di coscienza...non è detto che sia tutta colpa della congiuntura sfavorevole...no?
Arrivo al punto. Lo sforzo, dicevo, nostro e di altre pubblicazioni, per divulgare il verbo dell'HiFi è completamente vanificato dal devastante effetto che possono avere un paio di parole pronunciate da un personaggio pubblico in una trasmissione che raggiunge milioni di telespettatori.
Questo è successo: in una trasmissione televisiva di una settimana fa circa, dal titolo La canzone del secolo su Canale 5 in prima serata (= milioni di telespettatori) il conduttore Pippo Baudo, nel premiare una telespettatrice, ha pronunciato la fatidica frase E per lei signora, un bellissimo e favoloso premio: un enorme compattone!!!
Ora, dopo i 5 minuti di risate a crepapelle per la contraddizione in termini (vi ricordate il nano più alto del mondo? Questo è un enorme compattone, no?), è subentrata la riflessione amara e rassegnata.
Mi sono detto: ecco, basta questo bombardamento in milioni di teste per vanificare tutti gli sforzi che nel nostro piccolo tentiamo di fare. Nell'immaginario collettivo l'enorme compattone regalato all'interno di una trasmissione musicale (!!!) diventa l'oggetto del desiderio e quanto di meglio si possa desiderare per ascoltare bene la nostra Musica preferita. E già, perchè i regali devono per forza essere belli: vi immaginereste Pippo Baudo che regala un viaggio per due giorni a Piovarolo (paese dalle nulle attrattive turistiche nell'immaginario cinematografico del grande Totò, film Destinazione Piovarolo con la grandissima Tina Pica)?
Mai !!! I viaggi sono sempre per località di grande richiamo turistico. I premi in una trasmissione in prima serata condotta da Pippo Baudo su Canale 5 devono quindi essere belli, e cosa può essere più bello di un enorme compattone?
Vedete, il buon Pippo nazionale non ha colpa, lui fa il suo mestiere, piuttosto bene, direi, e vende ciò che gli dicono di vendere. Avrebbe potuto, anche volendo, sottrarsi e dire: Ecco a lei, signora, uno schifosissimo compattone! Evidentemente no. Il problema è quindi a monte.
Il problema è questa società cosiddetta moderna che in nome del progresso (quale?) ci fa abitare in case sempre più piccole dove si fa fatica a trovare il posto persino per una radiolina.
Il problema siamo noi che pur di abitare in centro siamo disposti a comprimerci come topi dentro monolocali trasformati in trivani + servizi pagati al prezzo di una villetta in campagna. Questo è il progresso? In un mondo che si espande ci vogliono convincere che le cose piccole sono migliori, ora persino le auto stanno diventando scooters a 4 ruote. Il motivo invece sapete qual'è? Produrre e vendere piccoli oggetti costa meno e ci si guadagna di più. E noi, soliti fessi, ci caschiamo come polli. Di questo argomento avremo modo di riparlarne.
Possiamo fare qualcosa? Forse. Noi dal canto nostro, dal piccolo della nostra rumorosa presenza in Rete continueremo a farci sentire. Voi, nel vostro piccolo, tentate di fare lo stesso, facendo capire alla gente che per ascoltare Musica il massimo non è l'enorme compattone di Pippo Baudo ma un piccolo impiantino di vera HiFi che è nato con l'unico scopo di suonare bene, non di far bella figura in salotto.
Non abbiamo bisogno di nani più alti del mondo ma di oggetti seri che possano riprodurre la magia della Musica che, ricordiamocelo, è un'Arte e come tale va trattata da tutti.
Soprattutto all'interno di un programma musicale.
© Copyright 1999 Lucio Cadeddu
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