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Nick Whetstone

TNT-Audio UK

[English version]

Il mio viaggio nell'alta fedeltà

[Nick Whetstone]

Traduzione: Gianfranco Viola

Nel momento in cui mi accingo a scrivere queste note biografiche sono l'ultimo arrivato in casa TNT. In qualche modo potrei stupirvi raccontandovi che sono passati più di cinquant'anni dalla prima volta in cui mi ritrovai all'interno di uno studio di registrazione londinese. Certo, chi mi conosce potrebbe ribattere che al tempo ero così piccolo che nemmeno arrivavo a sbirciare i tasti del grande pianoforte a coda che troneggiava in un angolo.
Mio padre era uno dei soci e coltivava la passione dell'elettronica. Suo fratello allora, come oggi suo figlio, era ingegnere del suono: questo mi rafforza nella convinzione che i geni abbiano giocato un loro ruolo in tutta la faccenda!
Al compimento degli undici anni ricevetti la mia prima radio. Non ne ricordo la marca: era a valvole, di plastica e dall'aspetto scadente. Appare curioso pensare a un apparecchio a valvole come ad un oggetto scadente! L'anno successivo fu la volta di un registratore portatile Grundig a bobine. Non vi dico la mia eccitazione: in quegli anni la radio non trasmetteva praticamente alcun genere di musica pop. Una delle poche emittenti che ci provava era Radio Lussemburgo, ma la ricezione era pessima e, con mia grande irritazione, quasi sempre le canzoni sfumavano prima della fine. Non esistevano radio private in Gran Bretagna e di fatto la sola musica pop moderna era trasmessa dalla BBC la domenica pomeriggio, durante una trasmissione che si chiamava 'Pick of the Pops'. Come migliaia di altri ascoltatori, registravo la classifica delle 20 canzoni più vendute per poi riascoltarla durante il resto della settimana.

Più o meno in quel periodo alcuni intraprendenti allievi dell'ultimo anno della mia scuola superiore ottennero in prestito il giradischi dell'istituto e organizzarono il "Folk Club", che si riuniva una volta alla settimana durante l'ora di pranzo. Non ricordo le circostanze che mi spinsero ad aderire a quel circolo, ma sono felice di esserci entrato. Fu lì che ascoltai per la prima volta Bob Dylan, Tim Hardin, Phil Ochs e Ralph McTell, giusto per fare qualche nome.

[Il piatto Garrard AP76]

Una volta diplomato acquistai un apparecchio compatto, ma presto cominciai a desiderare qualcosa di meglio. Passai un'intera giornata in Edgware Road a Londra confrontando i prezzi di vendita (mi ero preparato leggendomi tutte le recensioni sulla stampa specializzata). Tornai a casa con amplificatore Amstrad IC2000, diffusori Wharfdale Linton, registratore Akai e giradischi Garrard AP76. Un paio di anni fa ho ritrovato la ricevuta di quell'acquisto: 217.43 sterline, che oggi fanno circa 1900. Pagai il mio primo vero impianto, che ricordo di fedeltà piuttosto "bassa", parecchio di più del mio sistema attuale, del quale vado oggi cosi orgoglioso!

Il sistema subì qualche miglioramento ma poi vendetti tutto nel 1979, prima di lasciare l'Inghilterra e partire con lo zaino in spalla per un giro intorno al mondo. Al mio ritorno, verso la fine del 1981, comprai subito un altro sistema hi-fi. Lo composi di giradischi Ariston RD80, ampli Arcam A60, diffusori Mordaunt Short Pageant II e registratore Aurex (Toshiba, con lo splendido sistema di riduzione del fruscio ADRES).

[Sony Walkman WM3]

Nel tempo che intercorse tra i due sistemi fui possessore di un apparecchio ad alta fedeltà (e vi assicuro che si trattava di ALTA fedeltà) al quale sono debitore di alcune magiche e piacevoli esperienze di ascolto musicale. Mentre alloggiavo in un ostello in Malesia notai alcuni ospiti che se lo passavano di mano. Sulle prime non ci feci molto caso e lo considerai una moda passeggera. Quando però ebbi l'occasione di provarlo restai talmente stupefatto dalla qualità musicale che mi precipitai a Singapore dove acquistai un Walkman III (la miglior versione che Sony abbia mai prodotto, se si escludono i modelli professionali). Oltre a centinaia e centinaia di ore di assoluto godimento, quel Walkman mi regalò l'insegnamento che per apprezzare la musica non è necessario spendere una fortuna.

Il sistema che acquistai al mio ritorno prestò svariati anni di onorato servizio. Aggiunsi un lettore CD nel 1987, un Marantz CD-65 che dopo qualche tempo si ruppe (laser). Non ho mai trovato il coraggio di buttarlo via: è troppo ben costruito, altro che i lettori CD di fascia economica disponibili oggi! A metà degli anni novanta ascoltai a casa di un amico un sistema più moderno, mi piacque e fui di nuovo preso dal desiderio di avere un sistema migliore.

La mia intenzione era inizialmente di sostituire uno o più componenti con qualcosa di più recente. Scrissi alla Arcam chiedendo cosa avessero a disposizione che fosse migliore dell'A60. La risposta molto onesta che ricevetti fu: niente! Il tizio del servizio manutenzione mi suggerì di tenermelo, sostituendo qualche componente. Da cosa nacque cosa ed eccomi RAPITO dall'autocostruzione!

Così, nell'ultimo decennio mi sono dedicato con intensità sempre maggiore all'alta fedeltà fai-da-te, anche in virtù del fatto che disponevo di molto tempo libero (e molto poco denaro). Agli inizi la difficoltà nel reperire fonti di informazione mi causò grande frustrazione. Per questa ragione, una volta accumulata sufficiente conoscenza, mi risolsi a condividerla con altri bisognosi e nacque Decibel Dungeon. Considerandomi ancora un principiante, ho mantenuto sul mio sito una linea editoriale che spero affronti gli argomenti con chiarezza e semplicità e faciliti l'accostamento di un numero di persone sempre maggiore a questo meraviglioso passatempo.

Cosa ascolto con cosa

Sorgenti Amplificazione Diffusori
Philips CD723 CDP modificato LM3875 Gainclone con buffering a stato solido Open baffles (Ciare 250 e Goodmans 201)
Scott Nixon DacKit 1543 NOSDAC Monoblocchi Gainclone + pre passivo. Subwoofers TL (in abbinamento con i diffusori di cui sopra).
Giradischi autocostruito su base Rega Planet II LM3875 Gainclone con buffering a valvole Diffusori IPL A2 (usati come attivi e passivi)
Sintonizzatore analogico NAD 412. Preamplificatore a transistor a componenti discreti. Diffusori 'Cybergs' con drivers Pioneer.
Lettore CD Cambridge Audio CD5 modificato Arcam A60 (2 in biamping) Mordaunt Short Pageant II modificati

Di fatto ho quattro o cinque Gainclone a disposizione, corredati da stadi di alimentazione leggermente diversi tra loro. C'è anche un pre a valvole autocostruito un po' trascurato, che abbisogna di qualche aggiustamento per essere terminato come si deve! Quasi tutta la dotazione (autocostruita) è descritta su Decibel Dungeon.

[Il mio pre a valvole] [Il mio Gainclone con buffer a valvole] [Diffusore open-baffle] [DacKit DAC]
Da sinistra a destra: preamplificatore a valvole, Gainclone con buffering a valvole, diffusore open-baffle, DAC DaKit.

Sia chiaro che non ho niente contro l'alta fedeltà commerciale! Se durante tutto il tempo che ho dedicato a mettere insieme il mio attuale impianto avessi avuto un lavoro stabile, probabilmente avrei comperato tutto o quasi. Però ascoltare qualcosa che hai costruito tu è decisamente un'altra cosa, indipendentemente dalla qualità della musica!

Cosa ascolto

Che musica mi piace? A dire il vero un po' di tutto e i miei gusti sono molto variegati. Il folk, ovviamente, è nelle posizioni di testa, meglio se eseguito dal vivo. Mi piacciono rock, reggae, jazz, etnica e classica. Dovendo proprio fare i nomi che ritornano più spesso, direi Nitin Sawnhey, Eric Bibb, Massive Attack, Diana Krall, Stacey Kent, Faithless, Leonard Cohen.... la lista sarebbe interminabile. Naturalmente amo ascoltare incisioni di qualità, a maggior ragione dal momento che il mio impianto è migliorato negli anni.

Altre cose su di me

[Shannon] Vivo nell'Inghilterra sud-occidentale da solo e attualmente non lavoro a causa di un malanno cronico. Nel mio curriculum figurano impieghi come acquisitore per una ditta di ingegneria, autista di pullman in Grecia, bagnino, dipendente di una miniera in Australia, installatore di cucine per conto proprio (solo per citarne alcuni!).

Ho scritto qua e là. Quando lavoravo in Australia collaborai con un quotidiano locale, poi con la rivista di un club di computer Commodore 64 e più di recente per il bollettino di un club locale di musica acustica. Sono anche autore di un libro di brevi storie per bambini in attesa di pubblicazione.

Malgrado sia piuttosto limitato dai miei problemi di salute, oltre a dedicarmi all'alta fedeltà amo coltivare la meditazione, il calcio in TV, brevi gite in bicicletta e qualche gioco con la mia migliore amica Shannon. Lei è la mia "fidanzata" ideale: non si lamenta mai dell'hi-fi, non vive con me e non devo neanche darle da mangiare. Cosa può desiderare un audiofilo di più dalla vita?

Riguardo all'etica

Ho tratto un certo coraggio dalla lettura delle altre biografie dei collaboratori di TNT nel notare che la questione dell'etica è affrontata apertamente. Sono molto sensibile a questo riguardo e giuro quindi che scriverò la verità, tutta la verità e nient'altro che la verità. Tutti sappiamo che il mondo dell'alta fedeltà è troppo inquinato da montature e scempiaggini ed io non intendo contribuire a quest'andazzo!

© Copyright 2006 Nick Whetstone - www.tnt-audio.com

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