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Editoriale di Novembre 1999
HiFi nei centri commerciali???
Mi capita abbastanza spesso di frequentare i media store dei grandi centri commerciali, alla ricerca di qualche apparecchio conveniente per amici dal budget sempre più ristretto ed approfitto dell'occasione per tastare il polso all'acquirente medio di HiFi.
Sarà capitato a tutti noi di ridacchiare un po' a certe affermazioni o "prove d'ascolto" sentite durante la scelta di un apparecchio HiFi dietro consiglio del solito commesso più o meno preparato. Sarebbe troppo facile e persino ingiusto ironizzare sulla scarsa preparazione di alcuni di questi improvvisati venditori di HiFi ed infatti non lo farò.
Lo scopo di questa breve riflessione mensile è infatti diverso: provare a vedere qualcosa di buono anche in situazioni così grottescamente paradossali.
Lo spunto mi è stato fornito un paio di sere fa mentre cercavo un integrato economico per un mio familiare. Mentre sbirciavo i modelli disponibili e le varie offerte non ho potuto fare a meno di "origliare" (neanche tanto, visto che parlavano a voce molto alta) la discussione tra il potenziale acquirente (una giovane coppia) ed il commesso del centro commerciale.
La coppia cercava un regalo di nozze ed aveva deciso per un impianto HiFi di circa 1 milione di lire. Ovviamente avevano inizialmente puntato la loro attenzione verso i famigerati "compattoni", abbaglianti di cromature, Mega Bass e lucette. Nonostante ciò, il solerte commesso, con mia enorme sorpresa, ha provato ad orientare la vendita verso un piccolo impiantino di vera HiFi, ampli e lettore CD Marantz + casse Tannoy Mercury per un costo di circa 1 milione, l'equivalente del compattone, in pratica.
Alle domande disorientate degli acquirenti il ragazzo rispondeva con qualche piccolo cenno di "filosofia" di un buon impianto HiFi, cercando di spiegare che i componenti separati sono, per tante ragioni, di qualità superiore ai compatti, senza peraltro esagerare con affermazioni fantasiose che spesso capita di sentire in queste situazioni.
Ricordo che la coppia si guardava l'impiantino Marantz + Tannoy abbastanza stupita, perchè certamente lo reputava meno attraente del compattone prescelto e chiedeva al commesso se Marantz e Tannoy fossero delle buone marche.
Non so come è andata a finire la trattativa, temo che alla fine il compattone abbia prevalso (ma sarebbe bastata una rapida prova a confronto...!!!) ma ciò ha poca importanza nell'economia del mio ragionamento. Sarò sincero, sono uscito da quel centro commerciale piuttosto piacevolmente stupito, mai mi sarei aspettato un tale comportamento da un commesso di una grande superficie.
La prima osservazione che mi viene da fare è che quindi non tutto è perduto, se anche nei centri commerciali si cercasse di orientare la scelta in una certa direzione....che poi è anche la più logica...quella della massima qualità.
La seconda osservazione è più generale e riguarda l'aspetto degli apparecchi HiFi "separati". A parte i prodotti molto costosi, l'aspetto estetico degli oggetti di fascia economica è così poco attraente che molti non lo comprerebbero anche se si dovessero rendere conto di una superiore qualità tecnica.
Ora, tenendo conto che la maggior parte dei cabinet dei lettori CD e degli integrati di fascia economica sono tristemente VUOTI, perchè non ridurre le dimensioni???? Il tutto apparirebbe più aggraziato e più tollerabile in ambiente domestico.
Perchè dev'essere tutto così tristemente lugubre e nero? Se persino i compattoni più economici hanno finiture talvolta sorprendenti, costerebbe così tanto cercare delle soluzioni estetiche un po' più ricercate????
La battaglia, secondo me, si dovrebbe combattere anche sul fronte estetico, non solo su quello sonoro. Non chiedetemi come, le mie sono solo riflessioni assolutamente campate per aria.
Un altro fatto mi ha spinto a parlare di questo argomento: un affezionato lettore di TNT ha trovato lavoro come commesso in un reparto HiFi di un grande Centro commerciale romano. Ora, immagino che comunque ci siano dei precisi "diktat" commerciali a cui dovrà sottostare, ma mi piace pensare a questo come un piccolo avamposto della nostra piccola comunità di ammalati del buon suono, come dire, un piede in campo "nemico" :-)
Mi piace anche pensare che molti dei giovanissimi che si stanno formando la loro prima "Cultura HiFi" lo facciano proprio grazie alla Rete ed in parte grazie a TNT-Audio ed alla sua mailing list, strumenti molto vicini ai giovani, accessibili da tutti, facili da utilizzare e da capire, efficacissimi veicoli d'informazione a 360 gradi, in contrapposizione (anzi, direi, in alternativa) alle riviste cartacee del settore che per ovvie ragioni si rivolgono sempre e comunque ad un pubblico già in parte "svezzato" ed abituato ai concetti base della buona riproduzione musicale.
A costo di risultare noioso, ribadisco ancora una volta il concetto che la presenza di un forte avamposto del Buon Suono nella Rete, qual è TNT-Audio, è un grande vantaggio per tutti, riviste ed operatori compresi. Altrimenti anche la Rete diventerà, come sta diventando, solo un gigantesco centro commerciale....ed i ragazzi ci acquisteranno i compattoni...
© Copyright 1999 Lucio Cadeddu - http://www.tnt-audio.com
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