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TNT: Editoriale di Ottobre

Il Reportage dal Top Audio di Milano!

Il Top Audio è stata una grande ed interessantissima esperienza.
Prima di andare oltre permettetemi però di ringraziare davvero di cuore (e sia detto senza alcuna retorica) gli organizzatori Piero Dametti, Pino Fasulo e l'APAF in generale per avermi regalato questa splendida occasione e per avermi incoraggiato a continuare in questa mia impresa pseudo-editoriale.
Cortesie di questo genere ricordano etiche di comportamento d'altri tempi che fa un enorme piacere riscontrare di tanto in tanto ancora oggi.

Ringrazio inoltre e mi scuso con coloro che hanno trovato lo stand deserto ma dovevo pur visitare la Mostra, no? A parte l'aiuto del novello collaboratore Daniele Sabiu (il signore con la barba) ero infatti solo a gestire lo stand e nei momenti di mia assenza mi hanno dato una mano due ragazze di stands vicini, Claudia e Silvia, gentilissime.
Ringraziare tutti gli audiofili che si sono presentati allo stand per complimentarsi con me, per chiedere o dare consigli può sembrare retorico ma vi assicuro che la mia gratitudine è sincera e non potrebbe essere altrimenti visto il carattere dell'iniziativa TNT.

Il Top Audio dal nostro punto di vista

Ero già stato diverse volte al Top Audio e sempre come *visitatore* anche se già con l'idea di metter su una rivista di HiFi telematica quando ancora in Italia si era fortunati a possedere Netscape 1.0 e quando il 99% dei signorotti che ora blaterano sparlando, spesso a sproposito, di *Internet*, allora non ne conoscevano neppure l'esistenza.
Il Top Audio visto dalla parte degli *espositori* è ovviamente un'esperienza unica e per me è stata divertentissima. In certi momenti stressante per via dell'elevato numero di persone presenti al mio piccolo stand con alcune delle quali devo scusarmi pubblicamente se non ho potuto dedicar loro un po' di tempo, impegnato con altri, evidentemente.
Sono contento che anche gli increduli, coloro i quali credono che con TNT qualcosa ci devo pur guadagnare, si siano convinti che così non è, e che questo progetto, oltre alla mole incalcolabile di tempo libero che assorbe, mi priva anche di somme considerevoli di denaro e vi posso garantire che non è facile sborsare cifre a 6 zeri per quello che è nient'altro che un hobby figlio minore dell'HiFi (chissà quanti metri di cavo esoterico mi ci potrei comprare ogni anno!!!).
Mi fa piacere inoltre che tanti abbiano capito pienamente qual'è lo spirito che ci anima ed hanno voluto contribuire con idee, proposte e consigli arrivando persino a stampare e farci avere alcune magliette col logo TNT e persino i tappetini per mouse!!!
Permettetemi dunque di ringraziare l'artefice di tutto ciò, il lettore ed amico Ezio Aldoni, una persona dalla disponibilità e la cortesia uniche.

Un altro doveroso ringraziamento va ad alcuni *colleghi* della stampa specializzata, vari di FdS più alcuni di Suono (Roberto Rocchi) coi quali abbiamo avuto modo di discutere e confrontarci. Un grande ringraziamento anche allo staff dello stand di fronte a TNT, -FdS- per avermi aiutato a metter su *fisicamente* lo striscione col logo TNT. A nominarli tutti farei un torto per gli inevitabili dimenticati ed allora un grazie corale un po' a tutti.

A fronte di tanta benevolenza infine, e c'era d'aspettarselo, la presenza di TNT ha provocato un certo fastidio, soprattutto per il fatto che non si riesca ad inquadrarla in alcuno schema o schieramento precostituito.
Io mi permetto di consigliare a tutti una grande calma, TNT non vuole rubare il mestiere a nessuno nè ne ha le capacità.
Noi siamo dilettanti in un mondo di grandi e seri professionisti con ultradecennale esperienza. E questa ultradecennale esperienza dovrà pur consentire una certa tranquillità.
Come ho già avuto modo di dire altre volte i professionisti non hanno niente da temere dai dilettanti dell'ultim'ora. Soprattutto da dilettanti che fanno tutto gratis.
Molti, anche alcuni lettori, si sono chiesti cosa sia TNT e quali strategie essa celi. E quando gli spiegavo che era tutto gratis mi guardavano come se fossi un alieno sbarcato in quel di Milano.
La risposta è che TNT è ciò che vedete, una umile e-zine scritta a tempo perso da semplici appassionati privi di pluridecennale esperienza e di idee nuove visto che le nostre argomentazioni pare siano state portate avanti da altri con anni ed anni di anticipo.
Non abbiamo amici nè facciamo parte di schieramenti politici o trasversali di qualche genere.
Però amiamo questo hobby. Molto. E la mia intervista a Harry Pearson (Editore di The Absolute Sound) è stata ripresa e pubblicata integralmente -senza che io lo chiedessi in alcun modo- ed in prima pagina anche da The Absolute Sound stessa (e non viceversa).
Dimenticavo: questa rivista di dilettanti, che non dice niente di nuovo e che prova un numero ridicolo di apparecchi, viene letta in tutto il mondo e vanta una media di 2500 pagine visitate AL GIORNO, in costante aumento.
Per me sono ancora troppo poche ma sicuramente abbastanza per indurre a qualche riflessione. Punto e a capo.

Cosa ci è piaciuto e cosa non ci è piaciuto

Il Top Audio è una grande kermesse, un momento d'incontro tra audiofili per discutere e scambiare opinioni, parlare coi progettisti ed ascoltare tanti apparecchi.
E tanto per fare quello che fanno tutte le altre riviste e per confermare che TNT non fa mai nulla di nuovo NON stilerò una classifica delle salette nè mi azzarderò a dare giudizi su impianti che suonavano più o meno bene.
Sarebbe ridicolo giudicare in così poco tempo apparecchi ed impianti che necessitano di settimane per poter essere apprezzati e capiti, tanto più che sarebbe profondamente ingiusto castigare quelle salette dall'acustica più sfortunata di altre in quanto non è affatto vero che sono tutte uguali.
Già solo per le dimensioni le differenze sono enormi, poi ci sono le finestre, gli arredi, la quantità di persone presenti all'ascolto etc etc. Un così enorme numero di variabili incontrollabili da vanificare qualsiasi tentativo di giudizio.
Un plauso va agli installatori che sono riusciti a far suonare stanze impossibili ma non mi sento di castigare chi, vuoi per mancanza di tempo vuoi perchè obbligati ad esporre un certo tipo di casse enormi solo perchè novità assoluta in un ripostiglio 2x2, non sono riusciti a far esprimere al meglio i propri apparecchi.
Altra cosa da tenere in debito conto è il chiasso nelle salette. No, non mi riferisco al chiasso delle salette confinanti ma a quello prodotto da tanti audiofili che intavolano lunghe e rumorose discussioni o tra loro o con gli espositori proprio mentre c'è tanta altra gente che vorrebbe ascoltare in santa pace.
Intendiamoci, non ascoltare per giudicare, ma anche semplicemente per godere della propria Musica preferita quale tisana magica anti stress e rilassante.
E' una questione di educazione musicale, pregasi leggere la citazione di Oscar Wilde nella copertina di TNT.
A meno che non vogliamo davvero applicare alla lettera ciò che dice lo scrittore inglese e vogliamo soffocare sotto la conversazione la cattiva Musica.
Nel caso delle salette al Top Audio di cattiva Musica ce n'era parecchia ma c'erano anche tante altre cose piacevoli da sentire per cui, piuttosto che far chiasso nelle salette malsuonanti sarebbe stato meglio far silenzio in quelle bensuonanti.
In definitiva guai a lasciarsi influenzare da come suonavano certi impianti o apparecchi al Top Audio. Lo scopo di questa manifestazione è infatti un altro: quello di *esporre* tutto ciò che con la nostra Passione è legato più o meno profondamente, dallo stato dell'arte dell'HiFi più pura fino a tutte le possibili contaminazioni.
Per questo non capisco il fastidio di tanti audiofili nei confronti delle salette che esponevano l'Home Theater. Nessuno ci vuole piazzare a forza un processore AC-3 in casa, nè mi sembra che lo scopo delle dimostrazioni HT sia quello di evidenziare possibili limitazioni dell'audio stereofonico.
Ci vogliamo mettere in testa una buona volta che l'HT è un'altra cosa? Che ha altri scopi?
Non capisco perchè un amante dell'audio di buona qualità non possa ricercare un buon suono un po' ovunque, TV e autoradio compresi. OK, non è Vera HiFi però vogliamo mettere la visione di un film con un buon impianto surround o un lungo viaggio in automobile in compagnia di un buon impianto car stereo e dei nostri CD preferiti?
Questo snobismo davvero non lo capisco. Nessuno ci dice di sostituire il nostro pre a valvole ultraselezionate ed invecchiate in botti di rovere con un pre-processore DSP a telecomando mentale.
Ed a dimostrazione di ciò si pensi che TUTTE le audizioni di impianti HT avvengono tramite la proiezione di films, magari ad alto contenuto spettacolare, e praticamente mai utilizzando concerti di opere dal vivo o quartetti d'archi.
D'accordo, non vi piacciono i bassi di Jurassic Park che fanno tremare le mutande ma...quando (e se) andate al cinema che fate? Chiedete di poter ascoltare l'audio con una cuffia Stax e cavi XLO?
E ai concerti rock cosa fate, chiedete di poter mettere sul mixer un mattone magico o tre punte sotto ai Marshall???
Il discorso sarebbe diverso se il Top Audio fosse una manifestazione di nicchia, destinata alla sola Purissima HiFi. Ma così non è, e, lascetemi aggiungere, per fortuna.
Si, perchè a voler fare gli snob a tutti i costi si rischia di costituire una specie di setta segreta dove l'accesso dal mondo esterno diventa estremamente difficoltoso.
Il risultato inevitabile è che così il mercato dell'HiFi si richiude su se stesso e la speranza di portare nuova linfa diventa vana. Non solo, ma nell'ambito della stessa HiFi si dovrebbero allora creare delle sub-sette ovvero dei clan di adoratori di una certa filosofia (che so, monotriodo-alta efficienza contro megawatts-minicasse) e ad ognuno la mostra ad hoc perchè tanto il resto non ci interessa. Davvero vogliamo questo?

Il Top Audio è in qualche senso una grande vetrina ma anche molto di più: è un momento d'incontro tra operatori del settore e audiofili, un momento di scambio di idee e di opinioni anche tra audiofili stessi.
Devo dire che spesso questi momenti d'aggregazione hanno avuto come punto di riferimento proprio il nostro piccolo stand, dove diversi operatori (progettisti e giornalisti) hanno discusso con semplici appassionati sui più svariati argomenti in completa libertà (a microfoni spenti, come si dice in gergo).
Inoltre, al Top Audio si poteva pure assistere a diversi concerti dal vivo di buon spessore, segno tangibile che l'HiFi deve esssere al servizio della Musica e non viceversa.
Ritengo insomma che questa grande mostra sia estremamente utile, sia per gli audiofili che per quella parte di pubblico e di potenziali appassionati che vengono attratti più dalla curiosità che dal vero interesse per l'HiFi.
A questo proposito vedrei molto bene una forte propaganda pre-Top Audio, sui mezzi di comunicazione più diffusi (stampa e TV) onde attirare l'attenzione del grande pubblico verso un fenomeno culturale, l'HiFi, che tenta di salvare il rispetto per la Musica, ormai considerata *bene di lusso* perchè evidentemente tutto ciò che può arricchire il patrimonio culturale della gente è considerato dannoso e da penalizzare a tutti i costi (IVA compresa).

Un altro aspetto criticabile è che in questa mostra c'è troppo. Troppe salette, troppi stands e troppa roba da vedere, col risultato infelice che chi è a Milano e ha un solo giorno libero è assalito dalla voglia di vedere e sentire tutto, e questo, per una Passione che richiede tempo e relax come l'HiFi non è certo un bene.
Ho visto tanti appassionati correre di saletta in saletta per sentire *tutto* col risultato inevitabile che alla fine si fa una gran confusione e non ci si capisce più nulla.
D'altra parte, col fermento in questo settore, non si può pensare di ridurre più di tanto il numero degli espositori e quindi, da questo punto di vista, il problema è senza via d'uscita.
La soluzione sta infatti a monte, basterebbe che si importassero meno apparecchi da ogni angolo del mondo. Tra l'altro, se proprio il mercato ha bisogno di una così variegata offerta non vedo niente di meglio che valorizzare e promuovere il prodotto nostrano, sempre più concorrenziale e competitivo, oltre che in grado di soddisfare tutti i gusti.

Altra cosa criticabile cui ho già in parte accennato in precedenza è la gestione delle salette: capisco che fare delle sessioni d'ascolto a numero chiuso e solo in determinati orari può essere estremamente faticoso ed apparentemente scortese verso il pubblico, però ritengo che alla lunga possa essere una scelta redditizia. è meglio che 50 persone ascoltino male o che 10 ascoltino bene? Dico, ai fini delle vendite.
Secondo me una certa regolamentazione è necessaria, con grandi benefici per tutti. Un plauso va agli espositori che hanno adottato coraggiosamente questa politica.

In conclusione di questo anomalo reportage dal Top Audio, anomalo perchè non riporta alcun giudizio su apparecchi e salette più o meno ben suonanti (d'altra parte non facciamo mai niente di nuovo, giusto?), mi sento di consigliare a tutti gli appassionati una visita a questo straordinario avvenimento di costume e cultura HiFi.
Per il neofita potrebbe rappresentare l'inizio di un nuovo cammino verso la vera HiFi (ed alcune salette davano effettivamente l'idea di come deve suonare un impianto audio che si rispetti) mentre per i più smaliziati è sicuramente un'occasione d'oro per entrare in contatto con personaggi importanti o semplici appassionati e scambiarsi idee, opinioni ed esperienze.
In definitiva, da qualunque punto di vista lo si guardi, il Top Audio è un'occasione da non lasciarsi scappare.

© Copyright 1997 Lucio Cadeddu

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