Tuttavia, nonostante quest'anno le modalità di voto e le categorie fossero "migliorate" rispetto all'edizione dell'anno scorso, molto resta ancora da fare per rendere questo Concorso serio ed attendibile.
La prima cosa che possiamo osservare, dal nostro punto di vista, è che non si può mettere insieme siti di grandi Aziende con fatturati miliardari e siti che sono emanazione di un piccolo gruppo di persone animate solo dalla volonta' di "fare comunicazione".
Non solo, ma riteniamo assurdo che siti commerciali e siti non-profit vengano accomunati e messi a concorso insieme nelle stesse categorie.
Il problema è che tale Concorso, come ormai sottolineato da più parti, sembra costruito apposta per favorire solo un certo tipo di Siti, possibilmente emanazione di grossi gruppi editoriali e/o Internet Provider.
Viene così a mancare quello spirito completamente democratico che ha reso la Rete Internet lo strumento in grado di dar voce alle minoranze ed a chiunque abbia qualcosa da dire. Noi crediamo ancora che ci sia spazio per uomini liberi con buone idee e non solo per business-man con budget miliardari da gestire e poche idee originali nella zucca.
Una cosa è certa: se non vedremo un ulteriore aggiustamento di rotta per le regole del Concorso Il Sole 24 Ore temo che dovremo rinunciare a parteciparvi, seguendo l'esempio di numerosi siti popolari che per scelta hanno deciso di boicottare quello che sta diventando il festival dei miliardi anzichè delle buone idee.
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