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Werner Ogiers

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CV

Nato nel 1968, e con una laurea in micro-elettronica e scienza del computer, il mio lavoro riguarda la progettazione di chip digitali in progetti aerospaziali, prima per IMEC, quindi per una società che fondammo con un gruppo di colleghi, FillFactory.
Nel 1993 o giù di lì scrissi una lettera ad una rivista locale di musica criticando fortemente il loro approccio alle prove dei componenti audio. Come risultato venni ingaggiato. Lasciai quando "dimenticarono" di pagarmi. Qualche tempo dopo, finalmente, una nuova rivista Belga di audio/video vide la luce e io li contattai spontaneamente. Fui nuovamente ingaggiato. Rimasi con Audio Vision per due anni circa, finchè lasciai forzatamente. Probabilmente ero troppo critico e troppo tecnico per una rivista che era sostanzialmente molto commerciale. Almeno loro pagavano.
Ma allora io stavo già scrivendo per TNT ...

Le prove delle riviste

In un mondo ideale una prova dovrebbe dare la risposta alla questione "come dovrebbe suonare il componente X nel mio sistema, nella mia stanza, con la mia musica, e nel modo in cui io lo sento?" Ovviamente questo è totalmente impossibile.

Un approccio più istituzionalizzato al mondo reale della recensione dovrebbe impiegare un certo numero di recensori, ognuno con un sistema totalmente differente dagli altri, e addestrati a descrivere quello che sentono con lo stesso linguaggio.

Anche se non impossibile ciò è comunque totalmente impraticabile. Le riviste Hifi non hanno i fondi degli istituti di ricerca.

Le recensioni, così come sono, e includendo quelle su TNT, sono pericolose. Specialmente quando non vengono considerate nel giusto contesto. Una recensione non potrà mai essere più di "un'istantanea" di un componente in un certo sistema - a lui adatto o meno - con software specifico, ascoltato da qualcuno con propri gusti e che scrive con un proprio stile. In breve, un recensore non dice mai la completa verità. Al massimo può arrivarci vicino, nel peggiore dei casi, il tutto può essere una grande bugia, travestita da verità.

Quindi, per favore, leggete le recensioni per quello che sono.

Io provo ad avvicinarmi ad un componente sotto test con il minor pregiudizio possibile. No. È una bugia. Il più delle volte il mio approccio è favorevole; dato che io seleziono solo le cose che attraggono il mio interesse, è ovvio che mi aspetto che siano buone. E quando il componente non delude le aspettative, allora recensire è un bel mestiere. Ma quando un componente inaspettatamente fallisce, allora il lavoro diventa lungo e doloroso, anche per TNT.

Vedete, TNT è una rivista abbastanza speciale per la quale scrivere. TNT può far cose che altre riviste non possono permettersi di fare. Per esempio, noi non dobbiamo scrivere recensioni mirabolanti di ogni componente. Non abbiamo problemi tipo "il migliore del mese". Non ci dobbiamo ingraziare nessun inserzionista. In effetti, gli unici a cui dobbiamo piacere siete voi, i lettori. E noi stessi, visto che lo facciamo per divertimento.

Ma dato che TNT è differente, essa deve anche essere letta in modo differente. Penso di poter parlare a nome di tutti i miei colleghi quando dico che noi tentiamo di rappresentare una parte di verità, quella vista attraverso il nostro ambiente e il nostro sistema, il più onestamente possibile, senza indorare ogni parola.
Ma questo comporta la responsabilità di informarvi su quello che è il nostro sistema. Qualcosa che è spesso tralasciato anche in molte riviste commerciali. Ecco il perchè di questa nuova revisione della mia biografia.

Finora i lettori, ora i costruttori. Alcuni capiscono TNT e noi abbiamo un rapporto eccellente con loro. Ma ci sono altri che dopo un'onesta prova di un loro prodotto, una che magari non finisce con un giudizio superlativo, non accettano il verdetto, non ne capiscono il senso limitato, e reagiscono in modo aggressivo.
Apparentemente essi non riescono a comprendere la filosofia TNT. Probabilmente non riuscirebbero parimenti a soddisfare i propri clienti. Il fatto rimane che TNT non è, per un costruttore, un economico oggetto di marketing: un prodotto deve funzionare bene, e anche in quel caso la recensione deve essere realistica. Ciò riflette solamente il fatto che non tutti i prodotti esistenti possono essere superlativi.

Abitudini e musica

Mi piace avere un suono dinamico, potente, silenzioso, aperto, caldo, neutrale, dettagliato, largo e profondo, come chiunque altro. Ma i sistemi hanno i loro limiti, siano questi finanziari, o siano limiti e "impronte" semplicemente derivanti dal fatto che un sistema cresce in un certo numero d'anni, ed acquisisce una certa individualità, riflettendo compromessi e priorità.

Così il mio suona rilassato, abbastanza dettagliato e naturale, e questo al costo di essere un po' chiuso e con una dinamica non travolgente. Il sistema stereo può essere meraviglioso, ma spesso non lo è: noi abbiamo un piccolo appartamento, e il sistema sta in un soggiorno affollato. In futuro potrebbe andar meglio ma non è detto.

Mi piace il buon rock suonato forte, ma per i limiti sopradescritti ciò non capita sovente. Mi piacciono i bassi d'organo ma di nuovo.... quindi la mia dieta ora è a base di musica a piccola scala: folk-rock, piccoli gruppi, ... forse con un futuro sviluppo in direzione del jazz: c'è ancora un sacco di musica d'oro dei '50, '60, e '70 che sta aspettando che io la scopra.

Non sopporto il suono brillante, duro, faticoso. Neanche quando ciò fornisce una dinamica realistica. Non mi piace neanche un'immagine piatta, quasi mono. Ci devono essere dimensione e prospettiva.

Quindi, conoscendo le mie priorità ciò porta a...

Il sistema

Quad ESLs, 'home theatrè click to enlarge
Giradischi

Dopo un Dual CS-5000 (pulito e gentile), e un Linn Axis (nervoso), mi comprai un Michell GyroDec di seconda mano, e fu come se un sogno si fosse avverato. Il mio giradischi definitivo? Non proprio. Aggiunsi un alimentatore al quarzo QC quindi il massiccio piatto dell'Orbe e infine le molle dell'MkIV. Così una cosa che era partita da un costo di 1000 Euro diventò un mostro da 3000. Ma ora ho finito, lo prometto :-)

Braccio

Il Gyro è stato equipaggiato per un po' di tempo con un Rega RB-300 standard, quindi ha accolto un altro Rega che io avevo modificato con un sottile cablaggio d'argento. Ho sempre trovato il Rega un buon braccio anche se forse un po' grigio, ma ho sempre odiato la sua mancanza di regolazioni. Ma comunque, dopo aver visitato Geoff capii che volevo uno SME, e quindi mi comprai uno SME Serie IV con il damper.

Testine

Le testine normalmente utilizzate sono una Ortofon MC-25FL, una MC da 0.5mV con un carattere caldo e musicale, e la più pulita e brillante Audio Technica OC-9 (vecchia versione con stilo ellittico). Un'altra veterana è la Denon DL-301, ha dieci anni ma è ancora una vera delizia!

Stadio phono

Io uso uno stadio phono DIY da me progettato, un aggeggio a reazione in corrente con RIAA attiva. Realizzerò una versione di produzione presto, e dopo mi dedicherò a un pre single-ended a JFET, un po' un Mr.Hyde al silicio dell'enorme pre a valvole Toccata di Thorsten.

CD

Un Rega Planet, ottimo per quel che costa, suono dolce e musicale, ma con un basso non molto ben definito, alti un po' grigi, e una certa mancanza di dettaglio fine, finchè non ho migliorato il setup con un Hawk MP-DAC modificato. Il suono è diventato improvvisamente consistente, caldo, sempre dettagliato, rendendo il CD abbastanza musicale da essere ascoltato per ore.

Stadio Linea

Michell Argo, modificato con lo stesso potenziometro Panasonic dell'Orca. Originariamente suonava un po' confuso e elettronico, ma il potenziometro ha portato un forte incremento in dolcezza ed utilizzabilità complessiva. Con il nuovo alimentatore stabilizzato le prestazioni sono a metà tra un Argo HR e un Orca.
Ho anche un stadio linea a guadagno unitario autocostruito che comprende l'ottimo potenziometro Panasonic-For-Audio da 100k seguito da uno stadio JFET single-ended follower ad accoppiamento diretto con un carico attivo, il tutto alimentato da regolatori shunt e condensatori da 1000uF Elna Cerafine.

Alimentazione

Lo stadio phono, Argo, e lo stadio linea JFET sono alimentati da un grosso alimentatore da 20V, con un bel po' di filtraggio e regolazioni con LM317/337.

Ampli di potenza

Quando lo comprai nel 1997, l'unico ampli economico che lavorava veramente bene sui miei diffusori era il Quad 306. Presi uno degli ultimi. Ora ha un po' di anni ma si difende ancora bene se usato con diffusori con carico semplice o elettrostatici. Ho anche un Dynaco ST-35, letteralmente salvato dalla spazzatura, che sto restaurando e modificando. Suona promettente con i tubi nuovi, e non vedo l'ora di provarlo con un vero alimentatore.

Diffusori

Quad ESL-57 su stand Target alti 30 cm. Me ne sono innamorato. Se dovessi cambiarle probabilmente sarebbe con le ESL-63. Che posso dire di più?

Cablaggio

Non mi interessano molto i cavi. I commerciali sono fuori discussione e anche dei decenti DIY mi costerebbero troppo: ho bisogno di due mandate da 12m per arrivare ai diffusori. Ora utilizzo del cavo in rame intrecciato da 2.5mm^2. Per le interconnessioni uso il cavo per microfono Prefer MGK-226, con il più costoso Deskadel I-1 tra DAC e pre. Il Deskadel è un eccellente prodotto Belga, in argento e teflon, venduto ad un buon prezzo.

Accessori

Quando ho tempo pulisco i miei dischi con un vecchio Knowin Disco-Antistat manuale, usando un liquido realizzato da un biochimico. Ho anche un Allsop Orbitrac II manual cleaner, usato con il suo liquido standard. Ho quindi una bilancina Shure e per la dima uso un clone DIY di un prodotto commerciale, lo potete scaricare come file postscript da qui.

Ambiente

Il nostro soggiorno. Lungo e stretto, i diffusori troppo vicini alle pareti, troppo vicini tra loro, e in parte oscurati dai mobili. La posizione dei diffusori dà un picco a 100Hz, che qualche volta offusca la performance musicale, e un buco sui 200Hz, che svuota il suono di corpo e calore. Usando elettroniche con più controllo sui bassi spesso si mitiga questo problema.

Sogni

Come sapete, completare gli stadi phono e linea. Quindi forse dei subwoofers a dipolo per le Quad (IPL fornisce un bel kit!), pilotati da un bel mostro tipo il Rotel RB-991, e il Dynaco o un piccolo classe-A a transistor per i pannelli elettrostatici.

Fuori-casa

Una volta ogni tanto faccio anche qualche prova presso due distributori che conosco bene e di cui conosco bene anche gli ambienti e i sistemi che hanno. Ciò succede, per esempio, per i grandi sistemi di altoparlanti che non possono essere ascoltati a casa, e anche quando, per ragioni di compatibilità, risulti necessario un cambio degli altri componenti del sistema. Ciò che non faccio mai è giudicare un sistema basandomi su un ascolto veloce in un ambiente estraneo. Tale pratica è completamente inutile.

GyroDec/SME IV/MC-25 click to enlarge homebuilt phono prototype, Quad stack, Nak Rega Planet, Michell Argo, Quad 306, PSU, Hawk MP-DAC

Oh, e in mia moglie, Christa, ho un buon secondo giudice, spesso, troppo spesso, molto severo sui giudizi su progetti miei ed anche di altri.

Che devo dire di più? Di tutti i collaboratori di TNT, ne ho incontrati finora due. Il primo è Rodney Gold, in Sud Africa, egli non è in realtà un collaboratore fisso ma su mia richiesta ha recensito il sistema pre/equalizzatore digitale Z-Systems. Ho anche trascorso due giorni in Francia con Geoff e la sua famiglia. A parte l'andare in bicicletta, il mangiare e il parlare, abbiamo anche fatto un sacco di ascolti. Geoff ha fatto qualche prova con Orbe/SME/Dynavector DV-1 collegati agli Audion o al Gaincard, con le IPL, le Cabasse Sloop. Sebbene il sistema sia ottimizzato per coinvolgimento e dinamica (dovreste sentire cosa fanno quei Single Ended con gli 87dB delle IPL!), anche larghezza e profondità erano enormi su delle buone (~1960!) registrazioni. Con le IPL la tonalità era dolce e di facile ascolto, con le Cabasse il medio era un po' troppo in avanti per i miei gusti.

Conoscenze lavorative

Ne ho alcune e, a scanso di equivoci, è giusto che voi le conosciate. Molti anni fa, dopo aver acquistato il mio GyroDec di seconda mano, realizzai un sito WEB non ufficiale Michell Engineering. Subito dopo incontrai John Michell e Graham Fowler (Trichord) e, come risultato, realizzai anche il sito ufficiale, che è andato online nel Giugno 1999.
Conosco, molto bene, anche il distributore Belga, che mi dà la possibilità di usare i componenti Michell per le recensioni nel caso i miei abbiano qualche problema. Molto utile, ed ultimamente anche a vostro vantaggio.
Naturalmente io non posso recensire componenti Michell a diretto confronto con i loro concorrenti, sebbene abbia infranto questa regola con l'Orca: volevo avere l'esclusiva mondiale per TNT, e l'ho fatto.

Se volete saperne di più, ho una terribilmente estesa homepage dedicata all'audio di qualità chiamata Visions in Audio.

© Copyright 2000 Werner Ogiers - http://www.tnt-audio.com
Traduzione: Giovanni Aste

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