A volte mi ritrovo a pensare in che modo avrei potuto spendere i soldi destinati all'impianto HiFi. Parlo di hardware, apparecchi, non mi riferisco ai dischi, per i quali certi pensieri non
mi sfiorano mai neppure per sbaglio :-)
Mi ricordo, in particolare, i primi anni quando tutta questa grande Passione cominciò: si discuteva tra amici, tutti grandi appassionati di Musica, della necessità di ascoltarla in un modo migliore rispetto al mangianastri con le cassette.
La necessità non era messa in discussione così come il ricorrere a tristi soluzioni di ripiego tipo compatti e rack monomarca. Tuttavia, l'enorme esborso economico cui far fronte per acquistare qualcosa di decente ci preoccupava non poco, tenuto conto che tutti si studiava e che i lavoretti durante le vacanze estive non è che fossero poi chissà quanto remunerativi.
In sostanza, i soldi erano così pochi che si poteva decidere per una cosa soltanto: o l'impianto stereo, o la moto o...altro. Una sorta di reminiscenza dell'Aut - Aut di Soren Kierkegaard :-)
Ebbene, ricordo un amico che alla fine confessò di preferire la Vespa all'impianto HiFi, con la motivazione "almeno mi porta fuori di casa". All'epoca tale affermazione mi colpì ed ancora oggi mi fa riflettere. Su cosa? Beh, sul fatto che chi decide di investire i sudati risparmi in un impianto HiFi la Musica la deve amare proprio tanto, visto che si tratta di una "scelta" che "relega" (passatemi il termine forte) al chiuso tra le 4 mura domestiche che, anche se rigorosamente non parallele ed in rapporto aureo tra loro....sempre mura domestiche sono.
Capite anche che, in giovane età, la spinta per uscire da quelle 4 mura domestiche è fortissima. La decisione per l'impianto stereo doveva essere dunque motivata in maniera estremamente forte e decisa, per contrastare la fortissima spinta centrifuga che ci portava (o che ci avrebbe portato) fuori di casa.
Vediamola così: la Musica era la forza centripeta che ci attraeva verso il centro (mura domestiche), tutto il resto (libertà, viaggi, l'altro sesso etc.) era la forza centrifuga che ci spingeva verso l'esterno.
Noi, poveri punti materiali in balia delle forze suddette, eravamo in continua lotta tra l'una e l'altra, talvolta "tirati" da una parte, talvolta dall'altra, ma mai in una posizione di equilibrio stabile.
Anzi, si trattava proprio di equilibrio instabile, nel senso che bastava una piccola "perturbazione" (il nuovo disco dell'artista preferito o la nuova biondina del quartiere) per farci cadere facili prede della forza centripeta o centrifuga, rispettivamente. Come cantano gli Scisma, si trattava di scegliere di restare al margine centrifugo senza velocità [da "Negligenza" in Rosemary Plexyglas - EMI - 7243 8 21097 2 3 - 1997].
Volete sapere come andò a finire? Ebbene, 2 amici optarono per la moto ed altri due per l'impianto (uno di questi ultimi ero io).
A distanza di tempo non saprei dire se la scelta sia stata giusta oppure no, però la soddisfazione di sentire la "mia" Musica come avevo sempre desiderato era ENORME, questo lo ricordo benissimo.
Tanto grande da far passare in secondo piano tutto il resto.
Certo è che se avessi optato per la moto oggi con tutta probabilità non esisterebbe TNT-Audio e non sarei qui a raccontarvelo. In sostanza, è tutto merito di una biondina in meno e di un disco in più :-)
È chiaro, specie quando l'impianto non suonava al meglio, avrei tanto desiderato una moto :-) ma fu questa la molla che mi spinse al tweaking, senza neppure sapere che si chiamasse così.
Piccole migliorie, magari fatte in casa con spesa nulla, che davano l'impressione di aver fatto chissà quale salto verso l'Olimpo dell'HiFi. Ovviamente era in gran parte gioia effimera...ma per i pochi mesi nei quali persisteva...faceva dimenticare la moto e le vacanze al mare.
Oggi mi ritrovo a fare le stesse riflessioni quando leggo di giovanissimi che con mille sacrifici acquistano il vero, primo HiFi della loro vita, magari anche grazie alla lettura di TNT-Audio e dei nostri umili consigli. Penso che anche loro devono aver rinunciato a molto, forse a tutto il resto, come facemmo noi, perchè non è affatto vero che TUTTI i giovani hanno i denari di papà e possono comprarsi tutto senza fare rinunce.
Ecco, a quelli coraggiosi abbastanza da investire tutti i loro sudati risparmi in una Passione centripeta come questa va il mio plauso e la mia stima. La loro esistenza ci garantisce che c'è ancora speranza, per la Musica, le Passioni vere, il gusto delle piccole conquiste.
Lasciate che l'entusiasmo e l'Amore per la Musica vi trascinino e vedrete che difficilmente avrete rimorsi. Non saranno sempre rose e fiori, ma l'impianto (e la vostra collezione di dischi) crescerà con voi, vi accompagnerà negli anni e vi aiuterà a crescere culturalmente, in fondo la Musica non è che un grande Viaggio in culture e mondi diversi da quello che conosciamo.
Non temete, perchè prima o poi questa forza centripeta si trasformerà in centrifuga, portandovi nuovamente all'esterno, a conoscere altre persone con la vostra stessa Passione, a scoprire ed imparare sempre di più, a condividere con altri le vostre stesse emozioni.
È quello che è successo e sta succedendo OGGI grazie alla nascita di piccoli "gruppi TNT" in diverse regioni d'Italia. Non posso non ricordare TNT-Piemonte, ultimo forum di discussione nato in seno al nostro Forum nazionale e TNT-Lazio, già attivo da diversi mesi ormai.
Questi piccoli forum "locali", oltre che aiutare gli scambi di opinioni tra audiofili corregionali, servono per organizzare sedute d'ascolto collettive, serate a tema e senza tema :-) con comun denominatore la Musica e la Passione per la sua buona riproduzione domestica.
In questo modo si riesce a "riportare" all'esterno ciò che per troppo tempo è rimasto confinato nelle quattro mura domestiche e dentro di noi.
Ricordiamoci che, a furia di girare tra le quattro mura domestiche, la forza centripeta ci può far perdere l'equilibrio. In tutti i sensi.
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