Da qualche anno ormai si mormorava di un rientro di Bebo Moroni alla direzione di una rivista HiFi. Ebbene, i mormorii sono diventati grida qando, qualche mese fa, ha aperto i battenti la sua nuova creatura editoriale, la rivista online Videohifi.com.
La nuova rivista si propone come una finestra a 360 gradi su tutto ciò che è audio, spaziando dal più tradizionale HiFi a due canali sino alle frontiere del multicanale, senza tralasciare i confini più "ludici" quali possono essere l'audio portatile o persino le radio in stile Tivoli.
Se volete, l'approccio è abbastanza diverso dal nostro, che puntiamo un po' anacronisticamente (forse) al semplice audio HiFi a 2 canali, dimenticandoci quasi del tutto dell'esistenza del multicanale, dei nuovi formati audio e di tutto ciò che l'high tech sembra voglia propinarci.
Siamo uomini all'antica e - forse - un po' fuori dal tempo ma abbiamo una buona scusa: facciamo solo quel che ci piace fare...e ci possiamo permettere il lusso di andare contro le leggi e le tendenze di mercato.
Salutiamo però con piacere il nascere di iniziative più "moderne" e - se vogliamo - generaliste, perchè di queste il mercato ed un'ampia fascia di utenti ha realmente bisogno. Aggiungo che è un sollievo per noi poterci liberare del pesante fardello della consulenza Home Theater, che non ci ha mai realmente interessato, se non a livello di semplice curiosità. Facciamo fatica a sistemare per bene due casse, figuriamoci 6!
Questo in particolare significa che le richieste di consulenza per l'HT, il multicanale, i nuovi formati e tutto il resto che noi non trattiamo o che trattiamo saltuariamente, possono essere inoltrate direttamente alla redazione di VideoHiFi.com, composta, oltre che dall'inossidabile Bebo, da un team di appassionati, dotati di buone orecchie e più che convincenti...tastiere.
La "mission" - per usare un termine tanto in voga - di Videohifi.com è diversa dalla nostra, anche dal punto di vista del vil denaro. La nuova rivista di Bebo non vuole essere non-profit e, di conseguenza, immagino, provvederà a forme di sostentamento economico che possono/potranno derivare da introiti pubblicitari e/o sostegno da parte dei lettori. Noi, ovviamente, auguriamo loro di poter trovare formule di finanziamento che consentano sempre e comunque massima libertà di espressione sia nei confronti degli operatori che dei lettori stessi. Il successo di una rivista dipende anche da questo.
Per tutti coloro che si dovessero scandalizzare per l'esistenza di una rivista dichiaratamente "profit" vorrei che ricordare che QUESTA è la regola, della quale noi siamo la curiosa ed unica eccezione. Non vorremmo mai che tutta l'informazione specializzata seguisse il nostro donchisciottesco esempio. Il lavoro dei professionisti è giusto che sia retribuito.
Videohifi offre tutti i servizi che uno si aspetterebbe da un sito web: rubrica della posta, forum di discussione, una nascente versione inglese, reportages dalle mostre del settore e, ovviamente, prove d'ascolto di prodotti.
Qualche lettore, alla notizia di una nuova rivista di HiFi online ha storto il naso, dicendo che così ci si fa la guerra l'uno con l'altro. Io non la vedo esattamente in questi termini, gli scopi sono differenti e così pure l'approccio.
Noi, infine, abbiamo sempre desiderato avere concorrenti all'altezza, ciò ci è sempre servito da stimolo a fare, nei limiti delle nostre misere possibilità, sempre meglio. D'altra parte "fare meglio" per un'attività ludica come la nostra significa massimizzare il divertimento e minimizzare la noia :-)
Ben vengano dunque altre realtà editoriali "solide" e professionali che trattino anche tutti quegli argomenti che fanno parte del panorama "audio" che a noi non interessa (o non sappiamo) trattare.
Concludo con un forte "in bocca al lupo" alla redazione di Videohifi e con un invito di "buona lettura" a tutti voi.
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